CAPITOLO I.
- Signorino Trunks, le abbiamo portato il nuovo prototipo del computer che ci ha richiesto!-.
- Signorino Trunks, ecco a lei il contratto che andava sistemato!-.
- Signorino Trunks, si è ricordato di chiamare i fornitori?!-.
- Calma calma!- esclamo, cercando di mantenere un sorriso cordiale in volto e non scappare a gambe levate da qui. Certo che non mi lasciano un attimo di tregua, e tra l'altro arrivano sempre tutti insieme...
- Mettete pure tutto sulla mia scrivania, gli darò un'occhiata dopo pranzo! Le chiamate le ho affidate alla mia assistente, per cui avrò i responsi tra poco. Andate pure in pausa pranzo!- affermo, sperando che non ci sia qualche catastrofe imminente da risolvere che li trattenga qui.
Per fortuna, "pausa pranzo" sembra convincerli, e un attimo dopo mi ritrovo solo nel mio ufficio.
Sospiro, poggiandomi allo schienale della sedia: odio questa situazione...
Chiariamoci: sono super felice che la Terra da anni non sia più sotto attacco di nemici super difficili da battere che vogliono sterminare la popolazione; e sono anche super felice che mamma si fidi abbastanza di me da lasciarmi la direzione della sua azienda, è un lavoro che mi piace anche, ho studiato per farlo al meglio, e grazie al fatto che mia sorella Bra si occupa di tutta la parte di relazioni e immagine io sono libero di fare ciò che mi piace...
Ma odio dover passare le mie giornate chiuso in questa stanza, senza un minimo di svago, senza poter praticamente mai uscire per allenarmi un pochino o combattere come si deve...
In fondo, sono un ragazzo d'azione: sono pur sempre il figlio del Principe dei Sayan. Mio padre passa tutt'ora le giornate ad allenarsi, mentre mia madre preferisce stare in laboratorio a fare esperimenti.
Ho preso sia l'amore di mia madre per la scienza sia quello di mio padre per il combattimento, ma è decisamente troppo tempo che non sfogo la seconda parte...
Sento bussare alla porta e trattengo un verso di frustrazione: è ora di pranzo, lasciatemi in pace almeno per un po'...
- Avanti- dico. Per fortuna, ad aprire la porta è una persona più che gradita: una ragazza dai lunghi capelli neri, con l'aria seria ma un'espressione che a me risulta più che adorabile in volto.
Mai era mia compagna di classe all'università, ed è diventata la mia assistente quando poi abbiamo concluso gli studi; è stata una sorpresa trovarmela davanti, all'università non avevamo mai parlato molto, ma so bene che è una ragazza intelligente, e infatti ha superato brillantemente il colloquio.
Anche all'università l'avevo adocchiata, ma mi stavo concentrando di più sui miei studi; adesso che ho un lavoro e inizio a crescere... Diciamo che non mi dispiacerebbe provare a uscire con lei, sembra una ragazza perfetta per iniziare a pensare di avere una famiglia insieme.
Peccato che non sia così semplice da avvicinare...
- Mi scusi per il disturbo, signor Brief; ho effettuato le chiamate che mi aveva chiesto e volevo darle i responsi prima di dover andare a mangiare- afferma, avvicinandosi a me, con dei fogli in mano.
- Ti ringrazio molto Mai, sei sempre molto diligente! E ti ho detto di chiamarmi pure Trunks, non serve tanta formalità, in fondo abbiamo la stessa età- dichiaro mentre prendo i fogli.
- È vero, ma lei è anche il mio capo- mi fa notare.
- Vero, ma mi piace avere un rapporto da pari con i miei dipendenti: in fondo, in un clima rilassato si lavora meglio. Anzi, perché non pranziamo insieme? Magari può aiutarti a capire che con me puoi stare tranquilla- affermo.
La vedo irrigidirsi appena; negli anni ho imparato a capire che è una ragazza che in realtà vorrebbe esprimersi molto di più, ma fa parecchia fatica... Mi piacerebbe vederla rilassarsi in mia compagnia, ma lei rimane sempre molto fredda...
- Ho degli amici con cui pranzare, ma la ringrazio per l'offerta; se non ha altro che posso fare per lei...-.
- No, vai pure- sospiro; lei annuisce e si volta, uscendo velocemente dalla stanza.
Mi alzo per andare a prendere il mio vento, che ho lasciato in frigorifero, e tornò seduto alla scrivania: mi sa che anche oggi mangerò da solo... Ma in fondo, tranne Mai e mia sorella qui dentro sono tutti piuttosto anziani, non ci vado molto d'accordo quando non si parla di lavoro, e non ci tengo a parlarne anche in pausa pranzo. Almeno potrò rilassarmi un pochino.
Sto per iniziare a mangiare, quando all'improvviso avverto qualcosa: un'aura che conosco molto bene.
Sorrido e chiudo il mio bento, alzandomi velocemente e voltandomi verso la finestra, che si trova dietro alla mia scrivania.
La apro, afferro il mio pranzo e volo fuori. L'azienda è parecchio grande, ma per fortuna è costruita da alcuni parchi, e in uno di questi dovrebbero esserci...
Eccolo lì: un ragazzo con un anno meno di me, dai cappelli neri, seduto sotto un albero, intento a mangiare con aria affranta.
- Hey Goten!- lo saluto, avvicinandomi con un sorriso. Lui alza lo sguardo e il suo volto si illumina.
- Trunks! Che ci fai qui? Pensavo saresti rimasto in azienda tutto il giorno- commenta, mentre atterro di fronte al mio amico.
- Avevo bisogno di una pausa, così quando ho sentito la tua aurea sono venuto qui... Che ci fai da solo?- gli chiedo.
- Tracy mi ha piantato- borbotta lui. Aggrotto la fronte.
- Tracy? Ma ieri non sei uscito con quella ragazza... Mia?- commento.
- È proprio il motivo per cui Tracy mi ha piantato-. Alzo gli occhi al cielo, leggermente divertito.
- Così impari a uscire con più ragazze contemporaneamente- dichiaro, sedendomi di fianco a lui.
- Ho ventidue anni! Se non mi diverto adesso quando lo faccio?!- borbotta lui - Non sono mica serio come te! A proposito, niente novità con Mai?-.
Scuoto la testa.
- Ho provato nuovamente a invitarla a pranzo, ma ha rifiutato... Mi sa che dovrò cambiare tattica- mormoro.
Lui mi dà un paio di placche sulla schiena.
- Vedrai che andrà bene! In caso contrario, posso sempre presentarti qualcuna io!- dichiara con un sorriso.
- No grazie. Se me la presenti, vuole dire che non è una con cui ci vuoi provare, e se non ci vuoi provare tu allora deve avere davvero qualche problema- borbotto.
- Non essere cattivo!- esclama - Guarda che vengo anche rifiutato a volte! Essere dei bei ragazzi non sempre basta per fare grandi conquiste- dichiara, gonfiando leggermente il petto per vantarsi leggermente.
- Te l'ho detto che saresti dovuto venire a studiare con me- dichiaro.
- Nah, non fa per me... Preferisco aiutare papà a casa e fare qualche lavoretto ogni tanto. Mamma ormai ci ha rinunciato a farmi studiare; per fortuna ci pensa Gohan a tenerla buona da quel punto di vista, per cui mi lascia tranquillo, finché aiuto la famiglia- afferma.
- Almeno ti sei sistemato a tuo modo- commento.
- Esatto! Zio Yamcho mi ha detto che faccio bene a godermi la vita finché posso- dichiara lui.
- Lui è single da quando l'ha piantato mia madre- gli faccio notare.
- Però mi sembra piuttosto in forma. Per ora mi va bene così, più avanti vedrò- afferma, riprendendo tranquillamente a mangiare.
Decido di mangiare anch'io e non continuare con l'argomento: in fondo, conosco Goten da quando siamo bambini, so bene com'è fatto.
Siamo sempre stati inseparabili; le nostre famiglie sono parecchio unite e noi abbiamo solo un anno di differenza, per cui siamo cresciuti insieme.
Lo ammetto, quando ero piccolo mi sono divertito parecchio a fare valere il mio anno in più: vedevo Goten come un fratellino, quindi più volte gli facevo molti dispetti e lo prendevo in giro, ed essendo leggermente più forte mi divertivo anche a comandare.
Con il passare degli anni, i nostri caratteri si sono distinti molto di più: Goten è rimasto un po' un bambino, ama principalmente divertirsi e non gli piace per niente impegnarsi, anzi cerca di faticare il meno possibile, ci sono poche cose di cui gli importi davvero; io invece sono diventato più serio, ho trovato ciò che voglio fare e preferisco iniziare a occuparmi del mio futuro.
Certo, ci sono anche delle cose che abbiamo in comune; in fondo, ci conosciamo da quando eravamo bambini, quindi in ogni casi ci troviamo bene uno in compagnia dell'altro, sarebbe un po' impossibile il contrario.
Cerchiamo di vederci almeno una volta a settimana per giocare insieme ai videogiochi, e siamo entrambi appassionati di supereroi; inoltre, è l'unico con cui mi posso allenare, visto che mio padre spesso viaggia su altri pianeti o va ad allenarsi con Goku, il padre di Goten.
E poi, con lui sono libero di rilassarmi e comportarmi come desidero, ben consapevole che non mi giudicherebbe mai, per cui è sempre bello passarci un po' di tempo e sfogarci insieme.
- Oi, a cosa pensi?- mi chiede Goten a un certo punto. Non mi eri accorto di essermi immerso così tanto nei miei pensieri...
- Niente di particolare, sono un po' stanco per il lavoro... Questo weekend vieni a casa mia? Ho bisogno di combattere un po', e non solo ai videogiochi- affermo.
