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24. (prima parte)

ATTENZIONE, PRIMA DI LEGGERE DOVETE SAPERE CHE QUESTO È IL CONTINUO DELLA STORIA DI TRUE LOVE.
LA CONTINUO QUI PERCHÉ C'È STATO UN PICCOLO PROBLEMINO E COSÌ AVEVO PENSATO DI CREARNE UN'ALTRA STORIA COSÌ CHE LA STORIA ANDASSE AVANTI.
PRIMA DI  LEGGERE LA STORIA, DOVETE ANDARE SUL MIO PROFILO @PORTAMICONTETIPREGO E ANDATE DOVE CI SONO LE STORIE E LÌ TROVERETE LA STORIA TRUE LOVE.
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Per tutto il tempo scherzammo come dei pazzi ubriachi.
David oggi aveva comprato una torta per me.
Cioccolato e panna.
Era la mia prima torta ed ero così felice.

Finemmo di mangiare la torta e sentimmo suonare il campanello
David andò ad aprire.
Sentii una voce femminile e mi girai.
Una ragazza mora, con le tette rifatte e un fisico davvero magnifico si avvicinò a Justin per salutarlo.

Guardai Justin che sorrideva e guardava le tette di quella ragazza.
Diedi un calcio al ginocchio e fece una smorfia di dolore e mi guardò malissimo.

Con quale coraggio? Io sono ancora qui. Pensai

-così è lei, è bellissima Justin- parlò la ragazza
Mi aveva fatto un complimento? Aspetta, cosa??
Justin avrà parlato di me?

-allora signorina? Andiamo a vestirci ? - mi chiese mostrando dei vestiti
-cosa sono?- restai scioccata
-uhm, vestiti?- disse come se fossi pazza
- ma non mi dire - feci finta scioccata e feci un sorriso finto- intendo dire, dovrei mettere questi vestiti ? Ma le hai rubati dalle prostitute?-

La ragazza smise di sorridere

-tesoro, dovresti seguire la moda del 2015-
-mi spiace non ho voglia di seguirli -
La ragazza mi guardò un po' leggermente offesa
Justin intervenne.
-Zaria puoi andare, grazie mille- disse Justin spingendola verso le scale che portava sotto.
-cosa? Non deve truccarsi?- urlò la ragazza
Ma che problemi aveva?

Guardai questi "vestiti", pantaloncini che si vedeva il sedere e la maglietta scollata, come minimo arrivava fino al seno.
Li guardai disgustata.
-dai, non è male- disse David ridere sotto i baffi
-indossa tu questi vestiti, io non li metterei nemmeno se arrivasse il presidente Obama -

Arrivò Justin
-cosa aspetti? Prova- disse impaziente, prese la maglietta e sorrise compiaciuto
- neanche morta-
- non fare la bambina - mi spinse verso le scale e salimmo
-Justin, sembrano uscite da sexy shop-
Sentii ridere dietro di me
-sei esagerata, indossa e niente storie - entrammo in camera e si mise sul letto
- esci - dissi diretta
- perché ? Voglio stare qui- si sdraiò
-Justin- sospirai
- vai al bagno, cosa vuoi?- rise
Andai nel bagno e chiusi a chiave silenziosamente.
Aspettai due secondi, vidi la maniglia abbassarsi e sorrisi soddisfatta
-Sei stato fregato, pervertito- urlai ridendo
-cazzo- si lamentò- dai fammi entrare -
-Justin, devo cambiarmi o non si esce - dissi
-poi dici che sono io il più cattivo in questa casa- sentii la sua voce allontanarsi

Ma quanto idiota poteva essere?
Era così tenero.
Immaginavo che lui fosse sdraiato sul letto con il musone e a braccia conserte.
Indossai questi vestiti e sembravo che ero appena tornata da un sexy shop letteralmente.
Mi sistemai i miei capelli e li lascia sciolti
Non potevo crederci, mi sentivo nuda.
Uscii e vidi Justin a pancia in giù
-Justin hai una felpa da prestarmi ?- chiesi.
Justin si girò, si alzò e mi guardò dalla testa ai piedi
-woah piccola, troppo scollata- si morse il labbro
-Justin hai una felpa o no?- chiesi impaziente sentendo il disagio.
- come siamo nervosi oggi- andò dall'armadio e prese una giacca di pelle
- non te la metti tu? - chiesi
-ne ho tantissime- poggiò sul letto

-okay- presi la sua giacca indossandola in fretta e alzai la cerniera - come sto?-

-una bellissima cattiva ragazza - sorrise compiaciuto -andiamo?- porse la sua mano, presi la sua mano intrecciando le dita e annuii

Andammo a piano terra e vidi David in piedi
-vieni anche tu?- domandai sorridendo
- certo- disse guardandomi le cosce
Mi sentii di nuovo a disagio
Sentii un rumore segno di uno schiaffo
Vidi Justin che guardava male David

-idiota- sussurrò Justin e David rise
-aspettate, ho dimenticato di prendere una cosa- salii velocemente
Entrai in camera e presi i miei soldi.
Adesso potevo spenderli per me.
Scesi e vidi Justin staccare la chiamata.
-forza andiamo- disse David
Le loro facce non sembravano entusiasti di uscire.

Uscimmo e salimmo in macchina
Per un ora nessuno di noi parlava
Justin era al lato del passeggero mentre David guidava e io ero dietro.
Guardai Justin, sembrava freddo, pensieroso e distaccato.
Picchiettai la sua spalla
Si girò
-cosa c'è?-
-cos'hai? Sei pensieroso- dissi premurosa
-niente, non ho niente, sono stanco-
-non ti credo -dissi accarezzando la sua spalla
-lasciami in pace Madison- disse
Tolsi la mia mano dalla sua spalla un po' delusa dal suo comportamento
-okay- sussurrai guardando le mie dita
Ero offesa, perché voleva uscire dato che era così stanco? Anche se non credevo che lo fosse.
Vedevo un Justin incazzato.

Decisi di non parlare, altrimenti scoppiava di nuovo una lite, come se non bastasse mi ignorava.
Cosi parlai con David.
-Quanto manca David?- domandai

-pochi minuti-sorrise
Quel ragazzo sorrideva sempre,

David svelami il tuo segreto, perché in questo momento ne ho bisogno. Pensai

Guardai Justin che fumava una sigaretta
Tossii
-Justin non potevi aspettare di fumarla dopo ?-
Abbassai il finestrino per respirare meglio
-no- disse freddo
-potevi abbassare il finestrino eh-
-no, stai zitta- disse di nuovo con il tono freddo
-amico rilassati- disse David
- potete finire di parlare? Che cazzo, non posso nemmeno tranquillizarmi un po', sempre problemi -urlò- per di più dobbiamo uscire proprio adesso? non ci voleva cazzo - sussurrò tirandosi leggermente i suoi capelli
Guardai Justin cosi delusa
-stai calmo, vedrai che si sistemerà tutto - disse David

RAGAZZE SCUSATE PER L'ATTESA
SPERO CHE NOTERÀ PER CHI LEGGEVA LA STORIA DI PRIMA

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