Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Cap. 37 - Cambio posizioni.

Shinso continuò a muoversi, assaporando la rara occasione di poter guidare il gioco. Le sue mani tracciavano linee lente e studiate lungo le braccia e le spalle di Bakugo, esplorando ogni reazione o piccola contrazione dei muscoli.

Sentiva l'energia contenuta sotto la superficie, come se ogni fibra di Bakugo stesse aspettando il momento giusto per scattare.

«Ti irrita non sapere cosa sto facendo?», chiese con tono basso, mentre le sue dita sfioravano il profilo della mascella di Bakugo, lasciandosi scivolare verso il collo.

Bakugo trattenne un ringhio, «Non fare il furbo, so esattamente cosa stai cercando di fare», ribatté, ma nonostante le parole, rimaneva fermo, curioso di vedere fino a che punto Shinso avrebbe osato spingersi.

«Oh, lo so che potresti liberarti in qualsiasi momento. Ma se non l'hai fatto, forse una parte di te è curiosa di vedere cosa posso fare», disse Shinso, facendo ancora scorrere le dita sul collo di Bakugo e sentendo la pelle morbida e calda, «E questo mi piace, Katsuki».

Le parole caddero tra di loro come una sfida silenziosa. Shinso si avvicinò ancora, appoggiando leggermente la fronte sulla spalla di Bakugo, sentendo il suo respiro irregolare.

«Forse ti concedo troppo», disse Bakugo, provocandolo, «Ma se pensi di poterti approfittare di me, stai sbagliando di grosso».

Shinso ridacchiò, divertito dalla resistenza ostinata del biondo, «Non c'è nulla di male nel godersi un po' di mistero, ogni tanto», disse, e prima che Bakugo potesse rispondere, sfiorò con le labbra la pelle scoperta del suo collo. Poi, senza dargli tempo di reagire, si ritrasse subito, quasi per non lasciare che se ne appropriasse troppo in fretta.

Bakugo serrò le mani per trattenere la tensione. Bendato, i suoi altri sensi erano amplificati, e ogni tocco di Shinso sembrava mille volte più vivido, «Gioca bene le tue carte, Hitoshi», mormorò, «Alla fine, ci sarà un solo conto da saldare».

Shinso sorrise, «Non ti preoccupare, mi aspetto di pagarlo a caro prezzo».

Si avvicinò ancora, questa volta portando una mano a sfiorare il lato del volto di Bakugo, facendosi guidare dai piccoli segni di impazienza che percepiva in lui. Poi, lasciò che le sue dita scorressero lungo la mascella, fermandosi proprio sopra il labbro inferiore, «È strano, sai? Pensavo saresti stato più irrequieto. E invece sei ancora qui, fermo».

Bakugo non si trattenne dal reagire, ma era troppo tardi. Shinso aveva già attivato il suo Quirk.

Shinso cominciò, avvicinando il viso di Bakugo al suo e lasciando che le loro labbra si sfiorassero. Sentì Bakugo irrigidirsi per un istante, prima di rispondere, poi, pur lasciandosi coinvolgere, mantenne il controllo, tenendo il bacio sul filo del desiderio, quasi a volerlo prolungare senza mai cedere completamente. Quando si staccò, le loro labbra erano ancora vicine, così come i respiri caldi e pesanti.

«Pensavi che avrei ceduto subito, vero?», sussurrò, il tono basso e provocante, «Ma hai dimenticato che so esattamente cosa fare per renderti impaziente».

Bakugo trattenne un sorriso, stringendo i pugni per l'impulso di afferrarlo, «Hitoshi, se credi di potermi mettere alla prova senza pagare un prezzo, ti stai illudendo».

Shinso sorrise, chiaramente divertito, e si avvicinò di nuovo, questa volta mordendo delicatamente il labbro di Bakugo, tirandolo appena prima di lasciarlo andare, «Allora fammi vedere cosa hai in mente, Katsuki... se riesci a liberarti da questa situazione».

Bakugo non rispose, allora Shinso continuò, tracciando con le dita un percorso lento sul petto nudo di Bakugo, esplorandone ogni muscolo contratto e studiando ogni minima reazione, come a voler vedere fino a che punto Bakugo avrebbe mantenuto il suo autocontrollo.

«Ti ricordi, Katsuki?», mormorò Shinso, facendo scendere le mani verso il bordo dei pantaloni di Bakugo, accarezzando con tocco leggero la pelle appena sopra il confine, un gesto calcolato che sembrava voler evocare un ricordo particolare, «Quella volta in cui mi hai permesso di assaggiarti...».

Non aveva nemmeno finito di formulare il pensiero, che sentì Bakugo muoversi, le mani che si sollevarono decise verso la benda sugli occhi, come a voler finalmente riprendere il controllo, come a voler vederlo per scrutare ogni intenzione celata.

«Stai fermo», Shinso afferrò i polsi di Bakugo, bloccandogli le mani a mezz'aria, «No, no, no, cattivo Katsuki», mormorò di nuovo con un tono divertito, avvicinando il viso al suo orecchio, «Pensavi davvero che ti avrei lasciato fare?».

Bakugo ringhiò, «Non provocarmi troppo, Hitoshi. Sai benissimo che posso ribaltare questa situazione in un attimo».

«Ne sono certo», rispose Shinso, senza allentare la presa sui polsi di Bakugo, «Ma se non l'hai già fatto... forse è perché anche tu vuoi vedere fin dove possiamo arrivare».

Shinso tornò ad accarezzargli il viso, le dita si muovevano lente lungo la mascella e poi di nuovo verso il collo, indugiando nei punti in cui sentiva più tensione. Lentamente, le mani scesero di nuovo, posandosi appena sopra la cintura dei pantaloni, giocando pericolosamente.

«Ogni volta che ti fermi», continuò Shinso in un sussurro, «È come se stessi dicendo che vuoi ancora un po' di questo gioco. Che vuoi vedere se ho davvero il coraggio di spingermi oltre», sussurrò di nuovo Shinso.

Bakugo trattenne un respiro, e non potendo vedere, ogni gesto di Shinso gli sembrava amplificato, ogni contatto denso di tensione, «Allora smettila di parlare e fai qualcosa. Non lavarmi il cervello a metà, fallo e basta», sibilò infine, con voce roca.

Shinso sorrise, compiaciuto dalla risposta, «Con piacere, sarà una scoperta dominarti».

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro