"Siete così tanti..."so che non è il modo giusto per iniziare,ma la salivazione è diminuita,il battito cardiaco accelerato e le gambe tremanti, "sapete che non sono bravo con i discorsi e sono sicuro che lui in questo momento stia ridendo di me" accenno un sorriso forzato e intravedo Sara,mi sta guardando con quegli occhioni dolcemente e mi da ancore più coraggio, "voglio che voi vi ricordiate di Mason Mascolo,della pecora buona della famiglia,del gemello migliore del mondo,tutto ciò di buono aveva.Voglio che ricordiate la sua simpatia,la sua semplicità,la sua sincerità..."trattengo il respiro e osservo Federico "chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo sa cosa voglia dire."faccio un lungo silenzio. "Mi mancherà ogni momento passato insieme.Mi mancherà la metà del mio cuore..."non riesco più a trattenere le lacrime.
"Bro,giuro che se avessi saputo che quello sarebbe stato il nostro ultimo abbraccio,ti avrei stretto ancora di più.Ti prometto che realizzerò uno dei tuoi desideri,ti renderò felice,perché tu credevi in me,farò di te la mia guida e so che sulla mia spalla regnerà sempre la tua mano." respiro profondamente.
"Arrivederci fratello.Ti voglio immensamente bene."

È frustante seguire con gli occhi la bara che lentamente scende per posizionarsi suo fondo.Sara mi stritola una mano.
Questo è l'ultimo saluto,per poi fare cadere una rosa seguita da altre dieci e abbandonare un bacio al vento.
"Ciao cuore."furono le mie ultime parole sussurrate.
Torno a casa,mi slaccio la cravatta e la butto sul letto,socchiudo le palpebre e per qualche istante immagino la sua voce.Lui non c'è.
Non deve finire così.Corro giù per le scale,acchiappo le chiavi della macchina per andare verso il cimitero.
È quasi notte a New York,ma il buio è già sceso da un pezzo sul mio cuore.

"Mi hai lasciato...perché?Ho bisogno di te,ho bisogno di quella persona che sapeva consigliarmi,che sapeva qual era la cosa giusta da fare,ho bisogno di quella persona che mi aveva promesso che ci sarebbe sempre stata."farfuglio.Chissà se mi ha sentito.
Serro la mascella e stringo i pugni.
Non posso avercela con Dio,ma mi Sento terribile in colpa per aver accettato quel giro in moto,per aver accettato di accelerare,per essermi sentito più vivo che mai con lui al mio fianco.

Quando delle mani mi cingono la vita da dietro le riconosco subito.Questa ragazza ha imparato a conoscermi così bene.Poggio la sua testa sulla mia e restiamo in silenzio.
Lei è qui,al mio fianco,pronta a sostenermi.E io sono innamorato della ragazza migliore del mondo.
In questo momento mi sento fortunato,perché ho ancora qualcuno su cui contare.Non sono perso del tutto.Mi ritroverò,prima o poi.