Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

40

Scusate se non ho messo il capitolo 40, ieri avevano tolto la corrente in tutta la mia zona e non potevo pubblicarla

Mi dispiace tantissimo e per farmi perdonare ho allungato il capitolo (?)

Love u
-------------------

-sei cambiato, ti ha fatto bene questa vacanza eh Bieber?- sorrise David
Risi
-in oltre diventerò padre, si, direi che mi ha fatto bene- dissi pensando al piccolino

David frenò di colpo e mi guardò
-che cazzo fai? - urlai incredulo
- Cosa?- urlò -amico non dovevi farlo- disse
-parlerò con mio zio, stai tranquillo - presi una sigaretta e la accesi
-amico ho un brutto presentimento - partì
- sei un sensitivo negativo sai?-
-mi spiace se sono preoccupato per voi- si girò verso di me - sai che un bambino ritiene responsabilità?-
-ovvio, so cosa faccio - solcai le sopracciglia
-no invece, non sei quel tipo di persona. Poi con tuo zio? Sai bene cosa succederà-
-che vuoi dire che non sono quel tipo di persona? - lo guardai
-beh, non ti ho mai visto con i bambini-
Alzai gli occhi al cielo
Sospirò
-come l'ha presa Madison con suo padre?- cambiò il discorso
-abbastanza bene, suo padre è gentile, è simpatico- dissi guardando il telefono, come sfondo avevo Madison che dormiva.
Questa foto l'avevo scattata in crociera, era impossibile non guardarla

Arrivammo, misi silenzioso e mandai un messaggio a Madison

A: Princess

"Piccola sono arrivato, finisco la consegna e ti chiamerò, ti amo"

Schiacciai invio e scesi dalla macchina
Una piazza deserta, non male.
Vidi Rodriguez guardandosi attorno
Per il ritardo questo bastardo voleva altri due pacchi.
-hai la merce?- chiese
-tranquillo non c'è nessuno, David prendi la merce - dissi a David
Andò a prenderli e venne qui
- bene amico, dammela- si avvicinò pericolosamente, cercò di prenderla ma David si allontanò
-prima dammi i miei soldi - spinsi Rodriguez e puntai la pistola verso di lui
- va bene- alzò le mani, prese i soldi

Diedi la pistola a David e lo puntò a Rodriguez, mi diede dei soldi e cominciai a contarli
-amico sono cento ottanta mila - disse
- perché mai hai messo cento ottanta mila?- alzai un sopracciglio -ne voglio altri due pacchi-disse
Li misi in tasca e ordinai a David di prenderne altra merce e diedi a Rodriguez
Andò via saltellando felicemente canticchiando
Ridemmo e salimmo in macchina
Aprii il telefono e c'era un nuovo messaggio

Da: Princess

"Va bene :)"

Chiamai Madison
Due o tre squilli

-Justin- sentii la sua voce assonnata ma preoccupata
-hey, stavi dormendo?- domandai
-no, sono ancora sveglia- sentii il suo tono stanco
-non devi aspettarmi Madison, va a dormire, e ti prometto che domani avrai una bella sorpresa- dissi guardando David sorridendo
-quale sorpresa?- chiese
-che sorpresa sarebbe? - risi - lo scoprirai domani, adesso fai la brava e vai a dormire- dissi
-non voglio, è brutto dormire senza il tuo bacio della buonanotte ed è brutto stare da sola -disse con il tono triste.
-lo so-sospirai quando David sottovoce mi avvertì che arrivammo -piccola sono arrivato, vai a dormire su- dissi
-no, mi raccomando mandami un messaggio quando finisci - disse per poi staccare

-non capirò mai le donne- guardai il telefono e lo misi in tasca
David rise
Dovevo ammettere che Madison si comportava come una mamma preoccupata ma era così dolce, mi stava aspettando nonostante avesse sonno

Vidi Perez
-amico conosco quello lì, prima fatti dare la grana e poi la merce- disse David
Annuii e scesi dal furgone
-hey Bieber e Shaw come ve la passate? - si avvicinò
-dove sono i soldi?- chiese David
-eccoli- fece sventolare dei soldi -adesso datemi il mio tesoro-
David prese i soldi per poi prendere la merce

-come sta la tua fidanzatina e il tuo futuro figlio Bieber?- sorrise
- che hai detto? - lo guardai minaccioso
- hai sentito, la voce gira amico- rise - tuo zio lo sa?-
-fatti cazzi tuoi Perez- sibilai
-oh, era solo una semplice domanda- mise la sua mano nel lato del cuore -sono terribilmente offeso- finse

Presi la droga e gliela buttai a terra
-andiamo David- dissi andando nel furgone
Salimmo e andammo via
-cazzo- sbottai- quel coglione come cazzo sa di Madison e di mio figlio?- urlai

-lo fa per farti incazzare amico, non preoccuparti - disse facendomi tranquillizzare
-se tocca Madison è morto- dissi fumando un'altra sigaretta

Andammo l'ultima consegna che ci era rimasto
-Jonathan mi ha mandato un messaggio-avvertì David- Terrence Jones è qui in Spagna, vorrebbe la merce adesso- lesse ad alta voce il messaggio

-abbiamo merce abbastanza?- chiese
Controllai dietro e ne erano rimaste quattro
-sono quattro pacchi amico, speriamo che non ne cerca di più - sospirai

Andammo a Madrid.

Troppo lontana da casa ma il dovere mi chiama, scusa piccola.

Due ore dopo

Il mio telefono vibrò.

Un messaggio
Da: Princess
"Justin ti prego chiamami, mi sto preoccupando"

Ancora sveglia?
David mi avvertì che arrivammo
Sbuffai e posai il telefono

Vidi Terrence avvicinarsi troppo
-hey non ti avvicinare - disse David.
-siete in ritardo, voglio la mia merce - sbottò

-l'abbiamo saputo adesso, calmati e avrai la tua merda - dissi lo stesso tono

Mi diede dei soldi e li contai, sessanta milioni, sgranai gli occhi e lo guardai
-ne voglio dieci- disse
-ne abbiamo solo quattro pacchi- dissi
-voglio dieci pacchi- sibilò

Guardai David
-puoi prendere solo questi e li ordini altra merce- disse David
-forse non ci siamo capiti, voglio dieci pacchi adesso- ci urlò in faccia
Con questo mi fece incazzare

-senti un po' coglione, non sei nessuno ad urlarmi in quel modo, adesso prendi quella merda e li prenderai domani le altre, e se non li vuoi li venderò a qualcun altro - urlai faccia a faccia
Mi guardò male.
Per un po' ci pensò
- va bene- disse infastidito
David prese tutti pacchi rimasti nel furgone e li appoggiò a terra
-prendi e domani mattina le avrai- dissi per poi andare dentro al furgone
Sentii un tuono
Guardai il cielo ed era nuvoloso
Mi raggiunse David
-coglione di merda, ci ha dato un lavoro in più- David mise la retromarcia
- mi ha dato più zeri amico, non vedo l'ora che domani mattina abbia quella merda - sospirai

Sentii vibrare, solcai le sopracciglia, presi il telefono dalla tasca
-È Joseph- guardai lo schermo
-dovresti dirlo amico, intendo tutto quello che è successo adesso e di Madison- disse

#Madison

Erano 00.34 e niente messaggi o chiamate.
Mi stavo preoccupando.
E se lo chiamassi adesso? No, aveva detto che chiamerà lui.
E se fosse in pericolo o rimasto bloccato da qualche parte?
No

Ringhiai per la confusione in testa

Gli mandai un messaggio

A: Justin

"Justin ti prego chiamami, mi sto preoccupando"

Aspettai mezz'ora e non rispose
Coglione di un fidanzato.
Sospirai
Avevo tanto sonno, ma vorrei che fosse qui

Pioveva fortissimo

***

Si fecero le 03:50
-arriverò verso le due- imitai Justin - idiota- sibilai
Sapevo che avrebbe ritardato
Uscii e andai a sedermi davanti all'ingresso
Dopo venti minuti
Sentii la serratura aprirsi e misi le braccia conserte quando lo vidi.
Era tutto bagnato
Accese la luce e si accorse di me
Restò a bocca aperta
-sei un idiota- scossi la testa e salii
Mi sentii chiamare ma lo ignorai e andai in camera
Presi il suo cuscino e una coperta
Entrò in camera
- che stai facendo? - solcò le sue sopracciglia
- dormi sul divano- diedi la coperta e il cuscino
Mi guardò confuso per poi chiudersi gli occhi
- merda, mi dispiace piccola- aprì gli occhi - non ho guardato l'orario - disse guardando l'orologio
Spinsi Justin
-non mi interessa- chiusi la porta a chiave
- piccola aprimi, mi dispiace- disse bussando alla porta -Madison-
Mi sdraiai sul letto
Sentii l'ultimo colpo forte, mi spaventai

Dopo un po' i miei occhi, finalmente, potevano riposarsi

***

Mi svegliai guardando in giro confusa
Sentii la sveglia suonare
Cazzo erano le 12:30
Mi alzai dal letto, andai a lavarmi e se fosse stato per me starei qui a vita
Finii di lavarmi, mi asciugai in fretta, andai a prendere l'intimo e i miei vestiti dall'armadio
E li indossai velocemente.
Avevo una fame incredibile.
Sentii bussare
-Madison aprimi- sentii la voce di Justin
Sbuffai e aprii la porta
- vuoi sparire e lasciarmi in pace?- uscii dalla stanza e scendendo verso in cucina
E non c'era nessuno
- Cecilia- la chiamai e subito dopo arrivò
- buongiorno- mi sorrise
- buongiorno- sorrisi anch'io - dove sono tutti?- domandai
- ohw, sono andati via, suo padre l'aveva chiamata ma non aveva risposto, e se ne sono andati - disse prendendo un piatto - vuole fare la colazione o pranzo?- chiese ridacchiò
-tutti e due- ridacchiai
Annuì preparandomi le uova
Mi sedetti sul tavolo e giocai con la pallina
-tesoro, non vorrei essere una ficcanaso ma cosa è successo stanotte?- chiese
-Justin è andato da un amico, ma lui è ritornato tardi- mentii ricordando cosa aveva detto Justin a Cecilia sotto
Quella sera volevo accompagnarlo fuori, ma avevo cambiato idea così rimasi in camera mia.

Dopo un po' sentii un buon profumino.

- ho visto Justin che cercava di dormire in quel divano. Credo che non abbia dormito abbastanza bene - disse mettendo il piatto sul tavolo

- non mi interessa, non è la prima volta che sbaglia e adesso sta sul divano- scesi dal tavolo e mi sedetti sulla sedia e mangiai le uova
- tesoro, è cosi tenero come fai a lasciarlo cosi in quel divano- si sedette

- odio chi non mantiene le promesse- dissi

Dopo un po' entrò Justin e mi guardò.
Cecilia si accorse di Justin
- bene, devo ancora pulire la mia stanza- si alzò immediatamente e andò via e Justin si sedette dove era seduta Cecilia
- quanto durerà questo silenzio?- mi accerezzò la gamba, lo guardai malissimo
Tolsi la sua mano e finii di mangiare le uova ma avevo ancora fame, cosi mi alzai e guardai nel frigorifero e vidi gli avanzi di ieri sera.
Presi tutto quanto e li misi tutti sul tavolo e Justin mi guardò scioccato
Misi il pollo nel microonde e aspettai mangiando una fetta di torta
- posso mangiarla con te?- mi chiese guardando la torta
Presi il piatto e mi allontanai
Sentii ridere
- piccola cosi ingrassi - cercò di essere gentile ma fu del tutto contrario.
Lo guardai malissimo e tirai buttando la torta sulla sua faccia

- ops- esclamai fingendo di essere dispiaciuta e andai via
-Madison- urlò Justin- stronza me la pagherai - sentii un rumore dei suoi passi e salii in camera mia correndo, chiusi a chiave la porta
Bussò violentemente
-ti è piaciuto la torta?- risi
-non è divertente- urlò
-per me lo è- risi ancora di più

-Madison, Madison aiutami- sentii la sua voce strana
-ah ah, non ti credo-
-Madison- lo sentii a bassa voce
Balzai e andai ad aprire, vidi Justin in ginocchio
-oh mio dio Justin- mi inginocchiai -cos'hai?- cercai di alzarlo
-non lo so, mi sento debole- tossì

Lo aiutai ad alzarsi e lo misi sul letto, presi un fazzoletto e pulii il suo viso
- Justin, se è uno scherzo non è divertente- dissi cercando di stare calma
-no sto bene, devo solo riposarmi - il suo tono stanco mi fece preoccupare
Andai verso sotto e vidi Cecilia che stava pulendo
-Cecilia chiama un'ambulanza presto- le dissi spaventata
-che è successo?- chiese avvicinandosi
-Justin, non so che gli sta succedendo ti prego chiama l'ambulanza- tremai
- stai tranquilla, dov'è Justin?- chiese
-sopra - dissi e andammo sopra in camera mia
Trovammo Justin che si lamentò
Cecilia mise la mano sulla sua fronte
-ha la febbre, scotta. Prendi uno straccio e bagnalo - mi ordinò
Andai al bagno e l'unica cosa che vidi era l'asciugamano.
Feci quello che aveva detto e portai subito a Cecilia
Lo mise sulla fronte
- devo andare in farmacia e prendere le medicine - si alzò - vengo subito - andò via

Guardai Justin dispiaciuta
- Justin - accarezzai la sua guancia
- piccola mi dispiace - mormorò
- va tutto bene, stai tranquillo ti riprenderai -
-sono un coglione e stupido lo so, volevo dirti una cosa ma non ricordo cosa - si alzò
- Justin stai seduto- tirai il suo braccio facendolo sedere
- non darmi degli ordini cazzo- sbottò alzandosi -ahi, la testa - mise la mano sulla sua testa e si sedette di nuovo appoggiando la sua testa sopra le mie gambe

Era fuso questo ragazzo
-scusami- disse chiudendo gli occhi e sentii russare
Lo feci sdraiare bene sul letto

Dopo un po' Cecilia torna con le medicine
- come sta?- chiese
-brucia ancora - toccai la sua fronte
Svegliammo Justin
Cecilia fece aerosol
E mi sdraiai con lui

- vado a vedere se il pranzo è pronto- prese le medicine e li mise nel cassetto
- grazie Cecilia- sorrisi gentilmente
- figurati- mi fece l'occhiolino e se n'è andò
Non mi resi conto che il suo sguardo era puntato su di me
-perché mi guardi ? - chiesi
- sei bellissima- disse togliendo la mascherina
-non toglierlo, respira e ispira - dissi mettendo di nuovo la mascherina
- amo quando mi curi- sorrise accarezzandomi la guancia -sarai una madre meravigliosa- mi guardò dolcemente
- ohw Justin- morsi il labbro

- se ti dico che una volta sposati non lavorerò mai più con mio zio mi crederesti?- sorrise
Alzai le sopracciglia
-mi stai dicendo che non farai quel lavoro?- restai scioccata
-si piccola, ho parlato con Joseph, l'ho fatto per te, per il bambino- cercò di essere comodo e si sedette incrociando le gambe
Vidi che l'aerosol finì del tutto, così tolsi la mascherina

E se stesse dicendo la verità ? O era la febbre che parlava così?

Lo ammetto, mi aveva dato fastidio, le sue promesse non le aveva mantenute, anche se mi aveva avvertito che sarebbe potuto venire a quell'ora ma aveva detto che arrivava le due.
E speravo che lo facesse per me.
-Justin, hai la febbre e stai delirando - scossi la testa
Non volevo illudermi.
Scosse la testa
-no, no amore mio, non è la febbre, diglielo a David, fallo venire- disse prendendo il suo telefono
Restai basita e mi diede il telefono
-Justin, David è in Brasile -
- no, è qui-
Lo guardai stranita
-è venuto con me stanotte- tirò leggermente i suoi capelli -cazzo vuoi telefonare?- sbottò

Mi spaventai per la sua reazione
Sospirai e cercai il suo nome
-ah dammi qua, stupida ragazzina - mi tolse il telefono dalle mani
Mi offesi
-smettila di trattarmi cosi- mi interruppe
-stai zitta- mise il telefono all'orecchio e aspettò- David, dove cazzo sei?- sbottò - porta il tuo culo qui- si mise seduto portando i suoi piedi sul pavimento -no, non è successo niente, voglio che vieni qui- disse calmandosi, staccò il telefono -sta arrivando- sbottò freddamente
Cercò qualcosa e prese un pacchetto di sigaretta estraendone una, la accese e buttò il pacchetto nel cassetto
-Justin non puoi fumare- cercai di prendere la sigaretta
-stai zitta, stai lontano da me - urlò
Mi allontanai
Scossi la testa amareggiata
-fanculo- scesi dal letto
-dove stai andando ?- chiese prendendomi un braccio
-lasciami stare- sbottai arrabbiata
Mi tirò e mi fece sedere sulle sue gambe
-scusa piccola- mi baciò al collo-ti amo- mi accarezzò

Sgranai gli occhi e sentii la sua pelle che bruciava
Presi il termometro e glielo misi sotto la sua ascella
Rise
-mi piace quando mi tocchi piccola - mise la sua mano sulla mia coscia
-Justin stai fermo- tolsi la sua mano
Il termometro suonò e vidi 41.0
-oh mio dio Justin - esclamai -devo portarti in ospedale- mi alzai lo aiutai ad alzarsi
-aspetta fammi finire la sigaretta- si lamentò
Presi la sigaretta spegnendola
- cretino, smettila di fare il bambino - presi il suo braccio, scendendo vidi Austin aprire la porta dell'ingresso- aiutami, Justin ha la febbre, ti prego portiamolo in ospedale - dissi preoccupata
Vidi Justin che stava chiudendo gli occhi e stava per svenire
Venne Austin e mi aiutò a far salire Justin in macchina

Arrivammo in ospedale, Austin parlò con l'infermiera e dopodiché presero Justin mettendolo nella sedia rotelle
-cazzo, coglioni so camminare- sbottò Justin
Fortunato che non ti capivano Justin
Stava per alzarsi ma glielo impedii
-Justin ti prego smettila- cercai di fermarlo ma quando si alzò mi spinse brutalmente

Due infermieri mi aiutarono ad alzarmi
Justin si accorse e il suo viso cambiò
- Madison- venne da me -scusami, non volevo - poggiò la fronte sulla mia prendendo il mio viso
Mi baciò a stampo
-vamos - disse l'infermiere mettendo la mano sopra la sua spalla
Justin tolse violentemente la sua mano
-non mi toccare - spinse l'infermiere - se lo rifai di nuovo prendo la mia pistola e te la inficco nel culo, mi hai sentito- urlò Justin spingendo nel muro
Ci vollero 4 persone per riuscire a staccarsi dall'infermiere, per fino Austin

Lo aiutai e l'Infermiere mi guardò impaurito
-cazzo hai da guardare? Non guardare mia moglie - urlò Justin cercando di arrivare a lui

In lontananza vidi David correre da noi, ringraziai a Dio mentalmente, su questo non delirava
Piansi del tutto e abbracciai David
-ti prego diglielo tu- sussurrai
Vide Justin e andò da lui
-Justin, smettila stai spaventando Madison- urlò David prendendo il viso di Justin
Justin si calmò e mi cercò
- dov'è?- chiese impaurito - dov'è?- urlò
David indicò verso di me e quando Justin mi vide si addolcì lo sguardo vedendomi aggrappata ad Austin piangendo
-Madison io- cercò di avvicinarsi ma si fermò quando mi misi dietro ad Austin per la paura - piccola, non avere paura di me, ti prego- disse dispiaciuto

- Justin vai dentro - disse David spingendolo lentamente
Con questo ascoltò e andò insieme a David sempre lo sguardo fisso su di me

Non potevo andare, mi faceva paura quando faceva cosi, non volevo che mi picchiasse di nuovo.
-vieni- mi abbracciò e piansi ancora di più
So per certo che non aveva solo la febbre, ero sicura che l'aveva preso quella merda.
Lo odiavo quando si comportava così, odiavo vederlo in quel modo.

#David

Facevano dei controlli a Justin e dissero che la febbre stava diminuendo, mi dissero che dovevo fargli le punture due volte al giorno finché non gli passerà la febbre
Vidi Justin sul lettino che dormiva, chiamai Madison ma non riusciva a venire per la paura

Era troppo spaventata da lui.
Mi dissero di far svegliare Justin e cosi feci
-hey amico, svegliati- scossi la sua spalla leggermente
-no, ancora un altro po'- si lamentò
- c'è Madison fuori che ti sta aspettando- dissi
Quando nominai il suo nome si svegliò del tutto, si alzò confuso
-mi fa male la testa- mormorò
-mi dici che cazzo ti è preso?- chiesi arrabbiato- hai spaventato molta gente, specialmente Madison- scossi la testa

Mi guardò confuso
-dov'è?- chiese
-lì fuori, amico, hai un problema, non credo che si avvicinerà a te dopo quello che è successo - dissi

#Justin

Mi crollò il mondo addosso, non ricordai niente di cosa era successo
-giuro non so cosa stai cercando di dirmi, che vuoi dire che si allontanerà da me?- chiesi confuso e spaventato
Sospirò e questo mi mandò in confusione totale
-dimmi la verità, quando sei entrato in casa che hai fatto? -
-l'ho presa, okay? Smettila di darmi addosso- sbottai
Volevo vederla.
-fortuna che ti hanno dato solamente la flebo. Andiamo a casa-disse aiutandomi ad alzarmi mettendo il mio braccio alle sue spalle e il suo mise sotto la mia schiena
Uscimmo e vidi Madison che dormiva appoggiata ad Austin
Austin mi guardò compressivo
-andiamo- si alzò per prendere Madison ma lo fermai
-lascia, faccio io - la presi in braccio
-Justin sei ancora debole- disse Austin
-sto bene, davvero- dissi camminando verso l'uscita

Salimmo in macchina, David era a piedi, cosi Austin ospitò David a casa sua, era un brav'uomo .
Austin guidava, David era davanti e io ero con Madison dietro.
Non volevo che succedesse di nuovo, solo al pensiero era strano, quando lei si spaventava e nonostante tutto era lì ad aspettarmi, avevo paura che lei mi lasciasse.
Arrivammo
Guardai Madison che si stava svegliando e andai nel panico.
Ed ecco che aprì gli occhi, guardò il mio braccio e si alzò guardandomi
Non ebbi il coraggio di guardarla, cosi scesi dalla macchina e aspettai lei che scendesse e andammo dentro.

-stai bene?- sentii David che parlò con Madison
Mi girai verso di lei
-si- forzò il suo sorriso -vado in camera mia- mi guardò per poi salire

-credo che voi due dovreste parlare e chiarire- mi disse Austin mettendo leggermente sulla mia spalla
Annuii, andai con David per la sua stanza
-wow amico, siamo nella casa dei ricconi - rise
-ti sei dimenticato che sono ricco anch'io?- sbottai
Alzò le mani
-okay, non ti agitare amico- disse per poi sedersi sul letto
Mi sedetti con lui
-mi sto seriamente spaventando David- misi le mie mani sulla mia testa
-di cosa?- chiese confuso
-di Madison, della nostra relazione - sospirai - ho paura di perderla e sento che si stancherà molto presto di me -scossi la testa - io non voglio perderla -mi alzai

-non la perderai amico, devi solo gestire la tua rabbia e il tuo modo di controllarti tu sai cosa, adesso hai la febbre e quando passerà, passerà la paura di Madison - disse alzandosi

-non hai capito, non voglio che abbia paura di me, non voglio che la rabbia si sfoga su di lei-

-uhm, Justin - mi chiamò David
Lo guardai confuso, fece il cenno di guardare indietro
Mi girai e vidi Madison
Il mio cuore iniziò a battere velocemente quando vidi che si avvicinò
- io vado, devo andare a prendere le mie valigie all'Hotel - andò via

Restammo soli e mi sedetti guardando in basso
Si sedette anche lei
Nessuno parlò
La rabbia salì
-dì qualcosa - sbottai
Balzò in aria
Solo al pensiero di perderla non riuscivo a controllarmi

