Significato e curiosità
IN GIAPPONESE IL COGNOME E' SEMPRE PRIMA DEL NOME
MI CHIAMO - E' FORMALE
IL MIO NOME E' - E'INFORMALE
otohasan - padre
okahsan - madre
ohayou / ohayou gozaimasu – Si usa al mattino presto, corrisponde a "buongiorno" in italiano. Si usa la formula più lunga con persone che non si conoscono bene o di grado più alto di noi con amici e conoscenti.
ossu – Saluto informale usato solamente tra ragazzi
konnichiwa – corrisponde a "buongiorno". Si utilizza nella tarda mattinata e al pomeriggio. E' formale
chiissu - Spesso è usato in contesti scolastici da parte dei ragazzi
yo/yaa – Saluto molto informale da usare tra amici
konbanwa – Significa "buonasera
oyasumi / oyasumi nasai – Significa "buonanotte". La versione più lunga è più formale dell'altra.
sayonara - Viene usato solo dai bambini che salutano gli insegnanti. In tutti gli altri casi l'interlocutore interpreterà questo saluto più come un addio che un arrivederci
mata na - significa "ancora"vuole dire "vediamoci ancora" o "a presto". E' informale
mata ashita – È un altro modo informale per salutare qualcuno, significa "a domani". Puoi sostituire la parola domani con altre parole
mata aimashou/mata aou ne – Queste due espressioni, la prima formale e la seconda informale, significano "vediamoci ancora"
shitsurei shimasu – Un'espressione formale che letteralmente significa "sto causando disturbo"
ki wo tsukete – Significa "fai attenzione", "mi raccomando", "buon viaggio". È un espressione di raccomandazione da usare nei confronti di chi sta per partire per un viaggio o deve rincasare. Attenzione ad usarla solo con conoscenti e amici, non con superiori
genki de/genki de ne/genki de na – Se c'è qualcuno che sta per partire e non lo vedrai per un po' di tempo puoi usare questa espressione, che significa qualcosa tipo "stammi bene" o "abbi cura di te"sono più informali, la seconda versione è usata più spesso dai ragazzi
daiji ni – Da usare solamente con le persone malate o ferite. Si può tradurre con "abbi cura di te" o "riprenditi"
formale youkoso/irasshaimase - benvenuto vero e proprio, si può usare per accogliere i visitatori che arrivano in Giappone o in altri luoghi
informale irasshai - E' un invito ad entrare
ittekimasu e itterasshai - Significa "vado e vengo", si usa per avvisare gli altri che si sta uscendo di casa (o da un altro luogo, anche se il più delle volte si usa in famiglia) per poi ritornarci successivamente. Si risponde "torna presto"
adaima – Si usa al ritorno della persona. Significa "sono a casa" e viene usata dalla persona che è rientrata
okaeri (nasai) - Significa "bentornato"
) hisashiburi/o hisashiburi desu – Il saluto adatto da usare con le persone che incontri dopo tanto tempo, si può tradurre come "da quanto tempo" o "è passato tanto tempo"
duomo - si può usare sia come saluto che come formula di ringraziamento.
Come saluto è simile a "salve" in italiano, può essere usato in diversi contesti, per salutare qualcuno che incontri o quando lasci la conversazione, al mattino o alla sera. E' un saluto informale. Viene più usato dai ragazzi che dalle ragazze. Si usa per rafforzare un ringraziamento o una scusa e rendere le espressioni ancora più formali. Con gli amici spesso non ci saluta
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