3. Vaffanculo tutti
Ho passato tutta la giornata con papà in giro per LA e mi sono divertito tantissimo. Siamo andati al Molo di Santa Monica, abbiamo fatto tutte le attrazioni e abbiamo giocato nella sala giochi ma naturalmente ha vinto lui perchè erano giochi di armi e macchine.
Ma la parte più bella è stata quando siamo andati alla bancarella dove spari alle lattine per vincere i premi.
-Flashback-
"Qual'è il premio più grande?" chiede papà avvicinandosi alla bancarella.
"Si può scegliere tra l'hoverboard e un peluche gigante"
"E quante partite ci voglio?"
"10 prendendo tutti i bersagli" risponde l'uomo un po' strafottente.
"Perfetto!! Ecco a lei 50$, mi ricarichi già tutte le pistole."
"Come vuole lei"
Appena finisce di ricaricarle gli passa la prima, papà mi fa segno di andare vicino a lui e mi posiziona davanti a se.
"Chiudi solo un occhio. Vedi queste due scalanature nel arma ?"
Annuisco
"È il puntatore. Devono essere sulla stessa linea la prima, la seconda e poi l'obbiettivo a cui vuoi sparare. Capito?"
"Si!" rispondo sicuro.
"Bene prova!"
Allineo meglio la mira e sparo il primo colpo che prende in pieno la lattina.
"Perfetto continua!"
Faccio come ha detto e prendo tutte e 10 le lattine senza sbagliare un colpo.
"Vai alla grande! Ma adesso ai tappi e alle altre 9 partite fammi fare a me. Devo far capire a questo idiota che si fa tanto il figo chi ha davanti" mi sussurra nell'orecchio e inizio a ridere passandogli l'arma.
Appena la prende in 3 secondi ha già preso tutti e 5 i tappi che erano disposti sulla linea, lasciando il signore senza parole.
Dopo 30 secondi ha finito tutti i colpi a tutte le pistole e ha preso tutte le lattine, tranne l'ultima e non riesco a capirne il motivo.
"Mi dispiace signore ma non ha preso l'ultima lattina!" dice soddisfatto quello della bancarella.
"Io penso che lei mi abbia fregato.... perchè io non sbaglio mai un colpo"
"Evidentemente questa volta si!" dice questo ridacchiando.
La faccia di papà si irrigidisce e mette la mano sulla tasca del suo pantalone, estrae velocemente la pistola e spara un colpo vero alla lattina rimasta.
Fortunatamente aveva il silenziatore quindi il colpo l'abbiamo sentito solo noi.
Il venditore sbianca e velocemente mi chiede che premio volessi.
"L'hoverboard e il peluche!" rispondo sicuro.
"Ragazzo puoi prenderne solo uno"
"Ha detto che li vuole tutti e due!" dice severo papà.
Il venditore senza ribattere mi passa quello che ho chiesto e imitando le facce spaventate che ha fatto torniamo alla macchina ridendo.
Dopo questo siamo andati a magiare al Mc anche se mio padre non era molto contento perchè dice che essendo cibo spazzatura gli fa perdere la linea.
Prima di farmi accompagnare a scuola, perchè se no a mamma gli prende un infarto se non mi vede li, siamo passati da casa e scavalcando ho lasciato il peluche in camera mia per darlo più tardi a Sofia.
"Questa è la scuola!" dico facendolo frenare.
"Prepara tutto quello che ti serve e lascialo in camera tua. Domani alle 10 ti passo a prendere qui davanti e poi passiamo da casa!"
"Certo non vedo l'ora!"
"Poco prima di venire da me chiedi a tua sorella se vuole venire, ma non prima perchè se no potrebbe avvisare tua madre. Ma anche in quel caso mi inventerò qualcosa!"
"Va bene a domani papà!" saluto scendendo dalla macchina.
Mi nascondo dietro un angolo e aspetto che suoni la campanella per poi mescolarmi tra la folla.
"Ciao Chris" mi saluta mamma appena salgo sulla vettura.
"Ciao!!" rispondo felice.
"Come mai tutta questa felicità?"
"No niente è stata solo una bella giornata."
Appena salgono anche gli altri partiamo verso casa.
All'arrivo c'è Mike incazzato sulla porta.
"CHE FINE HAI FATTO OGGI?!?!" mi urla contro appena metto un piede dentro.
"Niente sono andato a scuola" rispondo tranquillo.
"CAZZATE! OGGI NON SEI ENTRATO VISTO CHE MI È ARRIVATA LA NOTIFICA SUL TELEFONO! QUINDI TE LO CHIEDO UN ULTIMA VOLTA DOVE SEI STATO?!?!" domanda incazzatissimo.
"SONO-CAZZI-MIEI!! E - A - TE - NON - DEVE - INTERESSARE!!" rispondo scandendo per bene tutte le parole mettendomi davanti a lui e sfidandolo con lo sguardo.
Lui come risposta mi tira uno schiaffo.
Appena comprendo ciò che è successo lo guardo scioccato, poi mi giro verso mia madre che non ha detto niente e mi sta guardando delusa.
Salgo le scale e appena le finisco mi giro verso di loro.
"ANDATE TUTTI A FANCULO!!" urlo facendogli il dito medio per poi chiudermi a chiave in camera mia.
Prendo il mio telefono per chiamare papà e dirgli di venirmi a prendere adesso ma mi ricordo di non aver preso il suo numero.
E ora?
Provo a cercare su maps un negozio di armi in Russia, tanto di sicuramente saranno tutti suoi e sapranno come a arrivare a lui. O mi sbaglio?
Fortunatamente ancora un po' di russo lo ricordo, perchè arrivato qui ho continuato a vedere i cartoni in quella lingua.
Prendo il primo negozio d'armi che mi viene davanti sulla mappa di Mosca e provo a chiamare.
"Привет, мне нужно поговорить с Андреем Волковым. Вы знаете, как с ним связаться? (Salve, ho bisogno di parlare con Andrey Volkov. Sa come contattarlo?)"
"Да, Вы можете позвонить ему в правую руку, и тогда вы свяжетесь с ним. (Si, puoi chiamare al suo braccio destro che poi ti metterà in contatto con lui)"
"Можешь подать мне это? (Potete darmelo?)"
"Да это .... (Si è...)"
"Благодарность! (Grazie!)" dico chiudendo la telefonata.
Compongo il numero appena dato e faccio partire la chiamata.
"Привет ты говоришь по-английски? (Salve, parlate inglese?)"
"Si certo!"
"Perfetto! Ho bisogno di parlare con Andrey Volkov"
"Tu saresti?"
"Christian Volkov suo figlio"
"Christian?!" chiede lui sorpreso.
"Si, mi puoi dare il suo numero perchè quando ci siamo visti oggi non me l'ha lasciato"
"Voi vi siete visti?"
"Si abbiamo passato tutta la mattinata insieme. Adesso se permettete ho urgente bisogno di parlare con mio padre!"
"Chiama a questo numero..."
"Grazie per l'aiuto"
"È un piacere ritrovarti!"
Chiudo la telefonata e chiamo velocemente papà.
"Pronto?"
"Papà sono io!"
"Chris? Come fai ad avere il mio numero?"
"Ho fatto un po' di telefonate, ma non è questo il punto. Passa adesso a prendermi da casa. Non voglio passare un altro minuto qua dentro."
"Sto arrivando! Quando sono dietro l'angolo ti mando un messaggio"
"No no, me lo mandi quando sei davanti casa. Mamma deve capire che sto andando via con te!"
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