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Negando l'evidenza

Angolo autrice:
Inutile dirvi quanto io sia distrutta per la puntata di ieri. Cosmary non si meritava affatto l'uscita, se non altro per la sua serietà, umiltà, costanza e sacrificio, oltre che per i suoi miglioramenti evidenti.
Vederla così mi ha fatto molta tristezza, ma ancora di più mi ha fatto stare male percepire la sofferenza di Alex e ascoltarlo cantare (meravigliosamente) con gli occhi davvero spenti.
Spero tanto che possano ritrovarsi fuori da lì e viversi, glielo auguro con tutto il cuore 🤍
Intanto ci tenevo a dirvi che, non potendoli più vedere insieme in casetta, potete farlo qui!
La storia continuerà perché, come penso vi siate accorti, segue grossomodo la linea temporale reale, ma è naturalmente frutto della mia fantasia: ho infatti deciso che rielaborerò anche la puntata di ieri a modo mio, poi vedrete come.
Spero intanto che questo capitolo vi piaccia!
Ci vediamo giovedì 🌻

Fatta eccezione per Nicol, ultima classificata della puntata, quella sera i ragazzi erano euforici.
La registrazione era infatti stata positiva praticamente per tutti, soprattutto per le ballerine: non solo Cosmary si era vista riconfermare la maglia infatti, ma perfino Serena aveva ottenuto dei veri complimenti dalla maestra Celentano.
<< Raga ancora non ci credo, alla Pettinelli è piaciuta la mia cover! >> esclamò Luca, sorridendo come mai prima d'ora << Cioè, alla Pettinelli! >>
Alex ridacchiò.
Lui e il napoletano non avevano la connessione che lo legava a Luigi, eppure Alex era sempre stato molto attratto dal suo modo di fare scherzoso e solare.
Dove lui sembrava sempre malinconico e chiuso in se stesso, Luca era invece allegro e pieno di vita.
Gli piaceva molto, quasi quanto gli piaceva la profondità di Luigi o la sensibilità di Albe.
Se fosse stato capace, avrebbe detto a tutti e tre quanto era felice di averli incontrati e quanto per lui fossero, assieme a Serena, dei veri punti di riferimento in quella casetta.
Ma Alex era troppo spaventato dai suoi sentimenti per riuscire ad ammetterli così palesemente, così si limitò a sorridere vedendo Albe che abbracciava Luca, pensando che forse un giorno anche lui sarebbe riuscito a comportarsi con tanta spontaneità.
<< Intanto il primo posto è sempre del nostro rubacuori >> commentò Luigi divertito, scompigliandogli i capelli e facendolo ridacchiare.
<< Eh lasciamm stà! >> rispose Luca con aria maliziosa << Le fa cadere tutte ai suoi piedi, c'è poco da fare >>
<< Ma la smettete di fare i coglioni? >> rise Alex, mentre il suo sguardo si posava su i gradoni ed in particolare sulla ragazza che vi era seduta.
Albe, che era un osservatore migliore di ciò che si potesse pensare, richiamò la sua attenzione con una leggera gomitata.
<< Perchè non vai a parlarle? >>
<< Dovrei? >>
I suoi amici lo guardarono malissimo, segno abbastanza evidente del fatto che stesse rimandando l'inevitabile.
Tirò dunque un pesante, pesantissimo, respiro e si avviò verso il salone, fortunatamente deserto se non per la ballerina.
Più si avvicinava e più si rendeva conto che non aveva la minima idea di cosa dirle.
Insomma, come poteva mantenere le sue difese dopo un video come quello?
<< Ehi >> mormorò Cosmary, sollevando lo sguardo dal libro che stava leggendo.
<< Cos'è? >> domandò allora lui, prendendo posto sulle gradinate proprio accanto a lei.
La ragazza gli passò il libro, cogliendo intanto l'occasione per poggiare la testa sulla sua spalla.
Il piccolo principe.
<< Non è un libro per bambini? >>
<< Assolutamente no! >>
Alex sorrise per l'irruenza di quella risposta.
<< La trama lo è, così come la scrittura, ma tutto il resto no >> spiegò allora lei, che intanto allungava distrattamente una mano a solleticare la sua.
Cosmary amava il contatto fisico, sopratutto quando la persona in questione era così selettiva nel concederlo come Alex.
Il ragazzo infatti, per quanto non disdegnasse affatto quelle attenzioni, non faceva neanche nulla per alimentarle.
Si limitava a lasciarla fare, sentendosi tremendamente a suo agio in quella situazione pur senza riuscire a comunicarlo, nè a parole nè tantomeno con i gesti.
Ma in fondo, considerando com'era solito reagire al tocco degli altri, credeva che non opporsi fosse già a modo suo una piccola dimostrazione.
<< E quindi, qual è la parte "non per bambini"? >>
<< La storia parla del piccolo principe appunto e dell'amore per la sua rosa, un amore così forte che sopravvive a tutti i suoi viaggi e che si porta dentro dovunque vada, desiderando sempre e solo di tornare da lei >> spiegò la ragazza, strappandogli intanto il libro dalle mani ed aprendolo alla pagina su cui aveva apposto un post it azzurro.
<< Ecco, questa citazione è bellissima >>
<< È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante >> lèsse Alex, voltandosi poi abbastanza da poterla guardare negli occhi.
<< Significa che ci sono cose per cui vale la pena investire del tempo >> mormorò lei << Cose diverse dalle altre, speciali >>
Si morse il labbro involontariamente, mentre sentiva le dita di Alex scivolare tra le sue.
Era stato un gesto così involontario per lui che neppure se n'era reso conto: un minuto prima lei giocava con la sua mano, quella dopo lui la stringeva.
Cosmary gli sorrise.
<< Leggilo tu, te lo presto >>
<< E tu? >>
<< Io è la terza volta che lo leggo! >>
Alex ridacchiò, mentre si ritrovava a pensare che effettivamente c'era ancora così tanto che non sapeva di lei, come per esempio che fosse un'appassionata lettrice.
E la cosa che più di tutti lo stupiva era che desiderava scoprirlo, voleva sapere tutto di lei.
Se era infatti irrimediabilmente attratto dalla sua estetica, era altrettanto affascinato dal suo modo di fare così diretto e dalle attenzioni che gli dedicava.
E poi c'erano le cose che gli aveva raccontato, quella fragilità che si sposava così bene con la dolcezza che gli stava mostrando in quel momento e che invece sembrava cozzare con il suo atteggiamento sicuro da ragazza consapevole della propria bellezza.
Era piena di contrasti, lei.
E questo, suo malgrado, lo attraeva moltissimo.
<< A cosa pensi? >>
Lui sollevò le spalle.
<< Sei ancora in imbarazzo per il video di oggi? >> ridacchiò ancora lei.
<< E perché dovrei? Non sono io quello che si è dichiarato >>
Aveva avuto intenzione di scherzare, ma gli era decisamente uscita male.
Più che una provocazione infatti, sembrava quasi un'accusa.
<< Va beh Alex, non ci voleva la zingara a capire che mi piaci! >> ribattè lei piccata.
Alex accusò il colpo.
E avrebbe voluto che quelle parole non lo colpissero, ma si ritrovò a sorridere come uno stupido.
Dannata ragazza, non poteva dirgli quelle cose, non con tutte quelle telecamere puntate addosso.
<< ...O che io piaccio a te >> aggiunse poi la ragazza, ma con molta meno convinzione di quanta avrebbe voluto averne.
Sapeva infatti in cuor suo che al ragazzo non era per niente indifferente, eppure non era ancora sicura di aver capito come leggerlo.
Eppure anche quello faceva parte del suo carattere: buttarsi sempre, irrimediabilmente a capofitto, in ogni situazione complicata.
Alex deglutì pesantemente.
<< Io questo non l'ho mai detto però >>
Si stava arrampicando sugli specchi, lo sapeva, ma non poteva lasciare che i suoi sentimenti venissero fuori in modo così palese.
Un conto era infatti tenerle la mano (cosa che, tra parentesi, stava ancora facendo), ma dichiarare il suo interesse verso di lei in modo così diretto era tutt'altro che semplice.
In primis per le telecamere e per ciò che avrebbero potuto mandare in onda: non voleva che il pubblico si concentrasse su quello ed ignorasse la sua musica ma, più di tutto, non voleva ferire Ludovica.
E poi, anche se non fosse stato per quello, c'era la sua maledetta timidezza e la sua incapacità di mettersi così a nudo in così poco tempo.
<< Beh, com'è che ha detto Albe? Non hai neppure detto il contrario >>
Era palesemente infastidita e non la biasimava.
Non doveva essere semplice esporsi così tanto e trovarsi poi di fronte ad un muro come il suo.
<< Ho detto che sei una bella ragazza >> mormorò a disagio << Non ci voleva la zingara neanche per questo >>
Cosmary tirò via la mano dalla sua con più irruenza di quanta avrebbe voluto mostrargli.
<< Perché fai così, Alex? >>
Lui deglutì ancora, chiedendosi come fossero passati dal condividere in momento così tenero a discutere in quel modo.
Quando aveva iniziato a smontare la sua convinzione, era convinto che lei l'avrebbe presa come una provocazione e gli avrebbe risposto a tono.
O meglio, lo sperava.
Ma la verità era che, per quanto Cosmary si mostrasse sicura di sè, in fondo desiderava soltanto che Alex gli desse una piccola certezza.
Era stata lei a stargli dietro in quelle prime settimane, ma adesso aveva bisogno che anche lui si lasciasse andare, almeno un po'. Almeno non rinnegando ciò che il filmato in puntata aveva rivelato.
<< Così come? >>
Cosmary si alzò, irritata da quella risposta così come dall'intera discussione.
Com'erano passati dal parlare della rosa del piccolo principe a lui che quasi neppure la guardava?
<< Come se non te ne importasse niente >>
Alex avrebbe voluto dirle che non era vero, che anzi gli importava molto più di quanto fosse disposto ad accettare.
Avrebbe voluto prenderle di nuovo la mano, chiederle scusa per ciò che non voleva ammettere e tornare a guardarsi sorridendo come pochi minuti prima.
Ma invece, schiavo dei suoi limiti, non le disse nulla.

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