70
Mi svegliai quando sentii dei baci sul collo.
I miei occhi erano ancora chiusi, sapevo chi era, cosi feci finta di dormire
Sentii che si era allontanato, sentivo solo che si stava alzando.
Sentivo il suo profumo vicino, dopo un paio di secondi, si mise a cavalcioni su di me lentamente, cominciò a baciarmi sul collo, sulla guancia e sulle labbra
Faceva il solletico e non riuscii a non ridere.
-sei sveglia allora- lo sentii ridere
Aprii gli occhi e vidi il suo bel sorriso, arrossii e misi il cuscino in faccia
Tolse il cuscino
-lasciami dormire cattivo- dissi chiudendo gli occhi
-no, dobbiamo uscire, ricordi? -
Aprì del tutto i miei occhi e lo guardai
-davvero?- sorrisi -allora non era una bugia-
-pensavi questo? Piccola sono offeso, quando faccio delle promesse le mantengo sempre- mise una mano nel lato del cuore
Rise.
Notai che aveva qualcosa dietro.
E Justin notò la mia curiosità.
-che hai li dietro?- domandai curiosa guardando cosa aveva in mano
-come siamo curiosi sta mattina- rise per poi mostrando la rosa
-oddio, Justin - guardai la rosa- sei dolcissimo, grazie- diedi un bacio sulla guancia
-che razza di ringraziamento è questo?- solcò le sopracciglia-voglio il bacio qui- indicò le sue labbra
Risi e diedi un bacio a stampo
- cosi va meglio - disse
Vidi che era già vestito, aveva una maglietta bianca e una tuta nera
-se non ti alzi non potrò lavarmi- risi
-beh, mi unisco a te anche se l'ho fatta - alzò il suo sopracciglio
-no, altrimenti faremo tardi- scossi la testa sorridendo come una bambina
-è ingiusto- incrociò le sue braccia
Si alzò sbuffando
Stavo per alzarmi ma mi resi conto che ero nuda, cosi presi la coperta
Volevo provocarlo un po', cosi coprì solo davanti
Passai davanti verso il bagno
Sentivo il suo sguardo, mi girai e vidi che guardava il mio sedere e morse il suo labbro, appena entrai nel bagno, sentii le sue braccia
-ti giuro che sto morendo dalla voglia di scoparti - disse nell'orecchio eccitato
-no Justin, fuori di qui- risi
-neanche morto- cercò di togliere la coperta dalle mie mani
-non ti è bastato ieri?- lo guardai
-credimi piccola, scoperei ogni secondo, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno con te - mi spinse al muro mordendomi il lobo
Diventai rossa
-Justin- balbettai e arrossii ancora di più quando realizzai che era più vicino
-non immagini quanto ti voglio piccola- mi strinse ancora di più e si avvicinò alle mie labbra
-amico hai svegliato la tua donna? Dobbiamo andare- urlò qualcuno sotto
-chi è?- chiesi
-un coglione- si allontanò sbuffando, risi- purtroppo dobbiamo rimandare piccola- disse per poi darmi un bacio
-ti odio- risi ancora
-lo so, piccola, tranquilla stasera riprendiamo tutto- mi fece l'occhiolino
Restai a bocca aperta
-chiudila piccola o mi eccito ancora di più-
-Justin - urlai e diedi schiaffi sul braccio
Lui uscì dal bagno ridendo
-stronzo- chiusi la porta
- ti amo- sentivo la sua meravigliosa risata
-anche io idiota- dissi e andai a farmi una doccia
Non vedevo l'ora di uscire con lui
#Justin
Era troppo sexy quella ragazza, era fortunata altrimenti non avrebbe più camminato per una settimana
Scesi e vidi Roy nel salotto
Un sorriso malefico spuntò sulla mia faccia
-Royce- dissi il suo nome come chiamava sua madre
-si signore- venne verso di me
Diedi un pugno sul suo stomaco e lui cadde a terra.
