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Capitolo 16

Eren's Pov
Vengo svegliato dal suono della sveglia ed istintivamente guardo Levi per controllare di non aver svegliato anche lui, per fortuna però sta ancora dormendo.
Sorrido leggermente e lo accarezzo dolcemente alcuni istanti per poi alzarmi piano senza svegliarlo e coprirlo per bene.
Mi cambio velocemente vestendomi pesante e poi esco di casa.
Oggi è il mio diciottesimo compleanno e questo significa che a breve partirò per il campo militare.
Cammino tranquillo, per strada c'è ancora poca gente.
Giro in una via poco frequentata e vado verso il fondo, mi sento un pochino agitato ma sono anche felice.
Sto andando a farmi tatuare il nome di Levi, voglio essere sicuro di avere sempre con me qualcosa che mi ricordi lui e penso che ne sarebbe felice anche lui.
Dopo pochi minuti arrivo davanti al negozio che cercavo ed entro.
Il negozio non è grandissimo, appena si entra ci si ritrova di fronte al bancone mentre su un lato c'è un divanetto nero e lungo, sulle pareti sono appesi diversi disegni di alcuni tatuaggi.
Vengo fatto accomodare sul divanetto e poco dopo uno dei tatuatori che lavora qui mi chiama per andare in un'altra stanza dove mi fa accomodare su un lettino.

Sono sulla strada di ritorno, alla fine ci abbiamo messo un'oretta per farlo ma sinceramente sono molto soddisfatto del risultato.
Mi ha fatto un po' male ma non in modo eccessivo e comunque il dolore è stato completamente ripagato dal risultato finale.
Arrivo a casa e torno in camera per poi trovare Levi già seduto sul letto che mi guarda, come se mi stesse aspettando.
"Giorno..." mi saluta sorridendomi leggermente.
"Buongiorno piccolo" gli rispondo sedendomi vicino a lui.
"Dov'eri..?"
"A fare questo" gli rispondo girandomi ma rimanendo seduto e scostandomi i capelli dal collo facendogli vedere il tatuaggio col suo nome, alla fine per scriverlo ho fatto usare un corsivo elegante e abbastanza spesso; anche se ora è coperto dalla pellicola trasparente si dovrebbe vedere abbastanza bene.
Lo sento avvicinarsi mentre lo osserva.
"Perchè l'hai fatto?"
"Perchè volevo avere sempre qualcosa che mi ricordasse te e poi anche per dimostrarti che pure se saremo lontani fisicamente sarai sempre con me"
"Anche tu lo sarai sempre..."
"Ne sono sicuro" gli rispondo sorridendo.
Mi fa girare per poi abbracciarmi mentre io lo accarezzo dolcemente, nonostante ora abbia già 12 anni continua ad essere un coccolone con me.
"Ti piace?" gli domando curioso di sapere la sua opinione.
"Sì! Grazie..."
"Per cosa?"
"Per averlo fatto per me"
"Non serve ringraziarmi, l'ho fatto volentieri"
"Ti ha fatto male?"
"Un pochino ma era sopportabile"
"Capisco...Comunque tanti auguri!"
"Grazie piccolo"
"Figurati, andiamo a fare colazione?"
"Sì, va bene"
Ci alziamo e andiamo in cucina dove ci sono già Naomi e i nostri genitori e tutti e tre mi fanno subito gli auguri.
Chiacchieriamo un pochino e già che ci siamo gli faccio vedere il tatuaggio poi ci spostiamo in salotto dove hanno appeso dei palloncini e preparato il tavolo per una piccola festa.
"Aspetta qua, arrivo subito" mi dice Levi per poi uscire dalla stanza mentre io lo guardo curioso.
Torna poco dopo con in mano una torta ricoperta di cioccolato fondente e decorata con della panna e della frutta, in mezzo c'è anche una candelina a forma di 18.
"Che bella!"
Levi sorride poi mi cantano tanti auguri a te e quando finiscono spengo la candelina mentre applaudono.
"Ancora auguri!" mi dice Levi che ora si è rimesso accanto a me.
"Grazie"
"Figurati" mi risponde sorridendomi leggermente e io gli sorrido di rimando.
"L'hai fatta tu?"
"Sì, spero che sia buona..."
"Sono sicuro che sarà ottima"
Intanto Naomi ha tagliato la torta e ha distribuito una fetta ad ognuno di noi.
Guardo la mia qualche istante e ne prendo un pezzetto con la forchetta "Grazie ancora" dico prima di mangiarla.
"è buonissima!" commento per poi mangiarne un altro pezzetto.
"Grazie, devo ammettere però che Naomi mi ha aiutato un pochino"
"Però ha fatto tutto benissimo" risponde sorridendo lei.
"Infatti sei stato bravissimo, è davvero ottima"
"Grazie mille" mi risponde sorridendo e arrossendo leggermente.
"Figurati, grazie a te per avermela preparata"
"Beh non sarebbe stato un vero compleanno se non ci fosse stata la torta"
"Sì ma questa è speciale, se l'avessi comprata non sarebbe stato lo stesso"
"Sono felice che sia speciale..." sorride leggermente per poi finire la sua fetta.
Quando abbiamo finito tutti e fatto il bis papà versa dello spumante per fare un brindisi, ovviamente a Levi ne ha versato uno analcolico, poi brindiamo alla mia maggiore età e quando abbiamo fatto ci sediamo di nuovo sul divano mentre appoggiano alcuni regali sul tavolino davanti a noi.
"Dai inizia dal nostro" dice mia madre.
"Va bene, grazie" rispondo prendendo il loro regalo, è incartato in una confezione semplice rossa con un nastrino dorato e all'interno sembra esserci qualcosa di rigido.
Lo scarto e all'interno trovo un profumo buonissimo ma di una marca piuttosto costosa e a parte mi hanno fatto una busta con dei soldi.
"Grazie mamma, grazie papà" dico dando un bacio sulla guancia ad entrambi per poi sedermi di nuovo sul divano.
"Tocca al mio" dice Levi porgendomi un pacchettino azzurro, con un bel nastro blu scuro.
Lo guardo sorpreso qualche istante poi guardo Levi.
"Non serviva me lo facessi anche tu..." gli dico non perchè non mi vada che mi faccia dei regali ma perchè preferisco che usi i soldi per sé piuttosto che per me.
"Dai...Mi faceva piacere farti un regalo prima che partissi, così avrai un mio ricordo"
"Va bene...Grazie" rispondo prendendolo.
"Dai aprilo" mi dice sorridendo.
"Sì" rispondo per poi tirare delicatamente il nastrino e scartarlo, all'interno c'è una scatoletta rettangolare.
Apro anche quella e al suo interno, sopra ad uno strato di gommapiuma vellutata, è adagiato un portachiavi a forma di targhetta militare con una foto di noi due, probabilmente è del primo anno che abbiamo passato insieme, e sul retro in corsivo ha fatto incidere la data del mio compleanno con un cuoricino.
Guardo il portachiavi un po' sorpreso mentre sento gli occhi che mi iniziano a pizzicare leggermente, appoggio la scatoletta sul tavolino e abbraccio Levi sorridendo.
"Grazie mille piccolo"
"Figurati"
"Lo appenderò al borsone che mi porterò dietro"
"Sì, almeno avrai sempre qualcosa che ti ricorderà di me" dice sorridendomi.
"Mi ricorderò sempre di te...E questo sarà il mio piccolo tesoro"
Lo accarezzo dolcemente e gli do un bacio sulla guancia.
"Ti voglio bene"
"Anche io cucciolo mio" gli rispondo per poi staccarmi dall'abbraccio poco dopo.
Rimaniamo un po' in salotto a parlare con i nostri genitori e Naomi poi torniamo in camera mia e ci sediamo sul letto.
"Senti..."
"Sì?" gli domando guardandolo.
"Tu come vorresti che fosse il tuo futuro? Tipo come ti vedi fra alcuni anni"
"Non so di preciso.... Per un po' di anni sarò alla scuola militare ma dopo mi piacerebbe tornare qua e trovarmi un lavoro"
"E...ti piace qualcuno? Magari potrai vivere con lui..."
"Qualcuno..? No, direi di no"
"Che tipi di persona ti piacciono..?"
"Non saprei..." rispondo pensandoci un po' su, effettivamente non mi sono mai soffermato molto a pensare a cose di questo genere.
"Dai...dovrà pur esserci un tipo di carattere che ti piace più di altri..."
"Una persona come te non mi dispiacerebbe" rispondo guardandolo e sorridendo mentre lo vedo arrossire leggermente.
"A te invece? Che tipo di persona ti piace?"
"Come te..."
"Come me?"
"Sì...Tu sei stupendo"
Arrossisco leggermente sorridendo, è così dolce.
"Sono sicuro che troverai una bellissima persona"
"E tu ne troverai una stupenda. Cosa faresti con la tua ragazza..?"
"Intendi tipo in un appuntamento?" gli domando sdraiandomi sul letto continuando a guardarlo.
