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Capitolo 25

Levi'sPov

è un pomeriggio ed io ed Eren siamo seduti sul letto a coccolarci.
Sono già passati alcuni giorni da quando siamo tornati qua e ora le sue ustioni finalmente stanno iniziando a migliorare, gli fanno un po' meno male e a vederle sono meno arrossate.
Continuo comunque a mettergli la pomata due volte al giorno come ci aveva detto il medico e a fasciarle, ma ora anche fare quel processo gli causa meno dolore.
Gli accarezzo dolcemente il volto sorridendo leggermente.
"Sei bravissimo sai..?"
"Perchè?" mi guarda curioso.
"Perchè stai sconfiggendo questa cosa e stai già iniziando a guarire"
"Già...Però ho te e così è molto più facile"
"Ah sì?" gli domando divertito.
"Sì...La tua presenza rende tutto più piacevole e più sopportabile..."
"Meglio così allora"
Non faccio nemmeno in tempo a finire la frase che sentiamo la porta della camera sbattere ed immediatamente mi giro spaventato rimanendo un po' confuso.
All'ingresso della camera c'è un ragazzo, biondo, dai capelli corti, piuttosto alto e muscoloso, sinceramente non ho idea di chi sia e di cosa voglia.
"Bene, bene, bene..." dice entrando in camera.
"D-da dove sei entrato..?!" sussurra Eren terrorizzato mentre io immediatamente mi alzo e mi metto davanti a lui in modo da poterlo proteggere se ce ne fosse bisogno.
"Chi sei?" domando guardandolo male mentre lui si ferma in mezzo alla stanza.
"Eren,sul serio non hai detto nulla al tuo fidanzatino di me?"
"Ho mantenuto la promessa...Ora vattene senza fargli nulla..." risponde lui mettendosi seduto ma tenendo lo sguardo basso.
Che sia il bastardo del campo?
"E va bene ma prima fammi dire al tuo ragazzo che sono stato io che ti ho fatto abbrustolire per bene al campo"
"Maledetto bastardo" sussurro stringendo i denti per poi avvicinarmi velocemente a lui e tirargli un pugno in pieno volto,essendo carico di rabbia non riesco a gestire bene la mia forza e a giudicare dallo scricchiolio che ha fatto il suo naso probabilmente non è stato molto leggero ma non importa, più dolore gli faccio meglio è, almeno non avrà più il coraggio di avvicinarsi ad Eren.
Prima che lui possa reagire gli tiro un altro pugno ma sta volta in pancia facendolo accasciare a terra.
Una volta che cade mi metto a cavalcioni sopra di lui per bloccargli i movimenti e gli tiro altri pugni, ogni tanto lui cerca di difendersi o di attaccare ma in ogni caso non riesce a spostarmi da qua né a farmi danni particolari.
Sarà tutta la rabbia o l'odio che provo nei suoi confronti ma pure quando mi colpisce non riesco a sentire dolore.
Dopo diverso tempo finalmente riesco a fargli perdere i sensi e mi giro verso Eren per assicurarmi che lui stia bene, però mi blocco subito.
Lui è rannicchiato in un angolo con le mani fra i capelli che li tirano, lo sguardo fisso sul pavimento, il volto solcato dalle lacrime, il corpo scosso dal respiro irregolare e dai singhiozzi, a vederlo sembra quasi faccia fatica a respirare, e come se non bastasse trema pure di più dell'altra notte.
Guardo il biondo per assicurarmi che non si sveglierà per un po', poi mi allontano e abbraccio piano il mio ragazzo accarezzandolo lentamente.
"Amore sono qui..."
"L-Levi..."
"Sì...Sono qua, è tutto finito..."
Mi abbraccia forte mentre sento le sue lacrime bagnarmi la maglia, quel bastardo si merita di finire in prigione come minimo, non può ridurre il mio Eren così.
"Eren va tutto bene..."
"P-perchè è qua..?"
"Non loso...Ma lo farò pentire vedrai"
"S-sì..."
