Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

68

-attenzione, stiamo per atterrare, vi preghiamo di mettersi le cinture, grazie- ci avvertirono

Mi svegliò la voce di quella donna e guardai attorno, Madison dormiva e i bambini ringraziando a Dio non avevano pianto durante la notte. Dovevano rimanere in casa 30 giorni e invece
Svegliai Madison
-Madison svegliati, siamo arrivati- dissi stanco
Fece una smorfia e si girò dall'altra parte dove c'erano i bambini
Sbuffai e le misi la cintura e feci la stessa cosa anch'io
Stavamo per atterrare.
Una volta atterrati, svegliai Madison
-Madison svegliati, siamo arrivati- mossi il suo braccio
-Justin sono stanca lasciami in pace- la sentii
-sei scema? Svegliati- slacciai la cintura quando l'aereo si fermò- forza pigrona - presi la giacca e la indossai
Finalmente si svegliò e si guardò attorno, si alzò e prese i bambini
Fortuna che avevano i seggiolini adatti a loro
Scendemmo e faceva freddo.
Merda
Tolsi la giacca e coprii i bambini
Avevo la maglietta leggerissima e le maniche corte ma non importava, mi importava che non prendessero freddo, per loro era prestissimo che uscissero fuori.
Camminammo verso dentro, mandai un messaggio a Joseph che eravamo appena arrivati

"Ti mando uno dei miei uomini" rispose Joseph

-allora? Che facciamo? - chiese
-aspettiamo- mi sedetti - non possiamo andare fuori c'è vento e i bambini non possono prendere freddo - mi stiracchiai
Sbuffò e si sedette anche lei

***

09:50

-Justin sono due ore che aspettiamo- disse per la milionesima volta
-puoi smetterla? Sembri una bambina di cinque anni quando fai cosi-sbottai
-cosa vuoi dire?- solcò le sue sopracciglia
-niente- sospirai e chiusi gli occhi, giusto per riposarmi un po'
-Justin- mi toccò il braccio
Aprii gli occhi e la guardai
-cosa cazzo c'è?- mi arrabbiai
Mi guardò scioccata e poi ritornò seria
-coglione c'è un tipo che ci cerca- indicò
Mi girai e vidi un anziano con il foglio tra le mani con scritto "Bieber & Gilbert"
-alzati- le dissi senza guardarla
Mi alzai, presi i bambini e andammo
-signor Bieber, che piacere rivederla, è cresciuto parecchio- parlò l'anziano
Lo guardai meglio e sorrisi incredulo
-Preston - sorrisi ancora di più

Preston era il maggiordomo, quando ero piccolo andavo da Joseph, lui giocava con me e mi faceva da babysitter.
Era più presente Preston in quella casa, Joseph usciva per le consegne, ero piccolo, pensavo che per le "consegne" parlava di poste, non di cocaina e puttane.
Preston sapeva cosa faceva, lui ripeteva di non essere come Joseph, l'avevo sicuramente deluso.

-ti sei incantato ometto?- mi prese in giro
-nonostante gli anni passati mi chiami ancora ometto?- solcai le sopracciglia ridendo
-rimarrai il mio ometto anche quando avrai i capelli bianchi come i miei, andiamo che questa bella fanciulla dorme in piedi- rise riferendo a Madison
La guardai e, stava veramente dormendo in piedi?
-Madison?- la chiamai, non rispose -Madison- stavolta la chiamai alzando un po' la voce
-presente- urlò aprendo gli occhi di scatto alzando la mano
-no, sei assente- scossi la testa
Preston rise
-dammi i bambini, pensaci tu a lei- prese i bambini e andò fuori
-sono stanchissima- si coprì gli occhi- che figura-

Mi girai di spalle
-su, salta - la incitai
-non ce la faccio a saltare-

Mi girai, la presi in braccio come i bambini e appoggiò la sua testa sulla mia spalla
Andai da Preston che ci stava aspettando.
-Justin fammi scendere, ci stanno guardando tutti- disse assonnata
-dici di voler scendere ma non scendi- risi

