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La quiete dopo la tempesta

Era in apnea da più tempo di quanto fosse scientificamente suggerito, eppure non aveva alcuna intenzione di tornare a respirare.
Non aveva mai sentito un bisogno così viscerale di qualcuno, non prima di conoscere Alex.
Alex, che era stato capace di farla sentire così male da piangerci la notte, eppure adesso era lì e la baciava come a volerle far dimenticare ogni cosa.
E ci riusciva, eccome se ci riusciva.
Quando si separò un secondo da lei per recuperare fiato, per Cosmary fu infatti inevitabile esclamare un sincero: << Mi manchi >>
Il ragazzo le sorrise dolcemente.
<< Sono qui >> ridacchiò appena, accarezzandole il viso con le mani.
Si, era lì.
Ma il problema con Alex era che non potevi mai sapere quanto effettivamente ci fosse, nè tantomeno per quanto tempo.
<< Promettimi che resterai >>
E lui, senza pensarci neppure un secondo, le schioccò un bacio a stampo.
<< Ti prometto che resterò >>
Cosmary annuì, prendendogli il viso tra le mani per baciarlo ancora.
Ma poi, proprio quando lui stava per approfondire quel contatto, la ragazza prese nuovamente le distanze.
<< Mi manchi comunque, però >>
Alex la guardò stranito.
E a quel punto Cosmary si ritrovò a dover ammettere che la notte passata insieme occupava un posto ancora troppo preponderante nei suoi ricordi.
Sentire le mani di Alex che le scorrevano sul corpo, i suoi respiri mescolarsi con i propri, il calore dei corpi nudi sotto al piumone...
<< Si insomma...vorrei averti più vicino di così >>
Alex capì subito, ma decise di prenderla un po' in giro.
<< Dimmi di più >> la stuzzicò allora.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, fintamente annoiata dalla sua risposta.
Gli prese una mano tra le sue, giocherellando con le sue dita.
E poi, quando il cantante le sembrò abbastanza distratto da quel contatto, abbassò il capo fino ad avvicinarsi al suo orecchio.
<< Voglio farlo di nuovo >> sussurrò, sentendolo sussultare quando gli posò un leggero e poco casto bacio proprio dietro al lobo.
Una volta tornata a vederlo in viso, Alex aveva un'espressione maliziosa, l'ennesima cosa che gli era mancata di lui, l'ennesimo dettaglio che in quella casetta era solo lei a conoscere.
<< Fare cosa? >>
Cosmary scosse la testa divertita.
Decise allora di giocare al suo stesso gioco e, sperando che il corpo del ragazzo fosse dalla sua parte, allungò le dita a sfiorare il cavallo dei suoi pantaloni.
Bingo.
<< La stessa cosa che vuoi fare anche tu >>
Alex si morse il labbro ridacchiando.
<< Touchè >> ammise poi.
A quanto pareva, la ragazza non era stata l'unica a risentire della loro lontananza.
<< Parlerò con Albe e Luca e vedrò cosa posso fare per la camera >>
Si allungò a prendere la coperta accanto a sè e, una volta adagiata sui loro corpi, portò Cosmary a sedersi sulle sue gambe.
<< Intanto però... >> mormorò mentre le accarezzava le cosce e le portava le labbra all'orecchio.
<< Vediamo quanto ti sono mancato >>
E, se il suo tono non fosse già stato abbastanza malizioso, ci pensarono le sue mani a dimostrarle di cosa stesse effettivamente parlando.
Le sue dita si infilarono infatti sotto l'elastico dei pantaloni della tuta e poi...
<< Alex, ti cerca...ooooh! >>
Luca.
Il disturbatore seriale di ogni loro momento intimo.
Alex ritirò immediatamente la mano, imprecando a denti stretti mentre Cosmary si sedeva goffamente accanto a lui.
Il cantante napoletano intanto, se la rideva sotto i baffi.
<< Non vi chiederò cosa stavate facendo solo per rispetto di Cosmy >> esclamò << Ma non prometto niente per quando saremo da soli in camera >>
Alex lo mandò poco educatamente a quel paese, facendolo scoppiare a ridere ancora di più.
<< Oh bro, che succede? Uhlalà!! >>
Alex alzò gli occhi al cielo, esausto.
<< Beh, direi che siamo al completo >> si lamentò poi, scatenando adesso l'ilarità non solo di quei due cretini dei suoi amici, ma perfino della sua ragazza.
Lanciò uno sguardo truce a quest'ultima, ricevendo in cambio un bacetto volante.
<< Cosa c'è di così urgente? >> si lamentò.
Albe, che ancora un po' ridacchiava, si sforzò di rispondergli seriamente.
Il fatto era che non importava se una situazione fosse oggettivamente divertente o meno: quando si trattava di infastidire Alex, lui e Luca non riuscivano mai a trattenere le risate.
<< Dobbiamo fare i nuovi turni delle pulizie viste...beh... le recenti uscite >> e nel dire le ultime parole si sentì un po' a disagio.
Luca gli fece allora segno che era tutto okay, anche se non lo era. Non per lui.
Alex annuì.
<< Okay raga, due minuti e arrivo >>
Cosmary, che nel frattempo si era già alzata in piedi, gli rivolse un ingenuo: << Perché non ti alzi ora? >>
Ed Alex allora, chiamando a raccolta tutta la calma che non aveva guardò prima in basso, in direzione dei suoi pantaloni coperti dal plaid, e poi i suoi amici i quali stavano già ridendo prima ancora di riuscire a rispondere.
Maledetto corpo maschile.
<< Perchè adesso non posso >>

*

Mancava poco alla prima puntata del serale e, se da una parte questo significava lavorare il triplo del solito e con molta più ansia, dall'altra sembrava che finalmente in casetta regnasse un'atmosfera serena.
Certo facevano eccezione Luca e Christian, i quali avevano rispettivamente perso Elena e Mattia, ma per il resto tutto sembrava procedere nella tranquillità più assoluta.
Ed Alex, ora che lui e Cosmary avevano finalmente chiarito, non poteva evitare di sentirsi parte di quel quadro.
Da quando due giorni prima avevano parlato infatti, gli riusciva quasi impossibile staccarsi da lei anche il tempo necessario per fare lezione.
Sembrava che, paradossalmente, allontanarsi fosse stato il modo migliore per capire quanto ci tenesse.
Ciò che provava per lei era sempre più vicino all'amore di cui tanto gli piaceva scrivere, ma la loro relazione era ancora troppo immatura perche si decidesse ad ammetterlo.
<< Oh Alessà, mi passi il pane? >>
A parlare era stato Nunzio, il ballerino di latino che Todaro aveva fatto entrare al posto di Mattia, sostituto ad un passo dal serale a causa di un brutto infortunio.
Cosmary era stata devastata dalla notizia, soprattutto perché anche Elena e Cristiano erano usciti nella stessa giornata, ed anche Alex doveva ammettere di essere sinceramente dispiaciuto: per quanto infatti all'inizio avesse odiato il biondo per la sua vicinanza alla ballerina, nelle ultime settimane avevano sviluppato un bel rapporto.
Nonostante questo però, doveva ammettere che Nunzio gli piaceva.
Era spigliato, divertente, siciliano fino al midollo...l'esatto opposto di Alex insomma, e forse proprio per questo sembravano andare così d'accordo.
<< Senti ma quindi non c'è manco mezza ragazza libera in questo programma? >>
Alex scoppiò a ridere.
In effetti erano quasi tutti accoppiati: Cosmary con lui, Carola con Luigi, Serena con Albe e Sissi con Dario.
<< Pensa che prima era anche peggio >> rispose allora << C'erano anche Elena e Luca e Christian e Mattia! >>
Nunzio aggrottò le sopracciglia, stupito.
<< Christian è gay? >>
Alex sollevò le spalle.
<< Non so come si definisca, ma tra lui e Mattia c'era qualcosa di molto forte >>
E poi, lanciando uno sguardo all'altra parte della cucina, vide il diretto interessato che si preparava un panino con la solita espressione triste.
<< Non lo vedi come sta? >>
Nunzio annuì tra sè e sè.
<< Mi raccomando eh >> gli disse poi, poggiandogli una mano sulla spalla << Se esce Cosmary non ti voglio vedere così, tu sei la mia spalla qua dentro! >>
Alex scoppiò di nuovo a ridere, sia per il tono con cui aveva parlato - mezzo intimidatorio e mezzo divertito - sia soprattutto perché non si era mai sentito definire la spalla di nessuno.
A pensarci però, forse non c'era molto da ridere.
Ora più che mai era convinto che, se Cosmary fosse stata eliminata, una parte di sè sarebbe inevitabilmente uscita con lei.

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