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FLASHBACK
-resterai sempre con me?- chiesi come una bambina
-sempre- rispose dandomi un bacio a stampo
FINE FLASHBACK
Justin mi aveva convinto, in tutta onestà mi ero sentita a disagio quando avevo visto dei cambiamenti.
Ma quando Justin mi aveva detto che saremmo stati insieme per molto tempo, mi ero sentita a mio agio e protetta.
Mi ero scusata con tutta la famiglia, specialmente con Justin, sicuramente Justin si era preoccupato quando uscii dalla porta e sinceramente anch'io avrei fatto la stessa cosa.
Eravamo a tavola a cenare.
La mia mente tornava mille ricordi
FLASHBACK
Camminavo per la strada e vidi una simpatica signora che parlava al telefono, la vidi che mise il telefono nella sua borsa, cosi andai da lei.
-mi scusi, avrebbe qualcosa da darmi?- chiesi dolcemente e non troppo insistente
-tesoro mi piacerebbe darti i miei soldi ma serve comprare la colazione a mia figlia- disse dispiaciuta
-non fa niente, grazie lo stesso- dissi facendo un sorriso falso e malinconico
-mi spiace veramente- prese la busta che era appoggiata a terra e andò via
Vidi un gruppo che li vidi l'altro giorno che mi presero in giro
- avrebbe qualcosa da darmi?- imitò la mia voce
-barbona, perché non ti cerchi un lavoro invece di chiedere soldi a qualcuno? - mi spinse
-penso che arrivando a questo punto, non sarai felice. Nessuno ti caga- rise
-un giorno riuscirò ad avere una casa tutta mia e una famiglia tutta per me, non importa cosa dite- dissi - io non mi arrendo -
-sai, fai bene a sognare-
Risero per poi andarsene
FINE FLASHBACK
Il mio sguardo puntò verso Justin che sorrideva
Alla faccia vostra stronzi
Avevo finalmente una casa e una famiglia, era tutto ciò che desideravo
Justin cominciò a giocarci con Tyler, o meglio, torturarlo.
Strizzava le guance e mordeva il suo piccolo piede ma non troppo forte da affondare i suoi denti
-smettila Justin, gli fai male cosi- lo rimproverai dandogli leggermente una pacca al suo petto
-non è colpa mia se è troppo appetitoso- rise
-non è cibo, è tuo figlio - dissi
Tutti risero
Non capii perché ridevano cosi tanto
Sono un pagliaccio per caso?
Lasciai perdere e risi anch'io
Mi girai e misi il mio braccio sopra sulla sua spalla, guardai affascinata dalla bellezza di Justin e ricordai la prima volta che lo incontrai
FLASHBACk
Vidi una Ferrari che venne verso di me e un'altra ancora.
Mi chiesi perché non ero ricca. Non volevo tanti soldi, ma giusto per crearmi un futuro.
Andai verso quelle macchine super costose per chiedergli se avevano qualche soldo da darmi.
Ptf, come se non li avessero, questi gli uscivano anche dalle orecchie
-Hey troia spostati- disse un ragazzo che non avevo mai visto.
O meglio, non conoscevo nessuno qui a Los Angeles.
In tanti dicevano 'togliti' o 'stupida barbona' ma che qualcuno mi desse della troia NO
-Senti fottuto stronzo, questa strada è di tutti e non ti permettere a darmi della troia.
E no, resto qui!- sedendomi a terra
Che stronzo.
Chi si crede di essere?
Il ragazzo scese dalla macchina
Non era affatto brutto, era carino ma anche uno stronzo.
-cosa hai detto?- venne verso di me pericolosamente -mi hai chiamato stronzo?-
Okay, stavo cominciando ad avere paura ma non mi farò trattare così da uno come lui. Ne avevo visto di peggio.
Sarà uno di quei ragazzi che si sentivano Dio.
-Sei sordo?- sbottai
-senti ragazzina, non ho tutto il tempo. Spostati o ti sposto io - si avvicinò ancora di più.
-prova a toccarmi e ti stacco le palle- dissi
Mi guardò interminabili secondi
Il ragazzo rise porgendomi la sua mano
Guardai il ragazzo stranita.
Bipolare?
C'è qualcosa che non va in lui, me lo sento. Pensai
Presi la sua mano.
-sei aggressiva, mi piaci.- disse
Tolsi la mano e misi le braccia a conserte.
-Senti, se ti do 10 dollari? Non ho tanti soldi con me, ma potrei soddisfarti e molto bene- disse guardandomi dalla testa ai piedi
Cercai di tratternermi da non ucciderlo.
Madison stai calma, hai già abbastanza problemi economici, ci manca andare in galera per omicidio
Feci un bel respiro
L'amico di quel ragazzo scese dalla macchina
-amico, sul serio? Scoperesti una barbona ? Seriamente?-
Rise
Quel, quel, quelgrrrh lo ammazzo, LI AMMAZZO.
Scese un altro ragazzo
Allora volevano sicuramente la morte
-aspetta, forse abbiamo trovato una soluzione- disse il ragazzo moro- tesoro sei fidanzata?- mi chiese guardandomi.
Mi stava prendendo in giro? E tutta quella confidenza? Tesoro
UOMINI
Alzai gli occhi al cielo
-No Josh, non se ne parla, è una barbona del cazzo, guardala. È un disastro e ci vuole un miracolo - disse parlando quel coglione biondo
Il ragazzo moro lo ignorò guardandomi
-Piccola, puoi essere la sua ragazza ? Per finta ovviamente.-
Sgranai gli occhi
Ma questi mi hanno presa sul serio per una troia?
-no, non starò mai con questo idiota e stronzo del cazzo. Non lo conosco nemmeno - urlai
Il ragazzo biondo mi guardò male
-Attenta come parli troia- disse sfidandomi
-Ah! Chi cazzo sei tu? Chi cazzo sei a chiamarmi troia? Chi cazzo sei a parlarmi in quel modo?-
-Lo sei, guardati, sei vestita da troia e ti si vede le gambe anche se non è male- mi guardò le gambe
Diventai rossa, viola, blu dalla rabbia.
Indossavo una tuta strappata e rovinata
-Basta- disse Josh - ti darà 20mila dollari se farai questo piccolo favore- disse
-Josh, sul serio?- parlò il secondo ragazzo che era sceso dalla macchina.
Sgranai gli occhi
20mila?
Potrò avere una casa, qualcosa da mangiare e comprare dei vestiti.
E magari avrò un lavoro!
-Ragazzi lei è perfetta, fidatevi- mi sorrise
Diventai paonazza.
Un momento
Cosa volevano che facessi?
- cosa devo fare?-
Tre teste si girarono verso di me.
Josh sorrise .
-Josh, è una cazzata.- disse il ragazzo moro che ancora non sapevo il nome
-Ryan sta zitto- disse per poi guardare il ragazzo con gli occhi color nocciola - Justin, è un'idea grandiosa-
Justin mi guardò preoccupato
-dammi un buon motivo per farlo- disse
Justin, un nome troppo dolce e tenero per uno stronzo come lui.
- avete lo stesso carattere-disse
Justin si girò verso Josh guardandolo male e io altrettanto
-Per favore, non mi conoscete nemmeno, sono una ragazza molto acida e pericolosa vi avverto- dissi
Okay, non era vero.
Ma ero una ribelle
-quando mi conoscerai avrai paura, così tanta paura da non uscire quelle parole da quella boccaccia - disse minaccioso
Mi arrabbiai e cominciai ad avvicinarmi prendendo la sua maglietta.
Cercai di prenderlo a pugni ma Josh mi fermò in tempo.
Justin mi guardò divertito
Arrogante.
FINE FLASHBACK
Sorrisi istintivamente, ero cosi indifesa e il bello che con me non avevo niente per difendermi
FLASHBACK
-vorrei farti una domanda - sorrise
-dimmi-
Era come se fosse imbarazzato
Magari lui voleva provarci davvero.
-vuoi essere la mia ragazza? Intendo una vera relazione-
Vidi il suo viso rosso come un pomodoro
Stava arrossendo?
Era la prima volta che vedevo un Justin timido con le guance rosse
Okay, avevo detto che prima dovevamo essere amici, ma quella voce, quel faccino adorabile era impossibile che gli dicessi di no
-oh mio dio - abbracciai Justin
-okay, ti dico solo che non sono un tipo romantico, ti avverto-
Lo abbracciai ancora di più
-non respiro - disse soffocato
-scusa- risi
-okay, scuse accettate, allora?-
Volevo scoprirlo
Annuii
E lui sorrise
FINE FLASHBACK
***
Andarono tutti via, rimanemmo io, Justin e i bambini.
Justin mi sorrise dandomi una forza incredibile e diventai positiva
Possiamo farcela.