-non so cosa dirti- balbettò
Si mise più lontano e quando fece quel gesto cercai di calmarmi
-non allontanarti da me, ti prego - dissi guardandola
Mi avvicinai a lei e sentii il suo corpo che tremava
-non mi sono allontanata - balbettò
-si invece- sospirai- mi dispiace così tanto, so che sei spaventata ma- mi interruppe
-non sono spaventata, se fossi spaventata non sarei qui- mi guardò
-io ti amo Madison, sei importante per me- provai ad avvicinare la mia mano sulla guancia lentamente per non farla spaventare
Mi capì e prese la mia mano
-ti amo anch'io Justin, non sono spaventata, sono solo preoccupata- prese il mio braccio mettendolo alle sue spalle e mi abbracciò la mia vita poggiando la sua testa sul mio petto
Mi tranquillizzai quando fece questo gesto.
Era come se la rabbia fosse sparita del tutto.

-Ammettilo, un po' ce l'hai - dissi
Solcò le sopracciglia
- che cosa?- chiese
- paura di me- la guardai
-un pochino, quando mi avevi spinto sapevo che avresti preso quella sostanza bianca- disse giocando la sua maglietta
Solcai le sopracciglia
Chi glielo aveva detto?
-io non ho preso niente, te lo assicuro- mentii

-e allora perché perdi il controllo quando prendi quella merda? Perché in crociera eri più tranquillo e quando sei al lavoro te la prendi con tutti?- si alzò- ho detto che non devi mentirmi Justin- tremò il suo mento
Mi alzai anch'io
Odiavo mentirle, ma le avevo promesso di non farlo e non ero riuscito a mantenere la promessa
-piccola ti assicuro che non ho preso niente- la guardai - credimi- mi avvicinai a lei
Mi sentivo uno schifo.

-va bene, ti credo- incrociò le braccia - ma se scopro che mi hai mentito dormirai sul divano- puntò il dito verso di me
-va bene piccola- risi- mi abbracci?- allargai le braccia
Mi guardò quattro secondi e si fondò tra le mie braccia
- voglio solo il tuo bene Justin- disse
-lo so- diedi un bacio sulla sua testa
Sentimmo qualcuno sulla porta
Ci girammo e non c'era nessuno alla porta
Guardai Madison confuso
-ho sentito bene?- chiesi
Sentimmo un risata di un neonato
Madison si avvicinò sotto il letto
-e questo bambino?- restò scioccata
Mi avvicinai e restai basito
Presi in braccio il bambino
-da dove spunti piccolino? - risi

Sentimmo Matt nel corridoio
-dove sei Scott- urlò Matt
Solcai le mie sopracciglia
-credo che ti sta cercando Matt piccolo Scott- guardai il bambino e andammo da lui

Matt mi vide con Scott in braccio
-di chi è questo bambino?- chiese confusa Madison
-ohw, ehm, nessuno, non so chi è- disse nervoso ridendo
-e come sai il suo nome?- chiesi alzando un sopracciglio

-okay okay- si arrese - lui è mio figlio- strinse gli occhi
Restammo a bocca aperta
-cosa?- urlò Madison - e perché non ce lo hai detto prima?- chiese

-non lo sapevo- prese il bambino - è successo e basta, adesso mi prendo la responsabilità- guardò il bambino
-hai una fidanzata?-chiesi
-no, ehm, è complicato- disse imbarazzato

Risi sapendo cosa volesse dirci
Madison mi guardò confusa
-piccola ha fatto sesso con la sua amica- feci le virgolette con le dita 'amica'
Madison diventò paonazza
- Justin- urlò Matt

-l'amica sarebbe la ragazza che l'hai rivista in crociera?- chiesi
-stavamo insieme prima e per di più non sapevo che avesse un figlio- spiegò
- e ti ha nascosto tuo figlio per tutto questo tempo? -
Vidi Madison avvicinarsi a Scott
-siete identici, ha i tuoi occhi e le tue labbra, aw, che carino - lo prese in braccio

ECCO A VOI IL 40
SO CHE L'HO DETTO UN MILIONE DI VOLTE MA DEVO DIRLO, GRAZIE DI CUORE.
SIETE MERAVIGLIOSE.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro