"La notte prima...

"In questo giorno... 20 anni fa 246 persone andarono a dormire in preparazione per i loro voli diurni. 2,606 anime andarono a dormire in preparazione per il lavoro del mattino. 343 pompieri andarono a dormire in preparazione per il loro turno giornaliero. 60 ufficiali di polizia andarono a dormire in preparazione per la pattuglia mattiniera. 8 paramedici andarono a dormire in preparazione per il servizio mattinale. Nessuno di loro ha visto oltre le 10 dell'11 settembre 2001. In un solo momento la vita potrebbe non essere più la stessa. Mentre tu vivi e ti godi i respiri che tu fai oggi e stanotte andrai a dormire in preparazione della tua vita domani, bacia qualcuno che ami, abbraccia qualcuno un po' più stretto a te e non dare neanche un attimo della tua vita per scontato

Anonimo"

Sono passati 18 anni, ma è come se fosse ieri. Era un tramonto di fine estate, piuttosto caldo per essere settembre. Il sole era calato, ma la luce persisteva. Le rondini si libravano leggere tra il nido ed il cielo nella campagna crotonese. Io, acerba e felice, navigavo su due ruote tra i sentieri che dividevano il grano dal sereno. Sereno contrastato da una debole e mocciosa nostalgia di una stagione quasi agli sgoccioli, come per la mia pelle d'ambra quegli ultimi scampoli di mare. Una stagione che aveva quasi fatto campo libero a un'altra, quella del ritorno che stava ancora a marinare. Era solo quella la mia unica preoccupazione, fino a quell'attimo: lo schieramento della terza classe della scuola dell'infanzia che ancora tardava a decollare. Gli unici schieramenti che invece avevano attuato la fase di decollo erano immagini e dialoghi che non davano tregua. Immagini che si susseguivano sul sito virtuale Virgilio del web 1.0: immagini di camini fumanti. È stata proprio questa la mia prima impressione! In realtà, sono rimasta impassibile, anzi soddisfatta, a primo impatto. Ho pensato a comignoli, comignoli industriali che avrebbero portato più incremento economico e poi trasversale, nella culla dei sogni, quella che è, da sempre, la prima potenza mondiale dell'America. L'unica azzeccata di una serie di innumerevoli parole, essendo anche la sola decifrabile, almeno per me. Aggiornamenti, che mio padre scambiava, sul finire dell'ennesima giornata di lavoro, con gli altri membri dell'azienda, su quanto fosse avvenuto. Mi chiedevo perché mai avessero tutti quell'aria di tristezza, di rabbia e di impotenza per una notizia grandiosa simile. Dialoghi anch'essi martellanti, a tal punto da interrompere talvolta quel silenzio preesistente. Poi non ricordo come né so come, qualcosa è cambiato. È arrivato il decisivo momento della svolta. Ho realizzato che quello dei comignoli non era che una fiaba, era decisamente un sogno, la versione moderna di Schmuel e Bruno. Non avevo nemmeno 9 anni, ma è vero pure che come chi ha quasi 9 anni sa. Avanzava la sera, scendeva il buio che trascinava con sé tutte le paure. Il silenzio tornava, ma non era più il silenzio di prima ormai: era più assordante delle parole stesse. Tutto profondo e al tempo stesso superficiale, nichilista, senza senso e significato, inspiegabile. Il sole si era eclissato in Calabria, in Italia, a Manhattan, ovunque. Si era oscurato dentro noi. Insieme all'esplosione, alla nube era finito sotto le macerie di Ground Zero. Perchè tanto male? Domande vaghe e vane senza valida, indubbia, apparente e merita risposta. Solo quando la troveremo potremmo dimenticare. Ahimè. Quell'estate come quell'infanzia era decollata già da un pezzo dietro quel sempre verde multimediale, dietro quell'aereo assassino, lasciando, però, anche un filo di speranza, un sogno, il vero sogno, di tenacia, di forza, d'interesse, d'aiuto dietro sé.

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