Half-Dragon
Chi sono?
Una ragazza, a cui non importa ciò che gli altri pensano di lei.
Una ragazza che riesce sempre a trovare il lato positivo delle cose.
Una ragazza che sa di poter affrontare le difficoltà.
Chi ero?
Una ragazza sola, timida e incompresa.
Una ragazza che piange per ogni stupidissima cosa.
Una ragazza che vorrebbe solo che qualcuno, di sua spontanea volonta, le dica "ti voglio bene".
Come si può spiegare un tale cambiamento?
Prima non sapevo di essere per metà drago e mi sentivo diversa e incompresa, ora invece so chi sono!
Io sono qui proprio per raccontarvi come sono diventata quella che sono.
Era la prima settimana di settembre, ero sola in casa, mia madre era a lavoro e mio padre...chi lo sa non lo avevo mai conosciuto.
Ero sdraiata sulla poltrona a leggere quando qualcuno suonò alla porta.
"Che noia" pensai, posai il libro ed andai ad aprire alla porta.
Non c'era nessuno, abbassai lo sguardo "Cosa? Una lettera?".
Mi chinai e la presi, era indirizzata a me. Aprii la busta e lessi "Signorina Laura Aguard" (si, Aguard è il mio cognome) ''siete stata ammessa alla scuola per draghi di Respia, tra due giorni vostro padre vi verrà a prendere e vi porterà nel regno di Respia." -ahahah, fa tanto Harry Potter- dissi chiudendo la porta. "Che sciocchezza! I draghi non esistono, qualcuno mi voleva fare uno scherzo".
Non so perchè, di solito avrei strappato la lettera e l'avrei gettata, ma la conservai.
Non ne parlai con mia madre, non ne avevo motivo, per me era solo uno stupido scherzo.
I due giorni passarono e non successe niente fino a pomeriggio inoltrato, quando un drago azzurro atterrò sul mio balcone.
-Aguard!?- urlò mia madre, non so perché, ma io mi aspettavo qualcosa tipo "Aiuto, cosa diamine è quello", non mi aspettavo di certo che urlasse il mio cognome.
Mia madre aprì la finestra e sorrise al drago -Amore mio, quanto tempo. Che ci fai qui?-. Ero confusa, perchè mia madre chiamava "amore mio" un drago? Ma soprattutto, perchè lo aveva chiamato Aguard? Quello era il cognome di mio pa...e se la lettera fosse vera?
Guardai fisso gli occhi del drago, erano rosso chiaro, se erano come i miei e cambiavano colore a seconda di ciò che prova allora significa "amore" (non vi avevo detto che i miei occhi cambiano colore a seconda delle emozioni? Be, mi sarà sfuggito di mente) Il drago, che forse era mio padre, mi guardò, i suoi occhi cambiarono dal rosso al dorato "felicità". -Qualcuno qui mi vuole spiegare che cosa sta succedendo? Sto sognando vero?- Con "qualcuno" io intendevo mia madre, non di certo il drago, però fu proprio lui a parlare, ma prima fece qualcosa di più straordinario, si trasformò in un uomo sulla cinquantina ed entrò in casa.
-Tesoro, tua madre non ti ha mai parlato di me, perchè nel mondo da cui provengo era in corso una battaglia e le ho chiesto di tenerti allo scuro di tutto, ma ora la guerra è finita e tu hai l'età giusta per andare a scuola.- -Chi accidenti sei tu?- Urlai -Sono Aguard, tuo padre. Vengo da Respia il mondo dei draghi. Non ti è arrivata la lettera?- -Si- dissi titubante -mi è arrivata una lettera...ma non è possible, è tutto un sogno-. Guardai l'orologio che avevo al polso, se fosse stato un sogno non sarei riuscita a leggere i numeri, invece ci riuscii. -No, non è un sogno- -No, infatti- disse mia madre andando in contro ad Aguard -Lui è davvero tuo padre, tu sei per metà drago e...be, se vuoi imparare ad usare i tuoi "poteri"- e quando disse poteri segnò le virgolette con le dita -ti consiglio di andare con lui a Respia, è un bel posto-.
Una parte di me mi diceva "Questi qui sono tutti pazzi", l'altra parte invece mi urlava "Laura che ciuffolo aspetti? VAI!-
Ovviamente diedi ascolto alla parte di me che urlava -Vengo!-
Mia madre prese da un armadio una valigia enorme e ci buttò dentro tutti i miei vestiti -Fantastico, mi sento davvero Harry Potter, solo che non sono una maga ma per metà drago...mi ci devo ancora abituare-. Dopo che la mia valigia fu pronta Aguard uscì sul balcone e si ritrasformò in drago, gli montai in spalla (tenendo stretta la mia valigia) e volammo via, verso "un nuovo mondo" per me e "casa" per il mio papà drago.
Respia era...piena di draghi!
Aguard mi spiegò che tutti i draghi erano capaci di tasformarsi in uomini e viaggiare tra Respia e la Terra, i semidraghi invece avevano la capacità di controllare l'elemento del genitore drago (nel mio caso l'acqua) e di trasformare solo un a parte del corpo alla volta, potevo farmi crescere le ali, ad esempio.
Solo quando arrivammo alla casa di mio padre scoprii che il giorno dopo avrei avuto scuola.
Il giorno seguente mi svegliai alla buon'ora, mi lavai e mi vestii per il primo giorno di scuola.
Avevo paura, ero sempre stata abbastanza brava a scuola ma adesso...non avevo idea di ciò che mi stava aspettando dietro alle mura di quel edificio dalla forma strana, che, a quanto pareva, era la scuola per draghi.
La prima lezione fu...trovare il proprio Cardim, cioè un altro drago o semi drago con cui hai un legame empatico. L'insegnante ci disse che il Cardim aveva sempre la stessa età, quindi tra uno dei miei nuovi compagni di classe avrei trovato il mio Cardim.
Ci mettemmo in cerchio, e ogni cinque minuti cambiavamo compagno, questa specie di gioco ci servì anche per fare nuove amicizie.
Per scoprire chi fosse il proprio Cardim bastava stringersi la mano, e poi gli occhi sarebbero diventati bianchi per qualche secondo.
La prima persona che conobbi fu Nives una metà drago di ghiaccio, molto simpatica, dolce, tenera e timida, ma non il mio Cardim. La seconda fu Aria una dragonessa oscura anche lei molto simpatica e...oscura ma purtroppo nenche lei era il mio Cardim. Infine conobbi Lorenzo un mezzo dragho di fuoco e la prima cosa che pensai fu "Acqua e fuoco non andranno mai d'accordo" eppure lui era il mio Cardim. Era un ragazzo simpatico e un po'pazzo, infondo non eravamo così diversi.
La lezione più difficile di tutte fu quella di volo poiché:
1) non sapevo farmi crescere le ali;
2) non avevo idea di come fare a volare.
Feci una figuraccia dopo l'altra è finii per scoppiare in lacrime in un angolo.
Come se ne accorsero Nives, Lorenzo e Aria vennero subito a consolarmi. Era un gesto semplice, dolce e molto insolito per me, fu il gesto che mi cambiò la vita.
Ora avevo degli amici, un Cardim e un mondo dove potevo essere me stessa!
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