Non lo sanno.
Non l'abbiamo mai fatto intendere, infondo.
Non sanno quanto tempo abbiamo passato, io e te, a rassicurarci.
Tu mi dicevi che Lydia si sarebbe accorta di me, prima o poi, ed io ti dicevo che Scott ti amava alla follia e che era fortunato ad avere te.
Nessuno sa di tutti i caffè che abbiamo preso durante la notte, quando tu uscivi di nascosto da casa tua e venivi a intrufolarti in camera mia con due tazze ricolme di liquido energetico.
Abbiamo parlato così tanto, riso ancora di più, e ci siamo stati vicini per così tanto tempo.
Mi piaceva farti ridere, adoravo quando ridevi a crepapelle e svegliavano mio padre, che non faceva altro che controllare che fossi tu e non una qualche sconosciuta.
Come quella volta che abbiamo riso così tanto che io sono caduto a terra e tu hai sputato tutto il caffè.
Mio padre è arrivato e quando ci ha visti mi ha lanciato uno straccio e mi ha lanciato uno straccio in faccia, rubandomi la tazza e sedendosi sul mio letto.
Nessuno ha mai saputo niente.
Nemmeno di quando ci siamo rivelati i nostri nomi.
Ho riso quando mi hai detto il tuo secondo nome.
Sei rotolata sul tappeto quando ti ho detto il mio.
Era perché avevamo paura di minare la fiducia di Scott in noi ed in se stesso.
Quando sei morta... Sono morto anch'io. Ero stato io a ucciderti, eri morta solo per colpa mia... E nessuno me l'ha fatto pesare. L'hanno pensato tutti, ma non hanno dato la colpa a me.
Ti ho uccisa, Celestine.
Capisci? Ho ucciso la mia migliore amica. Ho ucciso la ragazza di mio fratello. Ho ucciso la sorella della ragazza che ho sempre amato. Come faccio a stare in pace con me stesso?
Ti giuro che quando Malia ha cominciato a venire nella mia stanza di notte pregavo sempre che fossi tu.
Da quando sei morta avevo paura di stare da solo. Malia è stata un ripiego, ma almeno con lei dormivo. Invece con te, monella, passavo la notte sveglio. Ma felice.
E forse dovremmo parlare del bacio, quello che ci è scappato quando sei andata in crisi con Scott e volevi parlarne con me.
Insomma, non ce ne sono stati altri, ma mi sento ancora in colpa.
Per non averlo detto a Scott? No. Per non averti detto che quello era il mio primo bacio e che è stato meglio di quanto pensassi. Temevo di ritrovarmi a pomiciare con un palo della luce, invece c'eri tu. Che non sei scappata dopo essertene resa conto. Hai continuato a essere mia amica, come se quello che era successo non fosse stato un peccato mortale.
Mi hai fatto pensare che forse non lo era.
E poi sei morta.
Anzi, mi correggo, ti ho ucciso.
Ero svenuto quando è successo e per l'intera settimana seguente sono rimasto sotto shock. Poi ho pianto per tutte le notti di quel mese.
Io non ero innamorato di te come Scott o Isaac, non ero tuo 'fratello' come invece Lydia, ma ero tuo amico. E mi odio per averti strappata a questo mondo.
Forse non se ne rendono conto, ma è colpa mia se non hai ancora trovato la pace. Perché io non ho nemmeno provato a lasciarti andare.
Devo ammettere però che è merito tuo se la morte non mi spaventa. So che almeno potrò venire da te, così mi mollerai uno schiaffo per averti uccisa e poi comincerai a ridere.
Ti voglio bene,

Myeczislaw