"Ora sta tranquillo...Ti proteggo io ok?"
"E s-se ti f-fa del m-male..?"
"Non me ne farà, guarda come l'ho ridotto...Sono più forte di lui" dico guardando il ragazzo steso a terra, non cia vevo fatto caso ma l'ho conciato piuttosto male.
"E s-se c-ci fa di n-nuovo quello..?"
"Non lo farà, ti giuro che non gli permetterò di farti nulla e nemmeno a me" dico per poi baciargli le guance, cercando anche di asciugarle dalle lacrime.
"N-Non lo permetterai..?" domanda guardandomi, con l'espressione che ha ora sembra un cucciolo terrorizzato ma allo stesso tempo speranzoso.
Vorrei solo stringerlo forte a me e tenerlo così ma ho paura di fargli male o di farlo sentire costretto e almeno per ora voglio evitare di farlo sentire così.
"No, non gli permetterò di fare nulla di brutto" gli rispondo per poi baciarlo dolcemente per qualche secondo.
Sento che col bacio si calma un pochino così lo continuo alcuni istanti per poi staccarmi.
"Eren non sei da solo...Non lo sarai mai più"
"S-sì...grazie..." mi risponde abbracciandomi.
"Figurati, ora te la senti di aspettarmi un attimo qua? Voglio portare sto bastardo in cantina"
"No...Vengo con te..."
"Sicuro che te la senti..?"
"Sì...Non voglio lasciarti solo con quello..."
"Va bene allora, andiamo" dico andando vicino al ragazzo e caricandomelo in spalla per poi andare in cantina.
Appena arriviamo lo appoggio a terra senza badare a fare in modo delicato,poi mi volto verso Eren.
"Abbiamo delle corde?"
"Penso di sì..." mi risponde cercando in qualche scaffale.
Intanto che cerca prendo una sedia di quelle belle robuste e la metto al centro della stanza per poi metterci sopra il ragazzo.
Eren mi passa delle corde e lo lego stretto alla sedia.
"Che vuoi fargli..?"
"Nulla, voglio solo evitare che faccia qualcosa di sbagliato" rispondo mettendo un panno in bocca al tizio, così dovrebbe essere a posto.
"E se il suo amico viene a vendicarsi..?"
"Non verrà, non sa dov'è e nel caso lo sistemerò come ho fatto con lui"
"Ok..."
Tasto le tasche del ragazzo per poi tirare fuori un pugnale, una pistola, un accendino e il cellulare.
Certo che il bastardo si era preparato piuttosto bene, non aveva sicuramente intenzione di limitarsi a fare due chiacchiere.
"Andiamo..?"
"Sì e portiamo queste cose con noi"
Torniamo in casa, dopo aver chiuso la cantina a chiave, portiamo le sue cose in salotto e poi torniamo in camera sedendoci com'eravamo prima.
"Sta tranquillo, non può liberarsi, l'ho legato bello stretto"
"Sì..."
Lo faccio appoggiare a me e lo coccolo lentamente mentre lui se le gode rilassandosi abbastanza.
"Forse è meglio se avvisiamo mamma e papà..?"
"Hai ragione, fra non molto dovrebbero tornare e li avvisiamo"
"Sì...ci aiuteranno vero..?"
"Certo"rispondo mentre mi sdraio trascinando Eren con me.
Si accoccola un po' meglio abbracciandomi mentre io continuo ad accarezzarlo.
"Scusami..."
"Non ti scusare ok..? Non ce n'è bisogno"
"Ma ti ho messo in pericolo..."
"No, non siamo in pericolo"
"Ma prima..."
"Eren dico sul serio, non preoccuparti. Hai visto come l'ho ridotto no?"
"Sì..."
Sorrido leggermente e lui fa lo stesso poi gli scompiglio in modo affettuoso i capelli e gli do un bacio sulla guancia.
"Mi salverai sempre..?"
"Sì e ti proteggerò tutte le volte che sarà necessario"
"Grazie..."
"Non ringraziare..."
"Va bene..."
"Sei comodo?"
"Si, tu?"
"Anche io...E poi così riesco a coccolarti per bene"
"Già...Adoro le tue coccole"
Continuiamo a chiacchierare così fino a quando non sentiamo i nostri genitori tornare, poi ci alziamo e scendiamo al piano di sotto.
"Abbiamo un problema" dico una volta che siamo davanti a loro.
"Di che si tratta?" domanda senza particolare interesse nostro padre.
"Il ragazzo che ha fatto quelle cose ad Eren è riuscito ad entrare in casa e al momento è in cantina rinchiuso e privo di sensi"
"Oh...Quindi abbiamo un delinquente in cantina..." risponde appoggiando la sua borsa da lavoro in un angolo per poi prendere le chiavi.
"Già...Gli abbiamo sequestrato anche alcune cose che aveva con sé, le abbiamo appoggiate sul tavolo in salotto, fra di esse c'è anche una pistola"
"Capisco, io scendo a controllarlo voi chiamate la polizia, è meglio evitare di lasciarlo incustodito" risponde uscendo mentre io prendo il cellulare e compongo il numero della polizia.
Eren mi rimane vicino un po' spaventato così mentre parlo al telefono gli prendo la mano accarezzandone il dorso col pollice.
Quando riattacco mi volto verso di lui.
"Hanno detto che al massimo entro 10 minuti saranno qua"
"Per fortuna..."
"Già...Vedrai che poi se ne occuperanno loro e andrà tutto bene, potrai tornare a vivere come facevi prima"
"Sì...grazie" mi risponde sorridendomi mentre io gli accarezzo dolcemente il volto, sono felice di vederlo di nuovo così tranquillo.
Restiamo a coccolarci ancora qualche minuto poi sentiamo suonare il campanello ed andiamo ad aprire.
Entrano subito diversi agenti della polizia, alcuni vanno in cantina mentre un paio restano con me ed Eren, facendogli diverse domande per poi spiegarci come funzionerà il tutto.
Praticamente loro ora porteranno il ragazzo in centrale e lì lo interrogheranno, intanto si occuperanno di recuperare anche il suo complice e poi nel giro di poche settimane dovrebbe esserci il processo ed Eren dovrà andare a testimoniare.
Quando finiscono ci lasciando un numero da contattare in caso di bisogno, poi se ne vanno portando via il ragazzo.
Torniamo in camera e ci sediamo sul letto, poi mi volto verso il mio ragazzo e lo abbraccio accarezzandolo.
"Ce l'hai fatta, ci siamo liberati di lui..."
"Sì..."
"Ora nonbti farà più nulla"
"Hai ragione..."
"Ci siamo vendicati finalmente"
"Dici..?"
"Sì, ne sono sicuro,in prigione sconterà le pene dell'inferno"
"Ma non è vendetta...è solo giustizia..."
"Sì, giusto"
"Ecco...Lui sarà sempre più fortunato..." sussurra con un tono un po' triste.
"Ne sei sicuro..? Io non penso, sicuramente tu avrai sempre questi ricordi in testa però lui passerà anni in prigione mentre tu potrai continuare la tua vita come abbiamo già ricominciato a fare in questi giorni. Anche se all'inizio sarà difficile datti un po' di tempo e vedrai come tutto tornerà bello come un tempo e mentre lui sarà a marcire in prigione noi saremo felici a vivere la nostra vita insieme" dico cercando di usare un tono convincente mentre continuo ad accarezzarlo dolcemente.
"Hai ragione...E poi io ho te, sarò sempre più fortunato di lui"
"E io pure avendo te" dico sorridendogli per poi lasciargli un leggero bacio a stampo.
Ci sdraiamo e lo faccio accoccolare contro al mio petto mentre gli faccio dei grattini sulla schiena, ovviamente solo nei punti dove non ci sono le bende.
Lui chiude gli occhi sorridendo leggermente,dalla sua espressione sembra goderseli al massimo.  

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