"Voglio parlare con un parente stretto."un uomo con un camice bianco e un'espressione quasi terrorizzata si avvicina e,a primo impatto mi faccio avanti,ma quando Federico si alza,faccio due passi indietro.

Osservo Federico,la sua espressione sta diventando sempre più disperata ed io non riesco a smettere di piangere sulla spalla di Veronica.
Sofia riprende fra le braccia Federico e lo stringe a sé.Io non ho la forza di muovermi.
Quell'urlo strozzato mi ha spezzato il cuore e voglio fuggire.Fuggire dalla realtà.

"Non c'è più...lui non c'è più."piange tutte le lacrime che poteva contenere.
Questa frase inaspettata mi fa crollare a terra.Nascondo il mio viso fra le ginocchia e mi lascio andare in un pianto affranto.Ho perso ogni forza.Ogni tentativo di alzarmi ed abbracciare Federico era svanito in un soffio.
Mi sento mancare l'aria.Non voglio pensarci.

"Ehi..."una mano calda mi accarezza il capo.Alzo la testa lentamente riprendendo quel respiro interrotto,osservo Matt e rimango in silenzio "Benjamin è in coma."sussurra.
Mason è morto.Benjamin sta combattendo.
"Ce la farà,ce la farà per lui,ne sono sicuro."strizza le palpebre,arriccia il naso e caccia via una lacrima.
Non piange,sta cercando di apparire il più calmo possibile,ma nei suoi occhi si legge lo sconforto.
Il mio guerriero ce la farà.
"Voglio vederlo."sospiro.
Lui scuote il capo "tutti lo vorremmo,ma non è possibile adesso."replica a denti stretti.

Trascorro l'intera notte con Sofia e Veronica,ma Matt se n'è andato con Federico.Mio fratello è impazzito e doveva cambiare per forza aria.
Il padre e la madre di Benjamin sono stati avvertiti e sono entrambi venuti qualche ora fa,poi si sono allontanati con la stessa espressione di Federico.
Non avevo mai visto la madre dei Mascolo,ma quando ho incrociato i suoi occhi è stato come vederci dentro Benjamin e Mason.

Passano due giorni.Sono stati i giorni peggiori della mia vita.L'inferno si è impossessato della mia vita.Trascorro le mie giornate all'interno di questo ospedale e attendo un suo risveglio.
Mi alzo ogni mattina e osservo quella stanza e mi illudo inconsciamente che dall'altra parte potrebbe apparire quel ragazzo così bello dentro e fuori.
Invece lui non c'era.

Nessuno ci ridarà più gli occhi azzurri di Mason,nessuno ce lo ridarà indietro.Nessuno ci garantisce che Benjamin si sveglierà prima o poi.
Viviamo con il dubbio,giorno per giorno.

Oggi posso finalmente vederlo.
Entro con così tanta paura in questa stanza che le gambe tremano e quasi cado a terra.
È disteso su un letto,così pallido.Non ha mai avuto in viso quell'espressione così seria e tranquilla.Dorme beato,mentre noi,da quest'altra parte,siamo diventati dei diavoli spietati.
Gli stringo una mano baciandogliela e mi siedo al suo fianco.Una lacrima mi riga il viso.
"Mi manchi."singhiozzo, "manchi a tutti"aggiungo, "io so che tu non ti arrendi,lo so che sei un combattente nato e so che farai di tutto per farci riavere quegli occhioni splendidi,quel sorriso mozzafiato e quella simpatia andata a male."sorrido osservandolo,gli accarezzo il viso e sospiro.
"Non puoi abbandonarci.Io ho bisogno di te,per sempre.Non sono pronta a perderti,ora che ti ho."
Lo bacio,cercando di riportarlo indietro.Lo bacio e tengo le mie labbra contro le sue finché i nostri respiri si mescolano e le lacrime che sgorgano dai miei occhi diventano sale sulla sua pelle,e mi dico che,da qualche parte,minuscole particelle del suo corpo sarebbero diventate minuscole particelle del mio.
Voglio imprimere anche il più piccolo pezzettino di me contro di lui.Voglio lasciare qualcosa di mio,dentro di lui.
Voglio dargli ogni briciolo di vitalità che sento e costringerlo a vivere.Mi rendo conto di avere paura a vivere senza di lui. "Com'è che tu hai il diritto di distruggere la mia vita." vorrei tanto chiedergli "ma io non ho voce in capitolo nella tua?"