Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Presente

…aaaaaaaaaa”

BAM

Spiaccicato per la seconda volta al suolo.

Povero il mio naso, se continuo così mi potrete chiamare Voldemort 2 la vendetta!

Mi tirai su. Era tutto buio intorno a me, non si distingueva nulla fino a che una luce si accese dall’alto illuminando il profilo di un imponete trono dal qual spuntava una testa bionda che avrei riconosciuta fra mille.
Con plateale lentezza la sedia cominciò a giare mostrando il biondo in faccia.
Jace aveva un’area potente, nobile, autoritaria quasi, nel suo completo nero. Stava accarezzando qualcosa che teneva in grembo, ma non riuscii a capire cosa fosse visto che ero ancora abbagliato da quella luce improvvisa.

QUAK

Non riuscivo a credere alle mie orecchie!

Jace tenga in grembo un'ANATRA!!

La stava accarezzando come fosse un gatto e lei se ne stava placidamente accoccolata sulle sue gambe e mi fissava con una strana espressione…

Adesso capisco perché non gli siano mai piaciute, hanno un qualcosa di… inquietante quelle bestiole.

“Jace quella che hai in grembo… è ciò che penso che sia?”

“Si Alec è un’anatra. Non ne hai mai vista una?”

“Certo che si ma tu… cioè hai una piccola avversione per quel genere di animali…”

“Sciocchezze! Quaky non dargli ascolto” disse rivolgendosi all’animale.

“Le hai dato anche un nome?” mi sfuggì una risata per quel nome ridicolo ma allo stesso tempo ero abbastanza sconcertato.

Ma che diavolo è successo a quei due?!

“Come avrei potuto non dare il nome al mio piccolo tesorino” e a queste parole comincio ad accarezzare la testolina dell'animale come fosse un cane avvicinando il volto dicendo

“Chi è il mio tesorino? Chi e l’amore di papà?”

“Quak, quack” rispose l’anatra mordicchiandogli il lobo e cosa che penso sia impossibile leccandogli la guancia come farebbe un cane quando fa le feste.

Mi schiarii la voce per ricordargli che ero ancora nella stanza. Jace si ricompose tornado serio e regale.

“Non vorrei interrompere questo scambio di effusioni tra te e… Quaky ma… che ci faccio qui?”

“Sei in nostra presenza perché il nostro compito è quello di mostrarti il Natale presente. Avvicinati Alexander”

Non ero molto convinto. Mi avvicinai un po' tenendo però una distanza di sicurezza tra me e loro. Quaky non mi convinceva del tutto, quello sguardo… non esprimeva fiducia

“Più vicino Alec. Non mordo”

“Tu no ma su quell’altra non sono poi così sicuro” sussurrai tra me e me.

“Che stai bofonchiando Alexander?”

“Niente!”

Cavolo!

Mi avvicinai sempre con circospezione quell’animale mi guardava con astio. Quei piccoli occhietti neri… quasi diabolici.

“Bene. Ora afferra Quaky e partiamo. Mi raccomando tieniti forte"

“Che cosa? Ci porta lei?”

“Non ti fidi? Mai volato prima?”

“Certo ma mai con Anatrair*”

“Molto divertente. Ora zitto e aggrappati alla sua zampa"

Jace si era alzato tenendo la bestiola come fosse un falco. Essa mi porse la zampa e io la afferrai. Spiccò il volo e senza il minimo sforzo ci sollevò facendoci volare sempre più in alto. Scomparve il pavimento inghiottito nel buio, dopo pochi attimi di volo apparvero enormi buchi colorati sotto di noi. Volevo chiedere cosa fossero quando non so bene perché mi sentii risucchiare dal basso, non riuscivo a tenermi, cominciai a scivolare perdendo la presa.

“Aiuto Jace sto scivolando!

“Tieniti forte fratello"

“Non ce la faccio" persi definitivamente la presa e precipitai sempre più giù dentro ad uno di quei vortici di colore.

“Alec no! Resisti ti veniamo a prendere!” Quelle parole mi arrivarono lontane e irreali.

Atterrai su di un pavimento. Mi rialzai impaurito, pronto a qualsiasi evenienza.
L’ambiente che mi circondava però era familiare anzi più che familiare, era il loft di Magnus!
Era addobbato a festa e il tavolo del soggiorno era pieno di cibo. Si vedeva che era pronto per una festa.

《È tutto pronto. Gli ospiti dovrebbero arrivare da un momento all'altro》 disse la voce eccitata di Magnus alle mie spalle. Mi voltai e mi ritrovai faccia a faccia con quel bellissimo volto che mi era mancato tanto quanto mi aveva fatto soffrire.

“Che ospiti? Di che stai parlando?”

Sembrò che non mi avesse sentito. Avanzo verso di me e… mi passo letteralmente attraverso!

Ma che diamine?!

Suonò il campanello e Magnus andò ad aprire. Sulla soglia apparvero i miei fratelli con i loro rispettivi fidanzati, gente che non conoscevo e anche Ragnor e il suo ragazzo Raphael, amici di Magnus. C’erano tutti. Tutti a parte me.

《Allora ragazzi pronti per la festa?》

《Siiii》urlarono tutti in coro.

Fece partire la musica e tutti cominciarono a ballare, parlare e mangiare. Erano tutti felici e contenti. Mi avvicinai ai miei fratelli vedendo che stavano parlando fra loro e con Magnus.
Izzy estrasse il telefono e lesse un messaggio.

《Indovinate chi mi ha scritto? Vi do un indizio, è un animale scorbutico e aggressivo, è domestico e non serve il guinzaglio per portarlo in giro anche se vorresti usarlo per picchiarlo.》Finì la frase in una risata

《Nostro fratello Alec. Troppo facile Izzy》Jace si unì alla risata.

《Se lo è meritato quello scherzetto che gli hai fatto a quella festa… è stato geniale. Bel modo di scaricare quel buono a nulla》

《Ed è stato anche piacevole!》Magnus si unì a loro nelle risate.

Una mano mi tocco la spalla riscuotendomi.

“Alec andiamo"

Jace e Quaky erano di fronte a me.

“Questo è il Natale presente? Pensate davvero tutte quelle cose di me?”

Ero ferito, non pensavo di essere così.

“Alec ascoltami, questo posto non è nel nostro universo. Ci sono molti mondi al di fuori del nostro e questa è una realtà ma non la tua realtà cioè sempre di un Alexander ma non di te"

“Però ciò che dicono è vero”

“Andiamo, il mio compito non è ancora finito”

Afferrai la zampa dell’anatra e riprenderemmo il volo.

“Ecco. Questo è il tuo Natale presente”

Non riconobbi il posto ma le persone che c’erano si. Jace, Izzy e Magnus erano seduti vicini in un corridoio che non conoscevo intenti a parlare.

《Mi dispiace per lui. È così freddo e strano. Non sembra neanche più lui.》

《 Magnus non è colpa tua tranquillo e neanche nostra. È successo e basta. Adesso dobbiamo solo aspettare e vedere》

Izzy stava accarezzando la schiena di Magnus, lo stava consolando.
Non capivo, lei era li a consolare lui e non me. Non avevano detto esplicitamente il mio nome ma ero sicuro al cento per cento che parlassero di me. Almeno Magnus era dispiaciuto e non come a quell’altro poveraccio che invece erano li a festeggiare con gli amici.

“Jace spiegami che sta succedendo. Perché siete tutti qui e soprattutto dove è qui?” dissi voltandomi ma di lui non c’era più neanche l'ombra. Si era volatilizzato come aveva fatto Izzy prima.
Sotto i miei piedi scomparve il pavimento e caddi per la terza volta. Questa volta però non urlai, ero troppo preso dai miei pensieri.





* sarebbe un gioco di parole con Ryanair la compagnia di voli.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro