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24. Auguri!

Mi risveglio nel letto dopo la notte di sonno rilassante e cerco Andrey al mio fianco, ma tastando il suo lato non lo trovo.

Strano, in queste settimane è sempre stato al mio fianco quando mi svegliavo. Poi soprattutto oggi che è il mio compleanno mi aspettavo di averlo qui.

Mi alzo svogliata e vedo dal orologio che sono le undici. Mi metto la prima tuta che trovo ed esco dalla stanza per andare a fare gli auguri al mio piccolino, anche se ormai sta diventando un uomo.

Uscendo noto che in casa c'è fin troppo silenzio e non riesco a capire il perchè, visto che la mattina qui si sentono solo urla.

Per curiosità apro la porta della camera di Sofia e non la trovo nel suo letto, stessa cosa accade in quella di Jo e dopo da James.

Sinceramente inizio un po' a preoccuparmi...

Apro l'ultima porta, ovvero quella di Christian e fortunatamente lo trovo appena svegliato sul bordo del letto.

"Buongiorno e auguri piccolino!" dico avvicinandomi a lui e abbracciandolo forte.

"Auguri anche a te mamma" ricambia.

"Scendo in cucina a bere, ho sete" dice staccandosi da me e uscendo dalla stanza.

"Mamma, perchè tutto questo silenzio?" chiede guardandosi intorno.

"Sinceramente non lo so. Ho controllato nelle stanze e nessuno è nei propri letti. Un po' mi sto preoccupando"

"Hai paura che ci sia qualcuno in casa?"

"Non penso e poi mi sembra strano che abbiano lasciato solo noi"

Di soppiatto scendiamo la piano di sotto, entriamo in salotto, Chris accende le luci e...

"SORPRESA!! AUGURI!!" urlano tutti nella stanza sommersa da palloncini e festoni attaccati a ogni parete.

"Cretini! Mi avete fatto prendere un infarto" dico appoggiandomi alla parete dietro di me per lo spavento.

"Non ti si può fare nemmeno una piccola sorpresa che ti spaventi. Che vecchia che stai diventando!" esclama James cercando di tirarmi un palloncino contro che naturalmente si ferma poco dopo.

"Cosa hai detto brutto figlio ingrato?" domando incrociando le braccia al petto e guardandolo con un finto sguardo di sfida.

"Sei vecchia!" urla aiutato da Jo al suo fianco.

"Questa me la pagate!" dico iniziando a correre verso di loro ma senza riuscire ad acchiapparli visti i numerosi palloncini che bloccano il passaggio.

Alzo le mani in segno di resa, anche se non sanno che alla prima occasione utile li riempirò di solletico.

Mi avvicino a Sofia e Andrey che sono rimasti al loro posto e stavano abbracciando Chris.

"Auguri piccola!" dice Andrey lasciandomi un veloce bacio sulle labbra.

"Grazie" rispondo staccandomi.

"Auguri mammina vecchietta!"esclama Sofia abbracciandomi.

"Hey! Non sono vecchia!" dico dandogli un buffetto sulla testa.

"Invece si, quanti anni compi? Cinquanta... sessanta?" domanda con una finta aria pensierosa.

"Trentaquattro Sofia! Solo trentaquattro, non penso di essere molto vecchia"

"Andiamo ad aprire i regali? Voglio vedere se il mio ti piace. Mi ha aiutato Andrey!" dice Jo tirandomi dal pantalone verso il divano, bloccando la conversazione con mia figlia.

"Prima mamma, poi Chris. Il primo è da me e Chris!" dice Sofia passandomi un pacchettino.

Lo apro e trovo una bellissima collanina di Tiffany.

"Amori non dovevate!"

"Diciamo che nella spesa ci ha voluto aiutare qualcuno..." mi sussurra nell'orecchio indicandomi Andrey.

"Adesso il nostro mamma!!" urlano i gemellini passandomi un pacchetto di medie dimensioni.

Apro anche il loro e vedo una bellissima foto di tutti i miei figli più Andrey che fanno facce buffe.

"Che bello grazie! La metterò sul comodino"dico dandogli un bacio in fronte.

"Adesso passiamo a Chris, papà ha detto che il tuo te lo da alla fine" spiega Sofia passando i due restanti pacchetti al secondo festeggiato.

Apre prima quello dei fratelli e trova la felpa della nike limited edition che tanto chiedeva da quando era uscita.

Poi apre quello mio e di Andrey trovando al suo interno un paio di Jordan 1 Chicago x Off-White. Alla vista delle scarpe spalanca la bocca dalla sorpresa e ci guarda con gli occhi pieni di gioia e sorpresa.

"Ora tocca al mio piccola!" dice Andrey prima di passarmi una piccola busta.

La apro lentamente e leggo il contenuto del foglietto al suo interno.

Un viaggio per passare natale e capodanno tutti insieme a Dubai, più i biglietti per la tribuna vip della finale di supercoppa italiana tra Juventus e Milan.

"Sei fantastico!" esclamo abbracciandolo forte e subito dopo si aggiungono tutti trasformandolo in un abbraccio di famiglia.

"In realtà i regali per te non sono finiti. Vai in cucina" dice lasciandomi un casto bacio.

Mi alzo dal divano lanciandogli uno sguardo interrogativo per poi dirigermi in cucina.

Apro la porta e davanti mi ritrovo qualcosa, anzi qualcuno che non mi sarei mai aspettata.

Mia madre...

Lei è davanti a me.

Dopo sedici anni la rivedo.

Appena supero l'attimo di smarrimento ed essermi ripresa mi lancio addosso a lei abbracciandola forte, come non ho potuto fare durante tutti questi anni.

Naturalmente tutte e due scoppiamo a piangere dalla gioia.

Restiamo attaccate per tantissimi minuti, come se tutto ciò potesse recuperare il tempo che abbiamo perso.

Ci stacchiamo solo nel momento in cui entrano tutti.

"Mi sei mancata tantissimo" dico asciugandomi con il palmo della mano le lacrime.

"Anche tu figliola" concorda facendo il mio stesso gesto.

"Ti devo presentare un po' di persone, o li hai già conosciuti?"

"Veramente no. Ho incontrato solo Andrey" risponde sorridendo.

"Allora loro due sono Sofia e Chris, hanno dodici e quindici anni" dico visto che sono i primi due che mi trovo affianco.

"Mentre loro sono i gemellini di sei anni, Josephine e James. Amori lei è la nonna Giulia"

Tutti i miei figli si avvicinano a lei e la abbracciano facendola piangere ancora di più, nel mentre mi avvicino ad Andrey che è rimasto un po' in disparte.

Vado verso di lui e lo abbraccio forte.

"Grazie per averla portata qui"

"Era mio dovere farlo visto che la causa per cui siete state tutto il tempo lontane, sono io"

"Tranquillo. Scusami anche tu per averti tenuto lontano i tuoi figli per dodici anni, ma adesso lasciamoci alle spalle il passato e viviamo il presente.
Grazie per avermi riportato mia madre.
Grazie per essermi accanto.
Grazie di essere un padre, anche se non di sangue, per James e Jo.
Grazie per avermi perdonato"

"Scusami per essere stato un coglione durante i primi anni.
Grazie anche a te per avermi perdonato dandomi un altra possibilità e grazie per avermi dato una famiglia stupenda"

"Adesso per la prima volta te lo posso dire veramente perchè è quello che provo, ti amo!
Ti amo con tutto il mio cuore Andrey Volkov!"

"Ti amo anche io piccola Lia. Con tutto me stesso!"

Angolo autrice

Giulia Ferraro, 65 anni

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