MIWOXSEYRU ~ LOVE
- Tu sei nervoso? Io non sono nervoso. Non sono nervoso per nulla! Sono super tranquillo!- esclamò Seyru con un sorriso.
Miwo lo fissò per un attimo.
- Forse è il momento di contattare tuo zio, non vedo altri modi per calmarti- dichiarò, e il minore lo guardò male
- Senti, non è colpa mia, va bene?! Stiamo per diventare papà! Come fai a non essere nervoso?!- sbuffò Seyru.
Erano persino arrivati all'orfanotrofio un'ora e mezza prima... Pure ai loro diplomi avevano rischiato di fare tardi!
- Perché lo sei anche tu, se lo diventassi a mia volta non ce la caveremno più. Ascoltami- Miwo gli posò le mani sulle spalle, fissandolo negli occhi - è vero, sarà un'esperienza nuova ma... Abbiamo già capito più o meno con Mansuke e Yue come comportarci, e lui sarà il nostro bambino, quindi ce la faremo di sicuro-.
Seyru fece un respiro profondo: in fondo era con Miwo... Non era da solo; sarebbe andata bene.
- Hai ragione: possiamo farcela!- si voltò, un'espressione decisa in volto - andiamo!- si diresse verso l'entrata dell'orfanotrofio.
Miwo fece un piccolo sorriso e lo seguì: quel ragazzo sarebbe stato decisamente un ottimo padre... Ci avrebbe pensato lui alle cose più serie, così Seyru avrebbe potuto concentrarsi totalmente sul loro bambino.
Arrivarono davanti alla porta e suonarono al campanello; poco dopo, una donna andò ad aprirgli.
- Salve; siete i signori Arashi?- gli chiese.
- Esatto! Siamo noi!- esclamò Seyru, con voce leggermente più acuta del solito, cercando di trattenere il nervosismo.
E dire che era stato lui a prendere in giro Masamune quando era super agitato al pensiero di diventerà papà... Adesso comprendeva bene le sue ansie...
- Venite pure; vi faremo conoscere il bambino, così capiremo se le vostre richieste sono state rispettate e se lui si trovi bene con voi, e se tutto andrà per il verso giusto firmerete le prime certe. Come sapete per un po' i servizi sociali vi verranno a fare delle visite per controllare che sia tutto a posto, e se non ci saranno problemi potrete adottarlo ufficialmente- affermò la donna.
- Quindi è un maschietto?!- chiese Seyru, emozionato.
- Esatto. Ha quasi due anni, è un bambino molto tranquillo e un po' solitario, ma anche fiducioso- dichiarò la donna.
Il ragazzo annuì: se era così, non l'avrebbero deluso per nessun motivo al mondo.
I due vennero portati in una stanza: c'erano dei divanetti, al centro un tavolino con alcuni giochi, al quale era seduto un bambino, che stava disegnando con una delle assistenti dell'orfanotrofio vicino.
- Per i primi momenti rimarrà dentro lei, poi se non vedrà problemi vi lascerà un po' da soli con lui- dichiarò la direttrice, precedendoli nella stanza - Katai, questi sono i due signori di cui ti ho parlato-.
Il bambino si voltò verso di loro, fissandolo per un attimo.
- Ciao- disse.
- Ciao piccolo!- Seyru gli si avvicinò, cercando di non avere un tono di voce troppo alto, e si chinò appena di fronte a lui - io mi chiamo Seyru. Tu sei Katai, giusto?- chiese con un piccolo sorriso.
- Si... Piaere- mormorò il bambino, tenendo lo sguardo basso.
- Sai un po' timido eh?- Seyru si inginocchiò di fronte a lui - non preoccuparti, sono bravo a trovare dei modi per fare divertire le persone. E non devi preoccuparti per Miwo: anche se sembra grande e grosso, è un cucciolone che segue sempre i miei ordini, per cui sei super al sicuro!- dichiarò.
Il bambino lo fissò per un attimo, prima di spostare lo sguardo su Miwo, che gli si avvicinò lentamente.
- Io sono Miwo. Ti piace disegnare?- gli chiese. Il bambino annuì.
- Voete... Vedere?- mormorò.