-la prossima volta che parlerai di me e di mia moglie stai certo che ti licenzierò e non solo, ti sparerò- dissi nel suo orecchio
#FLASHBACK
Stavo per andare in cucina per preparare qualcosa da mangiare per Madison quando sentii qualcuno nominare Madison
-quella puttana di Bieber, vorrei scoparmela, ho sentito che si stanno per lasciare, perciò credo che sarà la mia prossima vittima- rise
Ma quello era Roy
-amico non credo che sia una buona idea, Justin ti ucciderà - sentii un'altra voce ed era Johnny
- la sua mogliettina del cazzo mi difenderà- rise per poi andarsene da un'altra stanza
#FINEFLASHBACK
-Stai lontano da lei- stavolta diedi un calcio sullo stomaco -hai capito?-presi la sua maglietta facendolo alzare
-si- gemette dal dolore
-va a lavorare schifoso di merda- lo spinsi e cadde di nuovo
Andai in cucina e aspettai Madison
- Justin Drew Bieber, non cambierai mai, non vedi che è bagnato il pavimento?- urlò Preston
-scusa Preston- dissi freddo
-sei sempre il solito non guardi mai -si fermò guardandomi - che succede? Hai litigato di nuovo con lei?- si mise accanto a me
-no, al contrario, abbiamo chiarito. Oggi andremo per il vestito da sposa- feci un piccolo sorriso
-davvero? Oh sono felicissimo ometto- mi abbracciò calorosamente contento
-grazie- ricambiai l'abbraccio
-come mai sei arrabbiato?- chiese staccandosi
-ho sentito Roy che parlava su Madison, le sue parole erano volgari e a me questo non mi è piaciuto, poi ieri lo trovai vicino a lei che ridevano e scherzavano, e capì che voleva guai e ha avuto un avvertimento molto doloroso - dissi sorridendo malignamente
-Madison questo lo sa?- chiese
-no e non lo deve sapere- lo guardai di scatto- Preston prometti che non glielo dirai. Stiamo andando bene, lei è un tipo che odia la violenza, mi sposerò tra sei giorni e non voglio che un bastardo rovini tutto- dissi
Sospirò guardandomi
-va bene, terrò la bocca chiusa- alzò gli occhi al cielo - sarai tu a dirglielo- si girò
- no Preston- scossi la testa
-Justin - mi guardò severo- il matrimonio significa anche fedeltà, non devi più mentirle-
-solo, non adesso- dissi
Scosse la testa e poi andò via
-Preston?- lo chiamai, non rispose
Sbuffai
-Roy ma che ti è successo?- sentivo Madison preoccupata dall'altra parte della stanza
Allora capì che Madison aveva visto la faccia di Roy
-non è niente tranquilla- sentii Roy
Uscii dalla cucina e andai nel salotto dove c'era Madison e quel bastardo
Roy mi vide e sgranò gli occhi
-io vado a pulire in cucina - balbettò
Lasciò Madison completamente sotto sciock.
Sorrisi malignamente
Era cosi stupido, amavo quando li facevo spaventare.
-Justin?- mi chiamò Madison
La guardai e all'improvviso il mio sorriso malefico sparì
- dimmi piccola- mi avvicinai a lei
-cosa hai fatto a Roy?- incrociò le sue braccia alzando un sopracciglio
- io? Niente- solcai le sopracciglia per farmi vedere che ero serio
-Justin sei stato tu?- chiese
-piccola sei pronta? Dobbiamo andare- cambiai discorso
-non cambiare discorso, perché l'hai fatto?- mi rimproverò
Sbuffai, perfetto, prevedevo una lunga litigata
-ha fatto una cosa che lui non doveva fare e dire, adesso possiamo andare?- chiesi annoiato
-odio la violenza Justin, specialmente quando picchiano la gente per la gelosia- disse
-non sono geloso, se lo è meritato quel bastardo- dissi infastidito ignorando il suo sguardo
-signor Bieber, suo zio Joseph vuole vederla- entrò la cameriera
- dì che sto uscendo con Madison- risposi freddo
-è urgente- continuò
Sbuffai
-va Justin, aspetterò qui- disse Madison sedendosi sul divano
-sei sicura?- chiesi
-certo-
-okay, tu- riferì alla cameriera- dì a Joseph che sto arrivando- le dissi
-va bene- disse per poi sparire
Mi girai verso Madison, mi abbassai per darle un bacio sulla guancia
-mi aspetti qui?- la guardai
-certo- mi sorrise
Diedi un bacio sulla sua fronte e salì sopra da Joseph
#Madison
Bene, andai da Roy.