Scese e salimmo in macchina

***

#Madison

10:37

Eravamo in una villa enorme, era più grande della mia.
Ero stanca, per la stanchezza oggi avevo fatto mille figuracce.
Non riuscii a comprendere cosa stessero dicendo Justin e Preston, parlavano troppo.
-raccontami tutto- disse Preston a Justin che si sedettero sul divano
Sgranai gli occhi
Porca troia datemi un letto, pensai tra me e me

Non dovrei essere maleducata, in fondo non era mia la villa e non potevo fare quello che volevo.
Mi sedetti e non sapevo perché stavo contando nella mia mente.
No, ero troppo rincoglionita?
-fantastico Justin, sono felice per te, finalmente avrai una famiglia al completo, hai due meravigliosi figli e una bellissima addormentata futura moglie-

-voglio un letto- parlai
Aspetta
Cosa avevo detto?
-oh, mi dispiace mi ero dimenticato che avevi molto sonno- si alzò dispiaciuto
- e ti pareva, no tranquillo mi addormento cosi. vi ho detto che ho sonno e voi parlate - dissi antipatica

Un po' troppo antipatica
-Madison- mi guardò male Justin.
Guardai Justin annoiata
-vieni, ti mostro la camera- disse Preston

Mi alzai e presi i bambini
Salimmo e ci accompagnò nella mia, o meglio, nella nostra camera.
Sentii Justin che chiedeva scusa per il mio comportamento e bla bla
Poi chiuse la porta.
Tolsi la giacca e mi sdraiai

Letto
Pace

-sei impazzita? - mi rimproverò - voglio che vai giù da Preston e chiedi scusa- mi prese per un braccio e mi alzò

Ho detto pace?
Alzai gli occhi al cielo

- smettila ho sonno, ho dormito poco su quell'aereo quindi non rompere e lasciami dormire- sbottai togliendo la sua mano dal mio braccio e mi misi di nuovo sul letto
-che schifo- mormorò facendo una smorfia
- che hai detto?- lo guardai malissimo
-hai sentito- sbottò andò in bagno

-lasciami in pace- dissi seccata
Sbatté la porta violentemente, lasciai perdere e mi addormentai

***

12:40

Mi svegliai da poco, Justin non c'era.
Sbadigliai
Dov'era Justin?
Dopo un po' lo vidi che uscì dal bagno con l'asciugamano legato alla vita
Si accorse che ero sveglia e subito dopo tolse lo sguardo, il suo viso si vedeva che era molto arrabbiato
- sei sveglia- parlò con il tono freddo
-buongiorno a te amore mio- risposi ironicamente
- sai cosa dovresti fare quando ti alzerai - disse togliendo l'asciugamano e mettendo i suoi boxer

Non risposi
Sapevo di aver sbagliato, ma non pensavo che se la prendesse per un maggiordomo, non era da lui
-perché sei arrabbiato con me? Avevo sonno. Ieri ho passato un inferno e su quell'aereo non facevo altro che pensare a noi e ho dormito poco, mi dispiace se sono stata maleducata di fronte quell'uomo-

Si alzò dopo aver messo i jeans
- la figura di merda Madison, sai cosa significa? Sai cosa significa educazione? Ma che dico? Tu non sai minimamente cosa significa educazione - si girò guardandomi e urlando
-Justin non cominciare ad urlare- alzai un pochino la voce
-okay, io scendo sotto- si mise la maglietta
-no aspetta- mi alzai - non voglio litigare con te- dissi prendendo la sua mano
-è difficile quando ragioni con la tua testa- mi guardò
- guarda che sto cercando di dimenticare quello che è successo tra te e Vanessa, ma è inutile, sento che ci saranno altri problemi e io sono stanca. Non ho il tempo di preparare i preparativi del matrimonio, non ho il tempo per passare con te e per i miei bambini- mi misi seduta
- che cazzo vuoi dire?- mi guardò -quindi non vuoi più sposarmi? Mi dici cosa stai cercando di dirmi maledizione?-
Era frustrato e confuso
Non capii perché ma decisi di prendere una pausa così, dal nulla, non ero abbastanza lucida capire cosa volessi, lo amavo, lo amavo davvero tanto, ma come potevo stare con una persona che mi trattava una merda
Come adesso.
Sapevo che questa volta quella che aveva sbagliato ero io, sapevo che mi ero comportata da maleducata, ma lui si arrabbiava per tutto e non mi dava nessun supporto o parlarmi pacificamente e che dicesse che avevo sbagliato e che quando mi sarei svegliata avrei chiesto scusa.
-rispondi- urlò
Sussultai dalla paura guardandolo negli occhi
-mi dispiace- abbassai lo sguardo - non voglio più sposarmi, almeno non adesso-

Sentivo il silenzio che regnava la stanza.
-cosa vuoi dire?- balbettò
-venire con te è stato uno sbaglio, dovevo rimanere lì, prendermi delle decisioni giuste- lo guardai tristemente
-ho capito, vuoi lasciarmi? Bene, perché sei qui? Vattene- disse arrabbiato - porca puttana - prese un vaso vuoto e lo buttò al muro
-Justin - lo guardai scioccata -smettila-
Sentii i bambini piangere
-smettila tu Madison, ti rendi conto che hai 22 anni? Porca puttana non sei più un'adolescente, ragioni in un modo che non c'entra assolutamente nulla- si avvicinò
-c'entra Justin, mi tratti di merda e come se non bastasse mi hai tradita con una troia, sei sempre stato egoista nei miei confronti- piansi

Mi guardava con lo sguardo perso

-sarò egoista, ma ho fatto di tutto per farti stare meglio- ritornò in sé, con questo andò verso la porta
-Justin ti prego, almeno questa volta comprendimi- dissi

Si fermò e si girò
- fai quello che vuoi, d'altronde sono egoista - disse per poi uscire

Avevo sicuramente fatto un casino, tutto quello che volevo era andarmene, ma cosa farò con i bambini?
Lui non potrà mai entrare in Spagna per un bel po', sarebbe stato egoista da parte mia se li avessi cresciuti senza padre.
Non volevo essere una madre cattiva per loro, non volevo assolutamente.
Cominciai a piangere senza fermarmi.

-Justin io vado a - si fermò una voce
Mi girai ed era Preston
-Justin è sotto- abbassai lo sguardo
-tutto bene signorina? Vuole che chiami Justin?- si preoccupò
Scossi la testa
Mi guardò come se fosse dispiaciuto
-signor Preston- lo chiamai prima che chiudesse la porta, lui mi guardò di nuovo- le chiedo scusa, per prima, sono stata maleducata lei voleva solo essere gentile, mi dispiace- arrossii
-stia tranquilla, anche mia moglie faceva cosi- rise
Solcai le sopracciglia
-faceva?-
-non stiamo più insieme da tanto tempo, saranno passati nove anni- parlò
Si avvicinò
- posso?- chiese il permesso
-certo, si sieda- feci spazio
-posso sapere cosa le è successo? - domandò gentilmente
-io e Justin, abbiamo avuto una discussione e ci siamo presi una pausa- guardai il pavimento per poi guardarlo

-oh, mi dispiace tantissimo- mi guardò dispiaciuto
Annuii
- posso abbracciarla?- lo guardai con le lacrime agli occhi
-certo- allargò le braccia
Lo abbracciai e piansi

#Justin

Non potevo crederci, voleva una cazzo di pausa? ecco.
Chi cazzo capiva le donne quando si comportavano cosi? Chi le capiva era bravo.
Non riuscivo a trattenermi, lei se ne andrà e io non potevo perderla per sempre, non riuscivo a immaginare una vita che non ci fosse lei.
Ma era evidente che non gli andava giù di quello che era successo tra me e Vanessa, non poteva semplicemente dire cosa volesse?
Se non fosse stato per Vanessa, tutto questo con i bambini non succedeva e che Madison...
Scossi la testa
Dovevo chiarire, era abbastanza evidente che non potevo starle lontano, anche se mi faceva incazzare, io la amavo tantissimo e non riuscivo a vedere lei con un'altra persona che la baciava o che facesse l'amore con lei o che si sposasse.

Sentii i passi dietro di me

-Justin- mi chiamò Preston
-dimmi- cercai di essere calmo davanti a lui.
-tua moglie è davvero dolcissima, sono felice che l'hai portata qui- sorrise
Solcai le sopracciglia e mi girai
- Si è scusata?- lo guardai
-si Justin, si è scusata ed è distrutta, perché non vai a parlarle - mi diede una pacca alla spalla
-no, almeno non adesso- abbassai lo sguardo - Preston, è una stro - mi interruppe
- ah ah no, non si parla cosi alle donne, ricordi cosa ti ho insegnato?- mi rimproverò
- le donne vanno rispettate anche se sbagliano- ricordai le sue parole che diceva quando ero piccolo - se tu la conoscessi bene- feci una piccola risata - è un tornado, combina sempre guai, parla e straparla, non capisco perché la amo ancora, è una tale rompi scatole- alzai lo sguardo guardando Preston che sorrideva- non capisco perché-
-vedi Justin, mia moglie e Madison si somigliano moltissimo, il loro carattere è molto forte ma si sentono fragili e non sanno cosa vogliono- rise
-come sai che- mi interruppe
-ho parlato e ascoltato Madison, sembrava un cucciolo smarrito, voleva te come marito mi disse, non voleva un'altra persona che non sia tu e questo mi fece sorridere Justin, le donne saranno agguerrite ma solo perché vogliono sentirsi amate dalle persone che amano-
-wow Preston, sei sempre stato saggio ma quando ti sei invecchiato somigli più quelli che combattono i karate - risi
-ma sta zitto ragazzino e vai dalla tua donna- spinse giocosamente ridendo

Quel vecchio era in gamba, era un mito per me quando ero piccolo e lo era anche adesso
-grazie Preston- diedi un abbraccio
-sapevo che un giorno avresti trovato una donna che ti avrebbe fatto impazzire, vai ometto o ti spedisco a calci -

-sempre delicato vecchietto- risi ancora per poi scappare schivando la sua mano che stava per darmi uno schiaffo in testa
-sei fortunato che non ti ho preso a schiaffi- mi puntò il dito

Salii con il sorriso stampato sulla mia faccia.
Ma sparì quando arrivai la nostra camera da letto.
Aprii la porta ed era lì, che sistemava il letto.
Lei non si accorse di me, era di spalle, cosi ebbi la possibilità di avvicinarmi e la abbracciai da dietro
Restò immobile.

-non voglio che vai via- dissi dandole un bacio al collo
-perché? Cosi mi tratterai di nuovo male? -
Scossi la testa
-sono solo stressato piccola- la feci girare
-non sei l'unico Justin- abbassò lo sguardo
-lo so, mi dispiace- guardai quei meravigliosi occhi marroni, abbassò lo sguardo e appoggiai la mia fronte sulla sua - sei bellissima e quando mi avvicino a te, sembra che stia vedendo il paradiso- accarezzai la sua guancia
-Justin- sorrise timidamente - hai detto una cosa molto dolce, mi sto preoccupando- fece una piccola risata
-tu mi fai questo effetto, dovrei essere io quello preoccupato- feci un mezzo sorriso -voglio solo dirti che se vuoi una pausa- mi fermai non credendo alle parole che dirò- sarò d'accordo con te- chiusi i miei occhi e feci un lungo respiro
-Justin- mi chiamò
-ti prego, dammi almeno un bacio- li aprii guardando le sue labbra
Restò paralizzata ma si riprese
Mi prese il viso e poggiò le sue labbra sulle mie.

-Justin Drew Bieber hai rotto il mio vaso- urlò Preston

Ops.

Si staccò ridendo e risi anch'io
-allora non sono l'unica a chiamarti il nome completo - rise Madison
-no, ed è fastidioso-
Si avvicinò e mi diede un bacio.
Le nostre labbra si muovevano in sincronia e le nostre lingue si ricorrevano

Era cosi bello baciarla, toccarla.
Sapevo che questo sarà l'ultimo bacio.
Con malavoglia ci staccammo per prenderci il respiro

-penso che questo sia l'ultimo bacio- dissi

-stupido ritorna a baciarmi- prese il mio collo e mi baciò
Era più passionale di prima
-ti amo piccola- dissi tra le sue labbra
Misi le mie mani sotto la sua maglietta e quando stavo per toglierla, sentimmo bussare ci staccammo

-Justin- sentimmo la voce di Joseph
La guardai tristemente per poi andare ad aprire la porta
Guardai Joseph sollevato
-pensavo che saresti venuto stasera- dissi freddo
-si, ma ho lasciato il lavoro a David, come state? - ci guardò
- aspetta, mi stai dicendo che è arrivato David? Come- mi interruppe
-gli ho detto di partire subito ieri sera dopo quando ho chiamato te e stasera mangerà qui- rispose

- fantastico- sbottai arrabbiato e andai sotto

***

20:01

Io e Madison non parlavamo, lei forzava il suo sorriso come darmi conforto.
Non ero pronto a dirgli la verità a David dopo averla nascosta per tanti anni, se avevo perso Madison, perderò anche il mio migliore amico.
Eravamo nel salotto seduti sul divano e le cameriere sembravano puttane come erano vestite.
Ma non diedi nemmeno importanza a loro, guardai la più bella di questa casa che era seduta di fronte a me che stava allattando Venelia.
Spensi la sigaretta
-non dovresti fumare quando ci sono i tuoi figli vicini a te- parlò per la prima volta senza guardarmi

Avevamo deciso di parlarci quando si trattava  di bambini

Sentii una puzza, puzza di merda, credo.
Guardai Tyler e odorai il pannolino
-Tyler puzza tantissimo- sventolai la mano
Sentii una piccola risata

Guardammo Tyler
-sta ridendo- restò a bocca aperta Madison
Lo presi in braccio
Mio figlio stava ridendo
Feci un sorriso grande
-puzza Tyler- sventolai di nuovo la mano e lui rise
-oh mio dio- esclamò Madison sorridente sedendosi accanto a me
-la sua prima risata- risi
Ero cosi felice che la ragione della sua prima risata ero io.

-dobbiamo scrivere la data, vai a prendere la carta e penna- ordinai una delle cameriere

Sentivo la sua mano mettere sopra sulla mia spalla, guardai Madison che era vicino a me, lei arrossì ma non si staccò.
Le diedi un bacio sulla sua guancia.

La cameriera tornò con la carta e penna
Scrissi

Tyler: la sua prima risata 17 ottobre 2015

-ecco, adesso che abbiamo scritto la data della tua prima risata vai a cambiarti- risi e guardai Madison

-No, io ho Venelia, vai a cambiarlo tu- si staccò scappando
- stronza- urlai

-Justin Drew Bieber modera i termini - urlò Preston dall'altra parte della stanza
Sgranai gli occhi
-Preston sembri mia madre- urlai
Sentii ridere Madison

DAI
NON È MALE.....
30 VOTI
PS
SCUSATE, SO CHE HO RITARDATO,
MA SICCOME QUESTI GIORNI SONO STATA MALE, NON POSSO CREDERCI CHE A MILANO CI SARÀ JUSTIN E ALTRI ARTISTI CHE SEGUO
QUALCUNO DI VOI ANDRÀ AGLI EMA??
LOVE YOU

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro