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#Madison

Quel foglio ci aveva cambiato la vita, la creatura che c'era in me aveva cambiato tutto, ci aveva portato felicità tutti noi.

Io sarò sempre presente amore mio, non farò lo stesso errore che avevano fatto i tuoi nonni, sarò sempre accanto a te, ogni singolo giorno.

Sai tesoro di mamma, papà sta cercando un bel nome adatto a te, comprare le cose per te, grazie a te papà è diventato molto, ma molto felice.
È cosi bello vederlo sorridere e darsi da fare.
Sarà un coglione, scusa per la parola, ma quando nascerai sarà un ottimo padre.

-hey mi stai ascoltando?- Justin parlò
- si si- mentii
Era la quarta volta che non lo ascoltavo.
Justin capì
-ho detto, ti piace Rodolfo ?- domandò
Sgranai gli occhi
-Justin vuoi mettere un nome antico a tuo figlio? Sei serio?- alzai un sopracciglio - e poi è ancora presto, e già ti metti all'opera?- risi
-deve essere tutto pronto piccola- toccò la mia pancia
-sei così dolce- sorrisi mettendo la mia mano sopra la sua - ma non sappiamo ancora il sesso, perciò quando sapremo se è maschio o femmina, cercheremo un nome bellissimo e adatto a lui o lei- dissi scandendo bene un nome bellissimo

-so che sarà un maschio- disse
-maschio o femmina non importa, l'importante è la sua salute e che cresca bene- sorrisi
-e che assomiglierà a te- mi guardò
-speriamo che ci somiglierà a tutti e due- diedi un bacio nella guancia a Justin
-piccola, se somiglierà tutti e due allora sarà molto sexy- agitò le sue sopracciglia
Arrossii
-hai parlato con tuo zio?- chiesi
Diventò serio
- no piccola, ma dovremmo sposarci prima che nasca il bambino - sospirò
- non importa, l'importante che sarai sempre accanto a noi - lo accarezzai dietro al collo
-sempre piccola- si sporse in avanti dandomi un lunghissimo bacio a stampo- ti amo- disse sempre le labbra sulle mie

***

Passarono due giorni

Justin ed io eravamo in camera nostra guardando la tv.
Sentimmo Matt chiamarci
Scendemmo e vidi le valigie all'ingresso e fu cosi che il mio corpo si gelò guardando un uomo e una donna seduti sul divano, si girano tre teste guardandomi e si alzarono.
Quell'uomo restò scioccato e sorpreso supponendo che sia lui mio padre
-Madison- porse la mano Matt, presi la sua mano, Justin si mise da parte - ti presento Romina e Austin, i nostri genitori- disse
Tremai guardando mio padre.
Era vero, mi somigliava moltissimo.
Non dissi una parola
L'uomo avanzò il passo e vidi le sue lacrime
-figlia mia- sentii la sua voce per la prima volta
Cercai di non piangere ma fu impossibile, la rabbia svanì del tutto.
Vidi che era in difficoltà, combatteva la voglia di abbracciarmi
Cosi avanzando il passo, lo abbracciai MIO PADRE, sembrò sorpreso ma ricambiò l'abbraccio
Vidi Cecilia dietro che sorrideva dolcemente portando le sue mani mettendole nel lato del suo cuore
-finalmente ti ho trovato- piansi -finalmente ti ho tra le mie braccia-

-tesoro, mi dispiace così tanto, so che hai sofferto moltissimo-sentii i suoi singhiozzi
Staccammo l'abbraccio
-bene, ragazzi lasciamoli soli - disse Romina
Diedi uno sguardo a Justin che mi sorrise dell'incoraggiamento per poi andarsene anche lui
E guardai Austin
-ho tante cose da chiederti - dissi
-sono qui figlia mia- mi accarezzò la guancia
-perché mi avete abbandonata?- chiesi piangendo - non si abbandona i propri figli- dissi
-tesoro, credimi è stata una decisione molto, molto difficile e per me è stato doloroso lasciarti lì- mi accarezzò la mano
-perché mi avete lasciato in quel schifoso orfanotrofio? Sapevi che lì era un inferno?-

-Mi avevano licenziato nell'azienda che non era mia e diventammo poveri. Ci avevano tolti la casa, tutto. Adesso ho aperto una mia e credimi tesoro, ti ho cercato ma non ti ho trovato. Mi avevano detto che ti avevano trasferito in un altro orfanotrofio molto lontano e non sapevano in quale città e da quel momento avevo iniziato a pregare di trovarti e portarti a casa con me- mi guardò accarezzandomi la guancia- non volevo che saresti diventata una barbona da neonata o nelle mani di qualcuno. Credimi, ti voglio bene tesoro, non ho smesso di pensare a te- disse
-in realtà è successo, sono scappata e sono cresciuta nelle strade mangiando spazzatura e rubando. Vi pensavo tantissimo chiedendo a me stessa perché mi avete lasciato lì, per me è stato difficile ma dovevo sopravvivere -ricordai - poi ho incontrato Justin e grazie a lui sono più pulita, mangio cosa buone e non rubo più, in più mi protegge - sospirai
-chi è Justin?- chiese confuso

-il mio fidanzato, la persona che sposerò e padre di mio figlio- dissi sorridendo
Sgranò gli occhi
-hai un figlio?- chiese sorpreso
-beh, deve ancora nascere- dissi accarezzando la mia pancia

Sorrise
-diventerò nonno?- urlò felice
Non mi aspettavo dalla sua reazione ma ne ero felice
-si, sarai nonno, e voglio che sarai presente nella sua vita. Non mento sono ancora arrabbiata con te ma se mi vuoi veramente bene, cerca di essere più presente con noi- dissi
-te lo prometto, puoi abbracciarmi?- chiese allargando le sue braccia
Mi fiondai tra le sue braccia

Sentii Matt urlare e in mano aveva una bottiglia di spumante che poco dopo il tappo volò chissà dove e ci bagnò

Ridemmo
-sei sempre il solito- disse Austin
-Matt- urlò Romina rimproverandolo
Entrarono tutti sorridendo
-lo hai perdonato o no?- chiese Matt ignorando la madre
Annuii e tutti applaudirono allegramente

Vidi Justin applaudiva e rideva per Matt
La mia vita era cambiata totalmente.

Ho Justin, ho la mia famiglia, e il bambino
Non potrei chiedere di meglio. Pensai

-ed ecco a voi la torta- urlò Matt
Ridemmo ancora
Sulla torta c'era scritto "la famiglia è riunita"

-l'idea è stata quella di Matt e Justin- disse Cecilia
Restai sorpresa
Abbracciai loro due
- la scritta però l'ho fatta io adesso eh- disse Matt

-potete dirmi chi è Justin?- chiese Austin
-io signor Gilbert- fece un passo Justin- sono io- disse mettendosi davanti a mio padre

-voglio solo dirti grazie figliolo- disse sorridendo -hai salvato mia figlia e ti sono grato per aver portato mia figlia con te- abbracciò Justin
Justin restò sorpreso ma ricambiò l'abbraccio

-ohww- dicemmo tutti in coro
Si staccarono
-sua figlia per me è molto importante e sono felicissimo che Madison abbia incontrato lei, signore- disse Justin

Justin dì un'altra parola e questa stanza si riempirà piene di lacrime, altro che cascate

-Per favore chiamami Austin e dammi del tu- disse porgendo la sua mano
-d'accordo - Justin strinse la sua mano

-Si festeggia - urlò Matt prendendo la torta e portandola in cucina correndo
-questo ragazzino mi farà perdere la testa- disse Romina
Ridemmo ancora

Si fece sera e cenammo, conobbi Romina ed era una donna molto dolce
A tavola c'erano anche i camerieri e maggiordomi, avevo deciso di riunire tutta la casa e mangiare insieme come una vera famiglia
Eravamo in tanti e mi piaceva la famiglia allargata, le parole che si dicevano non si capiva niente ma non mi importava

Era sempre bello conoscere persone nuove
Justin e Matt continuavano a farci morire dalle risate.
Chi l'avrebbe detto che questi due sarebbero diventati amici.
Mi alzai per prendere altri tovaglioli in cucina
Entrando in cucina, mi sentii strana
Dopo un po' vidi tutto nero

Aprii gli occhi
Guardai in giro e vidi Justin che era seduto in silenzio guardando nel vuoto
-Justin?- solcai le sopracciglia, toccai la sua spalla
-non toccarmi- sbottò incazzato
Sentii dei brividi quando vidi il suo viso arrabbiato
- che succede? Dove sono gli altri?- chiesi spaventata .
-per colpa tua hai ucciso la tua famiglia, hai ucciso mio figlio- urlò
-no, non è vero-
- sei proprio una puttana- mi picchiò

-Madison, Madison svegliati- sentii una voce
Mi svegliai spaventata
-piccola va tutto bene, sei svenuta e hai avuto un incubo - mi calmò Justin
Vidi gli altri che mi guardarono preoccupati
-stai bene?- parlò Austin

Justin tolse i miei capelli dalla fronte
Annuii
-che è successo? - chiese Justin preoccupato
-non lo so, stavo per prendere dei tovaglioli in cucina ma mi sono sentita debole e non riuscivo a parlare- spiegai
-vuoi uscire fuori e prendere un po' d'aria?- mi guardò Justin
Annuii
Mi aiutò ad alzarsi e mise il suo braccio dietro la mia schiena per non cadere e uscimmo
-Justin se qualcosa non va chiama subito- raccomandò Austin
-stai tranquillo- disse
Austin entrò dentro

Justin mi aiutò a sedermi nella panchina
-grazie - sorrisi
-mi hai fatto preoccupare - mi baciò la fronte

-forse sarà stato l'emozione o qualcosa del genere- dissi cercando di capire
-sicura che non è successo niente?- chiese

-si Justin te l'avrei detto se fosse successo qualcosa- dissi abbassando lo sguardo
- cos'hai sognato? - chiese -dicevi non picchiarmi-
-non ricordo- mentii
Non volevo che si sentisse in colpa
Non volevo assolutamente dirglielo
-okay- 
-oggi vedendoti con la mia famiglia è stato bellissimo - dissi sorridendo
-anche per me- mi abbracciò
Restammo a guardare le stelle
Dopo un paio di minuti di silenzio.
-cazzo devo andare- disse guardando l'orologio
Lo guardai confusa
-dove devi andare ?- chiesi
-lo sai piccola, ho quattro consegne- disse alzandosi- vieni, entriamo dentro - mi aiutò ad alzarmi

-Justin, mi sono sentita male e tu vai lasciandomi da sola?- solcai le sopracciglia
- non sei sola, hai Matt, tuo padre- disse
-Non è la stessa cosa, voglio te non puoi lasciarmi nel momento del bisogno - dissi alzando la voce leggermente
-Madison, sai che non posso saltare le consegne- sospirò
-Justin, rimani qui con me, non andartene- implorai
Solcò le sopracciglia
-piccola farò presto, perché ti stai comportando così?- chiese confuso
-tu dici che fai presto ma poi arrivi le quattro o le cinque del mattino- dissi incrociando le braccia - e quando nascerà il bambino farai ancora questa vita?- chiesi
Non rispose

Scossi la testa ed entrai dentro
Non riuscii a crederci
Salii e andai in camera mia
Dal comodino vidi il suo telefono

Vorrei proprio vedere se ci andrai a quell'incontro senza telefono

Ricordai che il telefono era pieno di appunti e nomi per le consegne.
Sentii dei passi e cercai di trovargli un nascondiglio
Misi il telefono sotto il mio cuscino e presi un libro fingendo di leggere
Sentii aprire la porta guardai chi fosse ed era Justin.
Distolsi lo sguardo e guardai il libro