Volevo capire cosa aveva fatto Justin
Mi alzai in fretta e cercai Roy in cucina ma lui non c'era, provai a vedere se era nelle stanze e non c'era.
E se fosse nella sua stanza? Si, ma dov'era la sua stanza?
Sbuffai
C'era una cameriera cosi andai da lei
-hey, ciao scusami uhm, sai dov'è Roy?- chiesi
Mi guardò e abbassò gli occhi
-non so dove sia signorina, mi dispiace- parlò come se fosse spaventata
-hey, tranquilla non fa niente- le sorrisi
Mi guardò e sembrava sollevata
-se vuole vado io a cercarlo signorina-
-lo faresti?- sorrisi
-certo- sorrise gentilmente
- sei un tesoro, grazie- le dissi
Sorrise per poi andare a cercarlo
Andai nel salotto e aspettai Roy
Dopo un po' lo vidi entrare, notai che era molto spaventato e si girava a destra e sinistra
-ehm sono qui- agitai la mano ironicamente
Si grattò nervosamente il collo
Mi avvicinai a lui
-dimmi che ti è successo- dissi preoccupata
-non posso, mi spiace devo andare- disse
Stava per andarsene ma lo bloccai
- è stato Justin?- chiesi
-no, no signorina- abbassò lo sguardo
- se non è stato lui allora chi è stato?- chiesi
-nessuno, mi sono fatto male da solo- rise nervosamente- mio figlio ha un gancio destro molto duro - disse
-ma non mi hai detto che tuo figlio ha sette mesi?- solcai le sopracciglia
Sentimmo i passi scendere dalle scale
Sgranò gli occhi
-si si uhm, devo andare- guardò dietro di me e andò via
Mi girai e c'era Justin con le braccia a conserte
-perché Roy si comporta cosi?-
-non sono affari tuoi, andiamo- sbottò
-non sono affari tuoi- lo imitai - no grazie, la voglia di uscire con te è sparita- sbottai
Stavo per salire ma mi fermò
-piccola, non te la prendere per questo, voglio uscire con te- mise il suo braccio dietro la mia schiena -per favore-
Sbuffai e lo guardai
-ti racconto tutto quando torneremo, va bene?- continuò
Annuii
-andiamo- scesi dalle scale
Andammo fuori e prendemmo la sua lamborghini
- una macchina normale non puoi prenderla?- chiesi
-no, amo le mie macchine- disse fiero
-oh, perciò sarei la seconda scelta?- alzai un sopracciglio
- cosa? No, non sei la seconda scelta io- si fermò guardandomi
Risi per la sua faccia
-sto scherzando Justin - battei le mani di quanto ridevo
-ti diverte farmi prendere un infarto non è cosi?- fece un sorriso
-si, più o meno- risposi
Prese la mia mano baciandola e poi morse
Tolsi la mano
-stronzo- urlai
-siamo pari- rise
-ma non ti ho preso a morsi- lo guardai scioccata
-beh, tu mi fai prendere gli infarti e io ti mordo-
Era ufficiale, ero felice, eravamo nella macchina senza litigare, stavo sognando sicuramente
Avevamo preso le fedi, erano bellissime
Justin insisteva di personalizzare le fedi ed io non ero d'accordo, non volevo far spendere troppi soldi e poi andava benissimo, mi piacevano semplici.
-sei testarda- uscimmo dal negozio e andammo al centro commerciale
- perché?- chiesi
Mi prese la mano intrecciando le nostre dita
- perché volevo che le nostre fedi fossero originali, non uguali come gli altri- disse
-mi piace cosi, senza diamante e senza niente, e poi amo cose semplici - dissi facendo alzando le spalle
-wow, una ragazza che non ama un anello con il diamante, strano- disse
-non ho detto che non li amo, e poi non voglio che spendi troppo- alzai gli occhi al cielo
-ho capito, mi sa che vengo io per l'abito da sposa - disse
-no, porta sfortuna- dissi
-non dirmi che anche tu credi queste minchiate?- rise
-si- lo guardai
-va bene, ma se prendi un abito semplice ti ammazzo sull'altare- mi puntò il dito
-come siamo delicati eh- risi alzando le mani in alto
-certo piccola, voglio che tu sia perfetta, no che non lo sei ma vorrei che il tuo giorno sia speciale, non preoccuparti per i miei soldi, spendili e scegli il tuo abito- disse guardandomi negli occhi e dandomi un bacio casto vicino sulle labbra
-facciamo cosi, che ne dici se tu spendi il mio abito ed io spendo il tuo abito?- sorrisi
- non esiste, cammina- prese la mia mano riprendendo a camminare
-dai Justin- dissi come una bambina
-no- scosse la testa - ho capito, fanculo la sfortuna io vengo- disse per poi trascinandomi verso il negozio
Entrammo
-Justin- sussurrai rimproverandolo
-posso aiutarvi?- venne una ragazza molto giovane sorridendo
-la mia ragazza vorrebbe un abito da sposa- disse Justin al posto mio
Justin, ho la mia bocca e so parlare, dissi tra me e me
-bene, il budget?-chiese
Stavo per rispondere ma Justin mi precedette
- non importa, basta che il vestito non sia molto semplice- disse
-va bene, qui ci sono gli abiti da sposa- indicò gli abiti
-grazie- sorrisi
La ragazza andò dagli altri clienti
- bene piccola, scegli- mi sorrise
Lo guardai male
-Justin non puoi parlare al posto mio- misi le braccia a conserte
- a me non mi interessa, su scegli- rise e mi spinse
Lo guardai ancora male e lui mi sorrise
Guardai questi bellissimi abiti, erano bellissime, ma il costo era molto salato in ogni abito.
L'abito da sposa.
Era arrivato quel giorno di sceglierne uno, ma avrei tanto voluto che ci andassi con la mia famiglia, Justin va bene ma era lo sposo, lui doveva guardare il suo abito non il mio
C'è n'era uno che mi aveva colpito, era un abito tanti strass e ampio, non era semplice ma era bellissimo
Andai da quel l'abito e li non c'era il prezzo
Beh, non avevo dubbi, volevo prenderlo e provarlo
Guardai dietro e Justin non c'era, vidi Justin dalla vetrina fuori che fumava una sigaretta
Era cosi bello, dalla luce del sole si intravedevano i suoi muscoli e i suoi tatuaggi
Odiavo quando fumava ma era maledettamente sexy.
-signorina- mi chiamò qualcuno dietro
Sussultai e girai di scatto
-dio mio che spavento- misi la mano nel lato del cuore
- mi dispiace - rise - ha scelto l'abito?- chiese
-vorrei provarlo quello ma prima, vorrei sapere quanto costa- guardai l'abito
-costa 39 mila dollari signorina- rispose
-oh mio dio, è troppo -misi le mie mani sulle mie guance
-c'è un abito che costa sette mila dollari, un po' simile a questo abito - disse
-posso vederlo?- chiesi
-certo venga con me- disse
Andammo in un magazzino che era pieno di vestiti da sposa, erano stupendi
La ragazza prese un vestito
-Se vuole può provarlo e vedere come sta- mi sorrise
-si- andai nel camerino e lei entrò insieme a me
Tolse quella cosa nera che copriva il vestito e vidi uno splendido abito bianco, era splendido, era molto più bello quello di prima
-è bellissimo- dissi sorridendo
-prova- mi diede il vestito
Provai il vestito e onestamente adoravo come mi stava addosso.
-vuole uscire e mostrarlo al suo ragazzo?- domandò
- no, è una sorpresa - le sorrisi
- va bene, cosa pensa di fare?- mi chiese gentilmente
Mi sentivo una principessa.
