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CAPITOLO XXXVII.

- E poi dicono che io sono pazzo- dichiarò Kazutora, fissando il ragazzo di fronte a lui.

Ragazzo che, in quel momento, si trovava sdraiato di lato sul loro letto, completamente nudo.

- Perché sarei pazzo?- commentò il minore con un sorriso.

- Non so, sei nudo davanti a me dopo anni di astinenza... pensi di riuscire a uscire da qui sulle tue gambe per i prossimi tre mesi?- commentò Kazutora, sbattendo la porta alle sue spalle con forza, come per ribadire il significato delle sue parole.

- Chi ti dice che per me sia un problema?- Ryusei si tirò su, mettendosi in ginocchio e avvicinandosi al lato del letto; Kazutora si avvicinò e il ragazzo gli circondò il collo con le braccia.

- So che hai aspettato tutto questo tempo perché volevi prima essere sicuro: di essere di nuovo parte della Toman, che Mikey ti avesse perdonato, di poter fare qualcosa per i tuoi amici. Ma adesso ce l'hai fatta: sei di nuovo con loro, hai aiutato nella battaglia, Izana è di nuovo qui, manca solo Kisaki come ultimo ostacolo. Non hai più motivo per trattenerti, no?- fece notare, fissandolo negli occhi.

Kazutora lo osservò, un lieve sorriso in volto: come sempre, quel ragazzo aveva capito tutto senza che lui gli dicesse niente... era davvero speciale.

- Anche perché, tra non molto Baji vorrà riallacciare i legami... vuoi che ci senta alla nostra prima volta dopo tanto?- rise Ryusei.

- Non mi dispiacerebbe traumatizzarlo come la prima volta... anche se temo che non stia facendo molto di diverso- Kazutora gli poggiò le mani sui fianchi - ma voglio che questa volta sia solo nostra- sussurró, fissandolo negli occhi.

È vero che quel ragazzo lo aveva attratto dall'inizio, ma era stato grazie a Baji se era riuscito a capire veramente i suoi sentimenti: quella volta, voleva riuscire a farcela da solo, ad aiutare a mandare avanti la loro relazione, senza più affidarsi solo agli altri.

In fondo, sapeva bene di voler stare con lui, ne era certo.

- Hey Kazu! Hai visto che colpo?-. Kazutora, seduto sul prato a parlare con Baji, si voltò verso Ryusei, che si era avvicinato a loro due.

- No, non ti stavo minimamente guardando- mentí.

- Bugiardo! Adesso vedrai, ne butterò giù altri dieci!- dichiarò Ryusei, voltandosi e correndo verso i membri della Toman con cui si stava allenando... e che stava praticamente massacrando.

- Oi Ryusei, ricordati che sono membri della gang, ci servono vivi e in forma!- gli urlò Keisuke, ricevendo un cenno della mano non molto convincente dall'amico.

- Hai portato una persona davvero particolare nella Toman, eh Suke?- commentó Kazutora, fissando il ragazzo.

Era fuori di testa, ma solo perché si divertiva a esserlo: in realtà, bastava conoscerlo un pochino e si capiva che era un bravo ragazzo, che teneva parecchi ai suoi amici.

Baji gli aveva detto che ogni tanto tendeva a fare le cose di testa sua se aveva paura di ferire qualcuno, e a Kazutora quel dettaglio ricordava inquietantemente il suo migliore amico, ma in fondo sapeva che Baji sceglieva sempre persone buone al suo fianco.

Quel ragazzo gli stava simpatico: aveva la giusta dose di follia, però allo stesso tempo sapeva quando fermarsi... e con il suo potere lo stava aiutando a tenersi a bada.

- Guarda un po'... non è che ti piace?- commentò Keisuke.

Kazutora si voltò di scatto verso di lui.

- Piacermi? Ma sei pazzo?! Sai che non sono il tipo da...- osservò il suo lieve sorriso, e capì che lo sapeva già.

- Piacermi è esagerato... diciamo che è un ragazzo interessante- mormorò, tornando a guardarlo.

- Interessante eh?- mormorò Keisuke.

Kazutora gli lanciò un'occhiata: se stava reagendo in quel modo, forse...

Non fece in tempo a chiederglielo, a chiedergli che nastro vedesse, perché fu catturato dalla vista di Ryusei che correva verso di lui.

- Kazu!- lo afferrò per un braccio, facendolo alzare - vieni a giocare con me!-.

- Giocare? Aspetta!- Kazutora si sentì trascinare via dal ragazzo senza avere la possibilità di ribattere

Baji scoppiò a ridere.

- Non ti interessa eh?- osservò il filo rosso che aleggiava intorno ai due, mentre avvertiva l'emozione di entrambi che invadeva il suo cuore - vedremo...-.

- Tu... non hai mai chiesto a Suke se fossi io il tuo filo rosso vero?- sussurró Kazutora.

- Perché avrei dovuto? Lo sapevo già. E poi, anche se non lo fossi stato, mi basta sapere ciò che provo per stare con te- dichiarò Ryusei.

Il moro si chinò e lo baciò: si... non avrebbe voluto stare con nessun altro.

🔞🔞🔞

Ryusei aprí leggermente di più la bocca, in modo che la lingua di Kazutora potesse entrate in contatto con la sua, mentre premeva di più il corpo contro il suo.

Kazutora si godette per un attimo il momento: anche se in quei giorni avevano vissuto insieme, aveva evitato di toccarlo e baciarlo in quel modo.

Gli mancava quella sensazione: quei brividi che solo Ryusei sapeva donargli, la sensazione del suo corpo caldo che lo riempiva di calore e rassicurazioni, le sue labbra morbide, il suo fisico perfetto... si, gli era decisamente mancato quel ragazzo.

E l'avrebbe molto volentieri fatto capire anche a lui.

Gli strinse con più forza i fianchi, quasi affondandogli le dita nella carne, e lo tirò di più verso di lui, approfondendo il bacio e rendendolo molto più vorace.

Ryusei gemette appena, felice di poter avere ciò che desiderava.

Una mano di Kazutora scattò tra i suoi capelli, afferrandoli e separando le loro labbra, facendogli piegare appena la testa all'indietro mentre si fiondava sul suo collo.

Iniziò a mordere e succhiare selvaggiamente la sua pelle, lasciando segni ovunque, mentre Ryusei mugugnava e gemeva per quei gesti, per il modo in cui quel ragazzo riusciva a divorarlo in maniera famelica ma facendogli comunque avvertire tutto il suo amore, e per come sentiva l'erezione del moro premere contro il suo corpo nonostante i vestiti.

Allungò le mani, iniziando a slacciare i suoi pantaloni, e avvertendo la sua erezione premere con forza contro le sue dita, come per obbligarlo a liberarla.

- Sei impaziente eh?- ghignò, mentre Kazutora continuava a mordere il suo collo.

- Taci e succhialo- ringhiò il moro, spingendogli in basso la testa - volevo evitare ancora per un attimo, ma pare tu sia incapace di stare lontano dal mio cazzo-.

Ryusei si leccò le labbra e poggiò le mani sui pantaloni del ragazzo, tirandoli giù con un colpo secco insieme ai boxer.

Alzò lo sguardo su Kazutora, che lo fissava dall'alto.

- Potrei passare la vita con il tuo cazzo dentro di me- sussurró, prima di chinarsi e avvolgere con le labbra il membro del ragazzo.

Kazutora ringhiò leggermente, spingendo in avanti la testa di Ryusei, mentre le labbra del minore scivolavano lungo la sua erezione, arrivando sempre più in fondo.

Ryusei usò appena la lingua sul membro del ragazzo, almeno fin quando non si trovò tutta la bocca occupata da esso.

Kazutora continuò a spingerlo lentamente in avanti, gemendo per ogni centimetro della sua pelle che svaniva tra le labbra del ragazzo, arrivando fino alla sua gola.

- Vedo che sei ancora in grado di prenderlo tutto, bravo- poggiò l'altra mano sulla sua schiena, iniziando a muoverla leggermente e graffiandogli appena la pelle.

Ryusei gemette, un gemito che colpì dritto il corpo del moro, che minore leggermente in avanti il bacino; il biondo iniziò a muovere la testa a tempo con i suoi movimenti.

Alzò lo sguardo, fissando Kazutora negli occhi.

Il moro ripensò a Baji che gli parlava dello sguardo da cucciolo eccitato di Chifuyu in quei momenti; cucciolo eccitato? Altro che cucciolo... Ryusei pareva una bestia affamata che, se solo avesse avuto spazio, avrebbe continuato a divorarlo dal basso, lasciando che ogni parte di lui lo penetrasse totalmente.

- Ci godi proprio a essere trattato di merda eh?- ringhiò, iniziando a muovere più velocemente il bacino.

Ryusei poggiò le mani sui suoi glutei, lasciando che il ragazzo continuasse a scivolare ripetutamente dentro di lui, godendo di ogni singolo dettaglio: del suo membro che si ingrandiva nella sua bocca, dell'eccitazione che ogni spinta faceva crescere dentro di lui, di quella lieve sensazione di nausea completamente coperta dal sapore del moro... era una situazione che gli mancava parecchio, e che lo eccitava ancora di più.

Strinse con forza i glutei del moro mentre Kazutora gli stringeva con ancora più forza i capelli e si riversava dentro la sua bocca con un ringhio grutturale e soddisfatto.

Tenendo il suo membro tra le labbra, Ryusei non esitò a ingoiare, compiendo piccoli movimenti con la testa che fecero impazzire il moro.

Gli tirò indietro la testa e lo fissò negli occhi, mentre Ryusei lo osservava, la bocca aperta, leggermente sporco del suo seme, uno sguardo talmente languido negli occhi che Kazutora temette che sarebbe potuto venire di nuovo solo guardandolo: riusciva ad avvertire tutto il suo desiderio con una semplice occhiata.

- Sai che sei proprio una troia?- ringhiò.

Ryusei sorride.

- Sono la tua troia no? Ti piace questa cosa, giusto?- sussurró, in tono sensuale.

- Oh sì, mi piace parecchio; quindi perché non fai come le brave troie e ti prepari da solo?- Kazutora lo lasciò andare e si voltò, dirigendosi verso la sedia di fianco alla porta.

Sedia che fino al giorno prima non c'era... il ragazzo alle sue spalle lo conosceva fin troppo bene.

Si sedette e incrociò le gambe, fissando il ragazzo, ancora seduto sul letto.

Alzò un sopracciglio.

- Allora?-.

Ryusei sorrise.

- Immaginavo che volessi vedere tutto dall'inizio- dichiarò, mentre si portava tre dita alle labbra.

Aprì la bocca, inserendo le dita senza difficoltà, e iniziò a succhiarle lentamente, tirandole fuori per leccarle, mentre fissava Kazutora negli occhi.

Il corvino fece un sorriso, uno di quelli che a molti inquetavano, dicevano che gli sembrava un pazzo.

Ma sapeva bene quanto quel suo lato piacesse a Ryusei... e quanto gli piacesse sapere che diventava pazzo per lui.

Dopo qualche minuto, Ryusei poggiò il petto contro il materasso, usando una mano per sostenersi mentre sollevava il bacino; rimase di lato rispetto a Kazutora, in modo che il ragazzo potesse vedere sia i suoi movimenti che le sue espressioni goduriose.

Avvicinò le dita alla sua apertura e ne infilò delicatamente uno, continuando a fissare il moro.

Di suo, era già una persona a cui il dolore non dispiaceva; e sentire quel lieve bruciore, mentre il moro lo fissava in quel modo, con l'eccitazione che cresceva anche solo grazie ai loro sguardi, sapendo bene de cosa sarebbero state sostituite presto le sue dita... non faceva che aumentare il piacere che provava nel sentire quel bruciore invadergli il corpo.

Era un po' che non lo faceva, doveva riabituarsi, ma non esitò a inserire anche il secondo dito; iniziò a sforbiciare leggermente, in modo da allargarsi un po' di più, cercando di non esagerare perché sapeva bene che a Kazutora piaceva allargarglielo di persona.

Inserí un terzo dito, e iniziò a sentire il bruciore sparire mentre lentamente tirava dentro e fuori le dita, sostituito da un piacevole calore e dall'eccitazione che cresceva insieme al bisogno di averne di più.

Gemette leggermente, continuando a fissare Kazutora.

Il moro continuava a fare scorrere lo sguardo sul suo corpo, passando dal suo volto arrossato, al suo respiro pesante, al suo corpo che si muoveva leggermente, all'erezione che vibrava leggermente in mezzo alle sue gambe, al movimento delle sue dita che uscivano ed entravano dalla sua apertura.

- Si vede che non mi hai tradito: ti sei disabituato a farlo?- Kazutora si alzò, avvicinandosi al ragazzo, e si sedette sul letto al suo fianco - o forse volevi che lo facessi io?-.

Ryusei fece un sorriso furbo.

- Lo sai quanto mi piaccia averti dentro di me- fece per tirare fuori le dita, ma Kazutora gli bloccò il polso.

- Chi ha detto che faccio io? Devi tornare a saperlo fare da solo, mica posso sempre accontentarti- iniziò delicatamente a spingergli nuovamente in avanti la mano, arrivando più a fondo di quanto avesse fatto il ragazzo.

Ryusei gemette, sollevando la testa.

- Kazu...- mugugnò, mentre il ragazzo gli faceva tirare fuori leggermente la mano, per poi farla arrivare ancora più a fondo.

- Dimmi- rispose Kazutora.

- Non ti piace se sono troppo largo no?- sussurró il minore, sperando che il ragazzo mettesse fine a quella tortura per iniziarne una ancora più piacevole.

- Mh, hai ragione... ma mi piace anche vederti in questa situazione... cosa dovrei fare...- mormorò Kazutora, mentre gli spingeva le dita ancora più a fondo.

Ryusei gettò la testa all'indietro, gemendo più forte.

- Pare che le dita ti bastino ancora... perché fermarmi?- sussurró Kazutora, continuando a compiere quel movimento - io sono venuto con la tua bocca... sarebbe giusto che tu venissi con le tue dita no?- iniziò a muoverle più velocemente.

Ryusei strinse con forza il lenzuolo, gemendo più forte, cercando di resistere il più possibile.

Finché non sentì la mano di Kazutora scontrarsi con forza con il suo fondoschiena: prima che potesse rendersene conto, emise un gemito sommesso e iniziò a venire.

- Visto? Adesso siamo pari- Kazutora gli sfilò le dita, lasciandogli il polso, mentre il ragazzo respirava affannosamente per riprendere fiato.

- Non sei cambiato eh?- Ryusei si voltò e gli rivolse un sorriso - ti piace ancora farmi fare ciò che desideri-.

- A te piace farlo no?- dichiarò Kazutora, mentre si sistemava in ginocchio dietro di lui.

Afferrò il suo membro, dando un paio di stoccate decise, e gli poggiò l'altra mano sul fianco, allineandosi alla sua apertura prima di penetrarlo con forza.

Un gemito di soddisfazione uscì dalle labbra di entrambi; Kazutora si sistemò meglio dentro di lui, lasciandosi avvolgere dalla sua carne calda, sospirando per la sensazione di pace che gli donava essere dentro di lui.

Si chinò verso il ragazzo, posandogli le labbra sulla schiena: Ryusei sentì il suo corpo venire attraverso da un brivido, il piacere che cresceva nel sentire il membro del moro a contatto con le sue zone più sensibili.

- Non preoccuparti, ti dò il tempo per riprenderti- Kazutora fece scivolare la mano che non teneva il fianco del ragazzo verso il suo membro, afferrandolo e iniziando a muoverlo delicatamente, mentre lasciava una serie di baci sulla schiena del biondo.

Ryusei portò anche l'altra mano a stringere il lenzuolo: altro che riprendersi, lo stava torturando... l'eccitazione non era ancora svanita dal suo corpo, non avrebbe mai potuto finché aveva Kazutora vicino, e il moro lo sapeva bene; continuò a muovere l'erezione del ragazzo, lasciandogli baci sulla schiena troppo dolci per quello che Ryusei sapeva sarebbe successo dopo non molto, e che non vedeva l'ora accadesse.

- Kazu- mugugnò - mi sono ripreso... sono tutto per te...- mosse leggermente il bacino, spingendosi contro il ragazzo e facendo arrivare il suo membro ancora più in fondo.

- Mh? Sei sicuro? Qui non sei ancora completamente eccitato- commentò il moro, continuando con i suoi movimenti.

- Lo sai che posso esserlo solo con te- sussurró Ryusei, iniziando a muovere più forte il bacino - lo sai vero? Anche a te piace, che mi possa eccitare completamente solo se tu mi tocchi, se mi fissi con quel tuo sguardo sexy, se mi scopi talmente a fondo da farmi urlare per ore il tuo nome... è così che ti piace no?- sussurró, continuando a muoversi.

Un attimo dopo, si ritrovò con la schiena il materasso, le gambe sulle spalle del moro e le mani del ragazzo che gli tenevano bloccati i polsi contro il letto.

Kazutora lo fissò negli occhi.

- Intendi così?- sussurró, prima di iniziare a muoversi dentro di lui.

Ryusei gettò la testa all'indietro, urlando di piacere mentre sentiva il membro del moro colpirlo ripetutamente con forza, uscire per poi tornare a riempirlo completamente, sempre più veloce, sempre più forte.

Kazutora ringhiò, il piacere che cresceva in lui ogni volta che affondava nella carne calda del ragazzo, ogni volta che i loro corpi si scontravano, che vedeva quello di Ryusei sussultare e arrossarsi per i suoi colpi e le sue spinte, sempre più desideroso, sempre più voglioso.

Lo risucchiava dentro di lui come se fosse stato creato per accoglierlo, e una volta che era addentro lo stringeva come per spingerlo ad andare ancora più avanti, a raggiungere punti che sembravano fisicamente impossibili, ma che al ragazzo sembrava quasi di poter toccare.

- Ti piace quando faccio così vero? Quando sono così tanto dentro di te- sussurró, continuando a muoversi.

- Intendi quando mi buchi lo stomaco?- gemette Ryusei; se lo sentiva praticamente contro le pareti dello stomaco... ed era una sensazione bellissima.

- Qualcosa di cui lamentarti?- Kazutora chinò di lato la testa, un sorriso leggermente sadico in volto - sei proprio sicuro di volerti lamentare, Ryusei?- commentò.

- E se dovessi farlo? Cosa mi accadrà? Neanche tu mi sai resistere- dichiarò il biondo, fissandolo con aria di sfida.

- Mh? Tu dici?- Kazutora si sfilò quasi totalmente da dentro di lui, prima di penetrarlo nuovamente; questa volta però in maniera calma, quasi delicata, una maniera che non si addiceva per niente al loro solito modo di fare sesso.

Ryusei sentì tutto io suo corpo vibrare, colto alla sprovvista da quell'improvviso cambio di ritmo.

- Kazu... cosa... ah...- gemette il ragazzo, mentre Kazutora compiva nuovamente quel gesto, sempre lentamente.

- Vedi, non voglio rinunciare a scoparti, lo sai bene; io posso anche rimanere così per un bel po' ma... tu quanto reggerai? Riuscirai a venire con qualcosa di così delicato? Proprio tu, che sei sempre alla ricerca di adrenalina?- commentò Kazutora, continuando a spingersi dentro di lui.

Ryusei gemette leggermente: quella sì che era una tortura... provava un piacere immenso, eppure era come se quei movimenti potessero solo aumentare la sua attesa e tutto il calore che provava nel corpo.

- Kazu... farò il bravo...- gemette, muovendo appena il bacino - per favore, torna a scoparmi... più forte...-.

- Perché dovrei? Volevi essere punito no?- commentò il ragazzo, sorridendo.

Ryusei serrò le labbra: doveva riuscire a convincerlo...

- Però... se continuerai a fare così impiegherai tanto, e se ti stancherai poi non potremo rifarlo... io speravo di farlo tutta la notte... mi piace tanto averti dentro di me in continuazione...- mormorò.

Kazutora lo fissò, mordendosi con forza il labbro inferiore: quel ragazzo aveva uno sguardo troppo eccitante per ignorarlo...

- Quindi... come vuoi che faccia?- chiese.

- Muoviti più veloce...-.

- Così?- Kazutora iniziò a spingersi più velocemente dentro di lui e Ryusei non poté fare altro che gemere con più forza.

- Si...- gemette.

- E poi? Cosa vuoi che faccia?- sussurrò il moro.

- Più forte... colpiscimi più forte... come piace fare a te...- gemette Ryusei.

- In questi modo?- Kazutora aumentò la forza delle sue spinte e Ryusei sorrise mentre dipendeva a gemere.

- Si... così... cazzo Kazu...- gemette, mentre il suo corpo tornava a essere scosso dai movimenti del ragazzo.

- Tsk- borbottó Kazutora, e Ryusei alzò lo sguardo su di lui.

- Che succede?- gli chiese.

- Come se a te bastasse così poco- Kazutora gli strinse con ancora più forza i polsi, prima di spingere in avanti il bacino, facendolo alzare ancora di più al biondo e raggiungendolo più in profondità.

Ryusei inarcò la schiena, urlando più forte di prima, mentre Kazutora tornava ad affondare in lui con un'animalitá che non aveva usato neanche prima.

Ryusei si sentiva come se il suo corpo ormai fosse diventato insensibile a qualsiasi cosa che non fosse il membro di Kazutora che lo penetrava con forza, le sue mani che lo stringevano, il suo corpo vicino al suo, il suo fiato caldo a contatto con la sua pelle.

- Cazzo- ringhiò il moro, sentendo di stare iniziando a raggiungere il limite: essere dentro di lui era così bello, così caldo, così rilassante... così eccitante...

- Cazzo Sei...- iniziò a spingersi con ancora più forza, sempre più a fondo, facendo aumentare i gemiti e le urla del ragazzo.

I loro corpi si scontravano a una forza incredibile, diventando sempre più rossi, sempre più caldi, sempre più uniti, come per fondersi l'uno con l'altro; Ryusei inarcò la schiena e rilasciò un ultimo urlo mentre iniziava a venire, sporcando il suo ventre e quello del ragazzo sopra di lui.

Continuò ad assecondare i movimenti del moro, che diede qualche altra spinta dentro di lui prima di venire a sua volta con un ringhio sommesso, riempiendo il ragazzo sotto di lui.

Senza lasciargli i polsi, uscì da dentro di lui, per poi sdraiarlo al suo fianco e tirarlo verso di sé.

🔞🔞🔞

- Cazzo se mi eri mancato- sospirò.

- È ancora più bello di quanto ricordassi... la prossima volta ammazzo tutti ma col cazzo che rinuncio a questo- dichiarò Ryusei con una piccola risata.

- Idiota fissato con il sesso- borbottó Kazutora.

- Ma se quando ci siamo messi insieme volevi farlo così tanto che a malapena avevamo le forze per combattere- rise Ryusei.

Kazutora abbassò lo sguardo.

- Lo sai che all'inizio non era solo perché mi piaceva- mormorò; gli era sempre piaciuto, e anche parecchio, anche perché Ryusei gli lasciava fare ciò che desiderava, piaceva così a entrambi.

Ma all'inizio, c'era anche un altro motivo per cui ne aveva costantemente bisogno.

- Anche per oggi, spero che nessuno abbia bisogno del mio potere- rise Ryusei, sfinito.

- Stai bene?- chiese Kazutora, sdraiato di fianco a lui.

- Certo! È stato bellissimo, come sempre- Ryusei si voltò verso di lui e lo abbracciò - non preoccuparti Kazu, per me non è un problema usare il mio potere per te-.

Kazutora abbassò lo sguardo: più Ryusei entrava in contatto con una persona, più il suo potere era funzionale. Se lo attivava durante il sesso, al moro sembrava di potersi controllare completamente, di riuscire finalmente a potersi liberare, a non avere paura, a poter fare ciò che desiderava.

Ed era tutto grazie a Ryusei.

- Kazu, non importa: per me non è mai stato un problema- Ryusei si tirò su e unì le loro labbra - sono felice di poterti aiutare, qualsiasi sia il modo in cui posso farlo. Se vuoi che arrivi il mio potere o che faccia qualsiasi altra cosa, basta che me lo dici- dichiarò.

Kazutora sorrise appena.

- Adesso non mi serve- sussurró, stringendolo più forte e chiudendo gli occhi: con lui, non doveva più avere paura di niente.

...

- Dio Baby, possibile che ogni volta tu sia sempre meglio?- sospirò Baji, accarezzando i capelli del ragazzo sdraiato sopra di lui.

Chifuyu impiegò un attimo a rispondere, ancora con il respiro troppo pesante per riuscire a formare una frase troppo lunga.

- È perché sono con te, Baj... Keisuke- si corresse nel vedere lo sguardo del moro; non poteva rischiare, aveva passato le ultime quattro ore a chiamarlo così, era a dir poco esausto.

- Ti sei salvato a pelo- rise Keisuke, stringendolo appena più forte - come stai Baby? Sei meno stanco?-.

Chifuyu annuì.

- Tu sapevi già di Izana vero?- mormorò.

- Non avevo idea di quale fosse effettivamente il suo piano; ma si, sapevo che non aveva mai tradito davvero Mikey. I nastri cambiano colore e resistenza in base ai gesti delle altre persone, ma anche se da un lato quelli di Izana, Kakucho e Muto dicevano che ci avevano tradito, dall'altro sentivo che non era esattamente così, che non volevano farci del male- ammise Keisuke.

- Come mai non l'hai mai detto a Mikey?-.

- Si sarebbe fatto fin troppe domande, sarebbe finito per non volersi scontrare con Izana, per non capire più niente, e non ho idea di cosa sarebbe potuto succedere allora. A volte... bisogna lasciare solo che i sentimenti compiano il proprio percorso- dichiarò il moro.

- L'hai capito... per Kazutora e Ryusei?- mormorò Chifuyu.

Baji serrò le labbra.

- Quando Ryusei se n'è andato, Tora, nonostante razionalmente conoscesse i motivi, non ha potuto comunque fare a meno di pensare di aver perso la sua unica possibilità di avere qualcuno da amare e che lo amasse. E questo perché io gli avevo detto che Ryusei è il suo filo rosso- mormorò.

- Tora. Sai perché se n'è andato- affermò Keisuke, osservando l'amico di fronte a lui.

- Perché è uno stronzo!- Kazutora tirò un altro calcio al suo armadio, che ormai rischiava di crollare da un momento all'altro.

- Non voleva rischiare di uccidere qualcuno. Lui...-.

- Tu non capisci Suke!- Kazutora si voltò di scatto verso di lui, le lacrime agli occhi - lui... Ryusei, io lo amo. Lo amo, e sai bene che è l'unica persona che potrei mai amare e che potrebbe mai amarmi davvero. E adesso... non c'è più- cadde in ginocchio, chinando la testa e iniziando a singhiozzare.

Baji serrò le labbra: non aveva il cuore di dirgli che Ryusei voleva tornare, che non se n'era andato per abbandonarlo, che una volta trovata una soluzione sarebbe sicuramente stato di nuovo con lui.

Non poteva continuare a dargli false speranze, non adesso almeno: era meglio che Kazutora si concentrasse solo su ciò che sentiva, almeno per un po'.

Si avvicinò a lui e lo abbracciò; di sicuro, lui non avrebbe mai lasciato il suo migliore amico.

- Però adesso sono felici insieme no?- fece notare Chifuyu.

- Si, perché non ho detto niente: sapevo che Ryusei stava tornando, anche se non avevo idea di quando esattamente l'avrebbe fatto. Certe cose è meglio che semplicemente accadano- dichiarò Keisuke.

Chifuyu lo fissò per un attimo.

- Quando ho portato Takemichi da voi... hai detto che è collegato a tutti voi. Tu sai anche come; sai... com'è legato a Mikey?- mormorò.

Baji lo fissò per un attimo.

- Cos'hai capito?- chiese.

- Non ne sono sicuro in realtà, le poche volte in cui ho usato il mio potere non stavo pensando a quello. Però...- abbassò appena la testa - Hina ha lasciato Takemichi, e lui ci ha detto che il suo discorso era giusto, che aveva ragione, che deve prendersi cura di Mikey. Dentro di lui... vuole salvare tutti, lo ha sempre voluto, ma ancora di più penso si stia affezionando in modo particolare a Mikey. Solo che non ci pensa, Takemichi è fatto così, probabilmente non se ne accorgerà per un po'- mormorò Chifuyu.

- E Mikey?-.

- Mikey... penso stia iniziando ad accorgersene- sussurró il biondo; non conosceva quel ragazzo, aveva provato ad ascoltarlo solo durante la battaglia... ed era innegabile che ormai volesse Takemichi con lui.

- Capisci perché non possiamo diglielo baby?- chiese Keisuke, e il ragazzo annuì.

Se avessero provato a parlargliene, Takemichi sicuramente avrebbe voluto concentrarsi solo sul trovare un modo per aiutare Mikey, non avrebbe osato fare lui alcun passo, anche perché non aveva idea di come il maggiore potesse reagire a qualcosa come l'amore; inoltre, si era appena lasciato con Hina, e nonostante avesse capito le sue decisioni non poteva comunque dire di non starci un po' male.

E obbligare Mikey ad affrontare i suoi sentimenti sarebbe stato fin troppo pericoloso, anche perché non aveva mai provato nulla di simile: doveva essere lui a deciderlo, se loro l'avessero spinto a farlo prima avrebbero solo peggiorato le cose.

- Si, lo capisco bene- dichiaró.

- Bravo ragazzo- Keisuke gli lasciò un bacio tra i capelli - adesso che la battaglia è finita e che tutti hanno intenzione di riposare per un po', mi lasci creare di nuovo i legami?-.

Chifuyu serrò le labbra.

- Sicuro... di volerlo fare? Insomma... puoi riuscire a vederli anche senza nastri, no?- mormorò.

Baji gli poggiò una mano sotto il mento, facendogli alzare la testa verso di lui.

- Sei preoccupato per me?- chiese.

- Gestire tutte le emozioni degli altri non è semplice; io anche solo a cercare di capire qualche persona stavo impazzendo... Non voglio che continui a soffrire e ignorare i tuoi sentimenti, Keisuke. Dovresti pensare anche un po' a te stesso: tra poco batteremo Kisaki, e allora la maggior parte delle nostre preoccupazioni svaniranno no? Non serve più che li tieni tutti d'occhio- fece notare Chifuyu.

Baji lo fissò ancora un attimo, poi sospirò.

- Baby, capisco che tu sia preoccupato: ma è qualcosa che voglio fare. Ho bisogno di sapere come stanno, come state tutti voi, se posso aiutarvi, e come. Non si tratta solo di sentire i sentimenti, si tratta di essere veramente legato ai miei amici, di poterli capire e aiutare davvero. Non è qualcosa che mi pesa: anche se a volte è difficile, non mi importa, mi fa piacere. E poi, adesso che ho te, è molto meno pesante- sorrise - anche tu puoi capire certe cose, Chifuyu. Sapere di poterne parlare con te, che condividerai le mie stesse emozioni, mi rende ancora più sicuro di volerlo fare-.

Se Chifuyu avesse avuto il suo stesso potere, gli avrebbe impedito a tutti i costi di farlo; ma Chifuyu lo poteva controllare, decideva lui quando sentire gli altri, per cui andava bene così.

Voleva poter sapere se i suoi amici avevano bisogno, essere lì con loro e per loro, in ogni momento, senza alcuna esitazione.

- Dici davvero?- mormorò Chifuyu, sorpreso e felice di quell'affermazione.

- Certo. E poi, come hai detto tu, presto sarà tutto finito, tutti saranno molto più felici... e io voglio essere parte anche della loro gioia, non solo della loro tristezza- affermò Keisuke.

Chifuyu sorrise: nonostante la sua aria da cattivo ragazzo, Baji sapeva essere davvero dolce...

- Se la metti così, non posso certo dirti di no- sussurró, intrecciando la mano con quella del moro - allora... puoi ricreare prima il nostro?-.

Baji gli poggiò le labbra sulla fronte: poteva solo immaginare il dolore di Chifuyu nel sentire il loro legame spezzarsi... non avrebbe mai più lasciato che accadesse qualcosa di simile.

Attivò il suo potere e Chifuyu osservò il nastro rosso aleggiare per un attimo intorno a loro; dopo un attimo, lo avvertì avvolgersi attorno alla sua mano, al suo braccio, fino a raggiungere il suo petto e il cuore.

E questa volta, vide anche l'altra estremità del nastro legarsi nello stesso modo a Baji, legarsi a lui come aveva fatto con il biondo, connettendo nuovamente i loro cuori.

Entrambi i ragazzi furono pervasi da una bellissima sensazione di calore, come se adesso fossero ancora più certi dei loro sentimenti.

Baji fissò il biondo: se possibile, sembrava che quel ragazzo lo amasse anche più di prima... era davvero incredibile.

Chifuyu non potè fare altro che avvertire la felicità del moro e si accoccolò di più contro di lui, chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare dalle sue braccia.

- Ti amerò per sempre, qualsiasi cosa accada- sussurró; sapeva bene che il moro ne era già a conoscenza, ma voleva che glielo sentisse dire.

Baji gli lasciò un bacio tra i capelli.

- Anche io. Non temere: d'ora in poi, saremo sempre insieme- sussurró; avrebbe fatto di tutto perché quel ragazzo non dovesse più soffrire... e per poter essere felice insieme a lui e a tutti i suoi amici.

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