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Hongjoong
7 gennaio 2021
Il ritorno da casa era stato tranquillo soprattuto grazie al fatto che l'avevo trascorso con Yeosang. A differenza dell'anno scorso, quest'anno ci eravamo messi d'accordo per fare un cambio delle macchine perciò al posto di San avevo preso la mia. L'anno scorso si erano creati alcuni disagi soprattutto perchè San e Yunho spesso si ritrovavano ad avere bisogno di un posto dove...divertirsi con qualcuno, ecco. Perciò capitava spesso che io dovessi prestare la macchina ad entrambi dato che avevamo fatto il viaggio con la mia macchina.
«Finalmente siamo arrivati.»annunciò Yeosang quando vide il nostro campus in lontananza. Guardai nello specchietto e notai la macchina di Yunho seguirci e una fila dietro dato che era il giorno di ritorno e quella era l'unica strada che postava all'università.
Entrai dal cancello centrale e andai a parcheggiare il più vicino possibile per non trasportare troppo a lungo le valigie. Accanto a noi parcheggiò Yunho che fu il primo a scendere e a dirigersi verso di me.
«Hyung.»mi chiamò mentre anche io aprivo lo sportello per scendere seguito da tutti i nostri amici.
«Dimmi.»dissi io andando poi a prendere la mia valigia e, dopo che anche Yeosang lo fece, chiusi la macchina e mi accertai di aver preso tutto.
«Volevo avvertirti. Seonghwa mi ha contattato ieri sera per sapere a che ora partivo cosicchè lui e i suoi amici potessero parcheggiare vicino alle nostre macchine.»confessò e io lo guardai dal basso, come sempre, con un espressione confusa.
«Dovrebbe importarmi?»gli domandai sincero non capendo il punto di quella frase.
«No, però io credo che lui...»ma fu interrotto dal solito urletto di gioia di San.
«Che palleee!»urlò allungando la lettera "e" per qualche secondo mentre accanto a me veniva a parcheggiare un'altra auto e poi un'altra ancora. La seconda però era nettamente più bella della prima, nuova di zecca e super accessoriata: non mi sarei mai aspettato di vedere uscire Mingi e Wooyoung dal posto del guidatore. Capii prima che la portiera dell'altra macchina si aprisse di chi fosse.
«Hey!»salutò Seonghwa quando ci vide, andando subito a baciare le guance di Yunho e San e dando un abbraccio a Yeosang mentre si limitò a salutare Jongho.
«Come va?»chiese San dando poi un'occhiata ai due amici di Seonghwa che si avvicinarono al nostro gruppetto.
«Va e basta. Siamo tornati qui, insomma.»fece notare Mingi e Yunho ridacchiò, attirando subito l'attenzione di quello che aveva appena parlato.
«Non hai tutti i torti.»ironizzò Jongho cercando di inserirsi nella breve conversazione che si era venuta a creare.
«Allora, volgiamo andare?»chiese poi Yeosang guardando prima noi e poi gli amici del suo coinquilino per cercare un segno di assenso. Nessuno di noi rispose ma tutti e otto prendemmo in mano le nostre valigie o borse dirigendoci poi verso l'entrata del campus.
Senza volerlo ci dividemmo in coppie mentre passavamo per i stretti vialetti del cortile, probabilmente diretti tutti alla caffe senza nemmeno essercene resi conto. Dietro di me sentivo chiaramente le voci di Mingi e Yunho parlare di come avessero trascorso le loro vacanze e, dietro ancora, sentivo le domande che Seonghwa poneva a Yeosang il quale gli rispondeva in maniera fretta. Invece davanti a me notai San e Wooyoung scherzare su qualcosa, ma non capii bene cosa, e io e Jongho camminavamo in silenzio, io troppo stanco dal viaggio per parlare e lui che rispettava il mio attuale mutismo.
«Ci prendiamo un caffè?»chiese ad un certo San girandosi verso di noi, i quali annuimmo e andammo diretti a sederci verso uno dei tavoli più grossi, ovvero uno di quelli tondi.
Mi sedetti accanto a Yunho ricordandomi che prima di essere interrotto voleva dirmi qualcosa.
«Di cosa volevi parlarmi?»gli chiesi guardandolo quando rimanemmo al tavolo io, lui, Seonghwa e Wooyoung mentre gli altri quattro erano andati ad ordinare.
«Cosa? Oh, nulla, era una cazzata.»mi rispose guardando in una direzione indefinita ma non me. Decisi di lasciar perdere e alzai le spalle credendo che davvero potesse essere una stupidaggine. Poi mi alzai e notai subito il suo sguardo come a volermi chiedere dove stessi andando.
«Al bagno.»gli risposi e lui annuì. Mi diressi verso la toilette e guardandomi allo specchio mi trovai carino; era una mia abitudine cercare di vestirmi meglio il primo giorno di università perciò colsi l'occasione per scattarmi una foto.

Non capii bene come avessero fatto tutti e quattro a vedere il mio tweet subito dopo averlo postato ma sorrisi pensando al fatto che avessi degli amici fantastici ma al contempo stupidi.

Yunho
10 gennaio 2021
Erano passati solo pochi giorni dal ritorno a casa dalle vacanze e Yeosang già ci aveva costretti a metterci sotto con lo studio. Infatti quel giorno ci trovavamo io, lui e Hongjoong in biblioteca a cercare di darci una mano a vicenda. Nonostante frequentassimo corsi diversi cercavamo comunque di aiutarci ripetendo l'uno all'altro quello che studiavamo cosí avremmo capito se sapevamo bene le cose o no.
«Allora, dimmi la funzione del paracetamolo.»mi chiese Yeosang strappandomi il libro dalle mani e iniziando a sfogliare alcune pagine fino ad arrivare al paragrafo che mi aveva chiesto.
«Allora, è un farmaco utilizzato in funzione antipiretica e analgesica che può venire assoc...»ma venni interrotto dal pesante sbuffo del mio migliore amico che attirò l'attenzione mia e del mio interlocutore.
«Che succede?»gli chiese allora Yeosang con tutta la calma possibile.
«Mi sono stufato. Non capisco un cazzo. Me ne vado prima che spacchi qualcosa.»disse e iniziò a raccogliere tutte le sue cose. Lo seguii con lo sguardo e vidi i suoi movimenti freddi ma non dissi niente fino a quando non fece per alzarsi dal tavolo.
«Ci vediamo dopo in camera?»gli chiesi e lui si girò per annuirmi.
«Ma che ti è preso?»gli domandò poi Yeosang fissandolo senza trasmettere nessuna espressione.
«Non lo so. Non so niente. Se lo sapessi te lo avrei già detto, non credi? Perciò non assillarmi, cazzo.»disse per poi girarsi ed andarsene. Aggrottai le sopracciglia capendo che non si trattava solo del fatto che non stesse capendo un argomento e fui tentato anche ad alzarmi ma non lo feci. Puntai di nuovo gli occhi sul biondo il quale era rimasto ammutolito dalle parole del più grande.
«Lascialo perdere, avrà il suo ciclo.»gli dissi ironicamente ma lui fece solo un sorriso forzato.
«Che hai anche tu?»gli chiesi poi allarmandomi. Avevo paura che anche lui potesse fare una scenata e al momento non mi sembrava proprio il caso dato che avevamo avuto gli occhi di tutti puntati addosso.
«Nulla.»mi rispose soltanto e io capii subito che c'era qualcosa che non andava.
«Avete litigato per caso?»aggiunsi poi credendo che fossi sulla strada giusta: entrambi erano arrabbiati e Hongjoong se ne era appena andato sclerandogli contro.
«No, ma che! È solo...niente, lascia perdere.»disse per poi poggiare il gomito sul tavolo e lasciando cadere la testa sulla mano pensieroso.
Lo vedevo dal suo sguardo che c'era qualcosa che non andava con lui, qualcosa che lo stava tormentando. Aveva fatto pace con Christina da quello che sapevo, perciò non riuscivo a capire cosa potesse avere.
Lo guardai prendere la matita solo per scarabocchiare un piccolo cuore sul banco e poi passandoci la mano sopra per cancellarlo.
«Si tratta della tua crush?»gli chiesi poi sinceramente curioso. Capii di aver fatto bingo quando lo vidi subito alzare gli occhi e incontrare i miei.
«Già, si tratta di lui.»continuai poi con un sorrisetto e lui si fece in avanti sul tavolo guardandosi intorno per vedere se qualcuno ci stesse accanto abbastanza da poterci sentire.
«Shh, non dirlo cosí ad alta voce!»mi riprese lui mettendomi una mano sulla bocca. Io ridacchiai e alzai le mani in segno di resa e allora a quel punto tolse la sua mano per potermi lasciare parlare.
«Non lo dirò più, ma non credo che sia qui, no?»chiesi guardandomi anche io intorno per vedere se ci fosse traccia di qualche bel ragazzo: peccato che i bei ragazzi non venivano mai in biblioteca e incontrarne uno era un evento più unico che raro.
«Non lo so, può essere! Meglio non parlarne, ok?»disse poi e io annuii non lasciando però il discorso.
«Posso sapere almeno chi è? Non lo dirò a nessuno, nemmeno agli altri! Te lo giuro.»lo pregai io mettendo su il labbruccio più finto del mondo e unendo le mani in segno di preghiera.
«Non mi importa degli altri, anzi, credo che prima o poi glielo dirò. Ormai non credo che sia rimasto qualcosa che riesca a sorprendere quei tre, dopotutto.»mi fece notare lui e io ridacchiai di nuovo pensando a come si erano evolute le cose nell'arco di pochi mesi: da che nel gruppo eravamo quattro etero e un gay ora eravamo tre gay, 1 etero e uno più confuso che mai.
«Allora, chi è la tua crush segretissima?»insistetti facendomi avanti con il collo per sentire quello che mi avrebbe detto.
Si sporse anche lui sul tavolo e avvicinò il viso al mio. Riuscii a girare la testa di poco e lui invece non riuscí ad avvicinarsi abbastanza a me da poter bisbigliarmelo all'orecchio, perciò fu automaticamente costretto ad alzare la voce di qualche tono.
«È Wooyoung, l'amico di Mingi.»confessò.
Girai di scatto la testa per guardarlo in faccia e lo trovai completamente rosso come un peperone ma con un piccolo sorriso. Nel vederlo cosí spensierato sorrisi anche io, credendo che sarebbe stato un miracoli rivederlo di nuovo.
Infatti non passarono nemmeno 10 secondi che quel sorriso gli si spense sulle labbra una volta che ebbe alzato gli occhi per vedere chi ci fosse dietro di me. Mi voltai di scatto e quando lo vidi in piedi davanti a me anche io persi completamente il sorriso.
Merda.

👇🏻Spazio autrice!👇🏻
BUON ANNOOOOO EIENWPDKWO. Inizio il 2021 con questo capitolo che, già vi avverto, darà via a una serie di conseguenze abbastanza...spicy. Non vedo l'ora di pubblicare i prossimi djwbdowjd

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