Avrei tanto voluto che mia madre fosse qui, sentire la sua opinione
-mi piace, lo voglio- feci un piccolo sorriso
-mmh, non la vedo convinta- disse guardandomi
-no, non è il vestito, solo, che avrei tanto voluto che ci fosse la mia famiglia qui e volevo sapere le loro opinioni- abbassai lo sguardo pronta a piangere
-come mai non sono qui? Se posso saperlo-
-loro sono in Spagna e mia madre, mia madre non so dove sia, mi aveva abbandonata quando ero piccola-
Non sapevo perché dicessi tutto questo ad una estranea ma c'era tranquillità.
-mi dispiace tantissimo- disse dispiaciuta- vedrai che li lascerà tutti a bocca aperta, lei è stupenda- continuò
-grazie mille- asciugai le mie lacrime sorridendo
-figurati, adesso voglio sapere, questo è il suo abito giusto?- domandò sorridendo
Annuii
-bene adesso mi dia il vestito, non si preoccupi per il suo futuro marito, non lo vedrà - rise
Dopo che mi vestii, uscii dal camerino e andai dalla cassa
-allora signorina, oggi c'è uno sconto, le costa 6950 dollari - disse guardando la cassa
Vidi Justin entrare e venire verso di noi
-già hai preso un vestito? - mi guardò severamente
- stia tranquillo signore, non è semplice- rise
-voglio vederlo- cercò di sbirciare ma la donna lo ritrasse
-no, lei non vuole e poi porta sfortuna -
-ecco- incrociai le braccia
-va bene- alzò gli occhi al cielo
-tenga- rise la donna dandomi il vestito
Justin pagò il vestito e andammo fuori
-sono arrabbiato con te - prese una sigaretta
-perché?- chiesi confusa
-sono sicuro che lo hai preso perché il costo è basso- disse infastidito
- no, c'era lo sconto idiota- presi la sua mano
-certo, adesso che facciamo?- domandò
- Justin non essere arrabbiato, ho scelto il vestito più bello- dissi
-voglio solo sapere cosa dobbiamo fare- disse uscendo il fumo dalla sua bocca
-in che senso?- solcai le sopracciglia
-casa continuando domani o stiamo ancora qui a cercare?-
-in tanto guardiamo se qui ci sono i vestiti adatti per i bambini e il tuo abito - guardai le vetrine
-okay- sbuffò
- che allegria Justin, non dirmi che ti sei offeso sul serio- lo guardai
-no, non sono offeso, sono stanco, stanotte non ho dormito per quei stupidi dati - disse
-Justin alla fine cosa ti ha detto Joseph?- chiesi
-parlavamo di questo e altro, non posso dirlo qui- serrò la sua mascella
-si tratta di Enrique ?- chiesi
-si, per adesso non pensiamo a lui, oggi è la nostra giornata insieme- disse
-va bene, hai ragione-
***
Dopo tre ore
-Justin capisco che vuoi stare con me ma almeno spegni la sigaretta- tossii - hai letteralmente fumato tutto il pacco- dissi
-piccola non è facile liberarsene, non è colpa mia se non posso fare a meno di baciarti- rise baciandomi
Avevamo trovato finalmente i vestiti adatti per il matrimonio, mancava solo i vestiti di Venelia e Tyler
-Andiamo a casa, continueremo domani- disse abbracciandomi
-va bene, andiamo- risi
Andammo in macchina
Sentii il telefono di Justin che suonava
-Justin rispondi, ha un'intera giornata che ti chiamano- dissi
-no- disse freddo
Solcai le sopracciglia
- perché? Rispondo io- presi il suo telefono e il numero sconosciuto
- no Madison, dammi il telefono- prese il telefono con prepotenza
-chi è?- domandai
-nessuno-
Stava mentendo di nuovo
-Justin - alzai un sopracciglio -cosi mi fai pensare che tu mi stai nascondendo qualcosa- misi le braccia a conserte
CHI SARÀ?
VI AVVERTO CHE QUESTA PERSONA CHE STA CHIAMANDO A JUSTIN VI LASCERÀ A BOCCA APERTA
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