77
Mio padre aveva mandato Matt per vedermi, voleva conoscermi. Con mia madre era diverso, lei non doveva portarmi in quello stupido orfanotrofio, non doveva.
Somigliava tantissimo a me.
Faticavo a crederci
Justin sapeva benissimo che avevo tanto bisogno di lei e lui l'aveva trovata.
Mia madre era qui, avevo desiderato che lei fosse accanto a me e adesso che lei era qui l'avevo trattata malissimo.
Beh, lei aveva fatto di peggio
Non ero una figlia perfetta, ma nemmeno loro erano perfetti, nessuno lo era.
Erano due ore che stavo qui su questa panchina a pensare di quanto erano accadute da quando Justin era entrato nella mia vita.
Avevo trovato l'amore, avevo trovato un amico, una casa, incontrato mio padre, la nascita dei miei piccoli amati bambini, un matrimonio e adesso, mia madre.
Avevo una paura di fallire come figlia, madre e moglie.
Tutto ciò che desideravo erano lì, in quella casa e io mi stavo comportando come una bambina.
Mi alzai e corsi a casa.
#Justin
Stavo seduto sul gradino aspettandola da due ore
Faceva freddo.
Decisi di rimanere qui ed aspettarla
Capivo la sua reazione ma andarsene cosi non doveva.
Ero certo che se avessi trovato sua madre l'avrei resa più felice e invece fu tutto al contrario.
Non azzeccavo nemmeno una.
Voleva stare da sola, ritornerà, lei voleva sposarmi perciò starò calmo
Entrai in casa e trovai tutti nel salotto
-Justin- alzò Austin dal divano - dov'è Madison?- chiese preoccupato
-ha detto che vuole stare da sola- dissi per poi guardare la madre
-non pensavo che fosse maleducata Austin, come al solito come genitore fai pena- sbottò la madre
-cosa? Io avrò sbagliato ma avevo mandato subito Matt quando lo avevo scoperto che l'aveva trovata - disse Austin
-certo, adesso mia figlia non sa nemmeno le buone maniere, mia figlia adesso si sposerà con uno sconosciuto che l'aveva incontrato per strada- scosse la testa
Lei si accorse di quello che aveva detto e mi guardò dispiaciuta.
La mia rabbia verso la madre di Madison era tanta, andai da lei
-voglio solo dirle una cosa- misi davanti a lei, lei restò sorpresa
-Justin- mi tennero i ragazzi
- lei è cresciuta senza genitori, cresciuta in quel cazzo di orfanotrofio abbandonata dai suoi genitori, cosa cazzo voleva? Che lei venisse da lei e che tutto si risolvesse cosi? Da nulla? No, esigo rispetto su mia moglie. Lei potrà essere sua madre biologica ma per me non è sua madre, col cazzo che non lo è. Lei ha dovuto combattere la solitudine per non arrendersi e mi chiedo come cazzo abbia fatto a sopravvivere tutto ciò. Adesso voglio che lei non dica una parola dalla sua cazzo di bocca, perché non conosce Madison e non conosce me, l'ho portata qui pensando che l'avrei resa felice invece mi sbagliavo, come non darle torto- urlai
Diventai rosso in faccia dalla rabbia.
Fortuna che era sua madre di Madison, altrimenti sarebbe stata morta.
Restò in silenzio.
-Justin basta- mi fece allontanare David lentamente
Mi calmai subito quando sentii il silenzio, ma subito dopo mi irritai
- sono calmo- dissi
Non ero affatto calmo.
-tu non hai diritto di parlarmi cosi, l'ho cercata ovunque- parlò
-non ho il diritto di parlarle cosi? Invece lei ne ha il diritto di trattarci male?- risi amaramente - si che ho il diritto- smisi di ridere - amo Madison, lei potrà essere sua madre, ma a me non interessa, importa solo che lei sia felice per questo lei è qui, Madison sa molto bene che se fosse stato per me non l'avrei cercata- dissi
Si creò il silenzio, mi sedetti sul divano e i ricordi su di lei che mi assalivano
La picchiavo, la maltrattavo malissimo.
-lei non merita il male, lei soffriva di suo, sono arrivato io e le avevo causato dolore e tristezza- continuai guardando il vuoto - prima volevo che diventasse la mia finta ragazza, ma poi, di colpo le avevo chiesto se voleva davvero che fosse la mia ragazza, ero confuso, la trattavo malissimo, la picchiavo - mi fermai e scossi la testa quando ricordai i suoi lividi sul viso - lo ammetto, anche io le avevo causato il dolore, e giuro, mi pento ogni giorno di averle fatto del male. Lei voleva amore, lei voleva me nonostante quello che le avevo fatto- mi scesero le lacrime - promisi di non fargli più del male, non sono più come prima, adesso parlo solamente con la bocca e non con le mani, lei è cosi bella ed era un peccato rovinarle il suo viso, era un peccato farle del male. - sospirai -dio quanto la amo, lei è dolcissima, si preoccupa sempre di noi, è testarda e come lei non credo che esista. Mi ha dato due figli bellissimi, mi da tutto il suo amore, anche se dimostra contrario nel suo modo di esprimersi. Sono un egoista, pessimo fidanzato, ma sono follemente innamorato, la amo, non avete idea com'è fatta Madison, non dovete giudicarla, giudicate me, non lei-
Per la prima volta mostrai le mie lacrime in pubblico
Guardai la madre che guardava il pavimento.
