Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Veleno

-Insetticida...- Queenie non riusciva a capire il motivo per cui aveva pronunciato quella parola, l'aveva detto senza nemmeno pensarci. Poi però notò un leggerissimo tremolio nell'aria, quasi impercettibile, e tutto le fu chiaro. I suoi occhi si ridussero a due fessure mentre scrutava con sospetto ogni angolo della stanza.
Nello stesso istante, Newt stese le pieghe del foglio per leggerne il contenuto. Sbiancò, e Queenie, che era prontamente entrata nella sua mente, spalancò gli occhi, scioccata. La scrittura era chiara e lineare, non c'era possibilità di equivoco. C'era scritto "Per il Bene Superiore". E accanto era stato disegnato il simbolo dei Doni della Morte. Newt lasciò cadere il foglio e fece un balzo all'indietro. Aveva sentito una forza Oscura, una specie di scarica elettrica pervaderlo nel momento in cui aveva letto il contenuto di quel foglio accartocciato.
-Non muoverti!- gli ordinò Queenie, che se ne stava immobile come una statua. I suoi occhi chiari riflettevano tutta la sua paura.
-Cosa...?- Newt cercò di chiedere spiegazioni, ma fu interrotto dal rumore della porta che si apriva. Non si girò a controllare chi fosse, ma Queenie, che era di fronte alla porta, vide Jacob entrare.
-Queenie! Ero venuto a cercar... oh, Gesù!- anche lui si bloccò immediatamente quando vide il biglietto. Ricordava bene quel simbolo, anche se ne aveva dimenticato il nome.
-Fermi. FERMI! Non muovetevi!- gridò Queenie, sempre più nervosa. -Per nessuna ragione!
-Cosa? Cosa succede?- chiese Jacob, che era rimasto bloccato con una mano a mezz'aria.
-Conosco questo incantesimo,- spiegò Queenie in tono serio, -ne usiamo una versione ridotta come insetticida. Percepisce il movimento, al minimo spostamento sprigiona un veleno...
-Che tipo di veleno?- la interruppe Newt, che già ripassava nella sua mente tutti gli antidoti che conosceva.
-Non ne ho idea- ammise Queenie.
I tre si scambiarono degli sguardi carichi di angoscia, sperando che a qualcuno venisse un'idea per fuggire da quella situazione, ma nessuno sapeva cosa fare. Improvvisamente a Newt venne in mente una cosa che non gli piacque affatto.
-No!- gemette. -La valigia... le mie Creature... non posso lasciarle qui!
-Onestamente, Newt...- intervenne Jacob. -penso che dovremmo già ritenerci fortunati se riusciremo a salvare la nostra, di vita
-Ma... quelle povere bestiole indifese!- ribatté Newt, quasi piangendo. -Chi le curerà? Chi le nutrirà? Chi le rallegrerà quando saranno tristi? Senza di me moriranno!
-Torneremo a prenderle quando l'effetto di questo maledetto veleno sarà finito, te lo prometto- lo tranquillizzò Queenie. -adesso però cerchiamo di uscire da qui dentro
-Sì, avete ragione- il Magizoologo si ricompose e cercò di non farsi prendere di nuovo dal panico. -ho un Bezoar in tasca
-Non. Un. Movimento!- gli ricordò Queenie, terrorizzata dall'idea che potesse provare a prenderlo.
-Potremmo uscire dalla finestra- propose Jacob.
-È chiusa, la chiave è sul tavolo!- improvvisamente Queenie si rese conto del vero motivo per cui Audrey aveva chiesto a lei e a Newt di chiudere la finestra. Non era per paura. Era per lasciarli lì a morire, intrappolati e senza alcuna via di fuga. La strega si maledisse mentalmente per essersi fidata di lei, si sentiva una stupida.
-Pickett può aprire la serratura- disse Newt. -Io sono il più vicino. Voi non respirate per nessuna ragione, noi apriamo la finestra e poi usciamo tutti da lì
-Dobbiamo... saltare?- realizzò Queenie, mentre sul suo volto andava disegnandosi un'espressione terrorizzata.
-Andrà tutto bene, tesoro- la rassicurò Jacob, reprimendo l'impulso di correre ad abbracciarla.
-Sì, utilizzeremo l'Arresto Momentum- aggiunse Newt.
Queenie sembrava ancora un po' riluttante, ma l'alternativa di rimanere lì immobile per chissà quanto tempo non la attraeva affatto, così raccolse tutto il suo coraggio e annuì.
-Al tre- disse.
-Uno- iniziò a contare Jacob.
-Due- continuò Queenie.
Newt stava per aprire la bocca, ma il suo "tre" non arrivò mai. All'ultimo momento vide un'immagine orribile disegnarsi davanti ai suoi occhi: le sue amate Creature affamate, sofferenti, agonizzanti. Quel pensiero era insopportabile, ma non riuscì a scacciarlo. Sentì la sua mente offuscarsi poco a poco, occupata da quell'orribile immagine, finché non fu più capace di ragionare lucidamente. Agì seguendo solo il suo istinto e l'amore che provava per le sue Creature, ignorando tutto il resto. Prese un respiro profondo e corse verso la finestra senza alcun preavviso. Lasciò andare Pickett, che saltò fuori dal suo taschino e infilò le lunghe dita nella serratura, poi tornò indietro e schizzò verso la sua valigia, senza ascoltare le grida di Queenie e Jacob che cercavano di fermarlo. La strega cercò di immobilizzarlo con un incantesimo, ma lo mancò. Ormai era troppo tardi. Newt si era mosso, il veleno era stato sprigionato e aveva già riempito la stanza. I tre iniziarono a tossire incontrollabilmente, cercando di espellere il gas che avvelenava i loro polmoni.
Tutto intorno a Newt iniziò a ruotare, i rumori erano ovattati e la sua vista era sfocata, ma lui non si arrese. Doveva salvarle. Si tappò il naso per non respirare quell'aria avvelenata e allungò l'altra mano. Nel momento in cui strinse le dita intorno al manico della valigia, sentì qualcuno afferrarlo per il cappotto e trascinarlo verso la finestra. I suoi occhi iniziarono a bruciare e lacrimare per effetto del veleno, ancora qualche secondo e sarebbe morto. Il suo corpo si muoveva da solo attraverso la stanza, i suoi polmoni bruciavano in cerca di aria e il suo cuore batteva così forte che sembrava volesse schizzargli via dal petto. Prima che potesse accorgersene si ritrovò a scavalcare il cornicione, e l'attimo dopo il vento gli fischiava nelle orecchie, la strada si avvicinava sempre più velocemente, troppo velocemente, era già troppo tardi per prendere la bacchetta e recitare la formula... stavano per schiantarsi al suolo, di certo non sarebbero sopravvissuti ed era tutta colpa sua. Chiuse gli occhi e si preparò all'impatto, ma all'ultimo momento sentì Queenie gridare la formula dell'incantesimo, e gli sembrò il suono più bello del mondo. Per qualche secondo i tre rimasero sospesi nel vuoto, a pochissimi centimetri dalla strada, poi atterrarono, ammaccati e doloranti ma vivi.
-Cosa ti è venuto in mente?- urlò Queenie appena si fu rialzata, guardando Newt con le braccia incrociate. La sua voce era roca a causa del veleno respirato, ma suonava comunque arrabbiata e piuttosto minacciosa.
Newt abbassò lo sguardo e non rispose. Era stato uno stupido, aveva messo in grave pericolo se stesso e soprattutto i suoi amici. Per fortuna non avevano respirato una quantità di veleno sufficiente ad ucciderli, o almeno così sperava.
Jacob era atterrato poco più avanti, quasi alla fine del marciapiede, e giaceva a terra privo di sensi. Preoccupata, Queenie allungò una mano a Newt e lo aiutò ad alzarsi, come se avesse improvvisamente dimenticato di essere arrabbiata con lui, e i due corsero in soccorso del povero No-Mag. Newt si accovacciò vicino a lui e osservò il suo colorito giallognolo le sue labbra violacee, cercando di valutare la sua situazione. Non respirava. Queenie lottava tra mille emozioni che le ribollivano dentro e sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.
-È un Babbano, il suo corpo ha reagito diversamente al veleno...- disse Newt con tono abbastanza tranquillo, e senza perdere tempo prese il Bezoar da una delle tasche del suo cappotto e lo porse a Queenie.
Lei lo prese con una mano tramante e spalancò con delicatezza la bocca di Jacob. Gli ficcò il Bezoar in gola e poi gli accarezzò una guancia, sperando che si svegliasse.
Improvvisamente lui fu scosso da un violento sussulto e iniziò a respirare, anche se a fatica. Aprì gli occhi e cercò di mettere a fuoco l'ambiente circostante, confuso e frastornato. Sorrise vedendo Queenie china su di lui e anche lei sembrò calmarsi.
-Va tutto bene, caro- lo rassicurò. -Ce l'abbiamo fatta!-

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro