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Chapter 4; Primo approccio

Dopo aver pedinato le sette persone fino all'entrata del locale senza farsi vedere, e dopo aver atteso qualche minuto prima di entrare, finalmente anche Changwook fece il suo ingresso nel salone principale, munito di biglietto e maschera.

YooA, non appena l'ebbe avvistato, gli andò subito incontro. Indossava un vestito corto rosa fucsia brillante, senza spalline, e aveva una maschera dello stesso colore che le copriva la zona intorno agli occhi, truccati pesantemente.

Changwook invece aveva optato molto di più su uno stile elegante ma sobrio, vestendosi semplicemente in smoking (come del resto molti maschi avevano fatto), ed indossando una maschera nera.

Sapeva che Hyuna (la sua "ragazza", o meglio, compagna di letto) lo avrebbe linciato, se solo avesse scoperto che il suo caro Changwookie aveva rifiutato un appuntamento con lei per andarsela invece a spassare in un locale di Seoul e rimorchiare una sconosciuta, ma d'altronde lui non aveva potuto fare altrimenti.

Sarà stato anche affascinante, brillante, intelligente, con un gran senso dell'umorismo, e tutto il resto che un ragazzo notabile può avere, ma il vero potere nella famiglia Ji lo deteneva sicuramente la famiglia di YooA; per di più, con tutto ciò che gli era stato offerto in cambio - o meglio, ciò che gli era stato minacciato in caso di risposta negativa - come rifiutare?

«Benvenuti, benvenuti!» all'ingresso li accolse un cameriere con un sorriso a trentadue denti, per poi offrir loro subito un calice di champagne dal suo vassoio.

Entrambi accettarono volentieri, bevendo sempre rimanendo adiacenti al muro d'entrata, finchè Changwook non cominciò il discorso.

«Cugina, non li vedo» le disse a voce abbastanza alta, per coprire il volume di musica assordante che aleggiava nella stanza.

YooA si prese tutto il tempo per finire di bere il suo bicchiere, e solo dopo gli rispose, prendendolo da parte per un braccio.

«Ecco, guardali: sono laggiù, nella zona buffet.» gli sussurrò, allungando un braccio in direzione del piccolo gruppetto di amici che se la stava spassando, mangiando e ridendo, a ritmo di musica.

«E lei chi è? Quella vestita di giallo?» volle rassicurarsi Changwook, aguzzando particolarmente lo sguardo.

«Proprio così» annuì YooA, sembrando insolitamente soddisfatta.

«Allora, un paio di indicazioni prima di cominciare; questo è il piano...» continuò poi lei, tenendogli una mano sulla spalla e il viso a pochi centimetri di distanza dal suo, stando sulle punte dei suoi piedi già infilati in delle scarpe fucsia con tacco 12.

Doveva assicurarsi che Changwook stesse al suo gioco, seguendo le sue indicazioni per filo e per segno, anche perché YooA aveva già in mente un piano perfetto.

***

«Il cibo è superbo! E che dire, la location... è semplicemente magnifica!» gridò Ji An, ammirando estasiata tutta la zona circostante a braccia aperte.

«Ragazze, balliamo?» propose ad un certo punto Baekhyun, prendendo sotto braccio Jing e Ha Rin, per poi voltarsi verso il suo amico.

«Su, Chanyeol, non fare troppo il timido!» lo ammonì, vedendo che se ne stava lì impalato a fissare alternativamente ciascuno di loro, bevendo dal suo bicchiere di vino. Che dire, il suo solito spirito da anima della festa sembrava essere andato a farsi benedire chissà dove, ma per un semplice motivo: Chanyeol non aveva idea che Baekhyun avrebbe esteso l'invito a tutte quelle persone, anzi... si immaginava di riuscire a trascorrere finalmente un po' di tempo da solo con il tanto impegnato Baekhyun, ma a quanto pare nemmeno quella sera sarebbe stato possibile.

Nel contempo Seulgi, che si stava letteralmente ingozzando di bignè alla cioccolata e alla crema per non annoiarsi, ricevette una spallata da qualcuno nella confusione, e finì per farsi andare il cibo di traverso e avere un improvviso attacco di tosse.

«Seulgi-yah! Tieni, bevi un po'!» le corse subito in soccorso Ji An, porgendole il primo bicchiere che era riuscita a sottrarre dal vassoio di uno di quei camerieri che giravano a pattugliare tutta la sala; peccato solo che quel misterioso liquido fosse tutt'altro che acqua, e che provò in Seulgi l'effetto di farla tossire ancora di più.

«Ragazzi, l'accompagno in bagno un momento!» si congedò un attimo dopo Ji An, vedendo che la situazione non migliorava, per poi avvolgere le spalle di Seulgi con un braccio e condurla fuori da tutto quel casino.

Nel frattempo, a qualche tavolo e cameriere di distanza, YooA si stava addentrando soddisfatta fra gli ospiti di quella festa, in cerca del suo principe azzurro.

Quando finalmente riuscì ad adocchiarlo, vicino ad una porta, storse la faccia in un'espressione parecchio sbalordita nel vedere che ci stava provando con la prima cameriera che gli era capitata sotto al naso, indirizzandole epiteti alquanto imbarazzanti.

YooA restò per un'altra decina di secondi in attenta osservazione, finché, quando poi si rese conto che era già ubriaco fradicio, decise audacemente di andargli incontro e, come se niente fosse, prenderlo sotto braccio e sottrarlo dalla cameriera con sincere parole di scuse.

«Guardati, come ti sei ridotto...» mormorò più a se stessa che a Hyungsik, mentre si stava recando fuori da tutto quel casino, pronta per attuare il suo piano perfetto.

All'interno del salone principale, invece, la situazione non stava degenerando... di più.

Fra Baekhyun e Jing non si riusciva a distinguere chi fosse più ubriaco, e il bello è che nonostante ciò continuavano a scatenarsi in pista come se niente fosse, mentre Chanyeol e Ha Rin li tenevano d'occhio imbarazzati, intervenendo qua e là con qualche esclamazione o supposizione, per non far definitivamente calare il silenzio.

«Credi che dovremmo portarli a sbronzare fuori?» propose ad un certo punto Chanyeol, guardando una Ha Rin che, minuto dopo minuto, stava diventando sempre più rossa in viso - fortunatamente non per l'alcool, bensì per l'imbarazzo più totale, e per la forte soggezione che provava nello stare vicino a quel gigante così figo per un tempo che le sembrava infinito.

«V-va bene» rispose allora Ha Rin, prendendo Jing sotto braccio e cercando la prima uscita utile verso la terrazza, seguendo Chanyeol che reggeva a fatica un Baekhyun ormai nel mondo dei sogni, mentre nell'altra mano teneva la bottiglia di soju che i due ragazzi si erano scolati a turno fino a quel momento.

Nel bagno delle femmine, invece, fortunatamente vuoto, Ji An stava aspettando nell'antibagno con le mani nei capelli, mentre sentiva Seulgi emettere versi spiacevoli dal bagno vero e proprio.

«Cosa ho fatto, oddio!» si disperava la diavoletta, camminando avanti e indietro ininterrottamente.

«Seulgi-yah, brava! Rigetta tutto!» esclamò poi, picchiettando con un pugno sulla porta, mentre sentiva Seulgi vomitare.

Ji An non aveva la più pallida idea di che cosa le avesse somministrato al posto dell'acqua, ma, qualsiasi cosa fosse, sapeva che - con l'intolleranza di Seulgi - quest'ultima e l'alcool non andavano molto d'accordo, quindi non potè far altro che sentirsi in colpa.

La ragazza limone uscì dal bagno solamente dopo dieci minuti, una volta che ebbe vomitato anche l'anima.

«Ah... adesso credo di sentirmi più leggera» commentò, accasciandosi sul lavandino per lavarsi la faccia a fatica, mentre Ji An cercava di aiutarla in ogni modo.

«Vieni... usciamo un po' fuori in terrazza a prendere una boccata d'aria» le propose poi Ji An, prendendola sotto braccio e guidandola fuori dal bagno.

Quando si furono reimmesse nella confusione, anche se per poco, Changwook adocchiò le due ragazze dirigersi nella terrazza più vicina, così decise di seguirle di soppiatto, sistemandosi meglio la maschera sugli occhi e sperando di non dare troppo nell'occhio col suo vestito ordinario.

«Seulgi-yah, mi dispiace... mi dispiace davvero tanto» si scusò Ji An a dovere, una volta che le due ebbero raggiunto la ringhiera della terrazza.

Seulgi inspirò a pieni polmoni un po' d'aria pulita, e solo dopo si degnò di rispondere alle scuse della sua amica.

«Non fa niente, Ji An-ah, non l'hai fatto apposta» mormorò, osservando il bellissimo giardino su cui si affacciava quella terrazza.

«Mmh...» annuì Ji An, affranta, per poi poggiare i gomiti sulla ringhiera.

Passarono alcuni secondi di silenzio imbarazzante, nei quali nessuna disse mezza parola, quando finalmente Seulgi ruppe la strana atmosfera.

«Puoi rientrare, se vuoi» disse ad un certo punto, voltandosi verso Ji An.

«Tu non vieni?» spalancò gli occhi quest'ultima.

«Fra poco vi raggiungo... adesso ho solo bisogno di stare un po' all'aria aperta» mentì Seulgi, quando in realtà stava pensando a un modo per restare da sola già da un po', di modo da poter girare liberamente in tutto l'hotel - da brava curiosona che era.

Più che altro, le sarebbe davvero interessato trovare qualcuno con cui attaccare bottone, che non fosse ovviamente né Ji An, né Baekhyun, né gli altri suoi amici che quella sera erano venuti lì con lei, ma... qualcuno di diverso, ecco, fuori dalla solita cerchia.

Changwook era a qualche metro di distanza da loro, aspettando soltanto che l'amica della sua preda si levasse di torno il prima possibile. Del resto, per quella parte di piano YooA non gli aveva dato precise indicazioni su come muoversi, se non il fatto di doverla approcciare.

«Ehm, ehm» dette qualche colpo di tosse all'improvviso, sorprendendole da dietro.

Sia Seulgi che Ji An si girarono simultaneamente, ed ebbero quasi una folgorazione on the spot.

"Dio... ma questo qui è direttamente uscito dal set di un qualche film erotico!" pensò Ji An, senza fiato. Nonostante la maschera, era tanto bello che le aveva persino fatto momentaneamente dimenticare il suo grande amore per Lee Jongsuk (un abituale cliente del Bogum Bar), tanto per rendere l'idea.

"Oh, cazzo..." fu tutto ciò che invece passò per la mente di Seulgi, ancora sconvolta dalla sua vomitata di un attimo prima.

«Posso parlare un attimo con la tua amica?» chiese Changwook a Ji An, che non ci stava già più con la testa.

«Lo... lo conosci?!» Ji An sussurrò col labiale a Seulgi, la quale scosse rapidamente la testa. Era difficile dire chi delle due fosse più esterrefatta.

«C-certamente! A-allora... io vado! M-mi raggiungerai dopo, n-non è vero Seulgi-yah?» Ji An afferrò il concetto dopo un po' di secondi, rispondendo tutta balbettante e dando una lieve gomitata alla sua amica per farla annuire insieme a lei.

Che dire, quel ragazzo, uomo, o qualunque cosa fosse, l'aveva folgorata come i caldi raggi luminosi d'estate.

Seulgi le fece un lieve cenno con la testa, guardandola uscirsene di soppiatto dalla terrazza, mentre Changwook ammiccò in sua direzione con un sorriso mozzafiato, dopodiché, una volta che Ji An fu rientrata dentro, propose a Seulgi qualcosa di inaspettato.

«Ti sto osservando da prima, e non posso più trattenermi: mi concederesti un ballo?» le disse con voce terribilmente sexy, porgendole una mano.

Seulgi restò letteralmente pietrificata a quelle parole e a quel gesto.

Poteva sembrare incredibile, ma, in ventitré anni di vita, nessuno le si era mai rivolto in questo modo al primo approccio, né tantomeno un dio greco sceso in terra come quello che, sicuramente, anche senza maschera Seugi era sicura che sarebbe stato un bocconcino più che appetibile.

«S-sì, v-volentieri!» rispose allora la ragazza dopo qualche secondo, affondando la propria mano in quella del misterioso ragazzo, e trovandola terribilmente morbida e calda.

Il ragazzo la condusse di nuovo all'interno della sala, immettendosi subito in quella che era la pista, con fare parecchio esperto.

Prese la ragazza per i fianchi, e Seulgi portò automaticamente le proprie braccia alle spalle di lui, restando ipnotizzata dal suo sguardo come se avesse appena visto la Medusa.

Inoltre sarebbe dovuta essere ben consapevole di non saper nemmeno ballare, ma in quel momento la sua mente era focalizzata su nient'altro che su quel bel giovane che si ritrovava a pochi centimetri dal viso.

La musica era piuttosto lenta, e i due ondeggiavano a ritmo - Seulgi più che altro seguiva i suoi passi - già da una decina di secondi, quando il ragazzo si decise a parlarle.

«Hai degli occhi bellissimi» le sussurrò, facendole sussultare il cuore.

«G-grazie... anche tu» rispose Seulgi, la cui facoltà di parola sembrava essersi momentaneamente bloccata. Ora esistevano soltanto lui e lei, tutto il resto le pareva semplicemente un'altra realtà.

«Posso sapere il tuo nome?» il ragazzo avanzò un'altra domanda, stringendo di più la presa su Seulgi, non appena in sala cominciò a risuonare con volume soft la canzone 'Shape Of You'.

«Seulgi, Kim Seulgi» rispose lei a testa bassa, arrossendo come un peperone. Chissà perché, ma pronunciare il suo nome davanti ad una persona del genere l'aveva appena fatta sentire vagamente importante.

«E... tu?» continuò ancora lei, vedendo che il ragazzo non le rispondeva, ma continuava semplicemente a sorriderle.

«Changwook. Ji Changwook. Lieto di conoscerti» rispose il ragazzo, esprimendosi in un sorriso smagliante e mostrando i suoi denti perfetti. Dopodiché si sollevò momentaneamente la maschera e le fece un lieve inchino, lasciandola senza fiato.

"Caspiterina... o è tutto rifatto dalla testa ai piedi, ma non sarebbe scientificamente possibile, oppure è proprio una statua greca di natura!" pensò Seulgi, per poi farfugliare qualcosa che assomigliò molto a «Il p-piacere è tutto mio».

Avrebbe tanto voluto aggiungere altro, ma si era resa conto che non ci sarebbe riuscita. La sua mente era semplicemente andata in palla, e non le passava per la testa nient'altro che non fosse "Sto sognando o è tutto vero?".

«Allora, Seulgi, ti ho rubato al tuo cavaliere oppure non sei venuta con nessuno in particolare questa sera?» domandò ancora Changwook, avvicinandosi di più al suo viso e indirizzandosi verso l'orecchio della ragazza.

«Oh, sì... c-cioè, voglio dire, no! S-sono... sono venuta con degli amici.» balbettò Seulgi, maledicendosi mentalmente per l'eccessiva emozione che stava provando in quel momento.

«Ah, menomale... altrimenti non so come avrei fatto se avessi saputo che eri già impegnata con qualcuno» sembrò sollevarsi Changwook, portando una mano al suo viso e accarezzandoglielo un paio di volte.

«Sei davvero affascinante» continuò poi con i complimenti, anche se in realtà stava semplicemente pensando "Ma cosa sto facendo?!", cercando di trattenere un'espressione inorridita.

«Purtroppo il mio unico impegno attualmente è il lavoro» scherzò Seulgi, per sdrammatizzare, cominciando a girare la testa qua e là per vedere se riusciva a scorgere qualcuno dei suoi amici, visto che erano già passati un po' di minuti dalla sua assenza, ma niente.

«Uh, così a primo acchito avrei giurato che fossi una studentessa universitaria! Dove lavori?» esclamò Changwook, falsamente incuriosito.

«No, no, lo studio non fa decisamente per me... lavoro in un umile ristorante. Tu invece?» rispose Seulgi, altrettanto interessata - o se non altro, per dovere di rispetto al ragazzo.

Changwook stava aprendo la bocca per risponderle, quando ad un tratto Seulgi sentì squillare il proprio cellulare a tutto volume con la sua solita suoneria imbarazzante, e si vide costretta a estrarlo dalla borsetta, cliccare il pulsante verde e ad avvicinarsi il dispositivo all'orecchio, rinunciando così a sentire la risposta del ragazzo.

«Ji An-ah?» disse, allontanandosi lievemente dalla pista e tenendo un orecchio tappato.

«Seulgi-yah! Abbiamo quattro grossi problemi!» esclamò Ji An dall'altro capo, facendo intendere che la ragazza avrebbe dovuto raggiungerla immediatamente.

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Piccola preview del prossimo capitolo!

«Yah, ma sei impazzita?! Così si prenderanno un malanno!»

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«Sta bene, sì, da quando ha trovato finalmente un ragazzo»

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«Aish! Che cosa umiliante! Mi fa venir voglia di cambiar lavoro!»

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«Mostrati, se non vuoi ricevere un colpo basso!»

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«Tu ed io... insomma, noi...? Non ci posso credere...»

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