Erano tutti in silenzio
Guardai Austin, pensavo che mi avrebbe sgridato per quello che avevo detto che in passato la picchiavo
-davvero pensi questo?-
Sentii una voce
Si alzarono tutti
Mi girai ed era Madison in lacrime
Andai da lei e l'abbracciai
-stai bene?- chiesi guardandola negli occhi asciugando le mie e le sue lacrime
-tu non sei un pessimo fidanzato- mi accarezzò - ti amo, amo tutto di te- disse
La baciai a stampo
-mi dispiace- disse
-per cosa?- chiesi
-che sono andata via in quel modo-
-non fa niente, non preoccuparti- baciai sulla guancia
-vieni sopra con me?- chiese
Annuii e salimmo senza guardarli o che dicessi "permesso"
Entrammo in camera e vidi una parete bianca e rosa.
Carina la stanza
Vidi i bambini che erano beatamente addormentati come due angioletti.
Lasciai la mano di Madison e andai da loro che erano sul letto
Poggiai il mio ginocchio e le mie mani sul materasso e mi inchinai per baciarli sulla loro fronte.
-mi siete mancati piccoli miei- dissi guardandoli.
Erano bellissimi, sorridevo come un cretino
Mi alzai e andai da Madison che mi sorrideva dolcemente, misi le mie mani sui suoi fianchi e lei poggiò le sue braccia intorno al collo
-quanto mi siete mancati- continuai appoggiando la mia fronte sulla sua
-mi sei mancato Justin, ero preoccupata per te- accarezzò i miei capelli
- adesso sono qui- sorrisi
Poggiai la mia mano sulla sua guancia e mi avvicinai alle sue labbra.
Lei però, annullò la distanza per prima
Sentii i bambini piangere
Mi staccai e mi girai verso di loro
- si bambini miei, mi siete mancati- dissi sarcasticamente
Lei scoppiò a ridere, mi fece girare verso di lei e mi baciò
Alzai le mie sopracciglia sorpreso e la baciai
Quanto mi mancavano le sue labbra.
-okay okay, porta male baciandosi prima del matrimonio e i piccoli piangono- parlai tra le sue labbra
Lei non si staccò continuando a baciarmi
Presi le sue cosce e li portai sui miei fianchi.
Sentivo un rumore simile lo strappo ma non diedi attenzione.
Misi le mie mani sul suo sedere .
Hey, sono un gentiluomo, cosi lei non sarebbe finita a terra
Si staccò
-che bacio piccola- sorrisi
Arrossì
Guardò in basso e sgranò gli occhi
-oddio Justin, il tuo vestito-
La feci scendere e vidi la giacca strappata.
Ridacchiai
-avevi ragione, darsi un bacio prima del matrimonio portava sfortuna- disse
-non importa, almeno ho toccato il tuo sedere- dissi sorridendo come un ebete
-non cambierai mai- diede una pacca sul mio petto
-perché? Che cosa c'è che non va?- chiese mettendo il mio braccio intorno alla sua vita avvicinandola velocemente a me
-c'è una lunga lista, vuoi davvero sentirla?- ridacchiò
Feci finta di pensare e la guardai
-nah, potrai dirlo quando saremo sposati e avremo una casa tutta nostra- sorrisi dolcemente.
Il mio sorriso sparii dopo aver ricordato la madre
- Madison - mi interruppe
-Justin- scherzò per poi facendo una faccia buffa
Mi scappò una piccola risata
-davvero, sii seria- le accarezzai il suo fianco
-sono seria- provò ad essere seria ma subito dopo rise
-okay, cosa ti sei fumata quando eri in giro?- scherzai
-sicuramente non ho fumato canne- ridacchiò
-oh, buono a sapersi-
Bussarono la porta
Madison andò ad aprirla
- sentite Romeo e Giulietta, qui sotto vi aspetta un matrimonio ed io voglio la torta- entrò Matt- avete visto quanti piani ci sono in quella torta?- disse scioccato
Ridemmo
-non cambierai mai- dicemmo in coro io e Madison
-oh, ti esce la bava- scherzai
-infatti, muovete il cul- si fermò -Justin che cazzo hai combinato?- urlò guardando la mia giacca
-è solo un- mi interruppe
- Cecilia porta il tuo culo qui- fece una voce strana e uscì dalla stanza
Ridemmo ancora
***
2 ore dopo
Dopo aver aspettato Cecilia, finì di cucire la mia giacca
Aspettai Madison
-finalmente quel giorno è arrivato- venne David - sei nervoso?- chiese
-si-
-sei felice?-
-sono morti i bastardi che non oso nominare i loro nomi, ho una famiglia e sto per sposarmi, si, sono molto felice- sorrisi
CI HO MESSO DUE SETTIMANE INTERE
SPERO CHE VI PIACCIA HAHAH.
HO VISTO CHE IL CAPITOLO 76 HA SUPERATO 100 VOTI
SUL SERIO, GRAZIE MILLE.
GIURO PENSAVO DI FALLIRE E CANCELLARLA, POI AVEVO VISTO I VOTI MOLTO ALTI E VEDENDO IL RISULTATO, SONO MOLTO FELICE
UN GRAZIE È MOLTO POCO, DAVVERO.
VI ADORO
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