Il mattino seguente iniziò con un altro avvenimento strano.

Questa volta riguardava la madre di Silvia.

Rita, infatti, rovistò per tutta casa, anche sotto il letto e la culla di Silvia, la quale le gridò con paura:

«Mamma non lo fare! Qui vive una brutta e vecchia strega cattiva che nella notte mi voleva fare del male!».

«Ma cosa dici piccola mia. Qui ci siamo solo noi che tanto ti amiamo. Avrai fatto solo un brutto sogno.» disse Rita alla figlia, guardandosi attorno, scrutando ogni minimo angolo della casa per ritrovare la sua fede nuziale, alla quale teneva molto perché era uno dei pochi ricordi di sua madre, la nonna di Silvia.

Purtroppo, nonostante le continue ed estenuanti ricerche di Rita, quella fede non venne più ritrovata da nessuna parte.

La cosa strana, però, fu che anche Luigi non riusciva più a trovare un braccialetto in oro a cui era molto legato perché gli fu regalato dal padre in punto di morte.

Venuta l'ora di cena si trovarono tutti intorno al tavolo.

Fu proprio in quel momento che la famiglia si riunì e raccontò come erano andate le rispettive giornate.

«Luigi. Non crederai mai a quello che è successo. Ti ricordi della mia fede nuziale che apparteneva a mia madre?» disse Rita al marito con una voce spezzata dal pianto.

«Come non la trovi più? Magari non ti ricordi dove l'hai messa!» disse Luigi in risposta alla moglie.

Dopo una breve pausa di riflessione Luigi aggiunse:

«Adesso che ci penso, anche io non riesco più a trovare il braccialetto d'oro di mio padre, che per me è molto importante!».

Non appena Luigi finì di dire quelle parole la piccola Silvia intervenne dicendo:

«è stata la strega cattiva. Quella che si nasconde di notte sotto la mia culla.»

Rita e Luigi si guardarono negli occhi stupiti da quelle parole, anche se nel profondo iniziarono a farsi delle domande.