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Wooyoung
15 giugno 2021
Mi svegliai la mattina dopo sentendo un gran baccano nella camera accanto. Aprii lentamente gli occhi e poi sbattei più volte le palpebre prima di portare una mano a stropicciarmi l'occhio, facendo comunque attenzione a San sotto di me che stava ancora dormendo. Avevo la testa poggiata sul suo petto nudo mentre le nostre gambe erano intrecciate tra loro sotto le coperte. Avrei voluto svegliarmi ogni mattina cosí, dopo una notte passata a fare l'amore e ad appartenerci a vicenda.
«Buongiorno.»mormorò San as un certo punto e, dato che non me l'aspettavo zompai sul suo petto, spalancando poi gli occhi sul suo viso.
«Ti ho spaventato?»mi chiese poi ridacchiando e portandomi una mano sulla guancia, dove io mi appoggiai chiudendo gli occhi.
«Pensavo stessi dormendo.»mi giustificai semplicemente alzando la testa e allungandomi verso il suo viso solo per stampargli un bacio sulle labbra.
«Buongiorno anche a te, comunque.»riuscii appena in tempo a dirlo che la vibrazione del mio telefono che avevo poggiato la sera prima sul comodino attirò la mia attenzione.
Spensi il telefono l'attimo e lanciai un'occhiata al mio ragazzo.
«Lo sai che giorno è oggi?»gli chiesi allora, volendo capire. Si ricordava che fosse il compleanno di uno dei suoi migliori amici?
«Ehm...il 14 giugno?»rispose titubante e io alzai gli occhi al cielo per poi sbattermi una mano sulla fronte.
«No, il 15.»lo corressi e lui annuí e poi fece finta di essere stupito del suo stesso errore.
«San, è il compleanno di Yeosang.»annunciai allora e lui sgranò gli occhi per poi aprire la bocca.
«Cazzo!»esclamò quando l'informazione fu giunta al suo cervello, per poi prendere il telefono che era anch'esso poggiato sul mio comodino e iniziare a pigiare sullo schermo il più velocemente possibile. Ridacchiai nel vederlo cosí allarmato e mi sporsi per vedere cosa stesse facendo e lo trovai preso nel cercare una foto col biondo in una cartella probabilmente apposita.
«Merda!»imprecò di nuovo continuando a scorrere sul cellulare e io scoppiai a ridere quando si portò anche un dito alla bocca per mordicchiarsi l'unghia.
«Eccola!»disse poi cliccando su una foto in particolare e metterla tra i preferiti, poi entrare su twitter e postarla sulla piattaforma. Tirò un sospiro di sollievo e poggiò la schiena alla tastiera del letto.
«Come ho fatto a dimenticarmene?»si chiese tra sè e sè per poi passarsi una mano sulla faccia e puntando semplicemente gli occhi sulla parete di fronte a lui. Io d'altro canto mi misi a cavalcioni sul suo bacino, ancora entrambi nudi, e sentii a pieno come entrambe le nostre erezioni erano in cerca di attenzioni, dato che era primo mattino.
«Beh, se ti dimenticassi del mio mi arrabbierei.»borbottai mettendogli le mani sulle spalle e avvicinandomi al suo viso. Lui mi posò le mani sulla vita, iniziando a tracciare la circonferenza del bacino con le dota, lentamente e facendomi venire i brividi ogni volta che cambiava un centimetro di pelle.
«Non potrei mai dimenticare il tuo.»rispose in difesa di sè stesso, poi darmi un bacio sulla fronte e sorridendomi amorevole. Avrei voluto rimanere in quella posizione per sempre e sapevo che, se avessi voluto, lui mi avrebbe lasciato lì per altri minuti.
«Ah si? E quand'è allora, sentiamo.»lo sfidai, facendo un leggero movimento di bacino, facendo involontariamente (ma ne anche troppo) sfiorare il mio sedere con la sua erezione, cosa che gli fece chiudere gli occhi anche per qualche secondo.
«Il 26 novembre.»rispose comunque ignorando quasi le mie provocazioni. Rimasi sorpreso dal fatto che lo sapesse, anche perchè io non glielo avevo nemmeno mai detto, perciò mi stupiva quel fatto.
«Pensavi che non lo sapessi, non è così?»mi chiese infatti subito dopo, lasciandomi stavolta un bacio sul naso e fermando le carezze che mi stava facendo, impiantando se così si può dire, le mani nella mia carne morbida della vita.
«In realtà non ricordo nemmeno se te lo abbia mai detto, per questo sono sorpreso.»gli spiegai e lui annuì, per poi, finalmente, lasciarmi un lieve bacio a stampo sulle labbra.
«Il periodo in cui tu sei stato con Chris io ero sempre con Mingi e parlando me l'ha detto. Me lo sono ricordato da allora.»aggiunse poi e io semplicemente annuii, rimanendo estasiato dal solo fatto che se lo ricordasse.
«Allora, che dobbiamo fare?»mi chiese poi ma io ormai già avevo deciso che ciò che mi aveva chiesto Seonghwa sarebbe tornato in secondo piano.
«A quello ci pensiamo dopo, ora pensiamo a questo...»sussurrai avvicinando il viso al suo e percorrendogli il corpo con le mani.
«Mh, con piacere.»
Seonghwa
15 giugno 2021
Mi svegliai sentendomi sfiorare il viso dal sole del primo mattino. Aprii gli occhi lentamente e, nel momento in cui riuscii a svegliarmi del tutto, avvertii un peso tra la mia spalla e il mil collo. Girai allora di poco la testa solo per accorgermi il secondo dopo della testa bionda si Yeosang. Sorrisi involontariamente nel ricordare come la sera prima eravamo rimasti in imbarazzo per tutto il tragitto verso la mia macchina e di come quella sensazione non ci aveva abbandonato quando avevamo deciso, di comune accordo, che avremmo dormito entrambi nei sedili posteriori. Nessuno dei due aveva detto nulla, ci eravamo semplicemente dati la buonanotte con dei baci sulle guance, nonostante fosse ovvia la voglia con cui entrambi volevano fare un passo avanti in quella strana relazione in cui ci eravamo messi.
Gli lasciai un bacio sulla testa, inebriato dal profumo del suo shampoo, per poi lasciargliene in altro e poi un altro ancora. Non mi resi nemmeno conto di essere giunto a dargli dei baci sulla fronte, e poi altri più teneri sul naso e sulle guance, fino ad essere giunto all'angolo delle labbra. Mi fermai ed ascoltai il suo respiro prima di avvicinarci leggermente la bocca, semplicemente rimanendo a sfiorare le sue con le mie, così come feci con i nostri nasi.
Si svegliò e lo capii da come si mosse di qualche centimetro sulla mia spalla.
«Seonghwa..,»mormorò e la voce profonda che aveva di primo mattino mi entrò nelle orecchie creandomi una sensazione che mi scorse attraverso il corpo e arrivò fino in mezzo alle mie gambe.
«Buongiorno.»sussurrai e, per quanto eravamo vicini, le nostre labbra si toccarono quando parlai. Alzai gli occhi e trovai i suoi scuri intenti nel fissarmi. Alla fine fu lui ad allungare il collo per baciarmi. Poggiai da subito una mano sulla sua guancia e lui fece lo stesso mettendomela sul collo e sfiorare con le dita i miei capelli.
Approfondii il bacio, attirandolo più vicino a me e mettendogli una mano su un fianco, per poi spingere la lingua all'interno della sua lingua. Lui però si distaccò subito da me e respirò a fondo prima di parlarmi.
«So che ti avevo detto di voler aspettare ma non ce la faccio più. Non mi era mai capitato con nessuno di voler così tanto essere una cosa cosa, e con te invece voglio esserlo.»annunciò con voce ansante. Io semplicemente sorrisi e gli lasciai un leggero bacio sulle labbra.
«Togliamo questa, che non ci serve.»dissi semplicemente iniziando a tirare su la maglietta che aveva indosso dal giorno prima, e lui se la fece sfilare tranquillamente, prima di andare a posare le mani timidamente anche sul bordo della mia di maglia, per togliermela. Rimanemmo a petto nudo e io mi fiondai di nuovo su di lui, facendolo sdraiale sui tre sedili posteriori e mettendomi sopra di lui, anche se in maniera scomoda. Appoggiai la bocca sul suo collo, iniziando a mordere e leccare alcuni punti su di esso, mentre le sue mani mi tiravano alcune ciocche grigie dei miei capelli.
🔞
Abbassai poi le mani sul suo petto, sui suoi fianchi e infine sui suoi pantaloni, dandogli un'occhiata prima di iniziare a sbottonarli per poi sfilarglieli, cosa che feci subito dopo coi miei. Entrambi in boxer e entrambi con due erezioni pulsanti ci fissammo, con ancora la saliva l'uno dell'altro sulle labbra.
Mi abbassai con la testa e iniziai a leccare il suo addome con la punta della lingua, lentamente, per provocarlo ancora di più e, una volta raggiunta l'altezza dei boxer iniziai a mordicchiare la pelle subito sopra il tessuto, per poi iniziare a lasciarci dei baci sopra come a voler lenire il dolore. Piagnucolò sotto al mio tocco e dopo altri momento, decisi che fosse abbastanza: gli tirai giù i boxer facendo uscire subito l'erezione. Lo guardai per un attimo e lo trovai intento a leccarsi e mordersi le labbra mentre mi fissava. Abbassai la testa e la misi sotto la sua asta, avvicinandola al suo buchetto dove non persi tempo a sputare sopra.
