13. Voi mi rendete completo
Pov Andrey
Non so con quale forza divina mi sta tenendo calmo in questo momento.
Solo su una cosa gli avevo ordinato di seguire e gli avevo avvertiti che non avrei fatto passare neanche la più piccola cazzata.
La scuola.
E loro cosa fanno?
Decidono di saltare un giorno e andare in giro per la città senza protezione.
Mi sto trattenendo da fargli del male solo perchè sono i miei figli e non gli torcerei un capello neanche sotto tortura.
Appena entro in casa sento un silenzio assordante che viene spezzato da un mio urlo.
"DOVE CAZZO SIETE?!"
Subito dopo vedo spuntare le loro teste dalla ringhiera della scala.
"ENTRATE NEL MIO UFFICIO E STATE SEDUTI E IN SILENZIO FIN QUANDO NON ARRIVO IO!!"
Li vedo sparire velocemente e correre verso la meta.
Dai loro volti ho capito che sono spaventati, ma non mi interessa adesso pagheranno le conseguenze delle loro azioni.
Dopo essermi preso una mezzoretta sul divano per calmarmi, ma soprattutto per farli stare in ansia, decido di salire e quando entro li trovo seduti sui divanetti come avevo ordinato.
Sofia si sta torturano le unghie mentre Chris continua a sbattere velocemente il piede sul pavimento.
Appena mi vedono si ricompongono e tengono la testa bassa.
Sinceramente mi da un po' fastidio questo loro comportamento perchè vuol dire che hanno paura di me, ma conoscendoci da poco più di una settimana hanno anche ragione.
"Allora chi di voi due mi racconta che cosa è successo? Senza tralasciare niente" dico subito dopo essermi seduto alla scrivania.
Si scambiano uno sguardo e poi inizia a parlare Chris.
"Questa mattina avevo il compito di matematica, mentre Sofia quello di russo. Visto che non sapevamo come svolgerlo abbiamo deciso di saltare scuola e fare un giro al parco li vicino, dove siamo stati tutta la mattinata. All'una quando ci siamo incamminati verso scuola sono comparsi Alex e Ivan, dopo essere saliti sulla loro macchina ci hanno obbligato a chiamarti. Abbiamo già capito il nostro errore e ti promettiamo che non succederà più"
"Ma è stata colpa mia principalmente perchè non volevo prendere un brutto voto per deluderti" conclude Sofia con gli occhi lucidi.
Ho una voglia assurda di andare li e stringerla tra le mie braccia, ma devo trattenermi e per fargli capire che devono seguire perfettamente ciò che gli dico.
"Sono sicuro che non ricapiterà più poichè non potrà più succedere" rispondo e subito loro fanno delle facce perplesse con un piccolo sorrisino perchè sicuramente pensano che non ci andranno più o che li manderò in una di quelle stupide scuole internazionali, ma non sanno che quello che gli aspetta sarà molto peggio della scuola dove andavano.
"Perchè non ricapiterà mai più?" domanda Chris.
"Mentre ero in salotto ho assunto un severissimo insegnate privato che verrà tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle otto alle quattro a farvi lezione e gli ho raccomandato di interrogarvi ogni giorno"
"Ma pa..." dicono insieme ma li blocco subito.
"Non osate replicare! Adesso andate nelle vostre stanze e ci restate per due giorni, non vi azzardate a toccare la televisione o il telefono, dovete solo studiare. Naturalmente scenderete per mangiare"
"Ma adesso che stavo facendo amicizia con qualcuno" dice Chris con tono triste.
"L' amicizia la farete in qualche altro modo quando uscirete da casa tra 2 settimane"
Vedo che stanno provando a riparlare ma li blocco prima che possano emettere anche solo una parola.
"Smettetela di ribattere perchè è quello che vi meritate per aver disubbidito alla sola cosa che vi avevo ordinato. Se continuate, tu -indico Chris- fai allenamento di resistenza tutti i giorni per tre ore, mentre tu -indico Sofia- ti scordi la tanto amata carta di credito per un anno. Intesi?"
"Si" rispondo insieme uscendo a testa bassa dallo studio.
———————
Il giorno dopo
Ero appena uscito dalla mia stanza e passando davanti a quella di Sofia l'ho sentita piangere così ho deciso andarla a consolare.
"Posso entrare?" domando bussando alla porta.
"S-si" risponde lei lievemente singhiozzando.
Apro lentamente la porta e la trovo sul letto con la testa nel cuscino che piange. Mi avvicino e mi siedo al suo fianco accarezzandole i capelli per provare a calmarla.
"Cosa succede principessa?"
"N-niente"
"Non ci credo che stai piangendo in questo modo per niente. Che ne dici di parlarne con me?"
"Io n-non..." cerca di parlare ma viene fermata dal suo pianto che aumenta.
Mi stendo sul letto e delicatamente la sposto facendole poggiare la testa sul mio petto e l'abbraccio per farla calmare.
Dopo alcuni minuti il suo respiro torna ad essere regolare e inizia a parlare.
"Mi dispiace aver saltato scuola l'altro giorno, ma nel compito avrei sicuramente preso un brutto voto e non volevo deluderti così presto. Allora ho pensato che fosse meglio non entrare, invece ho peggiorato solo le cose. Ti ho deluso e non mi vuoi più bene!"
"Principessa, smettila di dire cavolate. Prima cosa, è vero che non ti voglio bene perchè in realtà ti amo. Seconda cosa, tu non mi potrai mai e poi mai deludere.
Sono stato anche io ragazzo e ho fatto queste cose, ma poi a casa mi aspettava una punizione 1000 volte peggiore rispetto a quella che ho dato a voi. L' ho fatto solo per farvi capire che non dovete disubbidirmi"
"Scusa, prometto che non ti disubbidirò mai più"
Resto a coccolarla per un tempo indefinito e averla tra le mie braccia è la sensazione migliore di questo mondo.
Il pezzo del puzzle più grande di tutto il mio cuore, che avevo perso, finalmente è tornato a posto.
Ritrovarli è stata la cosa migliore della mia vita e non li lascerò più andare perchè mi sono già perso fin troppo.
La cosa che mi fa star meglio, più di tutte, è sapere che mi vogliono bene nonostante sappiano cosa faccio e cosa ho fatto.
Prima di ritrovarli provavo una sentimento che non ho mai conosciuto... la paura.
Il grande Andrey Volkov aveva paura.... temevo che loro non mi accettassero e che non mi volessero vedere.
Non li avrei mai obbligati perchè in quel modo li avrei fatti soffrire e non me lo sarei mai perdonato, quindi li avrei lasciati andare.
Ho sognato tante volte mio figlio pensando fosse l'unico e non sapevo che c'era anche un bellissima principessa.
Ora che so qui con me non permetterò più a nessuno di portarmeli via e se saranno in pericolo rischierò anche la mia vita.
Finalmente dopo dodici lunghissimi anni mi sento completo.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro