38
#Justin
Passarono tre settimane e arrivammo in Spagna
Matt ed io avevamo iniziato a socializzare, eravamo amici.
Scendemmo adesso dalla nave, mi ero divertito, qui successe tante cose.
Cercammo un taxi quando sentii chiamarmi, mi girai ed era Rodriguez
Alzai gli occhi al cielo, questo voleva guai.
-hey, ho cambiato indirizzo, se mi darai la merce entro stasera pagherò più di settanta mila- disse dandomi un foglio
-vedrò cosa posso fare - corservai il foglio - ma prima, come conosci Matt?- chiesi
-che ti importa?- sbottò
-hey, vuoi o no la merce?- alzai un sopracciglio
-non capisco cosa c'entra con la mia merda con lui -solcò le sopracciglia
- okay, la merce ti arriverà fra tre giorni o forse no, penso che ce la farai tre giorni in più o magari- mi interruppe
-okay- sospirò - conosco Matt da un anno- disse arreso
-compra la merce o la vende? - chiesi
-come sai che prende quella merda? - chiese - non lo sa nessuno oltre me e il ragazzo che lo vende-
-conosco che effetto fa quella merda da un bel po' sai- dissi facendo il vago- ora voglio sapere se la vende o la compra- lo guardai
-compra da voi, non lo sapevi? Sei Justin Bieber, il nipote del capo e immagino che tu e il tuo zietto andate d'accordo- rise
Rimasi stranito
Di solito mio zio Joseph mi dava tutti i nomi dei compratori prima di venderli
-stai mentendo- sbottai
- sei libero di non credermi-
-sai chi l'ha venduto?- domandai
-un certo David Shaw-
David? Il mio amico David? Oh cazzo.
Che cazzo aveva combinato? Sapeva che lui era il fratellastro di Madison. Non doveva farlo
-okay è abbastanza, avrai la tua merda stanotte- dissi per poi andare via
Madison non sarà contenta.
Proprio adesso che stava andando tutto bene,
Andai da Madison e Matt che mi aspettavano, vidi Madison che stava ridendo
-tu, non sai cosa ti sei perso amico- disse Matt con un risata
Solcai le sopracciglia
-cosa mi sono perso?- chiesi
- Forza dillo- incitò Matt a Madison
-okay allora, stavo per chiamare il taxi ma non mi aveva vista così alzai la mano per farmi notare ma lui passò avanti e non sapevo come fermarlo, così ho tirato una scarpa. Il tassista non la prese tanto bene, Matt ha preso la scarpa e siamo scappati- scoppiò a ridere
Mi fece ridere la sua stupida idea
-sai che si deve fischiare per farti notare da questi- misi un braccio sulle sue spalle
-gliel'ho detto, ma non mi ha ascoltato. Era troppo occupata a lanciare una scarpa - rise ancora Matt
-non so fischiare okay?- sbottò offesa incrociando le braccia
-potevi benissimo dirlo capra- scherzò
Risi per come l'aveva chiamata
Madison si girò e tolse il mio braccio dalle sue spalle, entrò dentro il taxi
-andiamo piccola, stiamo scherzando - entrammo anche noi
Misi di nuovo il mio braccio sulle sue spalle ma lei si spostò
-fanculo- mormorò offesa
-Madison hai le tue cose ?- chiese Matt
Dopo questo scoppiai a ridere di nuovo
-siete dei coglioni - urlò
Ma il signore non capì cosa stesse succedendo.
-dai piccola, non fare la bambina- dissi cercando di prendere la sua mano
-oh certo perché quello che dite voi è maturo- si arrabbiò
Il tassista ci guardò stranito dallo specchietto
- No te preocupes, ella tiene sus cosas y se enoja fácilmente- parlai con il tassista in spagnolo e Matt rise ancora di più e cominciò a ridere anche il tassista
(ATTENZIONE: HO SCRITTO SPAGNOLO SU GOOGLE TRADUTTORE MA PURTROPPO NON HO TROVATO UNA PERSONA CHE PUÒ TRADURRE. QUINDI NON ARRABBIATEVI, NON SO NEMMENO SE È GIUSTO)
-cosa? Che gli hai detto ? - mi colpì al petto
La guardai male
-Madison, smettila di darmi schiaffi, non ho detto niente cazzo, sempre che te la prendi- dissi
-ha detto che hai le tue cose e che ti arrabbi facilmente - disse Matt ridendo
Lo guardai male e scoppiai a ridere
-grazie amico- diedi un pugno sul braccio di Matt
-non c'è di che - rispose
Guardai Madison che diventò paonazza e infuriata guardando male me e Matt
Per tutto il viaggio Madison non parlava, parlammo solo io e Matt
Passò mezz'ora e ancora dovevamo arrivare
-amico quanto ci vorrà?- chiesi a Matt
-siamo quasi arrivati- disse
Annuii
Guardai Madison che guardava dal finestrino
- Madison- la abbracciai - sei ancora arrabbiata?- chiesi guardandola meglio
-togliti o ti ritrovi senza braccia- mi avvertì
Sospirai, arrendendomi e lasciandola sbollire un po'
-dai Madison, sei in Spagna e ti arrabbi?- Matt cercò di farle solletico - e poi chiamandoti capra non era offensivo, anzi volevo scherzare un po'- cercò di giustificarsi
-stai zitto, volete stare zitti?-
-non cominciare, non rovinare questa vacanza okay?-
Madison si girò guardandomi male ed io altrettanto
-certo che voi due siete strani- disse Matt
Arrivammo e vidi una villa e arrivò una ragazza vestita da cameriera
-niente male- guardai la ragazza
-benvenuto in Spagna amico - la guardammo e senza guardare facemmo la nostra stretta di mano
Madison ci sentì
- morti di figa- disse Madison sussurrando
- ti abbiamo sentito - dicemmo in coro io e Matt
- oh, non è offensivo- imitò Matt
- si invece- disse Matt
-non me ne fotte un cazzo- entrò dentro
-ma che le prende?- chiese confuso Matt
-Non lo so ma immagino che si vendicherà molto presto. Farà capricci me lo sento- sospirai
- esagerato- ridacchiò
- scommetto che non mi parlerà una giornata intera- lo guardai
-nah, vorrebbe sapere ugualmente se è incinta o no- disse dandomi un pacca alla mia spalla
-Suo patrigno e sua madre non sono qui signorino Matt - si avvicinò un'altra cameriera
- va bene, sai quando arriveranno?- chiese Matt
-ehm, veramente sono in Francia per un piccolo problema dell'azienda e arriveranno fra due giorni- disse
- va bene, grazie Cecilia, per favore puoi chiedere la ragazza che è entrata poco fa di uscire e prendersi un caffè con noi - disse educatamente alla cameriera e la cameriera annuì, si girò entrando in casa -bella vero?- mi guardò Matt
-È una bellissima ragazza ma per me non supererà mai la bellezza di Madison- dissi la pura verità
-lo dici perché vuoi fare colpo su di me? - alzò un sopracciglio
-no- risi
Mi sorrise
-sei una bella persona amico- disse per poi entrare
Entrai anch'io e la casa era enorme
Vidi Madison seduta sul divano e andai da lei
-possiamo parlare?- chiesi, scosse la testa- sei ancora arrabbiata?- annuì - a che ora vorresti andare in ospedale?- chiesi ricordando guardando casualmente la pancia di Madison
-andrò da sola con Matt- disse freddamente, solcai le sopracciglia
- non credi di esagerare un po' troppo?- la guardai
-no, sono giusta- disse alzandosi, si sistemò la maglietta e si risedette di nuovo
-per queste cazzate mi dici tal punto di non venire con te in ospedale- risi amaramente
- mi hai umiliata, tutti e due- disse guardandomi
-anche Matt lo ha fatto e lo stai portando, fai dei ragionamenti stupidi Madison- mi alzai
-almeno lui fa parte della mia famiglia- disse alzandosi
Rimasi perplesso da quello che aveva appena detto
-e io no?- la guardai, stette zitta, scossi la testa - ormai sono di troppo per te. Ormai non hai più bisogno di me, hai il tuo paparino, un fratellastro, una casa. Bene, come si dice in questi ca- mi interruppe
- Non era quello che intendevo dire - guardò dall'altra parte
- Perché venire qui? Dio mio, sei così fastidiosa- dissi per poi andare al retro della casa
-ma tanto non sei venuto per me- la sentii, stavo per risponderle ma era meglio che rimanessi in silenzio dato che aveva ragione
Non facevo parte della sua famiglia, bene.
Mi sedetti accanto a Matt
- tutto bene?- chiese vedendomi infuriato
-se- usai il tono sarcastico
Presi una sigaretta dalla tasca
-fumi?- solcò le sopracciglia Matt
-si, hai da accendere? Non funziona l'accendino- dissi
-certo- prese l'accendino dalla sua tasca
Presi il suo accendino e accesi la sigaretta e lo misi sul tavolo
- mi sta facendo impazzire quella ragazza- dissi facendo uscire il fumo dalla bocca
-ci credo- rise
-deve fare sempre la difficile cazzo-
-Penso che sia qualche sintomo o qualcosa del genere che hanno solo le donne incinte- ridacchiò
- oh beh, allora è rimasta incinta da quando l'ho incontrata perché è sempre una stronza- sbottai
#Madison
Smisi di piangere, la cameriera mi diede un fazzoletto e le sorrisi ringraziandola
-Gracias-
Sapevo dire solo questo.
-de nada- mi sorrise dolcemente- che succede ?- domandò
- ah, parla nella mia lingua?- chiesi
-certo, parlo anche tedesco e francese - disse
Sorrisi
-è bello sapere le lingue, a malapena so dire grazie in spagnolo- dissi
-quando vuoi sarò la tua insegnante -
Mi fece sorridere
-come ti chiami?- chiesi
-mi chiamo Cecilia, tu?- rispose
-Madison- dissi
-ah, tu sei la figlia del padrone di casa- disse - sei identica a suo padre - sorrise a trentadue denti
- davvero?- i miei occhi brillavano di sicuro - e di mia madre sa qualcosa?- chiesi
-sua madre e suo padre si sono separati da sei anni e adesso si è sposato con la signora Romina- disse
-come si chiama mio padre?- chiesi
-Austin - rispose
-Austin- sorrisi - è una brava persona?- chiesi
-si, è davvero una brava persona - sorrise - adesso devo andare, per qualunque cosa chiamami- se ne andò
- Cecilia- la chiamai, si girò per guardarmi - grazie- le dissi
- non mi ringraziare - fece l'occhiolino
Mio padre era una brava persona e non riuscivo a smettere di sorridere
Ma ce l'avevo ugualmente con lui, non si abbandonano i propri figli.
Subito dopo pensai a Justin.
Sentii le risate dei ragazzi, andai a vedere dalla finestra e vidi i ragazzi che ridevano a crepapelle, Justin in mano aveva la sigaretta e la spense dopo averla finita
Avevo esagerato un pochino okay, ma anche loro avevano esagerato.
Non si degnavano nemmeno venire dentro e a chiedere come stavo o una scusa che mi parlassero..
Stavo pensando di non andare con loro in ospedale ma sola non potevo, non sapevo la strada.
-Cecilia- urlai chiamandola
Subito dopo venne da me
-si?-
-puoi accompagnarmi in ospedale?- chiesi
- oh mio dio, sta male? Chiamo i ragazzi- si spaventò avvicinandosi
Risi
-no, in pratica voglio sapere se sono incinta- dissi
Sospirò di sollievo
-oh, non vuole andare con i ragazzi?- domandò
-no, loro sono occupati-dissi guardando dalla finestra
- va bene, prendo la giacca - mi sorrise e andò a prendere la giacca e ritornò - andiamo?-
Andammo fuori
-sai guidare questa limousine?- restai scioccata
-no, ma il nostro autista si- indicò un signore che ci aprì lo sportello
Andammo ed entrammo dentro
Con il telecomando, il cancello si aprì da solo
Sentimmo chiamare ed erano i ragazzi
Aprirono lo sportello e Justin mi fece uscire dalla macchina
- dove credi di andare?- mi rimproverò
- non sono affari tuoi- dissi liberandomi dalla sua presa
-stavi andando in ospedale senza di noi?- mi guardò deluso Matt
-voi eravate lì e non siete entrati per chiedere scusa- dissi
-noi? Cosa abbiamo fatto?- parlò Matt
-guarda, non ti rispondo nemmeno- dissi guardandolo
Justin mi guardò indifferente
- okay Madison, ci scusiamo per quello che è successo- disse Matt
Justin scosse la testa
-vuoi andare in ospedale da sola? Bene, vai - disse Justin per poi entrare dentro in casa
-ovvio che ci andrò- urlai per farmi sentire, guardai Matt che mi guardò confuso
- ha ragione Justin, sei impossibile- disse Matt per poi andarsene anche lui.
-perché voi maschi siete uguali-
Mi ignorò
Entrai e dissi l'autista di proseguire
Cecilia rimase in silenzio
Piansi e Cecilia mi diede un abbraccio
-andrà tutto bene- disse Cecilia accarezzandomi la testa
Arrivammo in ospedale
Cecilia parlò al posto mio
Feci il prelievo e cominciai ad aspettare, ci volle un'ora del risultato
Vidi uscire una donna che sorrideva e mi diede un foglio
-che c'è scritto?- chiesi a Cecilia
-oh mio dio Madison, sei incinta di tre settimane - esultò Cecilia abbracciandomi
Ricambiai l'abbraccio e saltammo di gioia
Uscimmo dall'ospedale
-ho un'idea - dissi salendo sulla limousine
-dimmi- sorrise
-voglio fare uno scherzo ai ragazzi, è una piccola vendetta -dissi ridendo
-ci sto, amo le vendette- disse Cecilia
Spiegai il piano e lei rise
Arrivammo alla villa
- sicura di volerlo fare? Ti uccideranno- rise
Annuii
#Justin
Non riuscivo a crederci che se n'era andata senza di me.
Sentimmo la porta aprirsi e vidi Madison infuriata e Cecilia con lo sguardo abbassato
Io e Matt ci alzammo dal divano
-che cazzo hai combinato?- urlò spingendomi violentemente
Potei immaginare che il risultato era negativo ma perché trattarmi cosi?
-Madison -restai scioccato per la sua reazione
-l'infermiera ha detto che il bambino, io - si fermò non riuscendo a parlare
La guardai spaventato
-cosa?- sbottai
- guarda tu stesso- mi diede un foglio e il risultato era positivo
Sgranai gli occhi e guardai Madison e Cecilia sorridere
-positivo - dissi riguardando il foglio- cazzo è positivo -urlai felice
Andai da Madison per prenderla in braccio e la baciai più volte
Fanculo litigi, sarò padre cazzo
Avevo il cuore che batteva all'impazzata
-sei contento?- chiese sorridendo
- contento è poco piccola, mi hai fatto prendere un infarto - dissi ridendo
-ve lo siete meritati e adesso siamo pari- prese il foglio dalle mie mani- saremo genitori- disse guardandomi
Sorrisi
-non vedo l'ora che nasca - dissi contento
OH MY GOD
BIMBO IN ARRIVOOO
AWWW
SEI MALEFICA MADISON HAHAHAH
PS
Ripeto
Se queste parole "No te preocupes, ella tiene sus cosas y se enoja fácilmente" non sono giuste
Vi prego di perdonarmi, non conosco nessuno che parla spagnolo
6 voti e continuo
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