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Le ali del cuore

Mi chiamo Melany Dwausan, ho 25 anni fisicamente ma un po di più mentalmente. La vita mi ha insegnato molto, per quando sia ancora giovane, sono dovuta crescere in fretta e tra mille ostacoli. Da piccola ho sempre pensato e sognato un futuro che ora a distanza di tempo, non mi appartiene. Sognavo una vita semplice, contornata da piccoli
gesti. Sognavo un'amicizia solida e vera. Sognavo un amore imperturbabile e invece ho scoperto crescendo che la vita ha riservato altro per me. Ero assolutamente convinta che il malessere che sentivo, quel vuoto immenso e buio dentro di me avrebbe solo inghiottito tutto ciò che ero e che di me non sarebbe rimasto nulla più che cenere. Eppure é proprio nelle tenebre del mio animo che è apparso poco per volta, una luce. Lui...che mi ha liberato dalla prigione in cui vivevo. Lui che mi ha sollevato e fatto respirare per la prima volta! 

Flashback

"Devo andare via..non posso più restare. Non avrei voluto che le cose andassero in questo modo ma non riesco più a vivere così. Non sono fatto per restare. Tu meriti di più.."

Non riesco a non pensare a queste parole e come posso?! Ormai è passato tempo eppure io sono ancora qui a chiedermi cosa ho sbagliato. A cercare di capire il motivo per il quale la nostra storia è finita.

"Non ti amo più.. non sapevo come dirtelo perché già vivevi una situazione difficile. Avevo paura"

Paura?! Di cosa poi non so. È successo così all'improvviso. Dopo 8 anni ha capito di non amarmi... Ma la parte più divertente è che mentre io cercavo di migliorare la nostra storia e farla funzionare di più, lui pensava a come lasciarmi. Sono stata davvero una stupida. Sono passata su tante cose, perdonandolo sempre e poi è andata così. Ma a rendere il tutto più difficile è questa paura che sento addosso da quando mi è crollato tutto ciò che pensavo di aver costruito in questo anni. Non mi riferisco solo alla mia triste storia d'amore ma anche a tutto il resto. All'età di 8 anni ho compreso, purtroppo, che la natura maschile può nascondere oscurità e perversione, anche da piccoli. Chi poteva sapere che un cugino di 12 anni avrebbe tentato di approfittare di una bambina. E poi da li la discesa. La fuga e l'abbandono di mio padre, le improvvise visite dei cosiddetti "amici" di quest'ultimo per sapere dove era, una vita familiare in bilico, il crollo economico e infine questo. Non credo più che l'amore esiste. Non riesco più a fidarmi degli uomini. Non ci credo più. Pensavo, stupidamente, che con lui sarei forse stata al sicuro. Sembrava diverso ed era per questo che ci avevo provato. Il più grande errore che potessi compiere. Ora a distanza di tempo, non credo neanche che ciò che ci legava si trattasse veramente di amore. Non piango per lui. Piango per me e per gli errori che ho commesso nella mia vita. Vorrei solo sparire..

<< Mel! Che hai?>> disse Paul osservandomi preoccupato.
<< tranquillo.. Va tutto bene. Sono solo un po stanca>> risposi
<< non credo sia così. E la voce che hai non ispira allegria>> intervenne Lucy poggiandomi la mano sulla spalla.
<< davvero ragazzi! Sto bene!>> ribattei
<< lo spero..>> rispose Paul, con tono rassegnato.

Non credo di averli convinti. Mi conoscono troppo bene. Conosco lucy da 3 anni. È una ragazza meravigliosa. Dolce e affettuosa. Il viso leggermente rotondo è contornato da lunghi capelli mossi di un castano scuro. Lo sguardo é incredibilmente luminoso. Mi ricorda molto una cerbiatta. Occhi verdi
e grandi, con lunghissime ciglia nere che fanno da cornice al tutto. Paul, invece lo conosco da circa 2 anni. L'unico ragazzo con cui riesco a parlare. Ha dimostrato diverse volte di volermi bene, standomi accanto proprio nel periodo in cui Mattew ha deciso di lasciarmi. È un ragazzo premuroso, vivace, sicuro di se. Sempre attento alle necessità delle persone a cui vuole bene. Maturo e riflessivo. Ha la carnagione leggermente scura. I capelli neri e gli occhi castano chiaro, a volte si possono notare dei riflessi verdi o gialli, a seconda della luce. Gli voglio davvero molto bene. Da poco mi ha rivelato di provare dei sentimenti per Lucy. E dopo aver preso un po di coraggio, l'ho portato a conoscenza del fatto  che in realtà lei è innamorata di mio fratello. Non potevo non dirglielo. Non volevo soffrisse scoprendolo da solo all'improvviso. Eppure mi ha stupito il suo modo di reagire.. È davvero un ragazzo stupendo. Gli ho consigliato,  nonostante questo, di aprire il suo cuore ed esprime  i suoi sentimenti. Non credo lo abbia ancora fatto.

<< beh! Ho un'idea! Perché non ci vediamo insieme un bel film stasera? Anzi facciamo così. Mangiamo qualcosa è poi c'è lo vediamo. Che ne dite?>> disse Paul in preda all'euforia
<< l'idea non e male! Possiamo dirlo anche a mia sorella e a tuo fratello. Più siamo e meglio è!>> ribatté Lucy con la stessa euforia

Solo io non mostro lo stesso entusiasmo. Eppure vederli mi rasserena. Perlomeno mi distraggono dalla mia "fantastica vita"!

<< che film vorreste vedere?>> dissi
<< ma va bene uno qualsiasi>> rispose Lucy
<< pensavo ad un film d'azione. Così siamo sicuri che piacerà a tutti!>> intervenne Paul, speranzoso che facessimo un qualsiasi cenno di approvazione.
<< per me va bene>> rispondemmo all'unisono entrambe
<< allora è deciso! Visto che siamo già qui a casa tua o scarichiamo il film o lo vediamo in streaming>> disse Paul
<< credo sia più fattibile vederlo in streaming. Scaricarlo darà sicuro problemi>> risposi
<< allora vada per lo streaming!>> disse Paul

Mentre la mia mente vagava nuovamente altrove, mi persi nei miei pensieri. Per alcuni giorni sia Paul che Lucy erano rimasti a casa mia a dormire. Non volevano lasciarmi sola ed io devo ammettere che non mi dispiaceva alzarmi la mattina e vederli li pronti a fare colazione tutti insieme. Per non parlare della sera. Capitava spesso di addormentarmi proprio in mezzo a loro durante le "serate film". Potevo essere rilassata, potevo liberarmi dai miei macigni, allontanare, almeno per un po, la mia rigidità che non faceva altro che procurarmi fastidi e notti in bianco. Tra me è Lucy ero certa che non sarebbe cambiato nulla. Avevo già testato la nostra amicizia tempo addietro. Era strano però il rapporto tra me e Paul. Nonostante fosse passato non molto tempo, era come se le nostre strade fossero state da sempre intrecciate. Non riuscivo a capirne il motivo, sapevo solo che potevo iniziare a fidarmi di lui. La mia rigidità era ancora presente, nonostante parlassimo tantissimo. Era pur sempre un ragazzo. La mia fobia non era ancora passata del tutto. Ma già avevo fatto passi da gigante. Sapevo bene di essere abbastanza chiusa. All'apparenza le persone avevano di me una impressione diversa. Aperta, luminosa, allegra, sorridente. Il ritratto perfetto! Ma ho sempre pensato altro di me stessa. Vuota. Una voragine sostituiva il petto. Un puzzle con pezzi mancanti, persi nel corso degli anni. Irrecuperabili. Era difficile spiegarlo. Spesso mi mancavano le parole. E mi procurava tristezza vedere gli sguardi abbattuti dei miei amici, quando non sapevo più cosa fare per tirarmi su. Allora cercavo di scuotermi, mi dicevo

"devi sorridere. Devi cercare di stare bene. Perché loro se lo meritano. Meritano il meglio"

Allora a quel punto riuscivo a riprendermi. Non immaginano neanche minimamente il bene che provo nei loro confronti. Sono gli amici migliori che potessi incontrare. Non rinuncerò mai a loro, a qualsiasi costo. Ho poco nella mia vita e loro insieme alla mia famiglia sono il bene più prezioso. Poi i miei pensieri furono interrotti.

<< Mel! Sei di nuovo assente!>> disse Lucy sbruffando
Rimasi per un attimo in silenzio poi mi sentii un abbraccio provenire da dietro.
<< So io cosa può riprenderla>> intervenne Paul ammiccando un sorriso.
Poi si avvicinò alla play station. Afferrò il gioco " Tekken" e si voltò verso di me.
<< vuoi essere battuta miseramente?>> mi disse con tono provocatorio, alludendo l'episodio di due giorni fa in cui dopo numerose sue sconfitte, mi aveva battuto.
<< non credo succederà>> risposi afferrando il joystick.
Lucy osservava il tutto divertita. Sapevano bene che non avrei detto di no. Nei giochi posso diventare altamente competitiva. Ma questo divertiva soprattutto loro.

Ci sedemmo sul divano. Gli occhi erano fissi sullo schermo. Gli effetti sonori del gioco erano ricoperti dalle nostri voci. Un continuo scambio di "insulti" scherzosi e risate. Ci sapeva davvero fare. Conosceva bene il modo di distrarmi e ci riusciva sempre. La serata era passata in fretta. E Paul aveva deciso di rimanere a dormire. Dopo aver sistemato il letto nella stanza dei miei fratelli, ritornai sul divano del soggiorno. Non riuscivo ancora a dormire. Paul mi raggiunse poco dopo.

<< ti va di giocare ancora un altro po!>> disse Paul badando di non fare troppo rumore
<< va bene >> risposi

Stranamente sento il battito del cuore accelerare sempre di più. Con la coda dell'occhio osservo Paul. Era seduto accanto a me con gli occhi fissi sullo schermo. Non riesco davvero a capirmi. Mi sento agitata. Forse è dovuto a quei bicchierini che ho bevuto a cena.

<< Mel, ricordi quando ti ho parlato dei miei sentimenti e tutto il resto?>> disse Paul
<< si >> risposi
<< beh...in tutto quello di cui abbiamo parlato, c'è una bugia e in più qualcosa che non ti ho detto>> disse Paul voltandosi verso di me
<< e cosa?>> risposi incuriosita
<< te lo dirò. Ma non stasera>> disse Paul. Poi si alzò. Spenta la televisione, mi disse << a domani. Buonanotte>>
<< notte>> risposi

Non riesco a non pensare a quelle parole. Continuano a frullarmi in testa. Cerco di immaginare cosa può essere la bugia. Ma niente. So anche bene che per poterlo scoprire avrei dovuto aspettare che me lo dicesse lui. Era impossibile riuscire a farlo parlare ultimamente. Fino a qualche tempo fa era invece così semplice. Bastava poco. Ma le cose erano, purtroppo cambiate. La mia curiosità doveva attendere.
..........

<< per stasera allora è confermato?>> disse Lucy
<< si >> risposi
<< ma pensi di avere la macchina?>> continuò
<< si, penso di averla>> risposi
<< allora mettiti d'accordo con Paul, così nel caso lo passi a prendere tu>>
<< va bene. Allora ci vediamo da te per le 19:00 ok?>> dissi
<< ottimo. A dopo>>
<< a dopo>>

Chissà stasera mi dirà qualcosa. Sono passati già diversi giorni e ancora niente. Approfitterò del fatto che saremo soli in macchina per metterlo un po alle strette. Voglio assolutamente saperlo.

La serata si era conclusa nel modo migliore. La compagnia era perfetta! Adoro la famiglia di Lucy. Il padre poi era straordinario come il vino che faceva. Un ottimo compagno di aperitivi. Dopo aver salutato tutti, ci mettemmo in macchina. Eravamo solo io e Paul. Ero decisa a rompere il silenzio.

<<allora. Pensi di dirmelo?>> dissi
<< in realtà sono indeciso se farlo ora>> rispose
<< ormai non puoi tornare indietro e neanche far passare giorni aiuta. Ma è qualcosa di così brutto? >>
<< non è questo. Mi preoccupa la reazione che potresti avere>>
<<reazione? E perché?!? Dai finiscila e dimmelo. Siamo amici no? Di me sai tutto.. non dovresti nascondermi nulla. Lo sai che con me puoi parlare liberalmente perché l'opinione che ho di te non cambierà>>

Sapevo che dicendogli in questo modo lo avrei spinto a parlare di più. O perlomeno ci speravo.

<< va bene. Te lo dico. Però aspetta un attimo, ho bisogno di qualche minuto>> disse mentre abbassava il finestrino per far entrare un po di aria.

Sembra agitato. E questo non fa altro che farmi preoccupare.

<< allora. La bugia riguarda ciò che provo per Lucy. Non sono innamorato di lei>>
<< ma perché dirmi una cosa del genere?! Ed io che mi ero preoccupata di trovare le parole giuste per dirti della sua storia con Alex!"
<< lo so, ma non potevo dirti che..>> si interruppe nuovamente, buttò ancora una volta la testa fuori dal finestrino e poi continuò
<< sei tu la persona di cui mi sono innamorato>> disse guardandomi

Non posso crederci!

Rimasi in silenzio per un po. I battiti del cuore continuavano a diventare sempre più forti e rumorosi. Pensavo che da li a poco mi sarebbe saltato fuori dal petto. Continuavo a pensare che era impossibile. Come poteva essersi innamorato di me. Proprio io che non sapevo neanche più come si faceva ad amare. Eppure nonostante questo, sentivo un calore riempirmi quello spazio che credevo da diverso tempo, impenetrabile. La mia corazza era palesemente crollata.

<< sei sicuro?>> dissi quasi balbettando

Improvvisamente la macchina si fermò di colpo. Era morta. Avevo sbagliato il bilanciamento per la distrazione.

<< scusami. Riparto subito!>> feci per girare la chiave
<< aspetta. È meglio se parliamo prima. Così ti calmi un pochino>>

Rimasi ancora in silenzio. Poi presi un bel respiro.

Devo calmarmi veramente!

<< va bene>> risposi

Sentivo i suoi occhi penetrarmi. Era difficile riuscire a guardarlo. Era troppo anche per me.

<< potresti guardarmi?>>

Immaginavo me lo dicesse. Ma d'altronde era una cosa normalissima.

Devo provarci.

Alzai lo sguardo e mi voltai. I suoi occhi sembravano ancora più fitti e profondi. Si potevano sentire i nostri respiri e i battiti del cuore che si confondevano l'uno con l'altro.

<< non è semplice dirti quello che sento. Lo sai, non sono molto bravo ad esprimermi ma credimi quando ti dico che sono sicuro di ciò che provo. É già diverso tempo che ho iniziato a provare dei sentimenti per te ma non ho potuto rivelarteli per diversi motivi. Ma non potevo aspettare altro tempo. Avevo paura che se non ti avessi detto ciò che provavo sarei rimasto con il rimorso se ti fossi poi legata ad un altro ragazzo>>

Quelle parole mi rendevano stranamente felice. Eppure non lo avevo mai visto sotto questo aspetto. Comunque era evidente che provassi qualcosa per lui. E poi ripensai a questi ultimi due anni. A come solo lui riusciva a strapparmi un sorriso nonostante la forte voglia di piangere. L'unico ragazzo che mi aveva dato fiducia. L'unico che credeva in me è che mi apprezzava per quello che ero. Era a conoscenza del mio passato ma l'ho aveva accettato. Ciò che invece non avevo fatto io.

<< non sei l'unico a provare qualcosa>>

Mi osservava incredulo. Non immaginavo che lo avrei detto. Ma avevo finalmente compreso il motivo per il quale ero felice di aver sentito quelle parole. Ero felice che si era innamorato di me.

<< credo di essermi innamorata di te>> dissi quasi bisbigliando

Fine flashback

<< a cosa stai pensando?>> disse Paul scostandomi leggermente i capelli dal viso
<< a quanto sono felice di averti incontrato>> risposi e dopo avermi ricambiato con un sorriso, mi baciò dolcemente stringendomi in un abbraccio.

Un amore nato per caso. Inaspettato. Frainteso. È vero, nella vita ho sofferto molto. Ma avere lui ha ripagato tutto ciò che ho perso. Con pazienza è stato pronto a raccogliere i miei pezzi e a ricompormi. Mi è stato chiesto se l'amore può essere in qualche modo quantificato o spiegato perlomeno. Posso rispondere che è impossibile. L'amore arriva all'improvviso, ti scuote e quando è vero come il nostro non può essere cancellato o stravolto.

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