"Sì, cosa faresti?"
"Beh la porterei in qualche posto carino, magari in un parchetto intimo oppure prenderemmo il treno e andremmo in qualche posto un po' lontano, tipo al mare o in montagna. Poi ci metteremmo su una panchina oppure in spiaggia e ci coccoleremmo un po', magari dopo la porterei a cena fuori e poi a fare una passeggiata romantica"
"Oh...sei un ragazzo romantico quindi..."
"Già, non te lo aspettavi?"
"In realtà sì, mi aspettavo che fossi dolce anche nelle relazioni"
Questa sua affermazione mi fa sorridere leggermente mentre continuo a guardarlo.
"Tu invece?"
"Anche io lo porterei in un posto romantico e cercherei di renderlo felice..."
Lo guardo alcuni istanti, ha detto lo o me lo sono immaginato? Non che la cosa importi più di tanto, in ogni caso resterà sempre il mio Levi.
"Sarai un bravo fidanzato" gli dico cercando di rassicurarlo.
"Lo sarò..."
"Ne sono sicuro"
"E di fisico come ti piacerebbero?"
"Non ho una preferenza specifica, forse un po' più bassa di me"
"Magra..?"
"Sì...Ma anche se avesse dei chili in più non mi importerebbe molto"
"Capisco...Quindi accetti tutto"
"Esatto"
"E se fosse un lui..?"
"Un lui..?"
"Sì...non ci hai mai pensato..?"
"Sinceramente no..." rispondo pensandoci un pochino su, io con un ragazzo; sinceramente non mi ci vedrei male anche se non so dirlo con certezza, non mi sono mai soffermato a pensare ad una mia possibile relazione sentimentale, né con un ragazzo né con una ragazza.
Ci penso su ancora qualche istante prima di rispondergli "Non credo ci sarebbero particolari problemi, penso che potrei stare sia con un ragazzo che con una ragazza. Tu invece preferisci i ragazzi?"
"Io...sì..." dice piano arrossendo e distogliendo lo sguardo.
Mi metto seduto sorridendo leggermente e gli accarezzo dolcemente i capelli.
"Magari sei ancora piccolino per capirlo ma anche se ti piacessero i ragazzi come dici non ci sarebbero problemi sai? Va bene così come sei"
"Quindi è normale..?"
"Certo che lo è"
"A te quindi piacciono?"
"Non so dire se mi piacciono o meno con certezza ma penso che se trovassi quello giusto non avrei problemi a mettermi con lui"
"Pensi che staresti con uno come me..?"
"Certo, perchè no?"
Lo vedo arrossire tenendo lo sguardo basso mentre gioca un po' imbarazzato con le mani.
"Tu invece? Che preferenze hai fisicamente?"
"Magro, leggermente muscoloso, alto, capelli castani..."
"Capisco, allora ti troverò qualcuno così" gli dico con un tono un po' scherzoso nel tentativo di farlo sentire di nuovo a suo agio.
"Magari lo trovo..."
"Ne sono sicuro"
"Anche tu lo o la troverai" mi risponde sorridendomi.
"Sì" dico sorridendogli in risposta "Hai altre domande?"
"Sì, una"
"Dimmi pure"
"Se trovi la persona che ti piace andrai a vivere con lei..?"
"Beh penso di si, ma non subito e poi ci sarò comunque sempre per te, ci vedremo spesso e poi magari troverai prima tu qualcuno"
"Sì...Hai ragione"
"Ecco, quindi ora non preoccuparti troppo ok? Se dovesse succedere puoi stare tranquillo che te ne parlerò subito"
"Sì..." mi risponde abbracciandomi.
"Non ti farò tornare di uovo solo, te lo prometto" gli dico accarezzandolo dolcemente come per tranquillizzarlo.
"Lo so...Non lo faresti mai..."
"Esatto, quindi non ti preoccupare, prima di tutto sono il tuo Eren" dico dandogli un bacio fra i capelli.
"E io il tuo Levi..."
"Sì"
"Poi ci chiameremo spesso..?"
"Intendi ora che vado alla scuola militare o in futuro..?"
"Alla scuola"
"Certo, ti chiamerò ogni giorno almeno una volta e poi tutti i weekend tornerò a casa"
"Sì e ti aspetterò sempre!"
"Già e poi sarò tutto tuo per tutto il tempo in cui starò qua" gli dico sorridendogli mentre vedo che anche lui sorride felice accoccolandosi meglio contro di me.
Nonostante stia crescendo ha un costante bisogno di essere rassicurato sul fatto che non resterà di nuovo solo, probabilmente quello che ha sopportato da piccolo lo farà restare sempre con la costante paura di ritrovarsi di nuovo senza nessuno accanto.
"Allora hai voglia di fare un bel gioco?" gli domando continuando a coccolarlo.
"Sì, va bene!"
Ci alziamo e decidiamo un gioco da fare e passiamo così il resto della mattinata.
Pranziamo come al solito anche coi nostri genitori, intanto parliamo un po' anche della scuola militare e di quando dovrò cominciare ad andarci, ormai non manca molto.
Dopo pranzo torniamo in camera e mi siedo di nuovo sul letto.
"Ecco...ho una sorpresa per te" mi dice Levi guardandomi.
"Eh..? Ma mi hai già fatto il portachiavi..."
"Dai...Arrivo subito" mi dice uscendo dalla stanza mentre io lo aspetto un po' curioso.
Dopo un po' invece di tornare Levi entra in stanza Armin.
Lo guardo alcuni istanti sorpreso poi mi alzo e lo abbraccio, è dal giorno della lite con Mikasa che non ci siamo più visti nonostante siamo rimasti comunque in contatto.
"Ciao Eren, auguri" mi dice lui sorridendomi e ricambiando l'abbraccio.
"Grazie, che bello rivederti!"
"Hai ragione, mi sei mancato"
"Anche tu, dai accomodati pure, ti porto qualcosa da bere o da mangiare?"
"No grazie, Levi mi ha già dato tutto"
"Meglio così, dopo dovrò ringraziarlo per bene e fargli tante coccole"
"Lo vizi ancora con le coccole?" mi domanda divertito.
"Certo, non smetterò mai di farlo... è l'unico modo che ho per fargli dimenticare le cose brutte"
"Intendi il suo passato?"
"Esatto..."
"Cosa gli è successo di preciso..?"
Rimango in silenzio alcuni istanti poi gli racconto quello che so sul passato di Levi cercando di essere veloce ma senza saltare delle parti.
"Poverino...Però sono sicuro che con te è sempre stato benissimo e continuerà ad essere così"
"Lo spero...è che mi dispiace che dovrò andare alla scuola militare, non potrò stare molto con lui..."
"Però ora è grande, ha già 12 anni...Penso che sarà già molto felice di vederti poi i fine settimana"
"Sì sì quello sì, ma non è abituato a non avermi vicino per così tanto..."
"Non si è mai abituato..?"
"No...è abituato solo per una notte e già così si vede che ci soffre molto..."
"Allora penso che soprattutto le prime notti saranno un problema per lui..."
"Anche secondo me..."
"Però ce la farà, vedrai"
"Ne sono sicuro, è forte..."
"E tu? Sei pronto?"
"Sì dai, mi piace come idea, sotto alcuni punti di vista sembra pure interessante"
"Sicuro..?"
"Sì...Ovviamente l'idea di lasciare Levi da solo non mi fa impazzire però andando lì diventerò più forte e poi potrò proteggerlo per bene se dovesse servire"
"Hai ragione però ti ci vorranno anni"
"Lo so...Ma non ho alternative, è la mia parte del patto"
"Quello con i tuoi genitori..?"
"Sì, se avessi voluto tenere Levi avrei dovuto fare quella scuola...Loro me l'hanno fatto tenere, ora tocca a me"
"Giusto...Dai, andrà tutto bene"
"Sì...Tu invece? Come sta la tua famiglia?"
"Tutto bene, vivo sempre con i miei nonni e ora oltre a studiare faccio anche un lavoro part-time"
"Oh, che lavoro fai?"
"Lavoro come cameriere, non è chissà quale lavoro ma non mi dispiace e la paga non è male"
"Capisco, l'importante è che ti piaccia e poi è sempre esperienza"
"Hai ragione" mi risponde sorridendomi "E tu farai esperienza al campo"
"Esatto"
"Poi voglio vedere come te la cavi"
"Certo"
"Diventerai un palestrato"
"Probabilmente hai ragione"
"Secondo me piacerai un sacco anche a Levi" commenta ridacchiando.
"Possibile" gli rispondo sorridendo anche io.
"è cresciuto benissimo, sai?"
"Davvero?"
"Sì, hai fatto un ottimo lavoro"
"Grazie, mi rende felice saperlo"
"Figurati, poi si vede che tiene molto a te"
"Sì, è un tesoro, a volte è dolcissimo e tenerissimo" dico facendolo ridacchiare.
"Va bene con lo studio?"
"Sì, si impegna sempre molto"
"Studia sempre a casa con te?"
"Sì..."
"Non pensi che ora potrebbe essere una buona idea iscriverlo in una scuola? Così anche mentre non ci sarai non sentirà molto la tua mancanza"
"Non so se gli piacerebbe, vorrei evitare di terrorizzarlo mentre non ci sono..."
"Terrorizzare..?"
"Sì...Sai la prima notte che ha dormito da solo Levi continuava a piangere spaventato e se mamma o papà si avvicinavano iniziava pure a tremare spaventato e così anche tutti gli altri anni a seguire, non posso lasciarlo solo con un adulto...figuriamoci lasciarlo con un gruppo di sconosciuti..."
"Poverino...Hai ragione nel volerlo far studiare a casa..."
"Sì, poi se un giorno sarà lui a chiedermelo allora non ci saranno problemi"
"Sì, capisco"
Passiamo ancora un po' di tempo a chiacchierare poi ci mettiamo a fare un gioco e quando inizia a fare buio saluta sia me che Levi per poi andarsene.
"Grazie piccolo" dico a Levi una volta che siamo rimasti da soli, abbracciandolo.
"Figurati, ti sei divertito?"
"Sì, mi hai reso felicissimo..."
"Era ciò che volevo" mi risponde sorridendo.
"Dovrò ricambiare in futuro"
"Non serve..."
"Sì che serve...Però ora dobbiamo pensare a prepararci, fra non molto mi sa che dobbiamo uscire per andare al ristorante"
"Sì, giusto"
Andiamo in camera e ci cambiamo, Levi si veste con una camicia grigio chiaro, una giacca elegante nera e dei pantaloni eleganti abbinati alla giacca.
Io invece mi metto una camicia bianca con un papillon nero, dei pantaloni eleganti neri e un gilet dello stesso colore.
"Sei bellissimo!" mi dice Levi guardandomi.
"Anche tu lo sei piccolo mio" gli rispondo sorridendo.
"Grazie però devo ancora sistemare i capelli"
"Ti aiuto?"
"Se vuoi sì"
"Va bene, come li volevi pettinare?"
"All'indietro, mi sa che mi serve il gel"
"Sì" gli rispondo mentre andiamo in bagno poi prendo il pettine e il gel e lo pettino per bene tirandogli i capelli all'indietro.
"Ecco fatto, ora sei semplicemente perfetto" gli dico mettendo via le cose.
"Grazie...anche tu lo sei"
"Grazie" rispondo sorridendogli.
"Figurati"
Scendiamo al piano di sotto e raggiungiamo i nostri genitori, sono entrambi già pronti. La mamma ha messo un vestito rosso con delle scarpe abbinate mentre papà ha messo un completo elegante grigio chiaro.
Saliamo in auto e andiamo in un ristorante un po' distante, uno di quei posti eleganti ma comunque abbastanza carino.
Veniamo fatti accomodare ad un tavolo e dopo un po' ordiniamo i nostri piatti.
Intanto che aspettiamo chiacchieriamo un po' poi mangiamo tranquilli.
Sul fondo della stanza c'è un piccolo palco con un pianoforte e lì vicino ci sono alcune coppie che ballano.
"è bravissimo a suonare vero?" mi domanda Levi guardando anche lui il palchetto, ormai abbiamo già finito di cenare.
"Sì!"
"La sua musica è molto rilassante..."
"Hai ragione, magari nei prossimi giorni andiamo a prendere qualche cd di musica che ne dici?"
"Va bene"
Mi sorride e appoggia la testa sulla mia spalla mentre io lo accarezzo.
"Coccolone"
"Già..."
"Ti va un ballo?"
"Certo" mi risponde alzandosi per poi guardarmi "Sai che non so ballare vero?"
"Tranquillo, siamo in due" gli rispondo ridacchiando e alzandomi pure io per poi andare verso la pista.
Ci posizioniamo per ballare e iniziamo, riusciamo a ballare comunque in un modo abbastanza decente, si vede che non siamo esperti ma non siamo completamente imbranati o impacciati.
"Siamo bravi"
"Già" rispondo sorridendo e guardando Levi.
Balliamo per alcune canzoni poi torniamo al tavolo.
"è stato bello"
"Sì!"
"Grazie per il ballo"
"Figurati piccolo"
Dopo un po' torniamo a casa e come al solito io e Levi andiamo in camera insieme, mettendoci i nostri pigiami e sdraiandoci per dormire insieme.
Mi addormento quasi subito, oggi è stata una giornata piena di emozioni.


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