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Dedico questo capitolo a _Koloured_

Madison sapeva la discussione tra me e David
Dovrebbe sentirsi fortunato che non l'avevo preso a pugni
- ma comunque non dovevi reagire in quel modo- sospirò accarezzando il mio petto - è pur sempre un nostro amico e che ci è sempre stato vicino a noi-
- si è vero, ma mi ha dato fastidio che ti ha messo in mezzo- dissi
- sono preoccupata, spero solo che stia bene-
Guardai la mia bellissima moglie
Così Buona e adorabile
- sei troppo dolce- sorrisi
Sorrise
- sai, mi sono divertita vederti con il fumo che uscivano dalle tue orecchie, sei un adorabile gelosone- ridacchiò
- come non detto, sei cattiva- risi
- ugh, non dire queste cose, mi offendo-
- sai, Daniel comunque mi sta sul cazzo- dissi guardando quel ragazzo che stava con Shelley
- andiamo Justin, è un bravo ragazzo e ha solamente ascoltato il nostro piano-
- se fosse stato un bravo ragazzo non avrebbe messo le sue mani su di te. E poi copriti, questo bikini devi usarlo solo quando siamo soli- dissi coprendo con una tovaglia - vederti con questo però mi ecciti sempre di più -
Rise e alzò gli occhi al cielo
- scusa papino, mi perdoni?-
- adoro quando mi chiami in quel modo- misi la mia mano sul suo sedere

- Justin - mi rimproverò togliendo la mano e la tovaglia -penseranno male -
- siamo marito e moglie, possiamo fare quello che vogliamo -
- non in pubblico- disse
- so che l'abbiamo fatto, ma non sono ancora sazio- le sussurrai all'orecchio
Ridacchiò
- calma leone, non puoi- morse il labbro
- Che ne dici di andare sopra e finiamo quello di stamattina? - morsi il suo lobo
- non sono in vena - guardò da un'altra parte e sorrise
- oh si, vuoi ma hai paura che possano vederci nudi, giusto?- chiesi
- esattamente, mi dispiace amore sarà per un'altra volta- disse coprendosi - c'è freddo- e si distese di fianco dandomi le spalle
Alzai un sopracciglio e non riuscivo a trattenermi
Guardai in giro ed erano tutti impegnati a divertirsi
Misi una mano dentro la tovaglia e toccai la sua intimità
Cercava di togliere la mia mano ma non ci riusciva, a quel punto si stava eccitando
E dopo un po' entrai un dito dentro il suo costume e giocai il suo clitorite
-Justin - sospirò
- stavi dicendo? -
- sei uno stronzo - disse gemendo

-lo so- feci un sorriso malefico
- non qui- sussurrò
- voglio rimanere invece, è eccitante - baciai il suo collo
- per favore -
- come? Non ho sentito- dissi smettendo e uscendo la mia mano dal suo costume
Riprese la mia mano
- Justin -
- non voglio che ci vedano, piccola- dissi
Mi sentii fiero
- ti odio- si alzò e mi prese per mano portandomi dentro casa
- come? Non volevi farlo e adesso? - risi
Entrammo, chiuse la porta a chiave e mi prese il viso baciandomi
Presi il suo sedere e lei saltò mettendo le sue gambe su i fianchi
Andammo in camera nostra e tolsi il pezzo di sopra del costume e rimase a petto nudo.
- questo si che paradiso - sussurrai all'orecchio
Baciai il suo seno per poi andare giù e tolsi finalmente il pezzo di sotto
Tolsi anch'io il costume e rimanemmo nudi
- adesso proverai una cosa nuova- dissi
- cosa?- chiese con il respiro affannato
Mi abbassai dove c'era la sua intimità e subito dopo chiuse le gambe velocemente, fortunato che avevo tolto la testa
-che stai facendo? -
Scosse la testa
- non preoccuparti, ti piacerà- dissi allargando le sue gambe lentamente - fidati-
- non voglio, insomma che schifo leccare l'intimità delle donne -
- scommetto che il tuo sapore è buono, ti piacerà- ridacchiai
Scosse nuovamente la testa e la vidi arrossire
- non devi avere paura-
Mi guardò imbarazzata e allargò le gambe
-sei sicuro? - chiese chiudendo nuovamente le gambe
- più che sicuro piccola, mi divertirò -sorrisi - e anche tu-
Sospirò e chiuse gli occhi per poi riaprendo le gambe
Sapevo che in quel momento era imbarazzata ma doveva superarlo
Mi abbassai e baciai il suo ombelico per poi scendere sempre verso la sua vagina
Arrivando alla sua intimità feci entrare la mia lingua in lei
Aggiunsi le due dita e questo la feci impazzire ancor di più
Prese i miei capelli tirandoli leggermente e sentii i suoi gemiti
Era musica per le mie orecchie
I suoi gemiti riuscirono a farmi eccitare ma prima dovevo finire il mio lavoro
-sto- non riusciva nemmeno a parlare
Invece sapevo cosa voleva dirmi
Feci in fretta e subito dopo venne ma questo non mi fermava
Adesso ero all'estremità
Ero troppo eccitato

Entrai in lei e facemmo l'amore per la seconda volta
O meglio, dovevamo finire stamattina ma Matt insisteva con le chiamate
Baciai il suo collo per poi morderlo
-più forte- sussurrò
Spinsi ancora più forte in lei
Mi sentivo così bene
In quel momento non mi importava che ci vedesse qualcuno

***

- allora? Ti è piaciuto? - la guardai
- devo essere sincera? -
- si-
- non mi sono mai sentita così imbarazzata in tutta la mia vita- rise
- mi piace sentirti gemere sotto di me, quindi farei di tutto per sentirti in quel modo e farti stare meglio-
- la prossima volta che rifarai di nuovo quello che hai fatto in spiaggia ti beccherai un ceffone- ridacchiò
- non ti stavi lamentando - risi
- ugh, smettila- mi spinse leggermente - ti odiavo in quel momento-
- non è vero e lo sai-
Alzò gli occhi al cielo
- comunque andiamo, prima che pensano male - disse mettendo il costume
- beh dovrebbero-
Mi guardò male e alzai le mani
Mi avvicinai a lei
- la prossima volta toccherà qui- strizzai il suo sedere
Rimase scioccata
- scordatelo, non ti darò il mio culo-
- vedremo- diedi una pacca
-stronzo-
- ne vado fiero- dissi mettendo il costume

- beh? Muoviti - disse

La guardai confuso
-perché tutta questa fretta? -
Sbuffò
- Justin, lo sai il perché e adesso sbrigati- si sistemò i suoi capelli
- non parlarmi così- presi il suo braccio e la feci cadere sul letto per poi mettermi sopra di lei
Mi guardò confusa ma subito dopo prese il cuscino e mi colpì
-ah è guerra? - ridacchiai e presi il cuscino e la colpì in pieno
-non vale- urlò continuando a colpirmi
Prese il mio cuscino e riuscì a cambiare posizione mettendosi pancia in giù
-che stai facendo? - risi - stai imbrogliando - urlai
-non devi vincere - disse tenendo stretto i due cuscini
-ah, quindi sai che non puoi battermi- le feci il solletico
-no- urlò - non vincerai mai e poi mai-
Prese le mie mani e mise sotto di lei
Il mio petto si scontrò la sua schiena e ridemmo
-mi stai dando il tuo bel sederino per caso?-
- forse- strofinò il suo sedere contro il mio amico
- Potresti ritrovarti di nuovo senza vestiti e rimarrai a letto per una settimana intera, non provocarmi- dissi

Rimase in silenzio e girò la testa verso di me sorridendo
- non ho paura di te-
- woah, facendo sesso ti rende una guerriera- risi
- dipende- strofinò di nuovo il sedere
- non farlo-
- perché? Voglio dire, se lo faccio vinco sicuramente e muori lentamente- disse
- ci credo- dissi cercando di allontanarmi dal suo sedere ma lei si alzava di più alzandosi
Lo stava facendo apposta
-Madison, ti do una possibilità. Se non mi lasci, credimi non credo che potresti camminare normalmente in spiaggia-
Lasciò le mie mani
- ahia, mossa sbagliata- dissi facendola girare
- no, pietà- rise
- adesso la cerchi? Tu non hai avuto pietà di me ed io di te- dissi tenendo le sue braccia

- ti faccio una proposta- disse
- ti ascolto -
- niente battaglia di cuscini - ridacchiò
- no, troppo facile. C'è altro che tu possa darmi?- morsi il suo labbro
- tanti baci e coccole? -
- e poi? - alzai un sopracciglio sorridendo
- cosa?- chiese - scegli tu cosa vuoi-
- che faremo l'amore quando i bambini andranno a dormire-
- sei impazzito? Potrebbero sentirci-
- o accetti la sfida o ti scopo adesso, mi hai provocato piccola ed è l'ora di pagare-
- va bene va bene-
- brava, sapevo che avresti capito- diedi un bacio sulle sue labbra e mi alzai
Mi lanciò un cuscino
- sei cattivo- rise
- lo so, mi amo anch'io-

***

#Madison

19:12

Ero sollevata dal fatto che nessuno se n'erano accorti che non c'eravamo
Stavamo facendo un bagno e i bambini stavano imparando a nuotare
Da lontano vidi David
-Justin - misi la mia mano sulla sua spalla
Si girò verso di me
- che c'è?- chiese confuso
-c'è David - dissi
Si girò per guardarlo e uscì dall'acqua
Uscii anch'io
-rimani qui- ordinò
- rimango qui, ma vengono Matt e Josh- dissi
- non c'è bisogno- disse
Lo fermai
- Justin, per favore parlate tranquilli-
Sospirò e annuì
- mi fido di te, okay? - diedi un bacio a stampo

Lui andò verso David che lo aspettava
Sapevo che Justin non era un tipo che ascoltava, così andai a chiamare Matt e Josh
Andarono anche loro
- speriamo solo che non succederà niente- disse Cecilia
-lo spero anch'io- incrociai le mie braccia
Il mio sguardo erano puntati su Justin e David
Il loro volto erano tesi e arrabbiati

Stava cominciando seriamente a sentire freddo
- perché tremi?- chiese Cecilia - stai bene?-
- si, sto tremando dal freddo, forse è meglio andare a casa non credi?- la guardai
Annuì
- aspetta, ti do la tovaglia- andò a prendere la mia tovaglia e la mise sulle mie spalle
-grazie- sorrisi dolcemente e mi coprii
- che sta succedendo? - si avvicinò Shelley vedendo David
- non lo so e mi piacerebbe sentire cosa dicono- Cecilia sospirò e si girò verso Shelley - ma comunque sia, non ti avvicinerai a lui fino a quando lui ti chiederà scusa-
Abbassò lo sguardo
- non so cosa gli ho fatto per meritarmi tutto questo-
La abbracciai
- non preoccuparti, se andrà tutto bene Justin mi racconterà tutto-
- hai un marito davvero buono. Spero solo di trovare uno come lui, che mi protegga i tipi come David- sospirò
- succederà, abbi pazienza- dissi - e poi David non è mai così aggressivo. Avrà sicuramente qualcosa che lo ha fatto incazzare, o meglio, qualcuno-

- e se la prende con me? -

Rimanemmo in silenzio
Vidi loro due che si stavano abbracciando
Sorrisi
- grazie a Dio- dissi - comunque dì ai ragazzi di prepararsi, comincia a fare un po' freddo qui-
Vennero verso di noi
- okay- disse Shelley per poi andarsene
David guardava Shelley
- Shelley- urlò David correndo verso di lei
- cosa vuoi? - chiese abbastanza spaventata
- mi dispiace, non so cosa mi è preso- disse David imbarazzato - possiamo parlare? -
- no, non mi fido di te - disse
- per favore, vieni con me- disse prendendola per mano
Stavo sorridendo così tanto che mi facevano male le guance
Rimase a fissarlo e si girò verso di noi
- vai Shelley, fidati- disse Justin
Ci pensò e annuì
- okay- disse

Andarono via con le mani intrecciati
-cosa vi siete detti?- chiesi a Justin
- adesso si che lo riconosco- disse Cecilia
-indovinate- rise Matt
-cosa?- dicemmo in coro io e Cecilia
- gelosia- dissero in coro Justin, Matt e Josh
Sgranai gli occhi

-è cotto di lei-
- non ci credo- dissi - perché si comportava così? -
- una volta l'aveva chiamata per telefono mentre stava consegnando la merce e le chiese se voleva che uscisse insieme a lui e lei aveva risposto no e chiuse il telefono in faccia. Poi l'indomani stava andando a chiederle perché aveva staccato il telefono in faccia e l'aveva trovata in cucina che parlava al telefono e che stava dando un appuntamento a quella persona e in mano aveva un mazzo di rose- spiegò Justin - e da quel momento odiava le cameriere, cioè lei -
- aspetta, hai detto che aveva in mano un mazzo di rose?- parlò Cecilia
- si, perché? -
- io conosco molto bene la persona che gli ha mandato i fiori e che continua a chiamarla- disse
- chi sarebbe? - chiese Matt
- è adorabile e un vero gentleman- sospirò con gli occhi sognanti- l'ultima volta mi ha aiutato a pulire la cucina ed è stato dolcissimo e anche veloce-
- vuoi davvero provocarmi Cecilia? - la guardò malissimo
- sta zitto- rispose
- chi è? - chiesi
- suo cugino- fece l'occhiolino
Capì il suo gioco
- oh, ho capito chi è adesso- sorrisi - ma hai visto i suoi occhi azzurri? Dio mio -
Justin e Matt mi guardarono malissimo
- okay, parlate prima che divento peggio di David- sbottò Matt
- questa cosa adesso mi interessa, chi cazzo è? - parlò Justin - come lo conosci?-
- hey calmatevi- disse Cecilia mettendosi accanto a me
- glielo diciamo? -
- dobbiamo? - sbuffò
- si, dovete- dissero in coro Matt e Justin
Ridemmo
- e va bene, diglielo tu Cecilia- risi

- è un ragazzino di 13 anni- disse
I volti dei ragazzi si rilassarono
- amiamo prendervi in giro- sorrise Cecilia
Andammo a vestirci
-adesso dove state andando? - chiese Matt
- dobbiamo andare a casa, fa freddo- dissi
- ricordi quando ti dissi sopra dell'accordo? Adesso ci ho ripensato, faremo sesso giorno e notte e non mi interessa se i bambini saranno svegli- sussurrò Justin all'orecchio
- no, non puoi cambiare, l'accordo è già preso e devi rispettare-
- voglio proprio vedere- sorrise maliziosamente

***

Ritornammo a casa e Shelley e David parlavano in armonia
Ero così felice
Avevamo fatto pace, tranne Matt e Cecilia che litigavano
- vi sembra l'ora di ritornare signorine? - spuntò la giovane governante - andate a cambiarvi e andate a cucinare- disse con il tono autoritaria
- dagli tempo di lavarsi - sbottai
Non la sopportavo
-va bene, avete pochi minuti. Che fate ancora qui? Muoversi- disse
Cecilia e Shelley andarono via
- sai che sono fatte di carne, vero?- la guardai
- che significa signorina?- chiese confusa
- che non sono dei robot- dissi
- mi dispiace che lei la pensa in questo modo ma è il loro lavoro. Voi tre chi siete? - guardò Daniel, Taylor e Alex - identificatevi stranieri-
Cercammo di non ridere
- ehm, io mi chiamo Taylor, loro sono Daniel e Alex, signor si signorina- disse parlando come dei militari
- non faccia lo spiritoso con me- disse
- mi scusi- alzò le mani

***
ALLORA
QUESTO CAPITOLO CI HO MESSO UNA VITA PERCHÉ
SCRIVERE IN UNA PARTE DEL SESSO È IMBARAZZANTE
È DIFFICILE GIURO
QUINDI, RINGRAZIO LA MIA DOLCE E PERVERTITA AMICA ( NON HA WATTPAD )
CHE HA SCRITTO PER ME QUEL PEZZO HOT

COMUNQUE
SONO ANDATA ALL'H&M E DOMANI CI ANDRÒ DI NUOVO PERCHÉ HO BISOGNO DI UN CONSIGLIO PERCHÉ
C'È L'IMBARAZZO DELLA SCELTA RAGAZZE ED IO NON HO TUTTI I SOLDI PER PRENDERLI TUTTI
MADOO IL PARADISO
VOI AVETE ACQUISTATO QUALCOSA? SE È SI, COSA AVETE COMPRATO?
PER CHI NON LO SAPESSE, H&M CI SONO LE MERCHANDISE STADIUM TOUR

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