Pov 1
[Pianeta Anthea]
Oggi fa molto caldo qui su Anthea.
Mi asciugo il sudore col dorso della mano e continuo a lavorare la terra. Zappo con forza . Devo mantenere la mia famiglia .Sono felice,é vero,però....sento che mi manca qualcosa;che non dovrei essere qui. Mi siedo a terra per riposarmi e bevo un po d'acqua. Il raccolto sta dando i suoi frutti,forse a breve potrò concedermi una settimana di riposo.
Non vedo l'ora di potermi dedicare agli allenamenti.
Si...allenamenti.
Anthea è molto pacifico come pianeta e le arti marziali sono viste con sospetto dai suoi abitanti,quindi,solitamente,mi alleno di nascosto.
Non ne conosco bene il motivo,ma mi sento felice quando combatto.
Le ore passano. Mi stendo in un campo e guardo il cielo terso. A volte sogno di volare via. Chiudo gli occhi. Voglio viaggiare e vedere l'Universo. Chissà quanti pianeti esistono come Anthea. É ora di tornare a casa. Lo capisco dal vento che soffia via via piú freddo. Apro gli occhi e dò un ultima occhiata al cielo. Vedo qualcosa. Non é una nube,né un animale volante. Si sta avvicinando. E ancora si avvicina,si avvicina. Mi stropiccio gli occhi per paura di avere un'allucinazione.
È ancora lí e....sta venendo verso di me.
Mi allontano senza distogliere lo sguardo e riesco a distinguerne sempre piú nitida la forma. È una sorta di enorme uovo meccanico e....Vola!
È sempre piú grande e...un botto. L'enorme uovo si schianta a terra. Non ho mai visto niente del genere. Che sia una bomba? Non lo so....non capisco. Devo saperne di piú.
Mi alzo in volo e mi avvicino all'oggetto. È andato distrutto e giace al suolo in pezzi. Mi aggiro tra le macerie stando attento a non avvicinarmi troppo. Potrebbe essere una trappola. Sto per andarmene,quando noto qualcosa al suolo. É una figura distesa a terra,supina. Mi avvicino per guardare meglio. Una ragazza. É completamente diversa dagli abitanti di Anthea....somiglia a me. Atterro con cautela. Sono a pochi passi da lei e la osservo. Deve avere circa la mia età,dodici anni. I suoi vestiti sono laceri. Indossa un pantalone color verde mela,una maglietta azzurra con sopra una strana corazza bianca e degli stivaletti abbinati .Ha i capelli corvini raccolti in una coda di cavallo, la pelle chiara e...una coda!
Faccio per avvicinarmi ulteriormente,quando apre gli occhi. I nostri sguardi si incrociano e il tempo si ferma. La sento gemere sussurrando
"Aiuto..." prima che le palpebre si richiudano e perda nuovamente conoscienza. Solo allora,mi rendo conto che é ferita e perde sangue. Cosa devo fare? Potrebbe essere un nemico, potrebbe uccidermi. Non so niente di lei. Non so quali siano le sue intenzioni o perché si trovi lí. Non mi importa. Sento di doverla salvare. Non posso lasciarla lí. Io DEVO salvarla. L'ho capito dai suoi occhi. Non ne ho mai visti di cosí belli. Sono azzurri come il cielo primaverile, con riflessi del blu profondo della notte. Hanno i colori e la dolcezza del cielo,quel cielo che amo tanto. E voglio salvarla, per rivedere quegli occhi.

Pov 2
[Terra]
Saluto mamma e papà ed entro nell'astronave costruita da Bulma. É un monoposto, piccola ma confortevole...in fondo è pur sempre di Bulma.
Salgo a bordo. Ho lasciato una lettera a Pan per salutarla,dato che é in vacanza. Spero non mi uccida se me ne sono andata senza aspettare il suo ritorno,ma sono troppo gasata. A breve si terrà un torneo in un pianeta della Galassia del Sud e non posso certo mancare. Sono emozionatissima all'idea di affrontare guerrieri di un'altra galassia e mi chiedo se sarò alla loro altezza. Metto in moto e parto.
Passano alcuni giorni e mi alleno alla meditazione e concentrazione. Ho il pilota automatico attivo e non mi preoccupo di guidare. Mi alleno nella stanza speciale costruita appositamente,quando accade. Un meteorite colpisce la navicella. Il motore é danneggiato e devo ripararlo. Mi distraggo dall'allenamento e vengo colpita da fasci di ki raccolti appositamente per l'allenamento. Non sono particolarmente potenti,ma sono molto stanca e ho difficoltà ad incassare i colpi. Scatta l'allarme quando un altro meteorite si abbatte contro la mia astronave. Sono costretta ad un atterraggio di emergenza o andrò alla deriva. Il pianeta piú simile alla Terra viene presto individuato e mi preparo ad un atterraggio di emergenza su di esso: Anthea. Cerco di governare il veicolo al meglio, ma non c'é niente da fare e non riesco ancora a governare il teletrasporto. Mi schianto. Non sento piú niente,non vedo piú. Sono morta? No,ci vuole ben altro ad uccidermi. Ho battuto la testa e sono stordita. Sento il sangue sulla mia carne. Apro gli occhi con uno sforzo sovrumano. Il mio sguardo incontra quello di qualcun altro. Non riesco a distinguere se sia un ragazzo o una ragazza,né riesco a capire quali siano le sue intenzioni. Una cosa é certa: i suoi occhi sono come quelli di papà. Sono scuri come buchi neri e sembrano quasi impauriti. Non riesco piú a capire niente,ma faccio in tempo a sussurrare un flebile "Aiuto". Poi,i miei sensi si annullano e il buio mi avvolge del tutto.

Spazio autrice
Heilà,gente! Okay,non é granché come inizio e spero di non avervi annoiati troppo. Piú in là,la storia diventerà di sicuro piú interessante...magari a voi potrà non piacere o io non sarò all'altezza di raccontare...ma wuesta role significa davvero tanto per me e ho amato questa storia con tutta me stessa. So che suscitare in voi le stesse emoziini sarà impossibile,ma spero possiate capirmi ^^. A presto