- Volentieri!- esclamò Seyru. Katai fece un piccolo sorriso e tornò seduto. Seyru prese una seggiolina e si accomodò di fianco a lui, mentre Miwo si sistemò dietro di loro.
Seyru iniziò a parlare con il bambino, usando il disegno per fargli qualche domanda; dopo un attimo, lui parve rilassarsi appena e Miwo vide la ragazza dell'orfanotrofio uscire dalla stanza.
Fece un sorriso: era già un buon segno...
- Sei davvero bravissimo a disegnare! Io non lo sono mai stato sai? Faccio sempre tanti scarabocchi- rise Seyru.
Il bambino fissò per un attimo le sue matite, prima di voltarsi verso di lui.
- Voi povae?- chiese; gli occhi di Seyru si illuminarono.
- Più che volentieri!- esclamò, prendendo uno dei fogli e accettando le matite che Katai gli stava dando.
Il bambino si voltò verso Miwo.
- Le maetre dicono... Che non biogna ecludere nesuno- affermò, passandogli un pastello.
- Sei davvero molto gentile- dichiarò Miwo con un sorriso, prendendolo e sistemandosi dall'altra parte del tavolo... Sedendosi per terra per non trovarsi a dover pagare una sedia rotta.
- Cosa stai disegnando ora?- chiese Seyru, sbirciando sul foglio del bambino.
- La tanza- mormorò lui, voltandosi appena - e tu?-.
- Io sto disegnando me e papà Miwo!- Seyru voltò il foglio verso di lui, un sorriso in volto - vedi, Miwo pare tanto più grande di me, e lo è, ma per questo io mi sento sempre super al sicuro insieme a lui!-.
Katai lo fissò per un attimo, poi spostò lo sguardo su Miwo.
- È vero; lui è un po' pasticcione, per cui mi tocca tenerlo sempre d'occhio. Ma dato che lo amo non è un problema- dichiarò tranquillamente.
- Come sei romantico- rise Seyru.
Katai li fissò per un attimo.
- Amore... Le maetre dicono che è moto impotante- mormorò, e i due ragazzi si voltarono verso di lui.
- Lo è tantissimo! Vedi, è proprio perché noi due ci amiamo tanto che siamo qui: visto quanto ci vogliamo bene, e visto che siamo sicuri di quello che proviamo, abbiamo deciso che c'è un'altra persona a cui vogliamo dare tanto amore!- dichiarò Seyru, indicando con il pastello un pugno del disegno tra lui e Miwo, lasciato libero - che ne dici, ti andrebbe... Di provare a stare un pochino con noi? Così possiamo darne tanto anche a te! Io non vedo l'ora!- esclamò.
Katai lo fissò per un attimo.
- Mi conoi poco- mormorò.
Miwo gli lanciò uno sguardo: era un bambino intelligente, si capiva... Ma era certo che Seyru non si sarebbe arreso facilmente. Anzi, non si sarebbe mai arreso.
- È vero, ma sento già di volerti un grandissimo bene!- esclamò Seyru - per cui, conoscendoti di più non potrá che aumentare! Sempre che a te vada, ovviamente-.
Katai lo fissò per un attimo, poi fece un piccolo sorriso.
- Ache io- mormorò.
- Che cosa?- gli chiese il ragazzo.
- Ache io... Voglio povare amoe- mormorò Katai - se vengo... Poso imparae?-.
- Ma certo!- esclamò Seyru - è qualcosa che ognuno capisce con il tempo, ma io e papà Miwo faremo di tutti per aiutarti a capirlo!-.
- Fidati, Seyru è un vero esperto in questo- affermò Miwo; bè, non era proprio bravo a capire a chi piacesse la gente ma... Di sicuro, non era uno che lasciava che i sentimenti si arrendessero.
E lui ne era davvero grato.
- Alora... Mi piaceebbe- mormorò il bambino. Il volto di Seyru si illuminò e il ragazzo lo strinse in un piccolo abbraccio.
- Ne sono super felice! Vedrai, farò in modo di darti tutto l'amore del mondo!- esclamò; era il suo bambino in fondo, avrebbe fatto in modo che si sentisse sempre amato.
- Allora. Qual'è il verdetto, dottor Mansuke?- chiese Seyru con aria seria, fissando il ragazzo.
