67
#Madison
Non credevo che Iglesias si fosse spaventato da me, non potevo crederci.
Era epico
Ma se le era cercato.
Tyler era tra le mie braccia e baciai il suo viso, le sue piccole manine e i suoi piccoli piedi.
Per me era un'eternità anche solo un minuto, questo era la prova che amavo davvero i miei figli e sinceramente non volevo che si facessero male, non potevo sopportarlo solo al pensiero.
Mancava la mia principessa per far si che la mia felicità aumentasse ancora di più
Sentii un rumore e le voci
Cosa stava succedendo? Stava andando bene? E se si fossero feriti?
Non riuscivo a lasciare Tyler, avevo paura che li avrebbero presi di nuovo ed io non volevo che accadesse, cosi scesi con Tyler, sempre attenta e gli occhi aperti.
Le scale non si sentivano i cigolio, anzi era un bene per me, a metà scale sbirciai e vidi gli uomini di Iglesias e gli uomini di Joseph e Justin con le pistole puntati a vicenda
-dov'è mia figlia Iglesias- sentii Justin che era molto arrabbiato
-non pensare per tua figlia, pensa che sarai morto- parlò Iglesias
Mi spaventai quando non vedevo la bambina
Dove sarà?
Sarà in macchina?
Mi venne un'idea, cosi salii e andai nell'ufficio di Joseph
Misi Tyler sotto la scrivania.
Stava dormendo per fortuna
Scesi e sentii le loro voci che parlavano e minacciavano a vicenda.
Per non farmi vedere, mi misi a terra gattonando verso la porta aperta
Riuscii ad uscire e vidi un SUV.
Andai in fretta verso la macchina e aprii lo sportello
La trovai lì, sana e salva che piangeva.
Piansi dalla gioia vedendola che stava bene, la presi e andai nel retro.
Ebbi un'altra idea cosi andai nel garage e ringraziai al cielo, c'era un telefono
Chiamai la polizia
#Justin
-ascoltami, ti darò ogni pacco che vorrai, dacci la bambina-.disse Joseph
Diede 10 pacchi ai suoi uomini
-mi stai prendendo per il culo Joseph?- si arrabbiò- sai quanti ne voglio, li voglio adesso o ucciderò la bambina- gridò
Sentii delle sirene e li sentimmo tutti quanti.
-cazzo la polizia, via- urlò Joseph
Tutti gli uomini evacuarono la casa compreso Iglesias
Ma ricordai che c'era Madison sopra
-cazzo- salii correndo e andai nell'ufficio
Non c'era, ma sentii un pianto venire verso nella scrivania, guardai e c'era Tyler
-Madison- urlai
Non rispose
Presi subito Tyler e andai a cercarla
Non c'era da nessuna parte.
Se fosse nei guai? Se l'avessero rapita?
Andai nel garage per prendere la macchina e, rimasi pietrificato quando vidi Madison con Venelia
Madison mi vide e venne verso di me abbracciandomi
-come hai fatto ad averla?- baciai Venelia e baciai Madison
Volevo sapere come era riuscita a trovarla ma non era il momento giusto per saperlo
-tranquillo Justin li ho chiamati io- parlò Madison
Sgranai gli occhi
-sei impazzita? Come cazzo ti è venuto in mente? - urlai - sali subito in macchina- la spinsi e aprii il suo sportello
-cosa? Cosa c'è? Perché sei arrabbiato?- domandò confusa
Chiusi lo sportello e salii dall'altra parte
-sei una stupida, ecco cosa sei-misi in moto e partii andando verso l'autostrada
- perché? Non capisco perché ti comporti così?- chiese frustrata
-hai idea quanto c'era la cocaina in quella casa? Hai idea quanti armi? Hai una vaga idea che se ci scoprivano, ci arrestavano e i bambini in orfanotrofio.?- urlai
-era un modo per far uscire tutti, adesso cosa faranno? Ci troveranno?- sentii la sua voce tremare
-dobbiamo andarcene, intendo fuori dall'Europa- dissi
-cosa? Justin no, ho la mia famiglia e io non posso andarmene così senza una spiegazione-
-vuoi farti arrestare? - la guardai arrabbiato e lei scosse la testa- allora stai zitta -
-non trattarmi cosi Justin, se non fosse stato per me eravate tutti li e forse anche morti-
Risi amaramente
- per poco non ci facevi arrestare e spedire miei figli in orfanotrofio- scossi la testa
-sei sano e salvo, i bambini anche, voi non avete fatto un cazzo mentre io ho fatto qualcosa e guarda il risultato, siamo tutti salvi- disse
Mi fermai e parcheggiai nel parcheggio dell'autostrada
-sai una cosa? Vaffanculo- scesi dalla macchina e feci due passi
Non ho fatto niente? Oh certo, facciamoci ammazzare tutti o arrestarci
Era vero, aveva fatto tutto lei ma non doveva dirlo in quel modo.
Dovrei essere felice per i bambini, anzi, ero felice, ma adesso dovremmo lasciare la città e andarcene via.
Quanto mi dava fastidio quando faceva cose senza dire niente.
I bambini rischiavano di andare all'orfanotrofio e noi in carcere,
Questa volta non la passerà liscia, era troppo cocciuta.
Chiamai Joseph
Rispose
-Joseph state tutti bene? dove sei?- domandai
-sono a casa Justin, dobbiamo lasciare la città, non possiamo stare qui- parlò
- lo so, ma Madison, qui ha la sua famiglia-dissi
-Justin dille che non è il momento di pensare alla sua famiglia, pensa quella che ha adesso-
-pensi che ti capisce? No, è la solita ragazzina che non mi ascolta- risi amaramente
-devi riuscire a convincerla - disse per poi staccare
Misi il telefono nella tasca e andai verso la macchina
Non chiederò un bel niente, lei verrà con me.
Salii in macchina, misi in moto e partii
Non mi importava della sua decisione quando si trattava nei momenti come questi
Era passata mezz'ora e nessuno di noi parlava
-hai deciso di stare in silenzio?- parlò
Come non detto....
-se devi fare una scenata si- dissi con il tono freddo
- volevo solo aiutarti a scappare- disse difendendosi
-e il risultato qual è? - alzai un sopracciglio
-riavere i nostri bambini e che nessuno si è fatto male, questo è importantissimo- rispose
-senti non ho voglia di parlare e né sentirti- dissi annoiato
Per lei andava sempre liscio, non era cosi, lei non pensava ne ero certo.
- Ammettilo ti senti uno schifo che la tua ragazza ti ha salvato il culo -
Sospirai
-no, apprezzo quello che hai fatto ma di certo hai sbagliato chiamare la polizia- dissi
-mi dispiace ma non sapevo cosa fare- si arrabbiò
-c'era qualcosa che dovevi fare, rimanere ferma nell'ufficio con Tyler- urlai
- non urlare con me, stai facendo questo casino per niente- urlò
-okay, basta, finiamo questa conversazione e riguarda della tua famiglia, non starai qui. Partirai insieme a me che ti piaccia o no- presi il mio telefono - tieni, salutali dal telefono, partiamo stanotte- diedi il telefono
-cosa? Stai dicendo che dovrò lasciarli? Di nuovo? - la sua voce era cambiata, più che altro sconvolta
-so che è difficile, ma quando Joseph sistemerà tutto, potrai rivederli di nuovo- cercai di rassicurarla
-quanto durerà tutto questo?- domandò
Non risposi
-capisco, la risposta giusta è mai- continuò
-puoi smetterla? Mi dispiace che non hai avuto una vita meravigliosa con me, cosi è la vita- dissi irritato
Rimase in silenzio
Digitò il numero e chiamò la sua famiglia
Sentivo la sua voce tremare ed era triste.
Sentii un senso di colpa che mi stava divorando
Dopo un po' staccò
Arrivammo all'aeroporto e scendemmo dalla macchina
-David? Cosa ne sarà di lui?-
Entrammo e andammo a prendere i biglietti
-David starà bene, ci raggiungerà dopo quando saremo alle Hawaii - dissi prendendo la carta di credito
-cosa? Hawaii?- incredula
-si- dissi scocciato - biglietti per le Hawaii- parlai con la donna che era seduta e con uno stupito cappellino che aveva in testa
-quanti biglietti?- chiese la signorina con il tono seducente
Alzai un sopracciglio
-ehm, quattro - risposi
-oggi è il suo giorno fortunato, per i bambini sono gratis- sorrise la signorina
-okay grazie vogliamo i biglietti - rispose Madison
La ragazza guardò annoiata Madison e prese i biglietti
- comunque mi chiamo Betz- mi diede i biglietti e accarezzando la mia mano
-Justin andiamo o preferisci conversare con lei?- sbottò infastidita
La guardai sorridendo e mi spinse
-è stato un piacere- sentimmo Betz che urlava
- per noi no- ricambiò Madison
Risi e andammo nella sala
Ci sedemmo e aspettammo l'aereo
Controllai i bambini addormentati
-sei ancora arrabbiato con me?- parlò
-non più- sorrisi
-come mai ?- chiese
-sai, sei tenera quando diventi gelosa- risi
-okay cambiamo discorso- diventò paonazza
-mi prometti una cosa? - chiesi
- dimmi- mi guardò
- che non farai più niente una cosa simile- la guardai seriamente- se eravamo in una casa dove non c'erano droghe va bene, puoi chiamare la polizia, ma quando ci sono non devi assolutamente chiamarli- continuai
- va bene- abbassò lo sguardo
Mi avvicinai a lei
-ho esagerato, ma pensa cosa poteva succedere se fosse andato tutto storto-la abbracciai e poggiò la sua testa sul mio petto
- volevo solo aiutarti - disse
- lo so-
***
Salimmo sull'aereo e l'aereo partì
Vidi Madison che era rigida
-tutto bene?- chiesi
-ho paura- disse
-di cosa?- solcai le sopracciglia
- l'aereo, l'altezza- balbettò
-vieni qui e appoggiati a me- la tirai
Fortuna che c'erano tre sedili, i bambini erano vicino il finestrino e Madison era al centro
Dopo dieci minuti si addormentò.
Controllai i bambini se stavano dormendo, i bambini dormivano.
Dopo averli controllati mi addormentai.
ECCO QUAA
35 E CONTINUO
PS
LA MAGGIORANZA VINCE LA PROSSIMA STORIA CHE SCRIVERÒ LA PROTAGONISTA SI CHIAMERÀ HOPE
NON SO CHI SARÀ LA PROTAGONISTA, SONO INDECISA TRA MILEY CYRUS O NINA DOBREV.
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