Cap. 50 - Nuovi approcci al gossip.
Kirishima lo osservò, incrociando le braccia e aggrottando la fronte, «Sì, capisco. Ma secondo me c'è qualcosa di più. Midoriya non è uno che si perde così tanto nei pensieri senza una ragione seria, e non credo si tratti solo di stress. Quei due hanno qualcosa in sospeso, lo sento».
Bakugo sbuffò, passando una mano tra i capelli bagnati, «Che mi frega di cosa hanno in sospeso? Li ho anche aiutati troppo! Ormai non sono più affari miei. Se vogliono risolversela, che lo facciano da soli. Io ho già abbastanza cose a cui pensare senza aggiungere i loro casini».
Kirishima gli sorrise con dolcezza, «Va bene, lasciamoli fare. Siamo tutti maggiorenni adesso e maturi, quindi, senza dover specificare che giocheremo a fare i detectives, andiamo a parlare con Kaminari? Sai... kiribaku.com...».
Bakugo balzò, «Vero, lo stavo dimenticando! Andiamo adesso!».
I due si avviarono verso l'uscita dello spogliatoio, raggiungendo l'area comune della scuola, dove Kaminari stava sistemando alcuni dei suoi dispositivi elettronici quando sollevò lo sguardo e li vide avvicinarsi, «Ehi, ragazzi! Che succede?».
Kirishima aprì la bocca, ma Bakugo lo anticipò, «Vado dritto al punto: sei tu che gestisci un sito schifoso chiamato kiribaku.com dove pubblicano cose oscene su di me e Kirishima?».
Kaminari all'inizio fu sorpreso e un po' divertito, mentre abbassava il dispositivo che aveva in mano, «Kiribaku.com? No, non ne ho idea. Ma sembra interessante. Cosa c'è scritto di così scandaloso su di voi?», domandò nonostante sapesse dell'esistenza del sito internet.
Bakugo sbuffò, «Non è una questione di interesse, Kaminari! Stiamo parlando di articoli ridicoli e imbarazzanti su di noi, foto modificate, video osceni. È chiaro che qualcuno sta cercando di farci passare per stupidi!».
Kirishima, cercando di mantenere un tono più calmo, aggiunse, «Siamo sicuri che non c'entri niente con te? Non è il tuo stile, ma è strano come il sito si occupi di noi e tu sia coinvolto in tutti questi gadget tecnologici».
Kaminari si grattò la nuca, ridacchiando nervosamente, «No, davvero, non sono io. Sono solo un tecnico elettronico, non un blogger anonimo. E... a essere sincero l'ho visto, il sito, ieri. Ditemi solo una cosa, e forse potremo parlare seriamente: voi due state insieme?».
Bakugo e Kirishima si scambiarono uno sguardo sorpreso, poi, Kirishima sospirò, «Sì... io e Bakugo stiamo realmente insieme...».
«Questo spiega il motivo per il quale dormivate a lezione l'altro ieri! Che birichini che siete!», esclamò Kaminari, con la voce mozzata dalla mano di Bakugo, «Senza urlare, grazie».
Kaminari ebbe uno spavento, poi si rilassò quando Bakugo lo lasciò e strinse le spalle, «Sinceramente non lo so. Ero curioso di sapere perché alcune foto, beh, si vedeva che erano false. In ogni caso potrei aiutarvi a scoprire il colpevole controllando i log di accesso della rete scolastica. Se qualcuno è entrato nel sistema per creare quel sito, ci saranno tracce».
Bakugo, ascoltando le parole di Kaminari, si rilassò leggermente, «Bene, allora. E quanto tempo ti serve per fare tutto questo?».
Kaminari si grattò la testa e rifletté per un momento, «Non molto, penso. Potrei iniziare a controllare subito e vedere cosa riesco a scoprire. Tuttavia, potrebbe richiedere un po' di tempo se la persona ha usato tecniche per nascondere la propria identità».
«Noi pensiamo che possano essere stati o Midoriya o Todoroki, loro hanno saputo di noi recentemente e forse, non saprei, la gelosia ha giocato un brutto scherzo, qualsiasi?», domandò Kirishima, cercando di mascherare il segreto della relazione complicata tra Midoriya e Todoroki.
Kaminari, dopo aver ascoltato la teoria di Kirishima, si grattò la testa, «Ehm, capisco. Non avevo pensato a Midoriya o Todoroki, ma è una possibilità da considerare. Se sono stati loro, potrebbe spiegare perché alcune delle informazioni sul sito sembrano così personali e mirate».
«Io lo spero tanto che non si tratti di uno di quei due!», sbottò il biondo.
Kirishima posò una mano sulla spalla di Bakugo, cercando di tranquillizzarlo. «Sì, lo speriamo entrambi, direi. Non vorremmo che questa situazione peggiorasse ulteriormente. In ogni caso, facci sapere se hai bisogno di aiuto o di ulteriori informazioni».
Kaminari annuì con decisione, «Certo! Comincerò subito a controllare i log e a cercare indizi. Se scopro qualcosa di rilevante, vi avviserò immediatamente».
«Bene, allora grazie per il tuo aiuto, Kaminari», disse Bakugo.
Il sole stava tramontando e l'aria serale era fresca mentre tornavano al loro alloggio.
Quando Kirishima e Bakugo entrarono nel dormitorio, Kirishima notò subito Midoriya appoggiato al davanzale di una finestra, con le braccia incrociate e lo sguardo pensieroso. Bakugo, invece, si diresse verso la propria stanza, «Rimani anche stanotte da me, tesoro?», chiese a Kirishima, sorridendo maliziosamente.
«Come sempre, ma vai prima tu, io vorrei parlare un po' con Midoriya...», rispose.
«Ancora con quei due e i loro drammi?», lamentò Bakugo.
Kirishima lo spinse scherzosamente, «Solo cinque minuti, poi verrò da te, ragazzo esplosivo!».
Bakugo sbuffò, ma accettò di buon grado, dirigendosi verso la propria stanza, «Va bene, va bene. Non farti aspettare troppo», disse, lanciando uno sguardo scherzoso e un po' stanco.
Kirishima si avvicinò a Midoriya, che ancora si trovava appoggiato al davanzale della finestra, «Ciao di nuovo, Midoriya. Posso farti compagnia?».
Midoriya si girò e annuì, «Certo, Kirishima. È bello avere qualcuno con cui parlare».
Kirishima si spostò leggermente accanto all'altro, «Cosa è successo oggi nella doccia dello spogliatoio? Ti ho visto correre in quel modo, Bakugo mi ha detto che tu stavi per baciarlo pensando che fosse Todoroki».
Midoriya abbassò lo sguardo, coprendo il viso leggermente arrossito, «Sì, è vero», ammise con un sospiro, «Mi sono confuso. Ero così preso dai miei pensieri che non mi sono accorto subito di chi fosse. Ero arrabbiato e frustrato, e... le cose mi sono sfuggite di mano».
«È sempre quel bacio improvvisato nel campo di battaglia, vero?», chiese Kirishima.
Midoriya poggiò i gomiti sul davanzale e nascose il volto con le mani, «L'ho rimproverato, gli ho detto che non doveva andare così... avrei detto a Uraraka le cosa in un altro modo e non l'ho lasciata. Ho detto a S-Shoto di dimostrare che sa gestire i suoi sentimenti e ora non esce dalla mia testa! Sento come questa mia decisione di allontanarlo così sia stata molto sbagliata!».
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