Il moro alzò un sopracciglio.
- Zio, non fare l'idiota... E non ho ancora capito perché avete voluto che parlassi con Katai- lanciò uno sguardo alla camera del ragazzo alle sue spalle - insomma, è chiaro cos'abbia no?-.
- Per questo volevo che ci parlassi tu! Sei più grande di lui, magari ti ascolta!- esclamò Seyru.
Mansuke aggrottò la fronte, poi spostò lo sguardo su Miwo, alle spalle di Seyru.
- Si, ci parlo io- dichiarò.
- Bravo. Katai sta bene, non preoccupatevi; ah, papà dice che dovete vedervi perché lui e papà vogliono partire per un viaggio, quindi dovete organizzarvi con il circuito- affermò il ragazzo.
- Non ho capito perché se lui vuole andare in vacanza noi dobbiamo metterci d'accordo- borbottó Miwo.
- Perché te lo sei scelto come migliore amico- dichiaro Seyru, prima di guardare Mansuke con un sorriso furbo - immagino che tu e Yue vi darete alla pazza gioia mentre loro non ci sono eh?!-.
Il ragazzo diventò completamente rosso.
- Ma cosa dite! Io torno a casa- balbettò lui, superandoli velocemente e lanciandosi giù dalle scale per uscire.
Seyru e Miwo si scambiarono uno sguardo divertito.
- Sta con una Baji e pensa che crediamo che non passano il tempo a fare pazzie?- commentò il minore.
- Non è che i suoi genitori siano molto più tranquilli- rise Miwo - semplicemente, certi effetti collaterali si vedono di meno. Allora, pronto a parlare con nostro figlio?-.
Seyru si rabbuiò leggermente.
- Dici che vorrà parlarne con noi?- mormorò, leggermente preoccupato.
- Seyru, quando l'abbiamo adottato, sbaglio o avevi detto a Katai che gli avresti insegnato cos'è l'amore?- Miwo gli posò le mani sulle spalle - io posso dargli delle dritte, ma sai che sono più bravo con le cose pratiche... Tu riuscirai a parlarci molto meglio. E poi è un ragazzo sveglio, capirà molto bene ciò che gli vuoi dire-.
Seyru si morse appena il labbro inferiore.
- E se non ne fossi in grado?- mormorò. Aveva aiutato Katai ad affrontare molte cose, aveva cercato di essere più presente possibile per lui: le giornate a scuola, quando aveva iniziato a fare sport, le nuove esperienze, il primo giro in moto, i suoi compleanni... Aveva sempre cercato di essere al suo fianco ogni volta che il ragazzo ne aveva avuto bisogno.
Però, adesso che stava crescendo, temeva che riuscirci sarebbe stato sempre più difficile...
- Lo sarai: lo sai sempre stato- Miwo gli posò le mani sulle spalle - vedrai, andrà tutto bene: anche Katai sa di poter contare su di te, ma sai che è timido e ogni tanto ha bisogno di una piccola spinta. Ti parlerà senza problemi-.
Seyru fece un piccolo sorriso.
- Ci provo- gli lasciò un bacio veloce sulle labbra, prima di dirigersi verso la porta della camera del figlio.
Fece un respiro profondo, prima di bussare.
- Katai, sono papà; posso entrare?- chiese Seyru.
- Certo-. Seyru lanciò uno sguardo al compagno, che gli rivolse un sorriso di incoraggiamento, prima di entrare nella stanza.
Katai era seduto a gambe incrociate sul suo letto, intento a leggere un libro giallo, che posò non appena Seyru chiuse la porta alle sue spalle.
- Scusaci, oggi stiamo continuando a impedirti di leggere- rise Seyru, dirigendosi verso di lui - ti dà fastidio se sto qui un po' con te?-.
Katai scosse la testa.
- Non è un problema... Anzi, mi dispiace averti fatto preoccupare, immagino che se hai mandato Mansuke da me era perché non sapevi più cosa fare- mormorò.
- Lo ammetto, non so esattamente come comportarmi- ridacchiò Seyru, andando a sedersi di fianco a lui - ormai hai quasi sedici anni, e so che hai una bella cottarella da un po'-.
Katai diventò completamente rosso.
- Sai anche per chi?- mormorò.
- Da quando hai chiesto a me e tuo padre come ci fossimo messi insieme, ci ho fatto leggermente caso e... Bè, io l'ho notato parecchio- dichiarò Seyru con un sorriso - e penso che non ci sia nulla di male nella tua cotta. È per quello che ultimamente sei così giù di corda? È successo qualcosa con lui?-.
- No- mormorò Katai - in realtà non è successo nulla, va tutto come sempre. È solo una cosa che... Mi dà molto da pensare- mormorò.
- Cosa intendi?- gli chiese Seyru.
- Ecco, lui sta... Ancora cercando di accettare tutte le parti di sé e di scoprire molto di com'è, ed è più che normale, siamo adolescenti in fondo. Io sono più che deciso a stargli vicino, però... Non so bene come fare. Gli ho fatto capire che ci sono per lui, ma allo stesso tempo non so se abbia capito quanto sia disposto a esserci, e non so neanche se sia il caso di mettere un peso in più sulle sue spalle dicendoglielo- Katai si voltò verso il padre - quando sento la vostra storia, mi convinco che non bisogni tenere nascosti i propri sentimenti con qualcuno con cui si è davvero legati, altrimenti si rischia di rovinare tutto. Però, quando sono con lui, sento solo di non voler essere in alcun modo qualcuno che rischia di dargli pensieri o che lo faccia stare peggio. E non so... Se saperlo lo farebbe stare bene o se potrebbe decidere di allontanarmi-.
Seyru lo osservò per un attimo: conosceva bene quella paura, l'aveva avuta per anni, aveva temuto di rovinare il suo rapporto con Miwo o di peggiorare le cose e per questo non aveva detto nulla.
Però...
- C'è una cosa che ho imparato dalla mia esperienza. Se lui è una persona che ti conosce e ci tiene a te... Capirà che tu stai solo cercando di aiutarlo. Sei un ragazzo buono Katai, riuscirai a rimanergli vicino senza alcun dubbio; ma se vuoi farlo al massimo, devi farlo totalmente a cuore aperto, per il bene di entrambi- dichiarò - secondo me, dovresti dirglielo: così saprà anche quanto ci tieni ad aiutarlo a ogni costo, non pensi?-.
Il ragazzo si morse appena il labbro inferiore.
- E se non riuscissi a dargli l'amore di cui ha bisogno?- mormorò.
- Già il fatto che tu sia qui a chiedermelo significa che sei intenzionato a fare del tuo meglio- Seyru allungò la mano, posandola sulla sua spalla - lo capirà anche lui; non si può essere perfetti, ma se ci lavorerete insieme arriverete a capirlo senza alcun problema- affermò.
Katai fece un piccolo sorriso.
- Hai ragione- sussurró - ti dispiace se vado a fare un giro? Ho bisogno di schiarirmi leggermente le idee-.
- Nessun problema! Fammi sapere se hai bisogno, va bene?- disse Seyru con un sorriso, togliendo la mano.
- Certo; grazie papà- Katai gli lasciò un bacio sulla guancia, prima di alzarsi e uscire dalla stanza.
Leggermente più tranquillo, Seyru si alzò e uscì a sua volta, dirigendosi verso la sua camera.
Trovò Miwo a ritirare alcuni vestiti nell'armadio e sorrise.
- Sapevo di aver fatto un buon affare con te, compagno e casalinga insieme!- affermò, facendo voltare il maggiore verso di lui.
- Ti ho sempre fatto da balia, penso non potessi fare un affare migliore- borbottó - com'è andata con Katai? L'ho sentito uscire- chiese, andando a sedersi sul letto.
- Tutto bene, sono riuscito a parlarci e adesso sta pensando bene a cosa fare... Ma penso che tra poco ci porterà a casa il suo primo fidanzatino!- esclamò, emozionato.
- Ne sono felice! Anche se questo significa che tra poco verrà a chiederci consigli sul sesso- rise Miwo.
- E noi gli daremo anche quelli!- dichiaró Seyru con un sorriso - certo, magari dovrai darglieli tu, ma comunque siamo i suoi papà e gli daremo tutti i consigli necessari!-.
- Più che volentieri- affermò Miwo - ma dal tuo sguardo credo tu stia pensando qualcosa-.
- Ormai mi conosci- ridacchiò Seyru, avvicinandosi a lui; si sedette delicatamente a cavalcioni sul maggiore, circondandogli il collo con le braccia - sentire Katai parlare della sua prima cotta, mi ha fatto venire in mente tante cose. Mi ha fatto venire in mente il momento in cui ho realizzato di essere innamorato di te, quando finalmente siamo riusciti a metterci insieme, il nostro primo bacio, il primo appuntamento...- scivolò leggermente in avanti con il bacino - la nostra prima volta- sussurró, fissandolo negli occhi.
Il maggiore si morse appena il labbro inferiore, cercando di evitare di ribaltare subito le posizioni.
- Vorresti replicarla? Katai potrebbe tornare presto- commentò, posandogli le mani sui fianchi.
- Non che la nostra prima volta sia durata tanto- rise Seyru - eravamo entrambi parecchio impazienti-.
- Bè, non puoi biasimarmi- Miwo si chinò, posando le labbra sul suo collo - aspettavo da tempo, e tu non mi hai di certo reso le cose facili...-.
- Mai voluto farlo- rise Seyru - che ne dici? Perché non ricordiamo un po' quel momento?-.
🔞
Non appena finí la frase, si trovò con la schiena contro il materasso e il maggiore sopra di lui.
- Se non mi sbaglio, quel giorno avevi indossato dei pantaloni piuttosto aderenti- sussurró Miwo, facendo scorrere la mano sulla sua gamba.
Seyru sorrise.
- Era la prima volta che ci trovavamo a casa da soli da quando ci siamo messi insieme, cosa ti aspettavi?- commentò - non volevo certo aspettare altri quindici anni che ti svegliassi-.
- Non ti preoccupare, mi hai fatto svegliare piuttosto velocemente- sussurró Miwo, premendo appena il bacino contro il suo e facendogli avvertire che era già eccitato.
Il minore sorrise.
- Tu eri già senza maglietta, visto che faceva caldo- sussurró, posando le mani sulla base della maglietta del ragazzo e iniziando a tirargliela lentamente su.
Miwo lasciò che il minore gliela sfilasse, prima di posare le mani sui suoi pantaloni.
- Visto che non sono come quelli della scorsa volta, direi che è il caso di liberarsene no?- sussurró, iniziando a sfilarglieli.
Seyru si morse appena il labbro inferiore mentre le mani del maggiore sfioravano le sue gambe, accompagnando i pantaloni che stavano scivolando via da esse.
Ricordava bene quella sensazione: nel tempo, lui e Miwo si erano fatti decisamente più animaleschi, ma la prima volta il maggiore aveva cercato di essere delicato, di non esagerare da subito, nonostante, come in quel momento, Seyru potesse avvertire tutto il suo desiderio di andare decisamente oltre.
Ed era una cosa che lo faceva a dir poco impazzire.
Miwo lanciò i pantaloni del ragazzo per terra, prima di afferrare anche la sua maglietta.
Seyru si tirò su, in modo che il ragazzo fosse più comodo a sfilarglielila; il maggiore fece fare all'indumento la fine dei precedenti e posò le mani sui fianchi del ragazzo, chinandosi verso di lui e posando le labbra sul suo collo.
Iniziò a marchiare la sua pelle con una scia di baci, evitando di marcare troppo visto che sarebbe stato fin troppo visibile, e anche se loro figlio era adolescente comunque preferivano non esagerare.
Seyru chiuse gli occhi, lievi gemiti che uscivano dalle sue labbra mentre si godeva quella coccola eccitante, accompagnata dalle mani di Miwo che si stavano insinuando sotto alla sua maglietta, accarezzandogli la pelle.
- Ho sempre amato che tu sia così minuto rispetto a me- sussurró - posso stringerti molto meglio così-.
- Puoi anche sfondarmi meglio, quindi muoviti- si lamentó il minore.
- Pensavo volessimo ripetere la nostra prima volta- sussurró Miwo, sfilandogli la maglietta e posando le labbra sul suo petto, scendendo velocemente fino ai suoi capezzoli.
- Non ho più l'età per aspettare- gemette Seyru, facendolo ridere.
- Mi spiace, ormai ho iniziato, questa volta non mi convincerai a fare più veloce- dichiarò Miwo, posando le mani sui suoi boxer e iniziando ad abbassarglieli leggermente - temo che dovrai avere pazienza-.
Seyru si morse appena il labbro inferiore, mentre avvertiva i boxer scivolare via dalle sue gambe e liberare la sua erezione; in quel momento, la pazienza non era decisamente dalla sua parte... Doveva fare qualcosa.
Non appena i suoi boxer caddero a terra, avvicinò leggermente di più il corpo a quello del maggiore.
- Io posso anche provarci... Ma a vedermi così, tu resisterai?- sussurró, allungando le mani. Ne posò una sul petto del ragazzo e l'altra sulla patta dei suoi pantaloni, sfregandola leggermente, pfima di iniziare a slacciargli la zip - so che sei già parecchio eccitato... Vuoi veramente attendere così tanto?-.
Fece scendere anche l'altra mano, iniziando ad abbassargli i pantaloni.
Miwo lo lasciò fare, il fiato leggermente corto, mentre il minore gli abbassava quel tanto che bastava i pantaloni da poter posare le mani sui suoi boxer.
- Se vuoi, posso darti una mano a scaricare tutto questo piacere...- sussurró, abbassandogli anche i boxer e liberando la sua erezione.
Con un lieve sorriso, si chinò appena in avanti, ma Miwo gli afferrò i polsi e il minore si trovò nuovamente con la schiena contro il materasso, una mano del maggiore che gli teneva bloccati i polsi tra loro e lo sguardo famelico del ragazzo su di sé.
- La prima volta non l'hai fatto- sussurró Miwo, mentre si sfilava definitivamente i vestiti - eri molto più bloccato, non volevi aspettare, volevi solamente che ti prendessi...- posò l'altra mano sul suo petto, iniziando a farla scorrere lungo il suo corpo, che venne inondato da brividi di piacere sempre più forti - hai continuato a gemere e aggrapparti a me fin quando non ti ho prosciugato di ogni energia e non sei stato completamente pieno di me...- sfiorò con le dita la sua entrata - vuoi che lo rifaccia vero?-.
Seyru ormai era completamente rosso, si sentiva accaldato, non riusciva a ragionare; le parole del maggiore gli rimbombarono nella mente come una litania, portandolo ad annuire quasi senza rendersene conto.
- Bravo ragazzo- Miwo gli alzò leggermente il bacino, chinandosi verso la sua entrata.
Tirò in giù i polsi del ragazzo, posandoli sul suo ventre, in modo da essere più comodo e riuscire tranquillamente a iniziare a lubrificarlo.
Seyru sentì la lingua del maggiore entrare leggermente dentro di lui e inarcò la schiena, gemendo più forte di prima; Miwo era decisamente più forte di lui, riusciva tranquillamente a tenerlo fermo contro il materasso mentre lo lubrificava... Il minore si sentiva completamente in suo potere, ed era una sensazione che gli piaceva parecchio.
Miwo spinse la lingua più a fondo, strappando dalle sue labbra un gemito appena più forte e portando il minore a muovere appena il bacino.
- Miwo... Sono molto più resistente della nostra prima volta- si lamentó.
- Già, ma mi piace vederti impazzire come allora- sussurró il maggiore, spingendo la lingua lievemente più a fondo e facendo quasi urlare di piacere il ragazzo.
Seyru dimenò il bacino, per quanto glielo permettesse quella posizione: lo stava facendo totalmente impazzire... Ne voleva di più, lo voleva dentro di lui, voleva sentirlo al suo interno, voleva avvertire quel piacere prendere totalmente possesso del suo corpo e voleva poter sentire quel ragazzo gemere per tutto il piacere che gli donava stare dentro di lui.
- Miwo... Per favore...- mormorò.
Il maggiore, che non riusciva più a resistere a quelle suppliche, si tirò su: in fondo, era sempre stato sensibile ai desideri di quel ragazzo... E li avrebbe esauditi fino in fondo.
Gli tirò più su il bacino, in modo da riuscire ad allinearsi alla sua entrata. Gli lasciò le mani, così che il minore potesse gettargli le braccia al collo mentre si spingeva dentro di lui.
Seyru lanciò un urlo di piacere: era così bello, averlo dentro di lui, sentire il membro di quel ragazzo riempire tutto il suo spazio, poter avvertire ogni fibra del suo corpo reagire al maggiore, che si stava iniziando a muovere dentro di lui...
- Ah... Miwo...- gemette, aggrappandosi alla schiena del ragazzo.
- Gemi quanto vuoi- sussurró il maggiore, mentre iniziava a spingersi dentro di lui; il suo corpo era così piccolo, eppire lo accoglieva perfettamente... Era caldo, lo stringeva appena dentro di lui con tutto sé stesso... Era una sensazione bellissima...
- Ah... Di più... Miwo...- gemette il minore, mentre Miwo iniziava a spingersi con più forza dentro di lui.
Seyru si strinse a lui, gemendo con più forza, lasciando al maggiore totale possesso del suo corpo, che stava continuando a scontrarsi con quello del ragazzo.
Gli piaceva sentire tutta la sua forza, gli piaceva avvertire il suo corpo tremare appena dal piacere e dalla forza di quelle scosse, sentire il modo in cui Miwo lo stringeva a sé... Era una sensazione paradisiaca.
Miwo lo strinse più forze, il fiato leggermente corto; quel ragazzo riusciva a togliergli tutte le energie, le stava riversando completamente dentro di lui... Voleva usarle totalmente per lui, voleva donargli tutto il possibile, e sentirlo mentre si aggrappava a lui e gemeva in quel modo tra le sue braccia era bellissimo.
Con un ultimo urlò, Seyru iniziò a venire; Miwo lo strinse con più forza a sé, spingendosi più forte mentre iniziava a venire a sua volta, riversandosi dentro il ragazzo, che gemette un'ultima volta prima di accasciarsi tra le sue braccia.
Miwo uscì delicatamente da dentro di lui e, stringendolo appena tra le braccia, si sdraiò sul materasso.
🔞
- Ti senti abbastanza sfiancato?- chiese Miwo.
- Quasi quanto dopo la nostra prima volta- rise Seyru, stringendosi di più a lui e chiudendo gli occhi per riposarsi.
Miwo lo strinse leggermente di più a sé: in fondo, quel ragazzo aveva insegnato anche a lui come amare, e avrebbe fatto in modo di donare a lui e a suo figlio tutto il loro amore.
- È tutto pronto? La tavola è a posto? È tutto pulito?- chiese Katai, quasi correndo in giro per la cucina.
- Non preoccuparti, è tutto a posto- affermò Seyru, leggermente divertito.
- E lo conosciamo già, quindi sappiano come comportarci- dichiarò Miwo.
- Lo so, ma è la prima volta che ve lo presento ufficialmente...- mormorò il ragazzo, preoccupato.
- E noi lo accoglieremo al meglio- Seyru si avvicinò e gli posò le mani sulle spalle - se per te è importante, lo è anche per noi-.
Katai fece un piccolo sorriso, rilassandosi appena... Finché non sentí il campanello a suonare.
- È lui!- esclamò, correndo verso la porta.
I due adulti si scambiarono uno sguardo, trattenendo un sorriso.
- È proprio innamorato eh?- commentò Miwo, raggiungendo il compagno.
- Decisamente- confermò Seyru con un piccolo sorriso: era davvero felice che suo figlio fosse riuscito a trovare qualcuno che potesse amare con tutto sé stesso.
Storia richiesta da Il_codino_di_Mikey, spero ti piaccia!
Approfitto di questo capitolo per avvisarvi che si, sto iniziando a pensarci: le prime idee per "Tokyo (Grand)Parents" (titolo suggerito da mia sorella ahahah) stanno venendo segnate!
Come ho già detto a chi di voi me l'ha chiesto, non uscirà a breve, sono al terzo anno di università e tra esami e tesi, conto di essere fuori... Bè, il termine è entro aprile ahhaha quindi non aspettatevi che esca a breve, ma comunque dato che tra scrittura, revisione e pubblicazione sarà un lavoro lungo, ho deciso di iniziare a buttare giù le prime idee e magari qualche capitolo.
Per cui... Non perdete le speranze, e loro arriveranno di sicuro!
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