Senza chiedere permesso
Cosmary non era a cena.
Ed Alex poteva far finta di non aver notato che non ci fosse neanche Crytical, ma la verità era che il rapper era proprio la prima persona che aveva cercato una volta capito che la sua ragazza non era seduta a tavola.
Quando prima era uscita mentre lui ed Alice parlavano aveva capito che qualcosa non andava, ma non poteva lasciare lì la ballerina con cui stava parlando per correrle dietro.
A volte aveva l'impressione che lei prendesse le emozioni troppo di pancia e che si aspettasse necessariamente lo stesso da lui, come se non le fosse chiaro che Alex invece razionalizzava ogni minima cosa.
Fosse stata lei al suo posto, forse avrebbe mollato Alice per andare a vedere cosa gli passasse per la testa, perché Cosmary era così: spontanea, impulsiva, diretta.
<< Fra, se fossi in te andrei a riprendermela >> gli disse Luigi, cogliendolo soprappensiero.
A quel punto Luca, che era seduto proprio di fronte a loro e che era troppo Luca per farsi i fatti propri, lo guardò accigliato.
<< Lascia perdere Luì, questo è un caso perso >>
Alex sbuffò.
Sicuramente Elena sapeva perché Cosmary ce l'aveva con lui, quindi era ovvio che anche il napoletano sapesse.
E lui detestava quel telefono senza fili d'informazioni, soprattutto considerando che c'erano sempre e solo di mezzo i fatti suoi.
<< Sentiamo, che avrei fatto stavolta? >> borbottò.
Luca gli fece allora cenno di alzarsi e lui, suo malgrado, lo fece, seguito a ruota da Luigi.
Quando furono abbastanza lontano dal tavolo, finalmente Luca sbottò.
<< Ma ti pare che prima te la scopi e poi non la saluti manco? >>
Luigi lo guardò con gli occhi sbarrati, mentre Alex non sapeva se essere più in imbarazzo o arrabbiato per quel commento.
<< Oh, ma allora stanotte è andata bene! >> esclamò il calabrese con entusiasmo, essendo che Alex non aveva ancora avuto il tempo di raccontargli nulla.
E forse non lo avrebbe fatto comunque, anche tra venti giorni, ma per adesso aveva ancora la scusa del sono passate meno di ventiquattro ore.
<< Prima cosa, ma possibile che Elena ti venga sempre a dire qualsiasi cazzo di cosa faccio? >> sbottò Alex, perché proprio non ne poteva più.
<< Si fra, ma stai tranquillo >> ribattè infatti Luca, ma il ragazzo non voleva sentire ragioni.
<< Ma no fra, non sto tranquillo. Lo sai che mi gira il cazzo che tutti sappiano i fatti miei, altrimenti li racconterei io...no? >>
Luigi annuì tra sè e sè, come a voler confermare che il suo discorso non faceva una piega.
<< E poi non è vero che non l'ho salutata, è lei che si è fatta un film perché stavo parlando con Alice! >>
Dopo la frase di Luca, non era più così difficile capire che fosse quello il motivo per cui ce l'aveva con lui.
Alex pensò allora che si, anche lui era tremendamente geloso - prima di Mattia ed ora di Francesco -, ma lui non andava a dare a lei la colpa delle sue paranoie.
<< Fra, ti ha sentito che le raccontavi di Londra >> mormorò Luca, mettendogli una mano sulla spalla per cercare di riportare la loro conversazione su un binario meno nervoso.
<< È normale che ci sia rimasta male, considerando che a lei non hai mai detto niente >>
Alex alzò gli occhi al cielo, non riuscendo davvero a capire perché l'amico - e Cosmary di riflesso - stessero dando così tanta importanza a quella questione.
Era vero che non le aveva mai raccontato di Londra, ma avevano condiviso insieme decisamente più che qualche ricordo a tema inglese.
Cosmary sapeva quanto lui tenesse a lei, glielo aveva detto meno di ventiquattr'ore prima, ed era assurdo che adesso lo evitasse solo perché aveva detto ad Alice tre parole sulla sua vita.
<< Va beh, a prescindere dal motivo, perché non vai a parlarne con lei? >> propose Luigi che, come suo solito, era così a disagio nei litigi da volerne sempre scrivere la parola fine.
Alex annuì non troppo convinto e, dopo aver dato una pacca sulla spalla a Luca per scusarsi in qualche modo del nervoso che gli aveva riversato contro, si diresse verso la camera gialla.
Scoprì con non poco fastidio che Cosmary e Francesco non erano fuori a fumare come aveva pensato, bensì seduti sul letto di lei.
Lo aveva capito già dall'intensità con cui aveva percepito le loro voci da corridoio, ma gli fu ancora più palese dopo averli intravisti nel riflesso dello specchio.
<< Cosmary, è pronta la cena >>
Nessun nomignolo, nessuna nota di dolcezza nella voce.
A Francesco poi, non aveva rivolto neanche uno sguardo.
<< Grazie, ma non ho fame >>
Aveva incatenato lo sguardo in quello di lei, ma non era pronto a vederla così.
Dopo tutti quei giorni passati a farla sorridere, sapere che era lui ad averle intristito lo sguardo lo faceva stare male.
<< Ti porto qualcosa qua allora? Devi... >>
Ma non fece in tempo a terminare la frase, che subito Francesco si intromise.
<< Dai Cosm andiamo, non puoi restare digiuna >> le disse, accarezzandole il braccio con una mano.
E per Alex, in quel preciso istante, fu tutto estremamente chiaro.
La dolcezza nel tono della sua voce, la delicatezza con cui l'aveva toccata e, ciliegina sulla torta, lo sguardo indecifrabile di Cosmary quando aveva capito che lui aveva capito.
Francesco lo sapeva.
Sapeva dei suoi problemi alimentari, la verità che fino a quel momento Alex era convinto di essere l'unico a conoscere, o almeno questo era ciò che lei gli aveva sempre detto.
Fissò di nuovo lo sguardo in quello di lei.
Lo aveva fatto per ripicca, voleva fargli capire cosa si provava a vedere il tuo partner aprirsi con qualcuno che non sia tu?
Oppure lo aveva fatto prima di lui ed era solo un'ipocrita ad essersi arrabbiata per ciò che aveva raccontato ad Alice?
<< Fai come vuoi, il piatto sta a tavola >>
E, più nervoso di quanto avrebbe voluto, se ne andò.
*
<< Ho già fatto di tutto per oppormi all'evidenza che la mia e la sua assenza mi fanno ancora male >>
Raffaella fermò la base, guardandolo accigliata.
<< Alex mi dici che ti prende? È la terza volta che sbagli questa nota >>
Il ragazzo scosse la testa come a volerla liberare dai pensieri, portandosi poi le mani a grattarsi la nuca.
<< Non lo so Raffa, oggi ho la testa altrove >>
La professoressa alzò gli occhi al cielo, sospirando esausta.
Alex aveva un talento eccezionale ma, quando la sua testa non collaborava, c'era davvero poco da fare.
<< Non puoi non esserci quando manca una puntata al serale, Alex >> gli disse allora << Questo inedito ha tutte le carte in regola per fare disco d'oro in una settimana, ma tu ci devi mettere il tuo >>
Il cantante annuì e poi, come se fosse la cosa più normale del mondo, si lasciò scivolare contro il muro di legno fino a sedersi sul pavimento.
Raffaella lo guardò e, mettendo per un attimo da parte il fastidio di vedere una voce come la sua sbagliare a causa dei propri pensieri, provò a chiedergli cosa stesse succedendo.
Lui scosse la testa.
Il problema di Alex era anche che, a differenza degli altri allievi, con lui era incredibilmente difficile parlare.
<< È successo qualcosa con Cosmary? >> provò allora la professoressa, vedendo una leggera smorfia colorargli il viso nel sentire quel nome.
Lui scosse la testa.
<< Hai mai avuto paura di raccontarti ad una persona, Raffa? >> mormorò allora lui, ma senza guardarla direttamente negli occhi, quasi stesse parlando più con se stesso che con lei.
<< Come se avessi paura che la realtà non fosse abbastanza per l'immagine di te che lei si è costruita nella sua testa >> continuò, appoggiando la testa contro al muro ed alzando gli occhi al cielo.
<< E come se volessi nasconderle un pezzo di te così che, quando le cose andranno a finire male, tu non abbia perso te stesso? >>
Raffaella mise il computer in stand by, capendo che quella conversazione andava bene oltre le note sbagliate di poco prima.
<< E perché pensi sempre che debba finire male? >>
Alex sollevò le spalle.
<< Perché nella mia vita è sempre andata così >>
<< Eppure adesso sei qui >>
Il ragazzo sospirò, annuendo tra sè e sè.
<< Già >> mormorò << E non riesco a cantare un mio pezzo perché ho una ragazza in testa >>
Raffaella abbozzò un sorriso.
Affezionarsi ai ragazzi era ormai parte integrante del suo lavoro, eppure le capitava di rado di trovare qualcuno verso cui provasse tanta curiosità.
<< Tu sei sempre troppo severo con te stesso, Alessandro. Hai ventun anni, è normale avere il cervello in panne quando ci si innamora >>
Alex sorvolò volontariamente su quella parola, perché quello non era affatto il momento di dare un nome ai suoi sentimenti.
<< Ed è anche normale sperare che le cose vadano bene e fare di tutto perché accada, aprendosi e raccontandosi all'altro senza pensare a quali aspettative soddisfare >>
Raffaella si alzò in piedi, avvicinandosi a lui e porgendogli una mano per farlo alzare in piedi.
<< Permettiti di essere un semplice ragazzo di ventun anni, Alex. A volte pretendi così tanto da te stesso che ti dimentichi di avere ancora tutto il diritto di sbagliare, rimediare, amare e di vivere senza chiedere permesso a nessuno >>
Senza chiedere permesso, già.
Il problema era che non aveva idea di come si facesse a non entrare nelle cose in punta di piedi, ritornando indietro spaventato non appena qualcosa non andava per il verso giusto.
Come se si sentisse perennemente sotto esame, come con la patente che non aveva mai preso.
<< E poi, stammi a sentire, quella ragazza ti guarda incantata come se fossi un dipinto.
Non c'è niente di cui aver paura >>
*
Era l'ultima sera in casetta prima dell'assegnazione delle maglie del serale.
A differenza dell'anno precedente infatti, dove esse erano state assegnate nel giro di diverse puntate, quella volta ci sarebbe stata un'unica chance per ognuno di loro: dentro o fuori, nessuna mezza misura.
Ed Alex, per quanto fosse abbastanza sicuro di andare avanti, non poteva comunque evitare di essere in ansia, soprattutto viste le prove di quel giorno con Raffaella.
Dall'altra parte della sala, Cosmary si massaggiava i polpacci doloranti per tutte le ore che quel giorno aveva passato in sala.
Quando aveva vinto la sfida la maestra le aveva detto che era sulla via giusta per prendere la maglia del serale, ecco perché da quel giorno aveva smesso di provare praticamente solo per mangiare e dormire.
Era esausta.
E, come se non bastasse, erano due giorni che lei ed Alex si evitavano.
Dopo che lui l'aveva vista in camera con Francesco infatti, ossia dopo che aveva capito che anche lei si era aperta con qualcun altro, il suo ragazzo l'aveva ignorata nel modo più doloroso possibile.
Non faceva nulla per evitarla, a differenza delle altre volte, ma le riservava solo frasi di circostanza e non aveva mai provato a parlarle.
Forse, se non avesse avuto in testa i ricordi della loro notte insieme, le avrebbe fatto meno male.
E forse, se non avesse avuto paura che quella potesse essere l'ultima serata in casetta, pure.
Voleva parlargli, ma la verità era che non sapeva bene da che parte cominciare.
Era lei quella arrabbiata con lui e non riusciva davvero a capire come Alex riuscisse ogni volta a ribaltare la frittata.
Se pensava che lei avesse raccontato del suo problema a Frà per ripicca, allora era davvero fuori strada.
Lo aveva già fatto prima di trovarlo a parlare con Alice, quella storia non c'entrava niente con loro due.
Aveva semplicemente trovato in Francesco una persona disposta ad ascoltarla e così, mentre lui le raccontava qualcosa sulla sua vita, lei aveva fatto lo stesso.
<< La smetti con questo faccino triste? >>
A proposito di Francesco, proprio in quel momento il ragazzo, in piedi accanto a dove era seduta lei, le accarezzò i capelli dall'alto.
Cosmary sollevò lo sguardo, sorridendogli.
<< Ho provato fino allo sfinimento oggi, spero ne verrà la pena >>
<< Certo che si >>
Francesco sorrise a sua volta, accovacciandosi poi per essere alla sua altezza.
<< E tu invece, sei pronto a non sentire più Anna una volta entrato al serale? >>
Il sorriso del ragazzo si affievolì un po'.
<< In realtà io ed Anna siamo un po' in crisi ultimamente >>
Cosmary stava per chiedergli il perché, sinceramente interessata a supportarlo come lui faceva con lei, quando una voce interruppe quella conversazione.
Decisamente l'ultima che si sarebbe aspettata di sentire in quel momento.
<< Perfetto! Così finalmente hai la scusa per provarci con la mia ragazza >>
Angolo autrice:
Nel prossimo capitolo aspettatevi le 💣, io vi ho avvisati!
Intanto fatemi sapere cosa ne pensate🤍🤍
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