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Cap. 51 - La decisione di Midoriya.

Kirishima ascoltò attentamente le parole di Midoriya, il volto che tradiva preoccupazione e comprensione. Si sedette accanto a lui, appoggiando le spalle contro il muro vicino al davanzale, e posò una mano confortante sulla spalla dell'amico.

«Sembra che tu stia attraversando una tempesta emotiva,» disse Kirishima con tono rassicurante. «A volte, quando siamo sopraffatti dai sentimenti e dalle situazioni, possiamo prendere decisioni che in seguito ci sembrano sbagliate».

Midoriya scosse il capo, «Non credo sia stata sbagliata del tutto. Nel corso del nostro rapporto, ha fatto cose impulsive e a volte esagerate, che mi mettevano in imbarazzo. Ma penso sia il suo modo di agire. Vorrei vederlo riuscire a ponderare i suoi comportamenti, anche se in fondo mi piaceva quando era così spontaneo e...».

«Tornerai da lui?», chiese Kirishima.

«No, voglio comunque vedere che sa gestire le sue emozioni e certamente il modo con il quale mi ha baciato davanti a Uraraka non è stato molto carino», balbettò Midoriya, visibilmente combattuto, girando la testa verso l'esterno.

«E come dovrebbe dimostrare di saper gestire i suoi sentimenti?», domandò ancora Kirishima.

Midoriya si prese un momento per riflettere, osservando il panorama esterno, «Penso che dovrebbe dimostrare una maggiore consapevolezza e controllo delle sue emozioni. Non basta fare un gesto grandioso o dire semplicemente che è cambiato. Deve mostrare che ha compreso come le sue azioni influenzano gli altri, e che è disposto a lavorare su se stesso».

«E se non dovesse riuscirci? Se dovesse dimostrare di non essere pronto per un cambiamento vero e proprio in quel senso?», chiese di nuovo Kirishima.

Midoriya sospirò, «Allora dovrò considerare se posso accettare la situazione così com'è, o se è meglio chiudere definitivamente questo capitolo. Non voglio prendere decisioni affrettate, ma ho bisogno di vedere che c'è un reale impegno verso il miglioramento».

Kirishima posò una mano confortante sulla spalla di Midoriya, «Capisco. È importante stabilire dei confini chiari e fare ciò che è meglio per il tuo benessere. Non devi affrontare tutto da solo, e le tue emozioni sono valide».

«Grazie, Kirishima», disse Midoriya.

Kirishima gli sorrise, «Beh, devo andare. Non voglio fare attendere Bakugo troppo a lungo. È meglio non farlo arrabbiare o stanotte mi farò davvero male...», scherzò.

Anche Midoriya si allontanò dal davanzale e stiracchiò le braccia, «Ma come fate tu e Kacchan? Vi siete presi subito, senza problemi! Ammetto che questo mi fa sentire geloso...».

Kirishima rise leggermente, «Ah, non è stato tutto così semplice. Anche noi abbiamo avuto i nostri alti e bassi, all'inizio, ma è durato poco, io l'ho baciato, lui mi ha baciato e siamo finiti insieme nel suo letto. Direi che noi ci siamo sempre piaciuti da tanto e ci siamo scoperti adesso. E poi, Katsuki è Katsuki. Un ragazzo che alla fine sa lottare per quello che vuole, in questo caso, me».

Midoriya ascoltò, visibilmente colpito e incuriosito, «Wow, non me lo aspettavo da Kacchan».

Kirishima sorrise, «Sì, a volte le cose possono andare abbastanza lisce, altre volte ci vuole tempo per costruire qualcosa di solido. Ma, a prescindere dal ritmo, l'importante è che il legame sia autentico. Pensa bene a te e Uraraka e te e Todoroki...».

Proprio in quel momento, una voce risuonò forte dal corridoio.

«Kirishima Eijiro!!», gridò Bakugo dalla sua stanza.

Kirishima si alzò di scatto, sorridendo a Midoriya, «Ora devo andare, scusami! Buonanotte, Midoriya!» disse, facendo un cenno rapido con la mano.

«Buona... notte...», rispose Midoriya sottovoce, osservando l'amico allontanarsi in fretta.

Kirishima corse verso la stanza di Bakugo e, appena entrato, lo rimproverò con tono scherzoso. «Abbassa la voce, ragazzo esplosivo! Vuoi far svegliare l'intero dormitorio?».

Bakugo lo fissò, accigliato, con le braccia incrociate e un'espressione imbronciata, «Hai finito di perdere tempo con quel nerd? Perché ci avete messo così tanto?».

Kirishima sospirò, togliendosi la maglia e buttandosi sul letto, «Non è sicuro di aver fatto la scelta giusta rimanendo con Uraraka e proponendo una possibilità a Todoroki se dimostra di sapere gestire bene i suoi sentimenti, sai, non come ha fatto, che lo ha baciato davanti a Uraraka».

Bakugo strinse i denti, visibilmente irritato, «Tsk, quel nerd è sempre incasinato con le sue questioni sentimentali. Perché deve rendere tutto così complicato? Se Todoroki l'ha baciato, avrà avuto i suoi motivi. E Uraraka? Non può semplicemente decidere cosa vuole?»

Kirishima si sistemò più comodamente sul letto, osservando il soffitto. «Lo sai come è fatto Midoriya. Riflette troppo su tutto. Vuole capire, fare la scelta giusta per tutti. È nel suo carattere. Non è come noi, che andiamo dritti al punto senza pensarci troppo.»

Bakugo sbuffò, avvicinandosi al letto e stendendosi vicino a Kirishima, che non perse tempo a privare anche lui della maglia per massaggiargli il petto, «È proprio questo che mi dà fastidio. Perché deve sempre pensare a come si sentono gli altri? Dovrebbe preoccuparsi di come si sente lui, i suoi sentimenti, insomma, lo ama o no, quel ghiacciolo?», disse il biondo.

Kirishima sorrise mentre continuava a massaggiare il petto di Bakugo, cercando di sciogliere la tensione che sentiva accumulata nei suoi muscoli, «Lo so, lo so... Midoriya è fatto così. Forse è proprio questo che lo rende speciale. Non pensa solo a sé stesso, cerca sempre di fare la cosa giusta per tutti».

Bakugo sospirò pesantemente, spostando lo sguardo verso il soffitto, «Sì, ma questo lo incasina. Dovrebbe pensare a ciò che lo rende felice, non a cosa pensano gli altri. Alla fine, è lui che deve vivere con le sue decisioni, non Uraraka o Todoroki».

Kirishima annuì, ancora concentrato sui suoi movimenti, cercando di calmarlo. «Hai ragione, Baku, ma sai quanto è difficile per Midoriya mettere se stesso al primo posto. Fa parte di lui. Penso che stia solo cercando di capire come bilanciare tutto».

Bakugo si girò verso Kirishima, con uno sguardo ancora deciso e intenso. «Non mi interessa. Se vuole essere felice, deve smettere di complicarsi la vita. Deve imparare a prendere una decisione e tenerla. Come facciamo noi, senza tutte queste esitazioni».

Kirishima ridacchiò, «Sì, non tutti sono diretti come te, Baku. Ma credo che Midoriya ci arriverà, alla fine. Intanto pensiamo alla nostra situazione, spero che Kaminari trovi qualcosa riguardo al sito, o dovremmo andare a parlare con loro due, i melodrammatici».

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