- Ottima idea, non ci alleniamo da tempo! Ma prima, dobbiamo assolutamente andare al cinema: esce il nuovo film di Cleangod- dichiara, con gli occhi che gli brillano appena.
Sbarro gli occhi.
- E quando aspettavi a dirmelo?!- esclamo.
- L'ho scoperto poco fa, cercavo un film da vedere con Tracy prima che mi piantasse... Sai che devi comprare tu i biglietti vero?!- commenta.
- Naturalmente- sospiro; oltre a essere quello con più soldi, sono anche quello che può permettersi di prendere i posti vip, così possiamo stare comodi nelle nostre postazioni a goderci il film.
Mia madre tra l'altro è associata con il cinema, per cui non sarà un problema strappare un paio di biglietti a un prezzo minore e risparmiare per prendere un bel po' di pop corn.
Siamo Sayan in fondo, e anche se non siamo esagerati come i nostri padri abbiamo sempre un certo appetito...
- Perfetto! Mi passi a prendere tu? Sai che mia madre è molto più propensa a lasciarmi andare se vieni a prendermi- afferma con un sorriso.
- Va bene, tanto non mi ci vorrà molto... Anche se poi al cinema dovremo andarci in auto- sospiro.
È scomodo che non possiamo usare liberamente i nostri poteri... Ma in fondo, per gli umani non è normale vedere qualcuno volare in giro nel cielo, nonostante tutti i nemici che abbiamo affrontato, per cui dobbiamo stare attenti, anche per evitare di scatenare il panico.
A un certo punto, avevamo pensato di rubare l'idea di Gohan di travestirci da eroi per andare tranquillamente in giro ma... Non sarebbe poi plausibile vederci entrare in qualche cinema o simili; e poi Gohan è stato scoperto praticamente subito, l'ultima cosa che mi serve è altra visibilità...
- Perfetto! Guidi tu vero?- chiede il mio amico con un sorriso. Gli lancio un'occhiataccia.
- Visto che faccio praticamente tutto io, tu intendi muovere il culo o no?- borbotto.
- Io ti ho avvisato del film! E ti sto facendo compagnia invece di lasciarti a mangiare da solo o, peggio, con i tuoi colleghi-. Alzo gli occhi al cielo.
- Eri qui da solo anche tu-.
- Vero, ma ti ho aspettato invece di andare a cercarmi qualche ragazza- mi fa notare - quindi, sono un ottimo amico-.
- Sei pessimo- dichiaro, spintonandolo leggermente.
- Hey! Guarda che ho imparato anche te da!- ribatte lui, divertito.
- Da me hai preso tutte cose belle- affermo con un sorriso, per poi alzarmi - vado, altrimenti stasera non torno più a casa...-.
- Se vuoi, a un certo punto posso chiamarti fingendo di essere la tua ragazza- ridacchia lui.
- Sei la persona meno femminile che conosca- borbotto - e non voglio che Mai-chan pensi male... Ma se mi senti aumentare l'aura, ti prego inventati un'emergenza a caso-.
- Sarà fatto! In cambio cosa ottengo?- ride lui.
- Ti porto al cinema. Ci vediamo!- lo saluto, per poi spiccare il volo.
- Ti ho invitato io, mi devi portare!- mi urla lui, ma ormai sono troppo lontano dal rispondere.
Riatterro nel mio ufficio molto più rilassato di prima: stare con Goten mi fa stare davvero bene... Mi sono decisamente tranquillizzato...
- Non era una cattiva idea quella della fidanzata, ma dovrei avvisare prima Mai-chan- mormoro; almeno, i miei colleghi la smetterebbero di provare a presentarmi a figlie e nipoti...
E poi, Goten non è decisamente femminile ma...
Provo a immaginarlo con addosso un vestito da donna e scoppio a ridere.
- Bè, ha un suo fascino... Devo trovare il modo di fargliene indossare uno- affermo, mentre mi siedo alla mia scrivania e, decisamente più di buon umore rispetto a prima, riprendo a lavorare.
🎮🎮🎮
Buongiorno a tutti e benvenuti nella mia prima storia a tema Dragon ball! Sono stata indecisa a lungo se scriverla o meno, ma alla fine mi sono decisa e... Eccoci qui!
Non sarà una storia lunghissima, ma vi tenevi comunque a scrivere qualcosa su questi due ragazzi; come ho scritto anche nella trama, ci saranno riferimenti alle varie saghe (Daima esclusa, visto che sta uscendo adesso), ma non è ambientata in un momento specifico, anzi ho mischiato alcune cose per riuscire a ricreare un paio di situazioni.
Altra puntualizzazione: anche se ora sto leggendo il manga, guardo l'anime da quando avevo tre anni, per cui utilizzerò i nomi dell'adattamento italiano, come Yamcho e non Yamcha.
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito; per chi non fosse abituato a seguirmi, aggiorno sempre ogni due giorni, per cui ci aggiorniamo tra un paio di giorni con il prossimo capitolo!
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