Chapter 5
?'s pov
Mi trovo di fianco alla macchinetta del caffè intenta a prepararne uno, essendo uscita di casa presto non ho avuto tempo di fare colazione.
"Buongiorno. Oggi sei mattiniera." sento la sua voce provenire alle mie spalle, dopo essermi presa il caffè mi volto per poterlo salutare con un sorriso.
"Ah Kori, sei tu."
"Hai un minuto? Dovrei parlarti." bevo qualche sorso di caffè per poi guardare il mio collega incuriosita.
"Si, dimmi pure."
"Ieri sera ci è stata assegnata una nuova missione ma ho preferito aspettare questa mattina per comunicartelo, in modo tale da poterti illustrare di persona i dettagli necessari." finisco di bere e lancio il bicchierino vuoto nel cestino.
"Di che missione si tratta?"
"Per poterla portare a termine ci servirà l'aiuto di una persona. Domattina andremo a parlarle riguardo la missione."
"Non mi hai detto perché ci serve il suo aiuto."
"Abbiamo il compito di eliminare un Ghoul di classe SS. La persona che si unirà a noi per questa missione ha avuto modo di conoscere molto bene il nemico in passato, inoltre dalle informazioni che mi sono state fornite nonostante la sua età è una ragazza straordinariamente abile e forte."
"Ah quindi è una ragazza eh? Interessante." le sue parole hanno suscitato in me dell'interesse nei confronti di quella tizia, muoio dalla voglia di conoscerla.
Akane's pov
Mi trovo ancora davanti a quel luogo, dove un tempo mi piaceva passare le giornate a studiare per cercare di avvicinarmi all'essere una ragazza umana, l'unico in cui potevo vederlo e godere della sua compagnia, l'università.
È la decima volta in questo mese che mi capita di trovarmi qui sempre alla solita ora, la splendida luce dell'alba circonda l'edificio in modo incantevole.
"È davvero bello qui vero?" riesco a sentire ancora la sua voce, mi manca non poterlo fare ogni giorno come una volta.
"Sai, un giorno mi piacerebbe poter provare a passare la notte qui." ricordo che gli risposi così, successivamente lui mi sorprese avvolgendomi un braccio intorno al collo seguito da uno dei suoi splendidi sorrisi.
I miei occhi riescono a ricreare la scena immaginandola davanti ad essi, ricordo che il tavolo di fianco alle macchinette era il nostro preferito e non amavamo prendere posto da altre parti se non era estremamente necessario.
"Beh allora facciamolo no? Sarà come un film dell'orrore. «Una notte a scuola» prossimamente al cinema, bello come titolo eh?" l'allegria che era riuscito a trasmettermi in quel momento non era mai riuscita a trasmettermela nessuno, mi trovavo bene soltanto con lui.
Il sabato successivo ci organizzammo per passare la notte all'interno dell'Università, fu un momento magico.
"Dove sei ora?" vorrei poter passare altri momenti indimenticabili insieme a lui, non ho smesso di pensarlo nemmeno un secondo dal momento in cui lo vidi per l'ultima volta due anni fa.
Sospiro chiudendo gli occhi e facendomi avvolgere dal vento che mi sposta i capelli, nel frattempo un suono fastidioso continua a entrarmi nelle orecchie impedendomi di pensare ad altro.
Al riaprire dei miei occhi sono di nuovo in camera mia a spegnere la solita sveglia che non fa altro che fare rumore.
"Questo era il decimo sogno su dieci giorni." sospiro stiracchiandomi le braccia e facendo un paio di sbadigli, per poi lanciare un occhiata verso l'orologio.
Dio, se non mi sbrigo farò tardi.
"Python, più tardi ti servo la colazione d'accordo? Non farmi il broncio." gli faccio un occhiolino per poi scendere di corsa al piano di sotto, come al solito mi sono dimenticata che le cose che mangiano gli esseri umani per i Ghoul non sono commestibili.
"Buongiorno a tutti." mi avvicino sbadigliando ancora una volta per poi notare gli occhi di tutti puntati su di me.
"Beh, perché mi fissate tutti? Ho qualcosa addosso?"
"Il problema credo sia cosa non hai addosso, Aki." abbasso lo sguardo e mi accorgo di indossare solo una camicetta rosa con delle mutande nere, sono diventata peggio di un peperone in viso.
"Vado subito a cambiarmi, scusatemi tanto. Dio che imbarazzo." salgo le scale e torno nella mia stanza, considerando che non devo fare colazione decido di cambiarmi direttamente, almeno forse per una volta eviterò di fare tardi.
"Che figura che ho fatto" sospiro, dopo essermi sistemata servo la colazione nella gabbia del rettile per poi scendere nuovamente di sotto.
"Ehi principessa, alla fine hai deciso di venire vestita a lavoro."
"Guarda che non fai ridere Shirazu!" lo sento ridere vedendo la mia espressione tanto nervosa quanto imbarazzata, vorrei tornare indietro nel tempo e cancellare quella scena dalla mente di tutti.
In seguito alla cerimonia.
"Saiko, smettila di mangiare così tanto o finirai per sentirti male." chiede il caposquadra preoccupato per la salute di lei.
"Eddai Shiragin, qui è tutto così buono!"
"Io ci rinuncio." sospira Shirazu.
"Dai è appena salita di grado, lasciala fare." sorrido io osservandola mentre continua a riempirsi la bocca di cose da mangiare, a modo suo sa essere carina anche così.
Poco fa si è conclusa la cerimonia di promozione, in seguito agli avvenimenti dell'asta noi membri della Squadra Quinx siamo stati tutti promossi di un grado, eccetto Toru che è riuscita a passare da investigatore di terza classe a prima classe in un unica volta.
Attualmente mi trovo sullo stesso livello di Urie, ovvero un prima classe.
Conoscendo le sue strane fisse mentali non sarà per niente contento, finirà col voler superare anche me.
la sera stessa.
"Sasaki. Io esco." lo avviso appoggiandomi per un attimo alla parete.
"Dove vai?"
"A cercarmi la cena." gli faccio un occhiolino per poi uscire dalla porta di ingresso e iniziare a camminare verso alcune vie buie della zona, trovare ciò che cerco non sarà così difficile.
"Ehi tesoro, che cosa ci fa un bocconcino come te in un posto simile?" mi chiede un uomo squadrandomi dalla testa ai piedi, accanto a lui ci sono altri quattro individui.
"Temo di essermi persa."
"Dai divertiti un po' con noi." sorrido facendomi poi scappare una risata e trafiggerli con la kagune poco dopo, fino a lasciarli cadere a terra privi di sensi.
"Fate davvero schifo. Della gente come voi questo mondo non se ne fa nulla." continuo io iniziando a staccare della carne dal corpo di uno di loro.
Urie's pov
"Urie, dove stai andando?" mi chiede Mutsuki sorprendendomi alle spalle.
Ma che cos ha da rompere?
"Vado ad allenarmi."
"Ma non puoi, abbiamo ospiti a cena."
"Ho già mangiato."
"Urie. Va a fare la spesa." prendo il biglietto che ha in mano ed esco di casa senza aggiungere altro.
Ci mancava solo questa seccatura.
"Quell'idiota. Non poteva mandare qualcun altro?" improvvisamente sento un forte odore di sangue provenire dal lato destro della strada, se l'intuito non mi inganna all'interno di quel vicolo stretto c'è una possibilità abbastanza alta che un Ghoul stia mangiando la sua preda.
I miei passi si avvicinano fino ad arrivargli quasi accanto, il rumore della carne che viene masticata e ingerita toglie dalla mia mente qualsiasi dubbio.
Agire ora sarebbe davvero la cosa migliore da fare?
Attualmente il nemico sembra aver concluso la sua cena, ma nonostante questo non ha ancora deciso di muoversi.
Che diavolo starà aspettando? Dovrei farmi vedere dal nemico e fare la mia mossa? Si. È il momento.
"La tua cena termina qui. Mostro." restando fuori dal vicolo osservo la sua reazione, cercando di guardarle il volto.
Si sta coprendo il viso con un braccio e in aggiunta ha iniziato a piangere.
Queste lacrime, riconosco il suo pianto fastidioso.
"Non guardarmi, come dici tu sono un mostro." è letteralmente distrutta.
Improvvisamente sento il suono di un ambulanza in avvicinamento.
Escludo che ci siano stati dei passanti nelle vicinanze, di conseguenza deve essere stata lei.
"Hai chiamato tu l'ambulanza?" annuisce alzando lo sguardo verso di me, le lacrime ancora le scendono lungo il viso e il sangue delle sue vittime le circonda le labbra.
"Non mi piace uccidere." basandomi su ciò che dice è stata attenta a non colpire i punti vitali, poi ha chiamato un ambulanza per evitare la loro morte.
Inoltre ora che li guardo meglio non hanno perso tantissimo sangue, forse cerca solo dei gruppi di persone per sfamarsi in modo tale da non doverli ferire gravemente.
Sarà davvero possibile questa teoria?
"Forza alzati. Dobbiamo andare al supermercato." le dico io allontanandomi e iniziando a camminare verso il centro.
Ma perché la sto portando con me? Avrei potuto consegnarle il biglietto e dirle di andarci da sola.
"Urie. Tu mi credi?"
"Non ho alternative." dopo ciò che ho visto la mia ipotesi non può essere sbagliata.
"Senti. Cosa dobbiamo prendere?" mi chiede lei affiancandosi a me, i vestiti non si sono sporcati e il sangue l'ha levato completamente dalle labbra.
"Da quello che vedo il prima categoria Sasaki sembra volere l'intero supermercato." le rispondo facendola ridere dando un occhiata all'elenco di cose da prendere.
"Sai, mi piacerebbe tornare a mangiare le stesse cose che amate voi senza doverle sempre vomitare." ha il sorriso sul volto ma allo stesso tempo uno sguardo spento.
"Deve essere dura la vita da Ghoul." ma che cosa sto dicendo? Mi metto anche a fare conversazione con lei adesso?
"Già." rimaniamo entrambi in silenzio per qualche minuto, per poi avvistare il supermercato ed entrare.
"D'accordo allora, fammi un po' vedere." sorride mettendosi alle mie spalle e appoggiando la testa sulla mia spalla.
Era necessario avvicinarsi così per leggere uno stupido foglietto?
"Certo che Sasaki è davvero ordinato, ha scritto gli ingredienti in ordine di reparto. Forse per renderti le cose facili Urie?" che fa? Mi prende anche in giro adesso?
"Eddai che scherzo." ride per un attimo.
"Allora, tu pensa alla prima parte mentre io penserò alla seconda. In questo modo faremo prima e recupereremo il ritardo okay?" continua lei allontanandosi verso destra con un sorriso.
30 minuti più tardi.
Akane's pov
"Finalmente ho finito, il carrello è pieno." sospiro asciugandomi la fronte con il braccio per poi prendere il tutto e andare a cercare quello svitato di Urie, se non erro dovrebbe trovarsi due reparti più avanti dati gli ingredienti presenti sulla lista.
"Ehi Urie, hai preso tutto?" gli chiedo vedendo poi anche il suo carrello quasi del tutto pieno.
"Andiamo." risponde lui vedendomi arrivare e recandosi alla cassa per pagare.
"Due sacchetti grandi per favore." chiedo gentilmente alla cassiera anziana.
"Certo."
"Ce la faccio. I sacchetti non servono." come al solito ha sempre da ridire.
"Sei sicuro? Guarda che la roba è troppa."
"Ti ho detto che ce la faccio."
"E io ti ho detto che la roba è troppa. Se la portiamo a mano finiremo per farla cadere in mezzo alla strada."
"Non succederà."
"Certo che sei proprio testardo. Mi viene voglia di prenderti a sberle." all'improvviso sento ridere la signora anziana alla cassa nel mentre continua a far passare la roba.
"Siete davvero carini sapete?" arrossisco.
"Siete proprio una bella coppia." arrossisco ancora di più.
"Non siamo una coppia."
"Ah, in questo caso chiedo scusa." sorride rispondendo a Urie.
Certo che quello stupido potrebbe anche sforzarsi di sorridere ogni tanto.
"Mi dia ugualmente due sacchetti grandi. Come ben sa gli uomini non capiscono mai nulla." le scappa una risata.
"Hai proprio ragione tesoro. Ecco a voi." Urie paga il tutto mentre io metto la roba nei sacchetti, sono davvero pesanti.
"La ringrazio. Arrivederci." le sorrido per poi uscire dal supermercato insieme a Urie.
"Allora, non è più comodo così?" gli chiedo senza ottenere alcuna risposta, è evidente che avevo ragione.
Entrambi i sacchetti che tengo tra le mani iniziano a pesare, mentre Urie deve tenere una scatola enorme di carote e altre cose.
"Ce la fai a camminare fino a casa?"
"Eh? Guarda che sono solo due sacchetti." mi è venuta in mente un idea.
"Comunque. Visto che volevi fare il figo senza sacchetti perché non provi a portare tutto tu fino a casa?" ho come l'impressione che sarà davvero divertente.
"D'accordo." gli lascio tutto sgranchendomi poi le braccia.
davanti allo Chateau.
"Che ti prende? Sei stanco?"
"Fa silenzio." trattengo una risata e apro poi la porta di ingresso, vedendo Urie col fiatone appoggiare la roba sul pavimento.
"Urie mi dispiace, erano pesanti?" chiede Sasaki avvicinandosi.
"Se avesse fatto meno il buffone l'avrei anche aiutato." faccio un occhiolino e tiro un paio di pacche sulla spalla a Sasaki per poi raggiungere gli altri in cucina, devo ammettere che è stato fin troppo divertente.
"Mi spiegate che diavolo state combinando?" da quello che sto vedendo ho come l'impressione che a breve salterà tutto in aria.
"Akane sei tornata" risponde Toru mentre tiene d'occhio gli altri due.
"Aki, guarda cosa preparo stasera. La Chef Yonebayashi al vostro servizio!"
"Chef un corno Saiko! Vuoi lasciare perdere questo flambé? Sta bruciando tutto!" mi sto ammazzando dalle risate, con loro è impossibile trattenersi.
"Potreste lasciare fare a me e Sasaki? Vorrei evitare di non avere più un posto in cui vivere." sorrido mettendomi un grembiule e lavandomi poi le mani.
Mi è sempre piaciuto cucinare.
l'ora seguente.
"Allora? Che ve ne pare?"
"Siamo stati bravi eh?" chiedo io in seguito alla domanda di Sasaki, le loro espressioni sono sbalordite.
Improvvisamente suona il campanello, con tutto quello che è successo in queste due ore mi ero dimenticata degli ospiti.
La vice speciale Mado e lo speciale Arima, quasi ho l'ansia.
"È permesso?" chiede Arima col sorriso avvicinandosi alla tavola, si vede lontano un chilometro che mi trovo a disagio.
"Akane ti trovo cambiata, sei molto carina sai?"
"Akira Mado che mi fa un complimento? Quale onore." sorride.
"Prego sedetevi pure. Spero che il tutto sia di vostro gradimento." sorride Sasaki sedendosi insieme a noi.
"È tutto squisito." dice Akira.
"Hai preparato tutto tu?" chiede lo speciale Arima.
"Akane mi ha aiutato. È un ottima cuoca." sorrido imbarazzata.
"Ti stai trovando bene insieme a loro?" si rivolge a me Arima mentre mangia un boccone.
"All'inizio è stata dura ma col tempo mi sono legata con ognuno di loro. Ripensandoci neanche io ricordo come sia successo."
"Aki è come una sorella maggiore. In questo mese mi ha regalato due videogiochi e alcuni dei suoi manga."
"Io invece ho imparato che nessuno fa un caffè migliore del suo." sorride Toru.
"Bene. Quindi una volta finito di cenare ce lo prepari tu Akane? Sono curiosa di assaggiare questo famoso caffè." mi chiede Akira non smettendo di sorridere, non sembrano le stesse persone che ho conosciuto tempo fa.
"Certo. Per me sarà un piacere."
"Se non sono inopportuna vorrei chiederti una cosa. Il vestito che indossi ti dona, sai dirmi in che negozio l'hai comprato?" sono sorpresa dalla sua domanda ma allo stesso tempo mi piace parlare con lei, neanche io mi riconosco più ormai.
"Ti ringrazio del complimento. È quello accanto alla panetteria, gestito dalle gemelle."
"Ho capito." ad essere sincera non credevo potesse piacerle questo vestito, bianco corto e con alcune fantasie di rose rosse sopra.
"Beh potresti anche regalarglielo, tanto ti piace andare in giro nuda no?" arrossisco innervosendomi.
"Insomma Shirazu! Ti ho detto di piantarla! È successo solo una volta!"
"Mi diverte prenderti in giro, principessina."
"Ah si? Perché secondo te dormire in mutande sul divano è una cosa normale?"
"C-Che cosa, mi hai visto?"
"È stato Toru. Ti voglio ricordare che ci sono delle ragazze in questa casa, potresti darti un contegno!"
"Lo stesso vale per te. Sei scesa qui in cucina in camicia e mutande!"
"Io ero mezza addormentata, non l'ho fatto apposta a differenza tua!" la nostra conversazione viene interrotta da alcune risate, in effetti avremmo anche potuto parlare più civilmente data la presenza dei nostri ospiti.
"Ditemi, state insieme per caso?" arrossisco ancora, non è possibile che con chiunque io discuta finisca poi per sentirmi dire questo.
"Akira ti prego non ti ci mettere anche tu. Mi è bastata la cassiera del supermercato." sospiro.
"Spiegati meglio. Mi hai incuriosita."
"Ha scambiato me e Urie per una coppia."
"Ah davvero? E come mai?"
"Non voleva saperne di prendere dei sacchetti per mettere dentro la spesa, diceva che ce l'avrebbe fatta da solo."
"È così." risponde Urie.
"Ma se a malapena riuscivi a tenere in mano quei due sacchetti, figurati se non li avessimo avuti."
"Avevo da trasportare anche quella enorme scatola. Avresti potuto darmi una mano no?"
"Sei tu che hai voluto fare il figo, così ti ho lasciato portare tutto come volevi."
"Un vero gentiluomo aiuta sempre la propria donna, anche se il peso da trasportare è esagerato." mi scappa una risata, adesso si è messa anche lei a fare battute.
Dopo cena.
Conclusa la cena ho dovuto preparare il caffè per tutti, per poi metterlo in un vassoio e trasportare le tazze fino al tavolino del salotto.
"Spero sia di vostro gradimento." dico sedendomi sul divano.
"È molto buono." si complimenta lo speciale Arima.
"Lo trovo perfetto." dice Akira contenta di ciò che sta bevendo.
Pochi minuti più tardi recupero le tazze riportando il vassoio in cucina e posizionando ognuna di esse nel lavandino, per poi tornare a sedermi su uno dei divani.
"Ho un regalo per la vostra promozione." dice Sasaki consegnando successivamente col sorriso un regalo per ciascuno.
Abbasso lo sguardo cercando di non sentirmi a disagio, non voglio più illudermi di nulla.
"Akane. Questo è per te." mi volto guardandolo in viso, sta sorridendo.
"Non mi aspettavo di riceverne uno."
"E perché mai? Fai parte della squadra no?"
"Ah giusto. È solo per questo." ma cosa avrei dovuto aspettarmi? Sono proprio una stupida.
"Certo che no. Devi smetterla di sentirti di troppo, ormai sei importante quanto tutti noi. Non sei più solo una compagna di squadra." trattengo le lacrime limitandomi di sorridere alle sue parole, sono felice di averle sentite uscire dalla sua bocca.
"Capisco. Grazie per il regalo."
"Aprilo. Voglio vedere la tua reazione." faccio come dice nel mentre sorride ancora rimanendomi accanto.
"Non posso crederci. Come l'hai avuto?" si tratta di quell'anello che avevo visto in una vetrina qualche giorno fa, non credevo se ne ricordasse.
"Come ben sai è l'unico modello presente in tutto il Giappone. Mi ci sono voluti un bel po' di soldi e l'aiuto di qualche conoscenza per ottenerlo."
"Non so che cosa dire. Grazie." sorrido dandogli poi un bacio sulla guancia per poi mettermi l'anello al dito, mi sento come una bambina quando le viene regalata una bambola.
"Bel colpo Haise." sorride Akira.
"Hai pagato con lo stipendio dei tuoi ultimi otto mesi?" chiede Arima ironico.
"Spiritosi. Ho anche io i miei segreti."
"Ma sentitelo. Perché non dice come stanno realmente le cose eh Sassan?"
"E va bene, mi avete scoperto. In realtà Akane questo anello è un regalo che l'intera Squadra Quinx ha pensato di farti."
"Volevamo che capissi che teniamo a te." aggiunge Toru sorridendomi.
Ora si che sto piangendo come una deficiente.
"Vi ringrazio di cuore." sorrido con le lacrime che mi scendono lungo il viso.
Finalmente le ho trovate anche io, quelle persone speciali.
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