2.La scuola
Dopo che Vleats, quello strano ragazzo, se ne è andato scavalcando il cancello, aspetto che incominci ad arrivare gente e che aprino la scuola. Uno dei primi ad arrivare, come sempre in bicicletta, con i capelli biondi scompigliati è Hide. Mi sta molto simpatico, anche perchè è la persona più vicina a Kaneki ch'io conosca. Mi saluta e poi mi chiede:-Nessuna notizia di Ken?-
-No..- Lui scuote la testa poi mi ricuora e dice:-Non ti preoccupare Touka, ritornerà di certo.- continuiamo a parlare del più e del meno quando all'improvviso dice:-Non vedo l'ora di incontrare Vleats..Quel pazzo..-
-L'ho visto questa mattina mentre venivo qua.-
-Davvero? Anche lui ha la passione dei disegni, lo sai?-
Annuisco e gli racconto la dinamica dell'incontro, sembra preoccupato, nonostante sorrida.
Gli chiedo il motivo.
-Vedi..non è del tutto normale come hai visto..la sua passione per i ghoul ha fatto spesso nascere molti sospetti,-
-Quali?- Hide abbassa la voce -potrebbe essere uno di loro..-
Mi viene da ridere, Hide mi guarda male. -Perchè ridi?-
-Penso che ha un bel coraggio a stare in mezzo a noi, e non mi sembra un tipo coraggioso..-
Entriamo, della mia classe conosco già vari compagni, visti spesso all'Anteiku a bere un caffè perchè il nostro locale, ben mascherato agli occhi degli uomini, è molto conosciuto dagli studenti. I professori lodano la mia volontà di tornare a scuola e dopo qualche domanda fattami, stabiliscono che sono più avanti nel programma rispetto ai miei compagni. Sorrido, merito di Nishiki, con il continuare a dirmi che era una scuola per intelligentoni mi ha fatto studiare tantissimo. Solo per essere degna di Kaneki. Le prime 5 ore passano come un lampo, è ora della pausa pranzo. Entro in mensa accompagnata da Hide e Sofya, una nuova amica. Abbiamo le stesse passioni, anche a lei piace disegnare. Mi aspettavo, entrando in mensa una gran confusione ma non è così, il livello delle voci è molto basso. La maggior parte della gente è ammassata nella parte destra della mensa, con i tavoli stracolmi. Lui, Vleats, occupa la parte sinistra. È seduto con il capo chino, starà disegnando. Hide trova un posto, Sofya lo segue, io non riesco. Non riesco a lasciare quel ragazzo così, solo come un cane. Marcio decisa verso il suo tavolo. Mi sto inimicando la scuola, ma sono convinta di ciò che sto facendo.
-Posso sedermi?-
-Grazie.- Mi risponde con voce asciutta. Se piangesse non mi stupirei, una manifestazione di odio così palese è orrenda.
-Come è andata la scuola?-
-Bene.- non sta staccando gli occhi dal suo quaderno. In parte posso capire perchè lo odiano, è così associale!
-Sai per caso qualcosa di Kaneki?- mi chiede. Sono stupita.
-È da un po' che non viene e mi dispiace..sai era uno dei pochi che parlava con me..-
-Davvero? Io sono molto amica di Ken..e anch'io un po' preoccupata per lui..-
Alza gli occhi dal suo quaderno e mi dice calmo. -Lo troverò. E con lui Rabbit. Anche a costo di morire subito dopo.- ammiro la sua determinazione, ma è troppo debole, verrebbe ucciso subito. Diventerebbe il giocattolo di quelli dell' Albero di Aogiri.
-Guarda qua.- mi allunga il quadernino nero. Mentre parlavamo mi ha disegnato. Rido di gusto :-Cancella! Sono ridicola!-
-Assolutamente no..sei la prima dopo Kaneki che viene a pranzare con me! È un riconoscimento ufficiale questo!-
Sto per ribattere quando arrivano al nostro tavolo 5 ragazzi di quinta, orecchini e piercing. Bulli, insomma.
-Ehi Vleats! A quanto pare hai trovato una sfigata Ghoul come te! E guardaci quando ti parliamo! Sei una merda ma non ci sporchi se ci guardi.-
La scuola ride a quella stupida battuta. Mi alzo. -Andate..- Vleats mi blocca. Mi stringe la spalla lievemente, ma capisco benissimo che non vuole ch'io continui.
-Ragazzi..volete che io suoni o che vi disegni qualcosa?- è troppo gentile. Lo prenderanno ancora in giro. Ma non è così. -Voglio un disegno.- dice spavaldo quello che sembra il capo del gruppetto.
-Dovrò usare una penna speciale. Posso?-
-Certo, basta ti sbrighi!-
Lo guardo, davvero scenderà a patti con loro? Mi sento male. Sta facendo così, si sta esponendo così solo per difendermi. Lo ringrazio mentalmente. Lo guardo tremante, cosa sta facendo? Estrae dalla tasca dei jeans neri un coltello, lungo e affilato.
-Cosa stai facendo?- gli chiedono.
-Non volevi un disegno? Te lo farò. Vedremo di che colore è il tuo sangue..-
Indietreggiano.
-Non fatemi arrabbiare. Non infastidite più Touka.-
Vedo l'occhio sinistro imporporarsi e spalancarsi sotto il ciuffo.
È un Ghoul?
Non lo so.
Devo scoprirlo.
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