Stare da soli non era poi cosi male, anzi, era più maturo
-andiamo a dormire- allungò la sua mano verso di me, la presi dolcemente e salimmo
-sono fortunata ad averti- sorrisi
Lui mi guardò dolcemente
-ed io fortunato ad avere te - mi baciò a stampo
Entrammo in camera nostra e sorrisi ancora di più quando vidi le culle di Tyler e Venelia, stavano dormendo beatamente e non solo, Tyler russava
-Tyler russa, l'ha preso da te - dissi a Justin
-io non russo- solcò le sopracciglia
- si- annuii
- e come lo sai?- chiese alzando le sopracciglia aspettando la mia risposta
-perché quando ti guardavo mentre dormivi sentivo te russare- risi
-oh, quindi mi guardi mentre dormo?- chiese sorpreso
Imbarazzata non risposi e andai a letto
Sentii la sua risata
-Ammettilo stai arrossendo - lo sentii
Arrossii ancora di più
-smettila e va a dormire- sorrisi
-va bene, così la notte potrai guardarmi quando vorrai- si distese accanto a me abbracciandomi
Diedi una gomitata dritto nello stomaco e sentii che gemeva dal dolore
-stronza, mi hai fatto male- si lamentò
- e tu smettila di prendermi in giro- risi
Mi girai verso di lui e lo guardai, aveva ancora la sua mano sulla sua pancia
Misi a cavalcioni sopra di lui e mi guardò confuso, stava per dir qualcosa ma glielo impedì dandogli dei piccoli baci sulle sue labbra
-questi baci?- chiese sorridendo
-sta zitto e baciami- risi
Lui mise la sua mano dietro sul mio collo e mi tirò verso di lui
Le nostre labbra si toccarono e sentii un brivido sulla schiena.
Le posizioni cambiarono e adesso era lui sopra di me
Tolse la sua maglietta ed io il pigiama di sopra.
Tolsi i suoi Jeans e lui fece lo stesso
Lui mi baciò con sicurezza ed io insicurezza, ero imbarazzata.
Lui mi faceva sentire speciale ed era cosi bello sentirsi cosi amata da lui.
Si staccò e mi guardò con gli occhi lucidi e pieni d'amore
-ti amo, amo tutto di te- mise la sua fronte sulla mia -le tue labbra, i tuoi occhi- si morse il labbro
Stavo per dire la stessa cosa ma il suo telefono squillò
-rispondi - sorrisi
Sospirò chiudendo gli occhi e dovette per forza scendere dal letto.
Si alzò, prese il telefono e si rimise accanto a me, misi la mia testa sopra sul suo petto e lui rispose la chiamata
Justin non parlava, lo guardai confusa e il suo sguardo era a dir poco arrabbiato
-brutto figlio di puttana- esclamò urlando alzandosi
Lo guardai spaventata e mi misi seduta
-Justin che succede?- chiesi impaurita
Fece il segno di stare zitta e potei dire che non prometteva di buono.
-giuro che quando ti troverò ti ucciderò - disse Justin arrabbiato
Staccò la chiamata e buttò il quadro, per fortuna non aveva la nostra foto altrimenti mi sarei arrabbiata.
Ma a parte questo ero spaventata dal suo comportamento, i bambini cominciarono a piangere
- che succede?- chiesi impaurita
- che succede?- rise amaramente- succede che qualcuno morirà grazie a me- si vestì velocemente
Mi alzai e andai da lui
-dove stai andando?- solcai le sopracciglia
-da Joseph, deve saperlo cazzo- mise la maglietta
-sapere cosa? Justin mi stai facendo paura- tremai - non lasciarci soli - presi il suo braccio
Mi guardò
- non posso piccola, devo andare- distolse lo sguardo e si mise sul letto mettendosi le scarpe
-avevi detto che non avresti più lavorato con Joseph - scossi la testa
Dopo aver finito si alzò e venne verso di me baciandomi
-tornerò e no, non lavoro più per lui- mi accarezzò la guancia
-Justin ti prego dimmi che succede- lo guardai implorandolo
Sospirò
- Ricordi Enrique Iglesias, il ragazzo che per colpa sua avevamo litigato?- annuii- è stato lui, ha bombardato l'ospedale per vendetta- prese il mio viso- non muoverti da qui, promettilo- mi guardò negli occhi
Ero spaventata, non riuscii a credere che il mostro era quel bastardo, era malato.
Guardai Justin piena di incredulità
-rispondi cazzo- urlò
Sussultai e annuii
-si- balbettai
Chiuse gli occhi sussurrando "merda"
-scusami piccola- mi accarezzò - mi dispiace-
- ti prego Justin non venire tardi- balbettai
-tornerò piccola, promesso- mi baciò
Baciò la testa a Tyler e Venelia ed io lo inseguii fino all'ingresso
- chiudi a chiave, e lì c'è il telefono di casa- indicò
-Justin- piansi
-andrà tutto bene, chiamerò Matt così ti farà compagnia okay?- mi guardò
-okay- sussurrai
Mi abbracciò e andò via
Sentii che i bambini stavano piangendo e andai di sopra
OH MERDA COSA SUCCEDERÀ???
COSA FARÀ JUSTIN DA JOSEPH?
COSA DIRÀ?
1 VOTI E CONTINUO
PS DOMANI È IL MIO COMPLEANNO, CEH AIUTO... VENT'ANNI
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