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Un ora, un ora d'inferno aspettando i miei bambini e averli tra le mie braccia.
Non potevo crederci che esistevano persone così malvagie e spietati da far soffrire le persone senza nemmeno conoscersi.
Alzai gli occhi al cielo
Oh andiamo, anche i parenti si pugnalavano da come stavo vedendo la situazione.

Justin cercava di rimanere tranquillo passeggiando avanti e indietro, ma sapevamo entrambi che lui non aveva l'autocontrollo.

Come lo capivo.

Io ero qui seduta in silenzio con la voglia di urlare e prendere schiaffi a qualcun altro o meglio, Iglesias.

Joseph cercava in tutti modi per rintracciare Iglesias, si stava impegnando molto e lo vedevo con i miei stessi occhi, che lui teneva davvero che i bambini tornassero da noi.
Sembrava un padre di come si stesse impegnando

Portai lo sguardo su Justin ed era girato alle spalle che guardava la finestra.
Spense la sigaretta e buttò il pacchetto.
Justin aveva fumato l'intero pacco di sigarette, era troppo per me quando vidi un altro pacco uscendo dalla sua tasca.
Cosi mi alzai e andai da lui togliendo il pacco dalle mani.

Era come ipnotizzato, di solito si arrabbiava quando prendevo le cose dalle sue mani senza permesso.
-Justin- lo chiamai e lui si girò svegliandosi del tutto - ti prego non essere distante da me- lo abbracciai - ho bisogno di te in questo momento-

Lui non ricambiava l'abbraccio e uscì dall'ufficio di Joseph.
Joseph ci guardava.
-parlerò io con lui, manca poco l'incontro okay?- si alzò dalla poltrona posando i fogli dalla scrivania vendendo verso di me

Annuii e lo abbracciai
Sapevo che sarebbe stato sconvolto del gesto che avevo appena fatto, in realtà lo ero anch'io.
Lui ricambiò e mi baciò sulla fronte
Adesso ero io sorpresa del suo gesto

-andrà bene Madison, faremo di tutto per riaverli, può starne certa- mi prese il viso e mi asciugò le lacrime con il suo fazzoletto - adesso vado a parlare con Justin- mi accarezzò il braccio

-non capisco, perché ci stai aiutando?- domandai

-perché sono stato un pessimo zio in passato, guardando Justin che era diverso e i tuoi bambini, mi hanno cambiato, vedevo i loro occhi ed io- si fermò abbassando lo sguardo - voglio riparare, ormai sono vecchietto ed è l'età per capire e sapere chi sono realmente- ridacchiò

-sono felice che ci stai aiutando, per noi è molto quello che stai facendo- sorrisi - grazie-

Sorrise anche lui e andò sotto

#Justin

Non riuscivo a guardarla negli occhi, non riuscivo darle supporto, starle vicino.
Non sentivo niente a parte il dolore e la paura.
Mi sentivo più egoista di prima con la persona che amavo.
Non dovevo lasciarli lì da soli, era una pessima idea e la prossima volta non succederà più.
Mi sentii un pessimo padre, ero come mio padre, mi lasciava sempre a casa da solo, non era mai presente, e mia madre, mia madre riusciva a farmi sorridere quando tornava dal lavoro, era come una benedizione, lo era eccome.
Quando avevo scoperto che si vedeva con un altro uomo, lei non stava con me, ero sempre la seconda scelta, il primo di tutti era il suo compagno. Avevo bisogno del suo aiuto ma lei non mi aiutava
Così andai via, rinunciai la scuola, a tutto

Mi sentivo uno di loro.
Mi odiavo, odiavo sentirmi così

-hey- sentii qualcuno dietro di me
Mi girai ed era Joseph.
- come va?- chiese
Risi amaramente
- sei serio? Come sto? Guardami, sto di merda, sto impazzendo, come cazzo ho potuto lasciarli da soli? Sono distrutto, non riesco a capire come cazzo aveva fatto a trovarci quel fottuto bastardo- urlai

-toc toc-

Sentimmo quella voce e girammo
Era Iglesias che teneva in braccio Tyler che piangeva
Sgranai gli occhi
Ero felice che stava bene

- oh che c'è Bieber? Stai piangendo?- rise Iglesias - non ti facevo così-

-ridammi mio figlio- ringhiai facendo un passo
Ma Joseph mi fermò
-non prima di prendermi la cocaina che mi aveva promesso il tuo adorato zio- sorrise malignamente
- ti darò tutti pacchi che vorrai, ma adesso lascia stare i bambini- parlò Joseph
Ma mi accorsi subito che mancava Venelia
-dov'è mia figlia?- chiesi preoccupato ma allo stesso tempo duro
Non volevo apparire debole, specialmente se quello era Iglesias
-sta bene, è in macchina con i miei uomini- sbuffò- allora? Dove sono i miei pacchi?- ci guardò

-prima ridammi i miei figli- sbottai
-te ne darò uno di loro morto se vuoi, dammi la cocaina e io ti darò i bambini- sorrise
La mia paura salì
- va bene, dammi un minuto di chiamare i miei uomini e di portarli di fronte alla tua macchina- prese il telefono
-no no, conosco le tue trappole Joseph-fece una risata
-no, voglio solo che portino i pacchi, come li avrai senza i miei uomini?- rispose Joseph
Io ero paralizzato, stavo guardando mio figlio che piangeva e non volevo fare un passo falso

-okay, chiama ma attento, ucciderò questo bambino e l'altra bambina se farai qualcosa- puntò la pistola
-va bene- Joseph andò a prendere il telefono lasciandoci soli

Come vorrei togliere quel sorriso di merda dalla sua faccia.
-mi odi non è cosi? Sai è cosi che si fanno gli affari, tuo zio sa molto bene come si fanno gli affari mentre tu, sei un cretino, un figlio di puttana che non riesce a completare una consegna- rise per poi girare intorno sempre con Tyler- dov'è la tua splendida mogliettina?- mi guardò
- non devi nominarla- sibilai
-dovevo scoparmerla mentre era in ospedale, volevo sentirla gridare il mio nome- mi stuzzicò
Strinsi i pugni cercando di mantenere calma
Stava soltanto provocando, non dovevo stare al suo gioco

-non mi sorprende che tua moglie ti abbia lasciato mentre tu eri in carcere- dissi sorridendo malignamente
Il suo sorriso sparì
- non parlare di lei o ti staccherò il collo - ringhiò

Sorrisi ancora di più per provocarlo, stava per rispondere quando mio zio entrò
- stanno arrivando, adesso lascia il bambino- disse mettendo il telefono dalla tasca
Sbuffò
Appoggiò Tyler a terra
-allontanati- sentii una voce conosciuta

Restammo in silenzio
Iglesias si girò
-principessa come stai? Sai non dovresti giocare con le pistole, potresti farti male- cercò di girarsi ma venne spinto
Era Madison che teneva una pistola.
-allontanati o non ci penserò due volte a spararti- rispose con il tono sicuro

Quella era Madison? La mia Madison?
-Madison, che stai facendo? Metti via quella pistola- dissi allarmato
-ascolta il tuo ragazzo piccola- sorrise Iglesias

-mi dispiace, non ascolto nessuno- caricò la pistola pronta a sparare
Iglesias cominciò a spaventarsi
-va bene, mi sto allontanando- fece un passo indietro
-Justin prendi il bambino - ordinò

Restai basito quello che avevo appena visto, sorrisi e presi finalmente Tyler tra le mie braccia
-sapevo che era una menzogna - disse Iglesias parlando con Joseph
-adesso chiami i tuoi uomini e dì di portare mia figlia qui adesso- spinse la sua spalla con la pistola.

Prendemmo le pistole io e Joseph e puntavamo verso Iglesias
-siete dei bastardi- sbottò
- senti chi parla- rispose con lo stesso tono - adesso chiama-

Madison puntò la pistola sulla sua testa
Fece il numero e premette la cornetta verde
Questo qui avevo un vecchio telefono degli anni 90
Risi di quanto era antico
-Alex porta la bambina qui- disse per poi staccare la chiamata
-bene, adesso prendi il bambino e andate di sopra- dissi a Madison
-non esiste, prima voglio la mia bambina e poi salgo - disse testardamente

Non volevo che finisse nei guai
- ti ho detto sali con Tyler - sbottai
-no-scosse la testa
Possibile che queste femmine non ascoltavano mai?
-per favore fallo per il bambino, ti prometto che avrai anche la bambina, adesso vai-

Ti prego non dire di no o perderò la pazienza
-va bene- sempre con gli occhi puntati su Iglesias

- non preoccuparti, lo teniamo noi- si avvicinò Joseph
Nel frattempo sentimmo suonare
Madison prese il bambino e salì sopra

HOLAAAA
SO GUYS
35 VOTI E CONTINUO

Allora praticamente sto pensando di creare un'altra storia
Dovete scegliere uno di questi nomi della protagonista

Bella.
Sophia.
Hope.
Princess (sapevate che esiste un nome cosi? Ceh ditemi che non ero l'unica a non saperlo hahah).
Mariah .
Devonne.
Alena
Elena (che si pronuncia come the vampire diaries).

VI AMO

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