Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Proposta di legge

But I hate you, I really hate you
So much I think it must be
True love, true love
(Pink, True Love. Grazie @AleScamander)

Tina e Newt si scambiarono uno sguardo fugace. Fu un attimo, ma bastò: le loro emozioni erano le stesse, e si riflettevano nei loro sguardi. "Mi dispiace", dicevano. Poi Tina si riscosse. Si rivolse ad Abernathy con un'almeno apparente sicurezza, senza abbassare la bacchetta, e lui la guardava quasi incredulo. Nessuno si sarebbe mai aspettato il suo arrivo.
-Signor Abernathy, potremmo parlare con la Madama Presidente? Oppure dobbiamo utilizzare la maledizione Imperius? Dopotutto, non sembra che si faccia molto caso a ciò che è ammesso dalla legge, no?- era chiaro a cosa Tina si riferisse, e anche Abernathy sembrò capirlo, infatti non rispose e si affrettò a cambiare argomento.
-Goldstein! Allora, come ci si sente dopo aver tradito una persona che ha riposto la sua fiducia in lei?- le chiese, tagliente.
-Me la cavo, grazie per l'interessamento.- replicò lei, fredda. Abbassò la bacchetta, ma senza mai togliere la mano dall'impugnatura. -gradirei che ci lasciasse passare, adesso.-
-Non capisco il motivo di tanta fretta... sarete arrestati, condannati a morte, se siete fortunati!-
-Ma questo non è un suo problema. Ora potremmo parlare con la Picquery?-
-Al momento è impegnata, non...-
-Se permette, Abernathy, credo di essere in grado di decidere da sola a chi dare udienza.- La Picquery era uscita dal suo studio e Abernathy era visibilmente sbiancato. Queenie, chiaramente leggendo i suoi pensieri, non riuscì a trattenere un sorrisetto di trionfo di fronte alla sua umiliazione, ma fu veloce a nasconderlo.
-Madama, le ho già comunicato che questa strega- annunciò, indicando Queenie. -Ha violato una delle nostre più sacre leggi, e tutti loro sono stati suoi complici. Conosce la legge, sa cosa deve fare.-
-Ovviamente, ma sono io a dare gli ordini qui, e prima di condannarli gradirei interrogarli personalmente e in maniera legale. O devo ricordarle che l'uso del Veritaserum è severamente vietato negli interrogatori, e comunque la quantità massima utilizzabile corrisponde a tre gocce? Lei ha finito qui, esca pure.- (BOOM!) Abernathy rimase spiazzato: non riusciva a spiegarsi come la Picquery fosse riuscita a scoprire quel particolare che tanto aveva faticato a tenere nascosto. Tentò di protestare, ma bastò uno sguardo della Picquery e lui fu costretto ad andare via. Gli altri Auror lo seguirono.

-Ho saputo che volevate parlarmi.-  disse la Picquery quando Abernathy uscì dal loro campo visivo.
-Sì.- confermò Tina con il tono professionale che assumeva nelle situazioni più formali. -Madama, penso che sappiate già tutto, ma... circa due settimane fa si è verificata all'interno del MACUSA stesso una grave infrazione del Codice...-
-Sono al corrente- la interruppe la Presidentessa -delle violazioni del signor Abernathy, e presto sarà fatta giustizia, ma... Goldstein! Pensavo fossimo d'accordo sul fatto che non avrebbe più preso iniziative...-
-Sì, Madama.-
-Signor Scamander- continuò poi, stavolta riferendosi al Magizoologo -credevo che quel No-Mag fosse stato obliviato...-
-È così, ma qualcosa deve essere andato storto.- Rispose lui -Io... penso che qualcosa abbia sciolto il veleno dentro di lui. È un caso straordinario, non è mai successo niente di simile...-
-Sapevo che sarebbe tornato. Comunque deve essere obliviato di nuovo. Mi dispiace, non possiamo fare eccezioni.
-No... la prego non può farmi questo!- si oppose Queenie -lei sa cosa significa perdere una persona amata. Come si sentirebbe se potesse riavere suo marito indietro?- Per un attimo la Picquery indugiò. La sua voce e il suo portamento si fecero meno altezzosi, più umani.
-Il modo in cui lo proteggete è commovente.- disse. -sia come sia conoscete la legge, e non dipende da me. Non posso fare nulla per aiutarvi.-
-Ma le leggi possono essere cambiate...- protestò Tina.
-Non è così semplice. L'approvazione di una nuova legge è un processo lungo e complesso, e richiede l'approvazione del Consiglio. Vista la situazione attuale, quest'ultima condizione non risulterebbe attuabile.-
-Si potrebbe fare un tentativo...-
-Goldstein, si rende conto di quello che sta proponendo? Lei sta chiedendo di smascherare la Comunità Magica!-
-Permettere i rapporti con i Non Magici non significa per forza smascherare la Comunità Magica, se questi rapporti sono regolati da leggi inflessibili.-
-D'accordo. Acconsentì la Picquery dopo qualche istante di riflessione. -Vedrò cosa posso fare, ma ve lo chiedo per l'ultima volta: NON agite di vostra iniziativa.-
-Grazie, Madama. Sapevo che avrebbe compreso...- la ringraziò Queenie.

I tre uscirono dal grande edificio. Queenie stringeva speranzosa il braccio della sorella, ma Newt si teneva a distanza.
Appena furono fuori, salutò le ragazze con una certa urgenza e si incamminò a passo svelto verso il porto. Non avevano più bisogno di lui, lì.

-Tina, va' da lui.- mormorò Queenie alla sorella.
-Cosa?-
-Hai sentito.-
-Scherzi? Dopo che l'ho mandato via in quel modo? Non posso andarci, apparirei disperata, e non voglio che sembri che ho bisogno di lui!
-Ma tu hai bisogno di lui, e lui ha bisogno di te, quindi adesso corri a parlargli prima che lo faccia io.- Tina sbuffò, ma obbedì.
Si girò e partì all'inseguimento di Newt, che intanto continuava ad allontanarsi.
-Newt, aspetta!- urlò Tina quando fu abbastanza vicina perché Newt potesse sentirla. Lui si fermò, ma non si girò.
Tina lo raggiunse.
-Newt, io...- Newt si voltò, ma senza alzare lo sguardo.
-Mi dispiace.- dissero all'unisono.
-Ti devo delle scuse per quello che ti ho detto stamattina. Credimi, non ero in me...- Si affrettò a spiegare Tina.
-E io ti prego di perdonarmi per non essere stato al tuo fianco quando avevi bisogno di me. Non ho ignorato le tue lettere, non mi sono mai state recapitate...- si scusò Newt. Decise di mantenersi sul vago riguardo alla "misteriosa" sparizione delle lettere: non voleva incolpare Theseus, se non era strettamente necessario. Dopotutto, era pur sempre suo fratello...
-Potrai mai perdonarmi?- chiese Newt a Tina, sinceramente dispiaciuto.
Tina sorrise.
-Ti odio.- disse con un'insolita nota di dolcezza nella voce, e strinse Newt in un abbraccio.
-Ti odio anch'io.- sussurrò Newt, ricambiando l'abbraccio.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro