ℝ𝕚𝕟𝕕𝕠𝕦 ℍ𝕒𝕚𝕥𝕒𝕟𝕚
𝓡𝓮𝓺𝓾𝓮𝓼𝓽𝓮𝓭 𝓫𝔂: Drxken_x
𝙶𝚎𝚗𝚛𝚎: 𝚕𝚎𝚖𝚘𝚗
𝚆𝚊𝚛𝚗𝚒𝚗𝚐𝚜: 𝚕𝚎𝚖𝚘𝚗, 𝚖𝚊𝚝𝚞𝚛𝚎 𝚝𝚑𝚎𝚖𝚎, 𝚊𝚐𝚎𝚍 𝚞𝚙 𝚌𝚑𝚊𝚛𝚊𝚌𝚝𝚎𝚛𝚜, 𝚋𝚘𝚗𝚝𝚎𝚗 𝚊𝚛𝚌, 𝚏𝚎𝚖𝚊𝚕𝚎 𝚛𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛, 𝚜𝚎𝚌𝚘𝚗𝚍 𝚙𝚘𝚟, 𝚎𝚜𝚝𝚊𝚋𝚕𝚒𝚜𝚑𝚎𝚍 𝚛𝚎𝚕𝚊𝚝𝚒𝚘𝚗𝚜𝚑𝚒𝚙, 𝚌𝚞𝚛𝚜𝚒𝚗𝚐.
𝘞𝘰𝘳𝘥𝘴 𝘤𝘰𝘶𝘯𝘵: 1.7𝘬
- sin da quando vi siete conosciuti, hai capito che Rindou non è la persona più affettuosa del mondo.
- è uno tsundere. (Don't even try to change my mind)
- sai che anche se non esprime molto i suoi sentimenti o non è molto incline ai gesti amorosi, darebbe la sua vita per te.
- tramite le sue parole - che a primo impatto possono sembrare scontrose - lui vuole solo prendersi cura di te. A modo suo.
- e quale occasione migliore se non per il vostro anniversario.
꧁ • ꧂
Essere la compagna di un uomo appartenente a un'organizzazione criminale - specie una come la Bonten - era qualcosa che mai ti saresti aspettata per il tuo futuro.
Be', almeno fin quando non avevi incontrato Rindou.
Avevi capito nel momento stesso in cui l'avevi incontrato che non avresti saputo cosa aspettarti, anche se nessun bambino sapeva bene cosa aspettarsi dal futuro in effetti.
Rindou non era mai stato facile da capire, come suo fratello d'altronde.
A differenza di quest'ultimo, non parlava molto e quando lo faceva le sue parole non erano molto amichevoli.
Soprattutto quando cercavi di farlo giocare con te, quando provavi a dargli il buongiorno, quando la mattina ti presentavi sotto casa per andare insieme a scuola, quando ti sedevi vicino a lui durante la pausa pranzo, quando durante le lezioni provavi a distrarlo, quando il pomeriggio andavi da lui con la tua merenda per mangiare insieme e fare i compiti, quando addirittura una volta chiedesti ai tuoi genitori se potevi andare a dormire a casa degli Haitani.
(Rindou stava riconsiderando le sue scelte di vita a quel punto)
Onestamente, Ran non credeva di potersi divertire così tanto a vederti martoriare suo fratello.
Il minore non capiva il perché continuassi a seguirlo ovunque andasse - aveva paura che potessi seguirlo anche in bagno delle volte - ma non capiva nemmeno perché Ran non facesse nulla per fermarti.
Si stava divertendo anche troppo.
La prima volta che sentì qualcosa in lui fu quando aveva tredici anni.
Fu semplice, quasi impossibile da notare, soprattutto per uno come Rindou.
Ran forse fu l'unico a cominciare a capire cosa stava succedendo.
Accadde nel mese di febbraio, le temperature erano ancora basse e le strade ancora un po' innevate.
I tuoi tentativi di avvicinarti a lui non erano mai cessati, forse delle volte affievoliti, altre più intensi.
Rindou ci aveva rinunciato a fermarti o allontanarti, forse perché aveva capito che eri troppo cocciuta.
Ran continuava a prenderlo in giro dicendo che in realtà non poteva allontanarti dato che ormai si era affezionato a te.
Non sapeva in realtà cosa lo fermasse dal farlo, voleva credere che fosse così, che era solo stanco per farlo.
L'idea che, forse, si fosse veramente affezionato a te o che potesse avere una cotta lo preoccupava.
Ma ciò che lo preoccupò ancora più - anche se non lo ammise mai e non lo avrebbe fatto - fu quando per un periodo smettesti di andargli dietro.
Non lo seguisti, né gli rivolgesti la parola, non gli desti neanche il tuo sorriso che inaspettatamente si era ritrovato più volte a desiderare di vedere.
Di volerne essere la causa.
Più volte si era fermato, consapevole di star pensando a una cosa assurda come quella.
Forse era perché Ran l'aveva influenzato scherzando sul fatto che un giorno qualcuno sarebbe arrivato a ti avrebbe portata via da lui.
Forse era perché fino a quel momento, in cui aveva dato per scontato la tua presenza, era rimasto scombussolato dal fatto che quello che pensava di dover volere non era quello che voleva.
Non riuscì neanche a scoprirne la causa, fu portato nel centro di detenzione minorile prima di averne l'occasione.
꧁ • ꧂
Ti rivide quando aveva raggiunto i sedici anni.
Fu, sì, di sfuggita ma per un attimo aveva pensato che il suo cuore si sarebbe fermato.
Non credeva che ti avrebbe rivista, lì, tra tutti i posti.
L'Azebu Festival serviva anche per far vedere il prestigio degli Haitani, i quali - nonostante fossero stati via per un po' - regnavano su Roppongi.
Eppure, tra tutto quel mormorio, quella folla e quelle luci riuscì a vederti.
Ran l'aveva già capito appena vide i suoi occhi puntati sulla tua figura, Rindou ci mise un po' di più.
In quel momento pensò solo a quanto fossi bella, mentre sorridevi a dei bambini che giocavano.
Le guance rosse e le labbra tirate in un dolce sorriso, le tue iridi concentrate su di loro.
Rindou - non lo affermò mai apertamente - ma sentì il tempo fermarsi in quell'esatto momento, solo per lui.
Non gli importava neanche più se doveva continuare a camminare per far vedere chi era, non gli importava nemmeno delle persone al suo seguito che sicuramente ora lo stavano guardando per capire cosa fosse successo.
Voleva solo andare lì da te.
Ran però lo fermò dal farlo.
«Lo so che vorresti andare da lei, ma ci sarà un'altra occasione.»
Rindou tornò a guardarti, stavi parlando con le tue amiche, qualche volta ridendo per delle battute che ti dicevano.
Si morse l'interno della guancia, come a trattenersi dal dire qualcosa, annuì solo.
I due tornarono a camminare, facendosi strada tra le persone che li fissavano preoccupati.
Il minore però non si accorse che quando si girò, i tuoi occhi finirono su di lui, rimanendo sorpresa.
Ti sembrò esser passata un eternità dall'ultima volta che lo avevi visto.
Sembrava essere più alto, non quanto il fratello, il suo viso cresciuto e i tratti più marcati, portava i capelli lunghi, con i quali ci giocavi sempre quando eravate piccoli.
Era lui.
E ti fece quasi male vederlo, dopo che non vi eravate persi di vista tre anni prima.
No, scegliesti tu di non avvicinarti a Rindou.
All'inizio fu al livello di uno scherzo innocente, vedere se gli sarebbe mancata la tua presenza, ma quando capisti che non gli facevi caldo né freddo, decidesti di prendere le distanze.
Ti piaceva Rindou - forse l'unico a non capirlo era proprio lui - ma non volevi continuare ad andargli dietro e annullare la tua persona quando questi neanche ti considerava.
Quando glielo dicesti a Ran - il quale era subito accorso per capire se fosse successo qualcosa - fu molto comprensivo.
Sapeva che il fratello se ne stava accorgendo solo ora e lentamente di te, perciò era meglio prima fargli entrare in quella - a detta del maggiore - "testa dura" cosa si fosse perso per tutti questi anni e poi lasciarvi riavvicinare.
Lo guardasti mentre parlava col fratello.
Volevi andare, chiedergli delle spiegazioni, ma non riuscisti nemmeno ad avvicinarti, scomparì di nuovo così come era arrivato.
E ciò, ti ferì ancora di più.
La seconda volta in cui posò gli occhi su di te fu quando era ormai ventenne, una notte simile a quella di due anni prima.
Le strade di Roppongi che brulicavano di gente, il caldo più lieve rispetto alle ore diurne.
Per un attimo, fu addirittura contento di aver seguito il fratello a fare compere, nonostante non fosse tanto d'accordo sul farlo di sera.
Ma smise di lamentarsi appena le sue iridi violacee si fissarono su di te.
Se ne accorse solo dopo di essersi allontanato da Ran, il quale però non disse nulla, si limitò a sorridere vedendolo.
Ora era il momento, pensò il maggiore.
Rindou si avvicinò alla tua figura a passo svelto, attirando gli sguardi confusi delle persone accanto.
Sembrava quasi avesse fretta, come se sentisse che saresti scomparsa, che non ti avrebbe più rivista.
Notò come la tua amica ti fece cenno di girarti, e poté affermare quanto si fosse sbagliato due anni fa.
Da vicina eri bella da mozzare il fiato.
꧁ • ꧂
Quasi ti venne da ridere, ripensando a quella notte.
Forse quella era la prima volta che lo vedesti imbarazzato, anche se non fu l'ultima.
Ti venne in mente come i suoi occhi ti cercassero, seppur in maniera timida.
Rindou non ci aveva mai pensato a tutto questo, allo stare con qualcuno, amarlo.
Gli bastava suo fratello, era la sua unica famiglia.
Gli fu strano affidarsi a te, fidarsi, ed essere vicino a una persona in un modo in cui non era mai stato con nessuno.
Ridacchiasti al ricordo di lui che a malapena riusciva a tenerti per mano al vostro primo appuntamento, lo vedesti però affermare che non stava arrossendo ma che dovevi andare a farti una visita oculistica.
La tua lieve risata fermò l'uomo sopra di te, intento a toglierti le vesti.
Ti guardò da sotto le lunghe ciglia, alzando un sopracciglio.
«Cosa c'è?» fece confuso.
Scuotesti la testa, «Nulla, mi è solo venuto in mente un ricordo divertente» ciò non fece altro che confonderlo di più.
«Al fatto che non riuscissi a tenermi per mano al nostro primo appuntamento, specie dopo quella dichiarazione amorosa eclatante-»
Mise una mano sulle tue labbra, mentre un rossore cresceva sulle sue guance.
«Non ho fatto nessuna dichiarazione amorosa eclatante e non ho avuto nessuna difficoltà a tenerti per mano, hai visto male tu» borbottò.
Ti liberasti da quella presa e gli sorridesti.
«Aw, non c'è bisogno di essere imbarazzati, eri così carino Rindou»
Fece per ribattere anche se poi si bloccò, sapendo che non avrebbe ottenuto nulla.
Fissò le sue iridi sulla tua figura nuda, sentendo formarsi sulle sue labbra un sorriso provocatorio.
«Be', tra poco vedremo chi sarà l'imbarazzato tra noi» mormorò.
Non ti diede il tempo di rispondere che le sue labbra trovarono le tue.
Il bacio fu intenso e lungo, proprio come ogni volta, il quale ti lasciava sempre senza fiato e con il cuore in gola.
Le sue mani passarono lungo il tuo corpo, spostando le tue cosce intorno al suo bacino.
Lo mosse appena verso di te, facendovi bloccare il respiro.
Ruppe quel bacio passando dei languidi baci lungo il tuo collo e ti morse lievemente il lobo dell'orecchio, mentre il suo respiro affannato ti mandò dei brividi.
Si staccò per guardarti.
«Aw, non c'è bisogno di essere imbarazzati per un semplice bacio, sei così carina (Nome)»
Portò l'indice sotto il tuo mento, alzandoti di poco il viso.
«Se quel bacio ti ha fatto questo effetto, sono proprio curioso di vedere le espressioni che farai con quello che arriverà dopo»
Si tolse la camicia, rivelando la sua pelle marchiata dal tatuaggio che gli percorreva metà del petto, che completava quello del fratello.
«Che ne dici di iniziare?»
author's note:
ehiiii, grazie ancora per i commenti nei annunci che ho messo.
mi hanno davvero migliorato la giornata, non sapete quanto.
comunque ecco, grazie mille ancora per il supporto.
mi fa davvero piacere che vi stia piacendo nonostante non pubblichi spesso.
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