Si avvicinò a me e si sedette, mi toccò la gamba e spostai la sua mano
-non fare così piccola- disse mettendo la sua mano sul mio fianco- e poi metà di questi soldi li conservo quando nostro figlio entrerà al college- mi accarezzò la pancia
-sai, per raccogliere soldi c'è anche un altro modo, cioè lavorare nel modo corretto e onesto- tolsi la sua mano dalla mia pancia- che esempio darai al nostro figlio?- alzai il sopracciglio
Mi guardò abbastanza incredulo
-senti, non ho tempo per queste cazzate, vado a cambiarmi- perse la pazienza e prese dei vestiti, si cambiò davanti a me
Arrossii vedendolo in boxer
L'avevo visto nudo ma l'avevamo fatto solo una volta e sinceramente non ero abituata
Dopo essersi cambiato, cercò qualcosa e guardò nel suo comodino
-hai visto il mio telefono?- domandò cercando dappertutto
-no- feci una voce strana
Stupida voce
Mi guardò
Cazzo.
- Non mentirmi, ce l'hai tu- si avvicinò
-ho detto che non ce l'ho - dissi - sei sordo ? - cercai di essere più credibile
-non scherzare con me Madison, dammi il telefono- mi alzò dal letto cercò il telefono
Dopo un po' trovò il telefono sotto il cuscino
- sei impossibile- disse per poi metterlo in tasca
- Justin, non andare lì- supplicai
Mise la sua giacca di pelle
- sono stato con te in crociera e due giorni qui, non ti basta? - aggiustò il colletto della giacca- devo andare - si avvicinò per darmi un bacio ma mi allontanai

- me lo dai un bacio o no? - domandò
- no- scossi la testa
-per favore, non avercela con me- mi accarezzò la schiena -dammi un bacio- si avvicinò e alla fine vinse lui, mi baciò- ti amo, tu mi ami?- chiese
Annuii
-tanto- mi scesero le lacrime
-hey, non piangere, tornerò alle due okay?- mi abbracciò
- torna a mezzanotte, per favore- dissi supplicando
Sospirò
- farò il possibile piccola- mi asciugò le lacrime

-scrivimi quando finisci di fare una consegna, e quando porterai l'altra scrivimi di nuovo, cosi posso stare tranquilla- dissi
- se ti chiamo rimarrai tranquilla?- chiese
Annuii velocemente
- va bene- mi abbracciò di nuovo
Ricambiai l'abbraccio e dopo un po' squillò il suo telefono
Rispose senza staccarsi da me
-va bene, sto arrivando- staccò
Mi sedetti sul letto con lo sguardo verso in basso
Justin si abbassò al mio livello
Mi guardò tristemente

- guardami- parlò, lo guardai - ti chiamerò, promesso, sorridi per me piccola- fece una faccia buffa, feci una piccola risata - amo la tua risata- mi baciò sulla guancia - ti amo, tornerò presto -
Annuii, si alzò e se n'è andò

Piansi
In realtà volevo piangere, quel sogno è stato bruttissimo. Volevo il suo affetto
Avevo bisogno di lui, poteva aspettare un altro po' così potevo addormentarmi tra le sue carezze
Non ero abituata stare in una casa sconosciuta da sola

#Justin

Chiusi la porta e sentii i suoi singhiozzi
Per quanto facesse male, dovevo farlo.
Scesi dalle scale e vidi Cecilia che puliva il comodino vicino dell'ingresso
- hey Justin, dove vai ? -Chiese confusa
- devo incontrare un amico - mentii
Annuì e fece quello che doveva fare
Uscii in fretta e andai velocemente nel cancello, si aprì.
Mi girai e guardai la finestra nella nostra camera e vidi Madison che mi salutava
Le sorrisi mandando un bacio
Mi girai e andai dentro al furgone
Entrai
- dobbiamo andare da Rodriguez Santos, due giorni di ritardo- dissi freddamente senza guardare la persona
- va bene amico- sentii una voce familiare, mi girai
-David - dissi sorpreso e sorridendo- che ci fai qui? E le consegne al Brasile?- chiesi
-finiti e sono venuto qui - rise
-amico mio, dovrai farmi da testimone - dissi
- cosa? La polizia ti ha scoperto? - si agitò
-non intendevo dire in quel tipo di testimone idiota, mi sposerò - sorrisi

Restò a bocca aperta ed esultò come un pazzo saltando nel furgone
- zitto, ci sentiranno - dissi ridendo - andiamo a consegnare la merce - continuai
- agli ordini amico mio- disse contento

AAAAAHHH DAVID AWW

PS
Amori miei, siete dolcissimi, i vostri commenti sono jojgyugdtddhb.
Grazie di cuore

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