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Heyooo
Allora, ho dimenticato come si chiama una persona su wattpad che oggi è il suo compleanno.
Sono dispiaciuta per due cose; il fatto che non ricordo il nome di quella ragazza perché stranamente non ci sono più i vecchi messaggi su wattpad (per favore ditemi cosa sta succedendo).
E il fatto che non siamo arrivati a 70 voti.
Spero che questo capitolo vi piaccia
Comunque auguriiiii🎁🎂🎉🎊🎆🎈, questo è il mio regalo per te. Almeno mi sono ricordata del tuo compleanno😅
In questo momento so come si sente Madison hahaha
***
#Madison
Justin era davvero un bravo ragazzo, mi faceva sentire bene e ogni tanto mi riempiva di complimenti di quanto fossi bella ai suoi occhi senza trucco e con il pigiama.
Ultime ore erano davvero piacevoli con lui.
Chissà se ritornerà di nuovo oggi.
- dottore quando potrò uscire?- chiesi sorridendo
Matt, il ragazzo moro, mi disse che quando uscirò da qui potrò vedere la sua famiglia. Disse che loro erano la mia famiglia e finalmente oggi verranno a trovarmi.
- forse più tardi, magari dopo pranzo- disse
Questo significava che non ce ne sarà bisogno che mi facessero una visita.
Il mio cuore si rabbuiò
- potrò riavere la memoria dottore?- chiesi cambiando tono
- certo, mia cara. Con questa famiglia scommetto con la mano sul fuoco che ricorderai tutto- disse facendo un sorriso dolce - Madison, ti chiedo solo di non credere niente a nessuno oltre i ragazzi che c'erano qui, va bene? Devi ricordare tutto da sola- mi consigliò il dottore
- un ultima cosa - arrossii - quel ragazzo, Justin, non so se si ricorda quel biondino, è un bravo ragazzo? O meglio, lei sa cosa sono per lui?- chiesi
Il dottore ci mise un po' a rispondermi ma poi mi sorrise di nuovo
- certo, altrimenti non sarebbe qui a chiedermi di te, e poi cara Madison, come ho detto prima, non devi credere a nessuno. Quello che senti, fai. Ovviamente devi sentirlo dal tuo cuore se quella persona è davvero bravo o cattivo-
-Ho un po' paura signore, ho paura di ferire qualcuno - dissi
- ti vogliono bene, loro saranno sempre con te, se sono veri amici e una vera famiglia. Non ti stressare, vai determinata e non pensare a nulla a parte se c'è qualcosa che devi ricordare. Adesso devo andare, Justin arriverà a momenti-
Mi fece l'occhiolino
Arrossii e sorrisi
- Grazie dottore- dissi
Il dottore uscì
Mi piaceva Justin, sorridevo grazie a lui.
Mi dispiaceva che non ricordassi nulla di lui e stranamente volevo conoscerlo.
Qualcuno entrò e bussò la porta
- salve, scusa è qui la stanza 154 giusto?-
Annuii confusa
- bene- disse entrando senza il suo permesso e si sedette nell'altro letto e guardò il suo cellulare
- chi sei? Perché sei qui?- chiesi
Mi guardò confuso
- uhm, sto aspettando mia nonna. Ti do fastidio? Se vuoi posso andarmene- chiese alzandosi dal letto
Arrossii e scossi la testa
-E' solo che pensavo che questa fosse la mia stanza. Non pensavo che ci sarebbe stata un'altra persona- dissi confusa
- Oh, questa è per due persone. Ti hanno trasferita suppongo- fece un piccolo sorriso
Annuii e sentii le mie guance andare a fuoco
- mi presento, mi chiamo Andrew Frichwest - si avvicinò e mi porse la sua mano
- non l'ho mai sentito questo cognome, è carino. Mi chiamo Madison, purtroppo non so ancora il mio cognome- dissi prendendo la sua mano
- un bel nome per una bella ragazza- sorrise
- grazie - arrossii sempre di più
Perché sentivo le guance caldissime?
- come mai sei qui?- chiese
- non lo so- dissi
Tutto d'un tratto non capii perché fossi qui.
Quando mi ero svegliata avevo questa benda alla testa e un forte mal di schiena
- hai sbattuto la testa?- chiese vedendo la mia benda
- credo di si- risposi incerta
- non preoccuparti, non forzarti. Credo di aver capito cos'hai. Comunque anche mia nonna ha perso la memoria- disse e smise di sorridere quando nominò sua nonna
- cosa le è successo? Se posso saperlo- chiesi cercando di non essere troppo invadente
- lei ha avuto un incidente cadendo dalle scale ed ora non si ricorda nulla di me. Lei ha solo me ed io ho lei. Spero solo che si ricordi di me, è brutto quando una persona a cui vuoi tanto bene non si ricorda nulla. Penso che provi anche tu questa sensazione- disse
Annuii tristemente
- cazzo, scusa non volevo. Ho parlato troppo-
Vidi le sue lacrime
- No, non ti preoccupare. Scommetto che tua nonna è una donna molto forte e credo che sia fortunata ad averti. Non vedo l'ora di conoscere tua nonna- sorrisi dolcemente
Ricambiò il sorriso.
Il ragazzo sembrava tutto a posto.
- da quanto tempo sei qui? - chiesi
- quattro giorni, mia nonna è ricoverata e adesso, forse, vedremo se uscirà questo pomeriggio-
-anch'io, dopo pranzo- dissi entusiasta nel vedere tutta la mia famiglia e i miei amici.
-wow, hai la fede nuziale- guardò le mie mani
Seguii il suo sguardo e non me ne ero resa conto di averlo
- una fede? Ma io non sono spos- mi bloccai -oh mamma, non lo so - dissi guardando l'anello
-hey, tranquilla, forse non lo è ed è un anello come quello della fede nuziale. Anche se lo fosse, saresti stata felice?-
Annuii
-si perché non mi sentirei sola e, se fosse così, sicuramente, avrà il cuore spezzato- sospirai - io spero che sia un normale anello da bigiotteria, perché soffrono già la mia famiglia e i miei amici. Non vorrei che soffrisse quella persona che mi ha sposato-
-comunque si vede che è oro vero- rispose
- hey, se ti ama davvero, è normale che soffra. Spero col tutto il mio cuore che tu possa riavere i tuoi ricordi- mise una mano sulla mia spalla
- lo stesso per tua nonna. Grazie Andrew-
Fece l'occhiolino
Sentii bussare alla porta
-avanti - dissi
La porta si aprì e vidi finalmente Justin.
Ma il suo sguardo cadde su Andrew.
- ciao Justin, finalmente sei tornato -
Non riuscii a capire perché stavo sorridendo da quando entrò da quella porta
- si, uhm, lui chi è?-
Notai la sua strana voce fredda
-ohw, lui è Andrew, Andrew lui è Justin il mio migliore amico- dissi contenta
Justin guardava Andrew come se volesse capire perché lui fosse qui.
- capisco, e cosa ci fa qui?-
Ecco
- aspetto mia nonna, mi hanno detto di aspettare qui- spiegò Andrew
Era la prima volta che Justin non mi guardava e, forse, si stava arrabbiando.
Ma perché?
-okay, puoi lasciare la sua mano- disse
Rimasi sbalordita dalla sua reazione
In effetti le nostre mani erano intrecciate, con la quale Andrew lasciò.
Immaginai la mia faccia rossa peggio di prima
-ehm, vado a vedere come è finita. Scusate- disse lasciando la stanza imbarazzato
-perché l'hai trattato male?- chiesi dispiaciuta per il ragazzo appena uscito
- perché lui ti teneva per mano?- chiese freddo
Non l'avevo mai sentito Justin in quel modo.
-mi stava dando conforto- dissi intimorita dal suo sguardo
- non devi parlare con gli sconosciuti Madison, è pericoloso. Non farlo mai più- disse severo
- mi dispiace, hai ragione, solo che ho voluto fare amicizia con lui- dissi dispiaciuta e distolsi il suo sguardo
Ma quel ragazzo era simpatico. Pensai
- ti ha detto qualcosa? Ti ha fatto qualcosa?-
Scossi la testa
-no, lui voleva darmi conforto e- mi interruppe
- è pericoloso, specialmente se sei in queste condizioni e qualcuno che non conosci entra e ti parla- disse arrabbiato
- Justin, lui è entrato qui perché sua nonna l'hanno trasferita in questa stanza e la stava aspettando.-
- il punto è, parlare con gli estranei è pericoloso- disse
Rimasi in silenzio sapendo che aveva del tutto ragione
Annuii
Dopo cinque secondi di silenzio, lui mi baciò la guancia.
- scusa se ti ho parlato in questo modo, lo faccio per proteggerti- disse - mi sei mancata-
Finalmente quel Justin con uno sguardo dolce ritornò
Sorrisi
- posso abbracciarti?- chiesi
-certo che puoi- disse per poi abbracciarmi
Ricambiai e sentii il suo profumo
- ti voglio bene, so che non ti conosco del tutto ma sento già che ti voglio un mondo di bene e sento anche che posso fidarmi di te- dissi
- anch'io piccola- lo sentii sospirare
Ci staccammo e lui si sedette sul letto
-comunque, anche se l'hai fatto per proteggermi, la quale io ho apprezzato, sei stato un po' duro con Andrew. Sta passando un brutto periodo per via di sua nonna che ha perso la memoria come me- dissi prendendo le sue mani come ieri sera
- lo sai che sono geloso- baciò la mia mano
Ridacchiai
- già, l'ho visto- dissi
- ti ho portato una cosa- disse lasciando le mie mani
Prese la busta che aveva prima in mano e lo mise sulle mie gambe
- per me?- lo guardai stupita
Annuì
- sul serio? Grazie- sorrisi
Aprii la busta e c'era un peluche di orsacchiotto
Vidi che nella pancia dell'orso c'era una M e una J
-queste sono le nostre iniziali - disse notando la mia confusione
Sorrisi ancora di più e lo abbracciai
-grazie mille, Justin - diedi un bacio sulla sua guancia - è un regalo meraviglioso- dissi rimettendo a posto
- così quando sarai triste, penserai a me. Okay, ti avverto non sono mai un tipo tenero, ma per te lo faccio volentieri-
- si vede - ridacchiai - da come hai detto quelle cose ieri sera, l'ho notato subito. Ma non importa, mi basta come sei veramente, anche se adoro il tuo lato dolce e protettivo-
-dicevi sempre la stessa cosa- mi sorrise tristemente
-allora è la verità, quello che ho detto è tutto vero- dissi accarezzando la sua mano
Justin ed io ci guardammo intensamente, come se fossimo ipnotizzati.
Il suo sguardo era sulle mie labbra.
Ed io volevo che lui fosse più vicino, sempre più vicino.
Era come se avesse letto il mio pensiero perché lui si stava avvicinando.
Morsi il labbro e arrossii violentemente
Lui, subito dopo, mi fece il solletico e cominciai a ridere.
- no, ti prego basta- risi
- sei mia, vero?-
Non risposi continuando a ridere e dimenandomi
-allora? Non sento quelle paroline-
- si, sono tua, adesso per favore basta-
- quindi mi ami? -
- si- urlai ridendo
Lui smise di farmi solletico e si avvicinò all'orecchio
- risposta esatta, piccola-
Venne un flashback
#Flashback
-sei la mia principessa- disse contento
-wow, sei diventato veramente un romanticone in un lasso di tempo, mi lasci senza parole- risi
-se la mia piccola vuole questo, allora lo farò, ma solo con te -
***
Per tutto il tempo restammo in camera nostra a ridere e scherzare
-non dargli la pizza al pesce- risi
-okay, mi spiace pesce, ma devo mangiarla, tu hai il tuo cibo - disse guardando il pesce e mangiò la pizza
-sapessi quanto è buona signor pesce - parlò a bocca piena
- sei uno scemo, sappilo- risi ancora di più
Si girò
Ci fu due secondi di silenzio e poi sorrise
-sei ancora sporca- rise
-certo perché qualcuno mi ha lanciato una fetta di pizza in faccia- dissi cercando di fare la seria ma non ci riuscii e scoppiai a ridere
-chi è l'idiota che ti ha fatto questo?- fece finta di essere sorpreso
-tu- puntai il dito verso di lui
-non è vero, le pizze volano- mise le braccia a conserte
Dopo un po' finimmo di mangiare la pizza ed io sistemai il letto, c'era un disordine catastrofico.
-le donne delle pulizie ci ammazzeranno - risi notando un completo disastro
-io ho l'arma speciale - mostrò il cartone della pizza
Risi ancora di più e lancia un cuscino arrivandogli dritto in faccia
Restò serio
oh oh
-mi hai tirato l'arma più potente che c'è?- mise una mano al petto- sono offeso- non riuscì ad avere tempo e subito dopo mi misi sopra di lui dandogli cuscinate
-fortuna che sono più forte di te piccola- mi spinse
Si mise sopra di lui e mi fece il solletico
- basta - mi dimenai
Cominciai ad essere rossa in faccia dallo specchio per la risata
-dimmi che mi ami e la smetto- disse ridendo
-ti amo e ti amerò sempre- urlai -smettila adesso-
#Fineflashback
Guardai Justin stupefatta di quel ricordo che mi era nuovo.
Justin sembrava spaventato dalla mia reazione
- Madison, smettila di guardarmi così che succede?-
- ho avuto una specie di flashback, di noi. Stavamo in una stanza e noi ridevamo e facevamo e dicevamo le stesse cose poco fa. Non capisco- dissi
Justin non sapendo cosa dire e glielo si leggeva negli occhi che lui ne era a conoscenza.
- Justin, voglio che mi racconti tutto, sono ore che cerco di capire chi sono, chi siete voi e cosa siamo noi- dissi con un tono di tristezza - voglio solo che tu mi dica la verità, non voglio farvi soffrire. Voglio rendervi felice e anch'io-
- piccola, so che stai attraversando un brutto momento, non so come ci si sente ma deve essere brutto a non ricordare nulla, ma tieni duro. Poco fa ti sei ricordata qualcosa ed è un bene sia per te e per tutti noi. Questo significa che riuscirai a ricordare pian piano- disse accarezzandomi
Scossi la testa
- non voglio essere un peso per voi- presi la sua mano - voglio chiederti una cosa, ti prego rispondi almeno questa domanda-
Sospirò
- ti posso dare un indizio, non voglio danneggiarti, per quanto sia dura a non dirti tutto, devo farlo-
- d'accordo- tossii - questo anello che ho qui - alzai la mano sinistra - sono sposata?- chiesi
Rimase a fissarmi stupito
Come se avessi toccato il suo punto debole
- non posso rispondere, puoi chiedermi qualsiasi cosa ma riguarda a questo no. Mi dispiace-
- hai detto che puoi darmi un indizio, dimmi si o no, ti prego- dissi
Avevo il cuore in gola.
Ci stese due minuti in silenzio e cominciò ad annuire.
-ti prego, dimmelo ad alta voce-
- si, sei sposata e hai due figli-
Sgranai gli occhi
Sentii le mie lacrime sulle mie guance e misi una mano sul mio petto
-davvero? Oh mio Dio-
Non riuscii a credere
- ma non chiedermi chi è tuo marito, ho già detto abbastanza- disse
- grazie, quello che hai detto significa molto per me - abbracciai Justin
- lo so - baciò la mia spalla
***
Justin continuava a dirmi che i miei figli mi assomigliavano tantissimo.
- dimmi un po', mio marito è un brav'uomo? È come un principe nelle favole? Mi tratta bene?- sorrisi
- Madison - alzò un sopracciglio con un piccolo sorriso
- andiamo, voglio sapere se quell'uomo mi ama- dissi
- certo che ti ama, più della sua stessa vita- disse mettendo una ciocca dietro all'orecchio
Forzai un sorriso
- davvero? Allora perché non si fa vivo? Perché non è venuto?-
Justin rimase in silenzio
-vorrei che fossi tu mio marito, sei cosi buono - dissi nonostante l'imbarazzo
Justin fece un sorriso grande
Aveva un sorriso bellissimo.
Mi diede un bacio sulla fronte
-allora, cara Madison, devo buttarti fuori, puoi andare a casa dalla tua famiglia - disse entrando con un sorriso
- davvero?-
I miei occhi si illuminarono
- certo che si-
- finalmente - abbracciai Justin non capendo il motivo
Potrò finalmente vedere la mia famiglia e i miei figli
Dopo un po' rientrò Andrew con una donna anziana che stava sulla sedia a rotelle.
- ma dovete venire due volte alla settimana, per essere certi che tutto vada per il meglio- aggiunse
- grazie - Justin diede la mano al dottore con la quale il dottore ricambiò con una stretta di mano
Feci anch'io la stessa cosa
- hey, Andrew tra poco uscirò da qui- sorrisi esaltata
Mi fece un sorriso
- sono felice per te - disse
- che carina la ragazza, non me la presenti?- disse la signora dandogli una piccola leggera spinta al nipote
- oh, certo, questa è mia nonna, Alice - indicò quella donna - nonna, lei è Madison-
- piacere mia cara, sei bellissima-
Arrossii
- anche lei, signora- dissi imbarazzata
- a quanto pare Madison ti sei fatta dei nuovi amici - ridacchiò il dottore -signora Merlot, tra poco la visiterà una mia collega, il mio turno è finito. Ci vediamo domani per la visita, arrivederci - disse per poi andarsene
Justin sembrava silenzioso
- lui chi è?- chiese quella donna anziana
Capii che si riferiva a Justin?
- lui è Justin, il mio migliore amico ed è la persona più buona del mondo - dissi
Justin sembrava imbarazzato
- ohw, per un attimo ho pensato che fosse il tuo ragazzo- disse - è un bel bocconcino- sussurrò mettendo una mano di lato della sua bocca
- lo so - feci la stessa cosa
Scoppiammo a ridere
Finalmente Justin sorrideva.
Da quando aveva visto Andrew sembrava davvero, davvero, davvero geloso.
Il fatto che lui era geloso ed era l'unico a farmi visita ogni minuto della giornata, immaginai che anche prima lui fosse un migliore amico perfetto. D'altronde, gli altri erano occupati e ieri non ero affatto a mio agio coi ragazzi. Per carità loro si comportavano da buoni amici, ma non erano presenti o avevo quel tipo di confidenza come Justin.
Mi sentii un peso per lui, come se non bastasse soffriva per causa mia e non capivo ancora per quale motivo non ricordavo nulla.
Dopo un po', ritornò il dottore di prima.
Ero curiosa, cosi gli avevo chiesto perché avessi una benda
Il dottore mi spiegò che è stato un incidente per il fatto che mi avevano spinto senza farlo apposta.
Dopo mezz'ora
Arrivarono Matt, David e un'altra persona che non avevo mai visto.
Justin si arrabbiò non capendo il motivo
- che ci fai qui?- sbottò arrabbiato andando verso a quella persona faccia a faccia, dopo si girò verso di me - entra nella stanza-
- perché?- chiesi intimidita dal suo sguardo
Ero spaventata per la sua reazione
Justin cercò di parlare ma quella persona glielo impedì
- nonostante quello che gli è successo, la tratti ancora così? Sono venuto qui per sapere come sta-
- chi sei?- chiesi confusa
- tu mi conosci Madison, sono Josh- si avvicinò a pochi passi - non ti ricordi di me?-
Justin lo fermò mettendosi davanti a me
- vuoi seriamente farlo?- sbottò- non avvicinarti a lei- disse
- ragazzi vogliamo smetterla? Madison non farci caso, quei due non vanno d'accordo - disse Matt prendendomi per mano
- l'avevo capito- dissi imbarazzata da quella situazione che si era creata
- l'hai vista, sta bene ma non grazie a te, sparisci- disse Justin
- Justin, per favore non trattarlo così- dissi
Mi dispiaceva quel povero ragazzo.
#Matt
Justin si trattenne a urlarle addosso quando vide che parlava di Josh
- Josh, giusto?- sorrise Madison - scusa ma non ricordo chi sei, però sembra di averti visto da qualche parte-
- perché mi conosci già in effetti, tranquilla. Volevo sapere come stavi- disse
- sto bene, grazie- sorrise
Vidi la faccia di Justin rosso fuoco capendo che tra un momento all'altro sarebbe scoppiato
Presi il braccio di Justin sapendo cosa aveva in mente.
- Justin, non puoi comportarti cosi di fronte a lei. Non deve assolutamente stressarsi. Non si ricorda di lui e non puoi arrabbiarti con lei-
- hai idea come mi sto sentendo? Perché è qui?-
- ha insistito amico, scusa ma Josh ci teneva a vedere Madison- dissi
- mi stai prendendo per il culo? Quel figlio di puttana ha cercato di portarmi via mia moglie. Lo dici proprio a me che ci teneva a vederla, sono sicuro che ha in mente qualcosa- disse nervoso
- senti amico, voglio che non parliate di questa storia davanti a Madison okay?- sbottai - mia sorella ha bisogno di stare nella tranquillità assoluta cosi che lei si ricordi qualcosa. Non puoi impedirle niente, adesso stai calmo e lasciala stare. Lei adesso ha bisogno di affetto. Se rivuoi di nuovo tua moglie, cerca di starle accanto senza urlarle contro o arrabbiarti o rimproverarla, così non l'aiuti di certo-
- Non voglio che quel figlio di puttana sta con lei e se non lo conosce, diciamo che mi ha fatto un favore dimenticandosi questo bastardo, perciò lasciami il braccio- sbottò arrabbiato togliendo dalla mia presa
- ma ti senti? Cazzo come puoi dire una cosa del genere? Lei ha perso la memoria, non puoi essere così stronzo -
Ci guardammo e ci fulminammo con lo sguardo
- Matt, ricordi il motivo per cui Madison ha perso la memoria? Grazie a lui -
- no, la colpa è tua. Tu l'hai spinta e l'hai quasi uccisa-
Justin rimase in silenzio e mi guardò come se avessi toccato il suo punto debole. Il ché lo era.
Sospirai cercando di non esagerare.
- se la ami, cerca di non essere stronzo e comportati come un bravo marito. Lei ha bisogno di te, lo sai - aggiunsi
Andai verso Madison che parlava vivamente con i ragazzi
- andiamo sorellina? - abbracciai da dietro
- si, per favore non ne posso più di stare qui- ridacchiò, dopo un po' il suo sorriso sparì - dov'è Justin? - chiese
#Madison
Non vedevo Justin
- sicuramente è già sceso- disse Matt prendendo la mia mano
- va tutto bene?- chiesi notando la sua espressione
- certo-
Uscimmo dall'ospedale e infatti trovammo Justin accanto alla macchina che stava fumando una sigaretta
- non mi hai mai detto che fumi - dissi andando verso Justin
Abbracciai il biondo ma lui non ricambiò
Arrossii e ci rimasi malissimo
- guidi tu?- parlò David
Annuì
Mi staccai timidamente
Justin e Josh si guardavano malissimo ed io non capivo il motivo perché si odiavano.
- Justin, c'è qualcosa che non va?- chiesi triste per la sua freddezza
Finalmente i suoi occhi si spostarono verso i miei continuando a fumare la sua sigaretta
- Madison, tu ti fidi di me?- chiese tutto d'un tratto
- certo che si- risposi
- mi vuoi bene?- chiese
- tanto così- allargai le mie braccia - scusa le mie braccia non sono abbastanza lunghe per dirti quanto ti adoro- dissi
Intravidi il suo piccolo sorriso ma durò pochi secondi diventando serio
- non voglio che ti avvicini a Josh- disse - non credere nemmeno a una sola parola che esce dalla sua bocca, intesi?-
Trovai carino che Justin mi proteggesse ma, perché lui non sopportava Josh? Per quale motivo non voleva che mi avvicinassi qualche ragazzo?
- posso sapere perché?-
- fidati di me, non vorresti saperlo- disse buttando la sua sigaretta
- invece si, Justin sei diventato strano. Prima eri così dolce e adesso non so cosa è successo e sei così. Ho fatto qualcosa che ti ho fatto arrabbiare?-
- no piccola, ti dico solo di non avvicinarti a lui - disse dandomi un bacio sulla fronte
Annuii e sorrisi per il suo gesto
- stai bene?- chiese
- se stai bene, io sto bene- feci una faccia buffa e lo vidi finalmente sorridere
Salimmo, Justin si sedette davanti nel lato del passeggero e mi tirò verso di lui
- no, Justin non ci entro- ridacchiai
- ci entri su, entra-
Mi fece spazio e mi sedetti in mezzo a lui
Arrossii
- sto scomoda -
In realtà non era vero, solo che mi sentivo a disagio
Justin aprì le gambe facendomi sedere in mezzo e mi abbracciò da dietro
Le mie guance andarono a fuoco
- così va bene?-
Annuii
ALLORAAAA IL CAPITOLO 110 E' PRONTO E SE FARETE I BRAVI AD ARRIVARE 60 VOTI AVRETE IL CAPITOLO E VI GIURO CHE IL PROSSIMO E' DAVVERO SCIOCCANTE
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