Seconda canzone.
Una musica rabbiosa arrivava dall'altra stanza.
Il camerino dei Cats, ora quasi del tutto vuoto, era però riempito dai gemiti di due ragazzi.
Kuroo e Tsukishima stavano sfregando insieme le loro erezioni e il biondo era sul punto di venire.
Senza pantaloni, buttati chissà dove, si inginocchiò infilando la testa tra le gambe di Kuroo.
Con la lingua iniziò a tracciare dei segni concentrici sulla punta, passandola più volte sullo spacco.
Prese solo la cappella continuando il suo lavoro di lingua e Kuroo si tappò la bocca con una mano per non gridare.
Iniziò a muovere il bacino scopandosi la bocca del biondo che intanto lo aveva preso tutto, fino in fondo.
Dopo poche spinte Kuroo venne in bocca a Tsukishima che ingoiò tutto sporcando il pavimento con il suo seme.
Cercò le mutande e i pantaloni rivestendosi in silenzio mentre Kuroo ancora era spaparanzato sulla poltrona.
<<Ehi Tsukki~ >>lo chiamò alzandosi e circondandogli la vita con un braccio:<<Sei stato bravo come sempre>>
Gli leccò il lobo dell'orecchio e un brivido di piacere scosse il corpo del biondo.
Tsukishima prese coraggio per fare la domanda che più gli premeva.
<<Come va con Kenma?>> deglutì aspettando una risposta.
<<Non mi fila>> gli comunicò puntando lo sguardo a terra ed interrompendo quel leggero contatto fisico.
<<Ah>> "Quindi ne sei ancora innamorato" constatò senza batter ciglio.
Si mise la cinta e si allacciò le scarpe.
<<Ehi Tsukki, c'è un concorso tra due mesi, venite anche voi?>> gli porse un volantino e Tsukki lo prese guardandolo dritto negli occhi.
<<Vedrò>>
<<Daaaaai~>> mise sù quella solita espressione da gatto:<< Devi venire, così suoneremo un sacco>>
Tsukki sorrise un po' all'idea che Kuroo gli stesse dedicando tutte quelle attenzioni.
<<Vedrò cosa posso->>
Il biondo venne interrotto dallo squillare di un telefono.
Kuroo rispose tempestivamente alla chiamata sorridendo come un deficiente.
Tsukki tornò con la sua solita espressione di ghiaccio salutando Kuroo e uscendo dalla porta.
Il nero non lo degnò di uno sguardo troppo preso dalla conversazione con quello che Tsukishima supponeva essere Kenma.
L'odore di alcool e il rumore stordirono il biondo che cercava di evitare ubriachi e gente che ballava come posseduta dal demonio.
Uscito finalmente dal locale i suoi polmoni si riempirono di aria fredda.
Inspirò a fondo appoggiando la schiena contro il muro.
Kuroo era la sua rovina.
Lo usava come un giocattolo, buttandolo via quando il suo preferito tornava disponibile e chiamandolo quando aveva bisogno di passare il tempo.
Tsukishima si stava chiedendo come si fosse ritrovato a fare da scopamico a quel ragazzo.
Sospirò girando l'angolo.
Erano quasi le due e lui domani doveva andare a scuola, tutto per colpa di quel demente.
"Ma perché non si dichiara a Kenma e la facciamo finita dico io?!" Pensò irritato e triste allo stesso tempo.
"Oppure, se proprio deve, perché non prova ad innamorarsi di me..." quell'ultimo pensiero fu come una doccia fredda.
Quella storia andava avanti da mesi e già da un po' si era reso conto dei suoi sentimenti.
Lesse il volantino: "Almeno potrò vederlo..."
Si diede un pugno togliendosi gli occhiali.
"Idiota. Idiota. IDIOTA"
Ci aveva provato a negare più e più volte ma alla fine aveva ceduto.
Kuroo gli piaceva.
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