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Dai due lati della strada arrivano una Mercedes ML nera e dall'alta una Land Rover bianca. Entrano nel parcheggio e si fermano uno di fianco all'altra. Le portiera dalla parte del guidatore si aprono e ne escono due bellissime ragazze, una bionda e una mora, chiudono bene e si dirigono verso l'entrata destinata ai Dom.
Si incontrano alla porta e si voltano per guardarsi. Si squadrano dalla testa ai piedi, sembrano studiare il loro abbigliamento.
-Spiegami perché sei conciata in questo modo.-esclama la bionda
-Spiegami tu perché sei conciata così!
-Oggi dobbiamo scegliere le nostre sottomesse.
-E c'è bisogna di essere eleganti?
-Fare buona figura con gli altri Dom, ecco a cosa serve.
-Non ti sopporto quando cerchi di fare sempre la parte dalla santerellina, Pez!
-Lolo, non é fare la santerellina. E poi a me piace mettermi in mostra.
-Sono altri che si devono mettere in mostra davanti a noi. E ti ricordo, che non ci vedranno.
-Ma potevi metterti qualcosa di meglio di un costume e un paio di shorts.
-Chi ti ha detto che é un costume?
-Entriamo e basta.
La mora apre la porta ed entrano, trovando già la sala piena e tutti a guardare lo specchio.
-Siamo in ritardo?
-Non sarebbe una novità per noi.
Si avvicinano allo specchio e sorridono alla vista dei sottomessi che girano nervosi parlando tra loro.
Lo specchio é stato messo all'inizio del 21° secolo, permettendo solo ai Dom di vedere e studiare i Sub.
-Sono orribili.
-Lolo, ti prego.
-Ti prego, ma li hai visti?!
-Guarda bene.
Si sente la porta aprirsi, ma si girano solo loro e fanno una smorfia di disgusto quando vedono chi é entrato.
-Ignoralo.
Tornano a studiare i sottomessi e notano che ne sono giunti dei nuovi.
-Oh mio Dio.-dicono insieme-E' stupenda- continuano
-A chi ti riferisci?
-Alla moretta dal viso di bambina. E tu?
-Alla sua amica. Guarda, si tengono per mano. Sono spaventate, che carine.
-Ma che si é messa?Spero che abbia aperto per sbaglio l'armadio di sua nonna.
-Chiudi il becco. Forse noi abbiamo già finito la nostra ricerca.
-Dici?- si guarda intorno e fa un cenno ad uno dello staff che si avvicina subito a loro.
-Posso fare qualcosa per voi?
-Vogliamo le loro schede.
-Subito.- torna di corsa al suo posto e torna indietro sempre correndo con in mano due fascicoli -Ecco a voi.
-Grazie.
Li aprono e iniziano a leggere.
-Camila Cabello, 16 anni, di origini cubane, ottima studentessa....oh oh.
-Che c'è?
-Non andava molto d'accordo con Medicina Casalinga e la ginnastica.
-E allora?
-Se i bambini si fanno male e io non sono a casa?
-Secondo te perché esistono i medici?
-La tua?
-Jade Amelia...
-Amelia?!Poverina...
-....Thirwall, 16 anni, inglese, ottima media in tutte le materie, ama i bambini ed é fertile, anche Camila?
-Si.
-Guardalo,-abbassa la voce- ha in mano un fascicolo.
-Povero piccolo Sub. Andiamo.
-Mi sento mancare l'aria- dice Louis
-Stai calmo, Lou.
-Stai tremando anche tu, Stiles.
-Lo so, grazie. Ma perché non possiamo vederli anche noi, eh?! Non é giusto!Magari sono tutti dei gran cessi e ci tocca quello peggiore!Insomma, anche noi abbiamo diritto di dire se lo vogliamo o no!
-Non credo e....Dove sono finite le ragazze?
-Erano....dietro di noi...
Louis is stringe forte al braccio di Stiles, quasi a staccarglielo.
-Se le hanno già prese?
-E' ottimo.
-Non le vedremo più?
-Cosa, Louis, ti prego....
-Ehi, voi due.- li chiama una guardia-Venite con me.
-Perché?
-I vostri dominatori vi vogliono vedere meglio da vicino.
Louis e Stiles si scambiano un'occhiata preoccupata e poi seguono la guardia in silenzio. Arrivano ad una porta rossa, la guardia si ferma e fa segno a loro di proseguire da soli. Louis si stringe sempre di più a Stiles e cercando di infondersi un pò di sicurezza oltrepassano la porta rossa.
Louis inizia a tremare appena vede due uomini in piedi, uno di fianco all'altro, e fanno non poca paura.
Uno ha i capelli lunghi fino alle spalle e ricci e a prima vista sembrano molto morbidi e Louis viene preso dal forte desiderio di passarci le mani, ha gli occhi verdi rubino. Il secondo é alto e ben piazzato, capelli corti e mori e due occhi verdi, non come il primo, il suo é un verde di un bellissimo prato.
Il riccio si avvicina e Louis cerca di nascondersi dietro a Stiles e questo lo fa sorridere.
-Il mio piccolino é spaventato.- dice avvicinandosi di più-Non devi. Io mi prenderò cura di te. Vieni qui.
Loui prende coraggio e si avvicina lentamente al ragazzo.
-Bravo, bimbo. Da vicino i tuoi occhi sono ancora meglio. Né il mare né il cielo reggono il confronto.
Anche l'altro si é mosso.
-Mieczyslaw Stilinski. Nome un pò complicato.
-Noi lo chiamiamo Stiles...-dice Louis a voce bassa, ma lo sentono benissimo
-Sempre strano, ma decisamente più facile. Io sono il tuo Dom, mi chiamo Derek Hale.
-Io sono Harry Styles.
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