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EPILOGO

Mi guardo allo specchio: mi sento leggermente strano, di solito non indosso cose simili, però... Oggi è una giornata speciale, ci tenevo a fare bella figura.

Andrà bene quello che ho scelto? Bra mi ha dato una mano, ma comunque... Forse avrei dovuto riprendere quello blu? O questo va bene?

Lancio uno sguardo al mio specchio: bè, in realtà, va più che bene qualsiasi cosa indossi... Di sicuro, va più che bene per lui.

Sento la porta di casa aprirsi.

- Goten, sono a casa!- urla Trunks. Faccio un piccolo sorriso ed esco dal bagno, dirigendomi verso la porta d'ingresso.

Circa un anno dopo esserci messi insieme, ci siamo trasferiti in una casa non troppo distante da quella di zia Bulma, ma più in campagna, in modo da essere anche più vicini ai miei.

Visto che tutte le nostre famiglie e amici non hanno avuto problemi, siamo riusciti a fare tutto tranquillamente; anzi, zia Bulma ha insistito per comprarci la casa... Non è grande come la loro, ma di sicuro è più grande di quella in cui vivevo io.

Arrivo all'ingresso mentre Trunks si sta ancora togliendo le scarpe.

- Bentornato- gli dico.

- Com'è andata og...- alza lo sguardo su di me e si blocca all'improvviso. Vedo i suoi occhi scorrere sul mio corpo e faccio un sorrisetto soddisfatto.

- Che c'è? Non ti piace il mio nuovo vestito?- commento, guardando in basso. Il rosso non è così male come colore... È leggermente stretto e a sirena, ha anche uno scollo incrociato sul petto, ma non sta così male con i miei muscoli come pensavo.

E a quando pare, anche lui sta apprezzando parecchio.

- Non mi piace il fatto che stasera abbiamo una festa e non possiamo prenderci il tempo che meriti...- mormora, venendo verso di me e posandomi le mani sui fianchi, continuando a fissarmi quasi in trance.

Sorrido e gli circondo il collo con le braccia.

- Bè, ho pensato di approfittarne, visto che Tapion non è in casa- sussurro, avvicinandomi leggermente a lui.

Tre anni fa, abbiamo adottato un bambino; lo abbiamo chiamato Tapion, un nome molto importante per Trunks e che lo è stato anche per me.

È un bambino un po' silenzioso, ma quando qualcosa lo emoziona si fa ben sentire.

Oggi l'ho lasciato da mia mamma, visto che io e Trunks dovevamo lavorare, ed è stata una buona idea... Nostro figlio è un bambino più che fantastico, ma ogni tanto a me e Trunks serve un po' di tempo per noi, per stare un po' insieme e divertirci come quando eravamo ragazzi. Non che sia passato così tanto tempo, ma sono dettagli.

- Hai fatto benissimo- Trunks mi solleva leggermente e gli circondo la vita con le gambe, avvicinando di più il mio corpo al suo.

- Vediamo di approfittare di questo tempo!- con una velocità incredibile, Trunks inizia a correre fino alla nostra camera; scoppio a ridere e mi stringo appena a lui, fin quando non mi ritrovo sul nostro letto con lui sopra di me.

Non so neanche come, ma un paio d'ore dopo riusciamo a essere nuovamente pronti per uscire... Essere Sayan ci porta una grande resistenza e una grande forza contemporaneamente, per cui nel tempo abbiamo imparato come gestirle nelle varie situazioni.

- Penso che per andare a una cena aziendale sia più adatto qualcosa di simile- commento, indossando il completo elegante che ho comprato qualche giorno fa apposta per stasera.

- Perché? Stavi benissimo con l'abito rosso- commenta Trunks, affiancandomi, anche lui vestito elegante.

- Vorrei evitare che qualcuno mi saltasse addosso durante la presentazione- dichiaro, facendogli l'occhiolino; lui arrossisce appena.

- Perché, pensi che vestito così non mi verranno certi pensieri?- borbotta.

- Bè, ci sono sempre i bagni disponibili. Andiamo?- chiedo, uscendo dalla camera da letto.

Lo sento ridere appena e sorrido: nonostante siano passati anni, la nostra intesa non è decisamente diminuita, e neanche il modo in cui ci stuzzichiamo... Anche se stiamo insieme, la pressione di essere una coppia e il pensiero di tutto ciò che comporta non si avverte per niente: io e Trunks riusciamo a parlare tranquillamente anche delle questioni più serie, non litighiamo mai, se non quando ci divertiamo a fingere di arrabbiarci per motivi idioti, e siamo sempre dalla stessa parte.

Insomma, non è cambiato molto da quando eravamo bambini... E ne sono davvero felice; in fondo, avevo paura che proprio tutto questo sarebbe cambiato mettendoci insieme, invece in fondo io e Trunks siamo sempre noi.

Indossiamo velocemente le scarpe e usciamo di casa, per poi salire in auto; Trunks si mette alla guida e io mi sistemo di fianco a lui, dopodiché partiamo.

- Sei nervoso?- mi chiede.

- Ormai... Mi sto abituando a fare queste presentazioni. E poi mi emoziono sempre a parlarne, per cui alla fine il nervosismo sparisce- dichiaro con un piccolo sorriso - certo, è stato anche merito del mio Senpai che mi ha aiutato a imparare ciò che devo dire e come comportarmi anche sotto stress... O mentre sono distratto- commento, e lui diventa leggermente rosso.

- Sono felice che ti abbia aiutato- afferma.

Faccio un sorriso e sposto lo sguardo fuori dal finestrino. Pochi mesi dopo esserci messi insieme, io e Trunks abbiamo deciso di partire per un viaggetto solo nostro, giusto per vedere un po' il mondo.

È stato divertente, non abbiamo neanche dovuto combattere troppo per fortuna, anche perché zia Bulma ci ha riforniti di parecchie capsule, per cui avevamo tutto il necessario per sopravvivere tranquillamente.

Mi ha anche aiutato a rilassarmi e a pensare a mente più lucida, e alla fine ho trovato qualcosa che posso riuscire a fare anch'io.

Trunks mi ha aiutato, come aveva promesso: ha lasciato il suo lavoro, rimanendo però affiliato all'azienda della madre, e abbiamo aperto un nostro logo di videogiochi sui supereroi.

In fondo, da quando eravamo bambini ci sono sempre piaciuti; Trunks ha potuto sfruttare al massimo le conoscenze che ha acquisito studiando e lavorando in azienda, e io ci ho messo tutta la mia creatività e le mie conoscenze per riuscire a creare nuovi supereroi e videogiochi sempre più interessanti.

Bè, potrei anche essermi leggermente inspirato alle avventure che noi e i nostri genitori abbiamo vissuto... Con "Dragon ball Xenoverse" abbiamo fatto il botto e siamo diventati super famosi.

Molti ci hanno fatto i complimenti per la nostra fantasia. Chi glielo spiega che è tutto vero?

- Siamo arrivati- afferma Trunks. Alzo lo sguardo: non è un edificio enorme come quello in cui lavorava prima, ma è comunque una struttura a sei piani con tutte le attrezzature necessarie per permetterci di lavorare al meglio.

Spesso facciamo anche venire bambini e ragazzi a provare direttamente i nuovi prodotti in azienda, è un'idea che mi è venuta dal fatto che quando eravamo piccoli abbiamo sempre desiderato poter fare qualcosa di simile... Bè, Trunks aveva comunque molti prodotti in anteprima, ma vedere la sede dove venivano realizzati i prodotti di Cleangod è sempre stato un nostro grande sogno.

Sogno che abbiamo potuto realizzare l'anno scorso grazie a una collaborazione che ci è stata proposta proprio dall'agenzia di Cleangod! È stato veramente un sogno, anche Trunks ha fatto fatica a trattenere le sue emozioni... È stata un'esperienza incredibile!

Trunks parcheggia nel posto lasciato vuoto per noi e scendiamo dall'auto, dirigendoci verso l'ingresso dell'edificio.

- Vado a sistemare le cose in sala riunioni; accogli tu gli altri?- mi chiede.

- Certo- mi sporgo a lasciargli un bacio sulla guancia; lui fa un piccolo sorriso, dopodiché si allontana verso i piani superiori, mentre io mi dirigo nella sala d'ingresso.

Come immaginavo, tutti i nostri familiari e amici di trovano qui, più che pronti ad assistere all'evento.

- Però, che puntualità- commento, facendo voltare un po' di persone verso di me.

- Guarda Tapion, è tornato papà!- mamma mi viene incontro, tenendo il mio bambino in braccio.

- Ciao Tapion! Ti sei divertito a stare con la nonna?- chiedo, allungando le braccia.

- Si- mormora lui mentre lo prendo in braccio - mi ha fatto tanti dolci!-.

- Davvero?! Ne sono super felice!- esclamo.

- Sai che tuo figlio è davvero forte?! Questa mattina abbiamo combattuto un po', e per non essere un Sayan ha una forza davvero pazzesca!- esclama mio padre, avvicinandosi.

- Ecco un altro che mi supererà...- borbotta Crilin.

- A chi lo dici- sospira zio Yamco.

- Tsk, è il figlio di Trunks, è ovvio che sia forte- sbuffa Vegeta; all'inizio guardava con un po' di diffidenza al suo nuovo nipotino, ma un giorno l'ho trovato a raccontargli la storia dei Sayan... Tapion si è emozionato così tanto che ha chiesto come diventarlo. È davvero un bambino adorabile.

- Dov'è Trunks?- mi chiede zia Bulma.

- È andato di sopra a sistemare le cose- affermo.

- Vado a dargli una mano, voglio vedere se i miei consigli sulla presentazione gli sono serviti- sospira Bra, allontanandosi.

- Lo tiene d'occhio come un bambino- rise Pan - ma immagino che sia una cosa di famiglia, vero Goten?-.

- Sei solo gelosa perché io sono coccolato dalla mattina alla sera- dichiaro con un sorriso. Bè, non sempre sono coccole dolci, ma in effetti Trunks si prende parecchio cura di me...

Non in modo oppressivo, come aveva detto lui non pensa che io non me la sappia cavare da solo; semplicemente... Gli piace vedermi felice e viziarmi un po'. E non è per niente male come cosa.

- Sono davvero felice di vedere che stiate riuscendo a stare tranquillamente insieme; contando come sei andato in panico anni fa, temevo che un giorno ti avrei visto tornare a casa di corsa con una crisi di panico- commenta Gohan.

- Che cattivo! Trunks non mi farebbe mai qualcosa di simile!- sbuffo; al massimo, sono stato io a essere andato in panico a caso... Per fortuna, è andato tutto bene alla fine, soprattutto grazie a lui.

- Cos'è che non farei mai io?- commenta Trunks, comparendo all'improvviso al mio fianco.

- Tante cose che è meglio non specificare- dichiaro con un piccolo sorriso - è tutto pronto di sopra?-.

- Sí- risponde lui, mentre mi prende delicatamente Tapion dalle braccia - vuoi venire con i papà?- gli chiede.

- Si!- esclama lui.

- Sono già arrivati i finanziatori?- chiedo; Trunks annuisce.

- Mentre finivo di sistemare, stanno parlando con Bra; non preoccuparti, siamo in anticipo quindi non c'è alcuna fretta- dichiara.

Annuisco e mi volto verso gli altri.

- Non c'è posto per tutti purtroppo, ma se qualcuno di voi vuole assistere...-.

- Io vengo!- esclama subito mia madre, venendomi incontro - Voglio assolutamente scoprire qual'è la nuova idea del mio bambino!-.

Faccio un piccolo sorriso: i videogiochi non sono proprio il campo preferito di mia madre, ma mi ha supportato davvero parecchio...

- Ovviamente vengo anche io, lasciamo fuori gli uomini- dice zia Bulma, venendo verso di noi.

- Potrebbe starci una terza persona- mormora Trunks.

Mi guardo intorno; lancio un'occhiata a mio fratello, ma lui scuote appena la testa. In effetti, è già venuto a parecchie presentazioni, mentre c'è un'altra persona che mi ha aiutato molto, e che probabilmente si sente un po' sola, che magari avrebbe piacere a venire...

- Zio Yamco, perché non ne approfitto per tenere un po' Tapion mentre mamma e zia Bulma seguono la presentazione?- chiedo, voltandomi verso di lui, che stava parlando con Tensing.

- Dici davvero?!- mi chiede, sorpreso. Annuisco e lui fa un piccolo sorriso.

- Vengo volentieri- dichiara.

- Perfetto; allora direi di andare- dice Trunks. Annuisco e, insieme ai tre prescelti, ci dirigiamo al piano di sopra.

- Buongiorno a tutti- dico, aprendo la porta della stanza delle riunioni - sono Son Goten, e questa sera sono qui per mostrarvi il nuovo videogioco a cui io e il mio compagno stiamo lavorando. Non preoccupatevi, non ci vorrà molto, dopo potremo andare tutor a gustarci il banchetto al piano di sotto insieme ad altri ospiti!- dichiaro, strappando qualche risata agli uomini seduti dall'altra parte del tavolo.

Mi porto davanti al proiettore, di fianco al quale c'è Bra, che mi fa un cenno di incoraggiamento prima di spostarsi vicino al fratello.

Lancio uno sguardo a Trunks, che mi sorride; sorrido a mia volta.

Sono cambiate tante cose, dalla prima volta in cui ho visto il suo sorriso; siamo cresciuti, abbiamo fatto le nostre cavolate, vissuto tante avventure... Siamo stati amici, fratelli, poi amanti, sempre inseparabili.

Abbiamo avuto qualche problema, ma abbiamo sempre saputo di poter contare l'uno sull'altro e di essere importanti per noi.

A lungo mi sono sentito inadeguato, non avevo un mio posto nel mondo, non riuscivo a comprendere se potessi fare qualcosa per me stesso: ma Trunks... Trunks mi ha aiutato, mi ha fatto crescere, mi ha accettato; mi ha fatto capire la mia forza, così come le mie debolezze, e mi ha aiutato a superarle.

Ha acconsentito ai miei capricci e allo stesso tempo mi ha aiutato a trovare un modo per comprendere le mie difficoltà; e mi ha mostrato che anche io posso farcela.

È sempre rimasto al mio fianco, e adesso ho un lavoro che mi piace, un figlio fantastico e non posso fare a meno essere felice di ogni aspetto della mia vita.

Trunks è sempre stato con me, e io con lui; questa, è una cosa che non cambierà mai.

Sono sicuro che, qualsiasi cosa accada, rimarremo insieme per sempre. In fondo, anche se cambiamo, siamo sempre noi.

- Benvenuti alla presentazione del videogioco "Dragon ball Super"...-.

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