«Che stai...»venne interrotto quando avvertì la mia lingua iniziare a muoversi contro di esso, accompagnata dal mio indice che iniziava a stuzzicare la sua apertura vergine. L'idea di andare con un vergine non mi era mai piaciuta, ma sia con Hongjoong che con lui riuscivo semplicemente a pensare a quanto fosse bello essere l'unico per loro.
Infilai il dito al suo interno e lo vidi subito inarcare la schiena e metter su un espressione di dolore.
«Mi dispiace Sangie, ma è meglio che ti prepari ora, o sarà più doloroso.»affermai e lui annuì, prima che io infilassi più in profondità il dito. Tornai sul suo viso e iniziai a lasciarci dei baci ovunque, prima di levare il dito e tirarlo su con la schiena. Mi guardò confuso quando entrambi fummo di nuovo seduti sui sedili ma capii cosa volessi quando gli feci gesto di mettersi sopra di me. Feci in tempo a togliermi i boxer che lui si mise a cavalcioni su di me, senza che io gli permettessi di penetrarsi. Avvicinai l'indice e il medio alla sua bocca e lui le succhiò timido, assaggiando il suo stesso sapore e incavando le guance per inumidirle al meglio, prima che le portassi una seconda volta sulla sua entrata.
«Sei tu a comandare.»gli sussurrai all'orecchio per poi mordicchiarglielo quando si calò giù sulle mie stesse dita. Girò gli occhi nella testa e, una volta abituato, iniziò a muoversi su e giu, emettendo i primi lievi gemiti. Quando iniziò ad aumentare la velocità tolsi le due dita e mi presi il pene in una mano, facendolo allineare al suo buchetto.
«Vado?»gli domandai cercando di essere premuroso e lui semplicemente annuì. Gli diedi un ultimo bacio prima di prendergli i fianchi e farlo abbassare su di me, penetrandolo.
Allargò la bocca sulla mia, probabilmente per il dolore iniziale ed io gli lasciai altri baci sul mento e sulla mascella. Non volevo che si ripetesse l'errore che avevo commesso con Hongjoong, perciò stavo cercando di essere il più delicato possibile. Aspettai che fosse il suo il primo movimento e rimasi fermo al suo interno, godendomi quella sensazione che non provavo da tanto.
«Oh mio Dio...»mugolò mordendosi un labbro e alzandosi di poco per compiere il primo movimento, cosa che mi fece sospirare rumorosamente. Come se avesse capito quanto mi facesse piacere, lo ripetette una, due, tre volte prima di iniziare ad aumentare la velocità e la forza con cui mi si spingeva contro.
«Yeosang...c-continuà...»mi lasciai sfuggire e lui unì nuovamente le nostre labbra in un bacio che aveva tutto tranne che delicatezza. Iniziai ad andargli incontro con i miei fianchi e, quando lo feci, avvertii chiaramente il suo gemito all'interno della mia bocca, cosa che mi diede la forza di allungare una mano alla sua erezione e iniziare a fare su e giu su di essa al ritmo dei nostri movimenti.
«Mio Dio, quanto è b-bello...»mugolò poi appoggiando la fronte sulla mia spalla quando si iniziarono a sentire gli scrosci delle nostre pelli che sbattevano l'una con l'altra cosa che fece impazzire anche me.
«Seonghwa, s-sto...»non fece in tempo a dirlo perchè aprì la bocca e gemette ancora più forte di prima e quel gemito mi arrivò nelle orecchie.
«Vieni p-per me, piccolo...v-vieni...»mormorai e, dopo nemmeno tre spinte, sentii il suo liquido bagnarmi la mano e lui quasi urlare dal piacere. Mi ci vollero solo un altro paio di spinte per liberarmi al suo interno.
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Si accasciò contro di me col respiro affannoso e io andai a portargli una mano sulla testa, carezzandogli le ciocche bionde e lunghe sudate del suo collo. Non si mosse da sopra di me e io rimasi al suo interno, godendomi per altri secondi quella sensazione.
«Yeosang?»lo richiamai e in quel momento non seppi in realtà cosa dirgli. Che lo amavo e volevo mettermi con lui?
«Mh?»mormorò sulla mia spalla senza nemmeno muoversi da sopra di me, segno che fosse stanco.
«Buon compleanno.»dissi semplicemente e lui ridacchiò, alzando la testa dall'incavo del mio collo per poi darmi un bacio a stampo.
«Grazie, Seonghwa. Di tutto.»rispose semplicemente e io sorrisi, beandomi degli attimi di pace che ne seguirono.
👇🏻Spazio autrice!👇🏻
OK QUESTO ERA L'ULTIMO POTETE BUTTARE LA BOTTIGLIETTA DI ACQUA SANTA EJFOJWOFNWOD MANCANO 2 CAPITOLI+L'EPILOGO AAAAAA NON SONO PRONTAAAA
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