20.
#Justin
Mi svegliai e sentii il telefono squillare.
Presi l'iPhone e sbuffai quando vidi il suo nome sullo schermo
Risposi
-che vuoi Rush?- chiesi abbassando la voce
Mi accorsi che Madison era ancora sul mio petto, sembrava un angelo.
-hai mandato la merce ?- chiese Rush
-si, ti è arrivato?-
-mi prendi per il culo? Non sono arrivati cazzo- sbottò
-abbassa il tono Rush-
-non fare il furbo con me Bieber, se non avremo la nostra merce entro 24 ore sei morto-
Cercai di spostare Madison senza svegliarla, ma scarsi risultati, la sua gamba si intrecciò con la mia impedendomi di alzarmi dal letto
-non minacciarmi - sibilai- sappiamo entrambi chi morirà- continuai
-dammi la merce Bieber- dopo questo staccò
Sbuffai e mandai un messaggio a Rosephia
Una ragazza che doveva fare la consegna, ed era la prima volta che succedeva una cosa simile.
A: Rosephia
"Vediamoci questo pomeriggio al parco"
cercai di stare calmo
Dopo un po' arrivò un messaggio
Da; Rosephia
"Va bene tesoro"
Posai l'iPhone e guardai Madison, sorrisi istintivamente
Non riuscii a capire cosa mi stava succedendo, non capivo cosa stavo facendo, sapevo solo che non l'avevamo fatto e che mi ritrovavo abbracciato con lei.
Strano, non mi era mai capitato che facessi questo.
È preoccupante la cosa. Pensai
Spostai la sua ciocca di capelli dietro nell'orecchio.
Vidi che si stava svegliando
Sgranai gli occhi
Come devo comportarmi ? Okay Justin respira, ti stai comportando come una femminuccia. Mi insultai
Sto diventando un sentimentale del cazzo e i pensieri come un femminuccia per caso?
Aprì i suoi occhi meravigliosi e sorrise
Sorrisi come un cretino
-Buongiorno- disse sorridendo con la voce impastata dal sonno
-buongiorno principessa - sorrisi ancora di più
Non sei normale. Parlò la mia vocina irritante
Cercò di coprirsi il viso vedendo le sue guance colorarsi di rosso
Ma quanto era adorabile?
Accarezzai la sua testa, lei si alzò la schiena
- che ore sono?- chiese
Presi l'iPhone
- l'una piccola- risposi
Per la seconda volta sgranai gli occhi guardando di nuovo l'orario
- abbiamo dormito un bel po'- disse ridendo
Non lo trovai divertente, mi alzai e mi accorsi che avevo dei vestiti di ieri
Perfetto, dovevo solo sciacquarmi il viso
- che succede?- chiese Madison preoccupata - ho detto qualcosa di male?-
- no piccola, sono solo in ritardo- cercai di trovare le scarpe ed erano sotto il letto
Mi inchinai per prenderle
Presi le scarpe e mi sedetti sul letto.
Sentii due mani sulle mie spalle
- oggi hai ancora voglia di uscire con me?- chiese abbracciandomi al collo
Misi le scarpe
-non lo so, sarò impegnato oggi-
Dopo questo si staccò da me
- okay- disse delusa
Mi girai vedendola le braccia a conserte
- piccola sei offesa?-
Non rispose
Mi alzai e girai dall'altra parte mi avvicinai a lei sedendomi
- mi dispiace sarà per un altro giorno, okay?- Continuai
Accarezzai la sua guancia, annuì senza guardarmi.
Alzai la sua testa e diedi un bacio, con questo lei si staccò da me alzandosi.
E adesso ?
-che cazzo ti prende? - persi la pazienza
-niente- rispose fredda.
Entrò in bagno chiudendosi a chiave.
Aveva chiuso la porta a chiave?
Dovevo assolutamente calmarmi, risolverò la cosa più tardi, avevo cose più importanti adesso.
Andai nell'altro bagno e sciacquai il viso.
Oggi avevo un incontro con David.
David, era il mio socio nonché amico dell'infanzia e oggi dovevo portare la merce a Taylor.
La colpa di chi era?
Quella stronza offesa del cazzo.
#Madison
Uscii dal bagno e Justin non c'era.
C'era solo il suo IPhone sul comodino.
la luce del suo IPhone lampeggiò
Presi il l'iPhone e guardai i messaggi
A:Rosephia "Vediamoci questo pomeriggio al parco"
Da; Rosephia
"Va bene tesoro"
Da; Rosephia
"Dove cavolo sei finito tesoro?"
Lo sapevo che c'era qualcosa che non andava
Tesoro? Ma stiamo scherzando? ha rimandato la nostra uscita per questa troia? Pensai.
-che cosa stai facendo?- prese il suo iPhone dalle mie mani - hai guardato i messaggi? Come cazzo ti sei permessa ? -
Lo guardai impaurita ma restai determinata
Andai verso la porta.
- eh no, devi rispondere cazzo- prese il mio braccio con violenza -non frugare mai più tra le mie cose, mi hai capito? - sibilò faccia a faccia
- mi stai facendo male- cercai di togliere la sua mano dal mio braccio ma la stretta era fortissima
-ammettilo, stai uscendo con quella troia, sei un coglione- dissi
Alzò una mano in aria capii che voleva colpirmi, misi l'altra mano per coprirmi il viso, ma vidi la sua mano abbassarsi
- la prossima volta ti ammazzerò con le mie stesse mani Madison, non toccare mai più il telefono - mi guardò negli occhi, mi lasciò il braccio bruscamente e uscì dalla stanza,
Restai pietrificata.
Sentii le lacrime scendere sul mio viso
mi stava tradendo con quella rosalia o come cazzo si chiamava, sarà quella troia che voleva andare ieri mattina.
Chiusi la porta sbattendola molto forte e chiudendola a chiave
***
16:56
Justin non era ancora ritornato e io stavo cosi male.
Alla faccia della fiducia.
Girai la chiave, aprii la porta e vidi un mazzo di fiori margherita e con un biglietto con scritto MI DISPIACE a terra
Presi i fiori
Strappai il biglietto e andai sotto buttando i fiori nella spazzatura
Voleva picchiarmi, aveva detto che non voleva farmi del male.
Inoltre lui era con una donna.
Sentii un rumore del motore.
Guardai dalla finestra e vidi Justin con un ragazzo scendere dalla Ferrari.
Presi sei fogli e i colori dentro nel cassetto e andai nel salotto
Mi sedetti a terra e misi questi fogli sul tavolino del soggiorno e cominciai a colorare.
Sentii la porta dell'ingresso e sentii la voce di Justin e di quel ragazzo, non si erano accorti di me, cosi andarono in cucina o nel suo studio
Dopo un po' sentii Justin urlare
- ha buttato i fiori - urlò
Si, era in cucina.
Continuai a colorare ignorando le sue urla.
Non ero brava a disegnare ma almeno riuscivo a disegnare il sole e il mare
Desideravo andarci.
-Hai buttato i fiori nella spazzatura ?- chiese entrando nel salotto.
Lo guardai, ma distolsi lo sguardo e continuai quello che stavo facendo
Lo sentii sospirare
- sei ancora arrabbiata?- chiese avvicinandosi
-amico dove posso posare la - spuntò il ragazzo ma si fermò guardandomi - hey chi è questa bella ragazza?- chiese
Sorrisi sentendo il suo complimento, così alzai lo sguardo su quella persona
- non provarci - disse Justin dandogli un pugno sul petto - è mia - puntò il dito su di me
Alzai le mie sopracciglia, dovevo farlo morire dalla gelosia.
Mi alzai e andai verso da quel ragazzo
- piacere Madison - dissi porgendo la mia mano
-piacere David - strinse la mia mano
Sorrisi la quale lui ricambiò
- okay, okay e io sono Justin- disse mettendosi in mezzo- amico perché non vai in studio e finire quello che devi fare che ne dici?- spinse David
-aspetta io- non finì la parola quando sentii la porta chiudersi.
Aveva rinchiuso il suo povero amico nel suo studio.
Ridacchiai
Dopo un po' ritornò e diventai seria
-senti, hai un problema- disse
- tu no?-
- non rispondermi cosi - puntò il dito verso di me
-facciamo prima che non ti parlerò mai più, ti piace l'idea?- feci un sorriso finto e poi andai sopra
- no- urlò dietro di me prendendomi per un braccio- che cazzo vuoi dire con non ti parlerò mai più? -
- hai sentito bene, sapevo che tra di noi non funzionava - scossi la testa delusa
-mi stai lasciando per caso?-
-si Justin, adesso sei libero, vai dalla tua Roselina o Rosephia o come cazzo si chiama e lasciami in pace-
- oh, ho capito- sorrise- sei gelosa-
Cercò di avvicinarsi ma lo scansai
-Non ti avvicinare- scese una lacrima - hai cercato di picchiarmi e mi hai minacciata -
Il suo sorriso sparì
Restò in piedi guardandomi e non parlò
-Madison, sai che quando sono arrabbiato non riesco a controllarmi, dico cose che non penso veramente - disse dispiaciuto
- certo, infatti stavi per picchiarmi- dissi- avevi detto che non mi avresti fatto più del male e guarda, l'hai già fatto di nuovo- sbottai - tu che volevi la mia fiducia- dissi feci una piccola risata finta
-piccola, mi dispiace- cercò di abbracciarmi e lo fermai
Suonò il campanello
-Vado io- urlò David, si fermò quando si accorse che stavo piangendo- che succede?- chiese preoccupandosi
-apri la porta- parlò Justin - non preoccuparti -
Andò ad aprire e c'era una ragazza bionda.
-Rosephia finalmente- disse David - per fortuna sei arrivata in tempo- continuò
Sentii il suo nome e guardai la porta
Cosi era lei.
La guardai incazzata, era rifatta da tutte le parti: seno, labbra e il culo.
Per non parlare del trucco
Doveva andare al circo? Sembrava un clown
La guardai e più desideravo di ammazzarla
-la ammazzo- sussurrai
- non ti azzardare -disse Justin abbassando la voce
- ora capisco tutto- lo guardai - sei andato a letto con lei vero?- urlai
Tutti e tre si girarono verso di me, ma poco interessava
-Tesoro che succede? - chiese quella cozza e brutta rifatta del cazzo
- niente Rosephia io- lo interruppi
-non chiamarlo in quel modo tesoro, sei andata al letto con il mio ragazzo?-
Justin mi guardò sbalordito
-uhm, Justin non capisco, perché tutto ad un tratto questa ragazza mi sta attaccando?-
- mi hai sentita?- urlai
- basta- urlò Justin
-la risposta è si? va bene Justin- tremò il mio mento il segno che sarei scoppiata di nuovo a piangere da un momento all'altro
Andai di sopra
-Madison- mi chiamò
Ed ecco qui il capitolo ....
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