CAPITOLO 4~IT'S JUST A DREAM?
La sveglia continua a vibrare,mentre cerco di ricompormi.
Continuo ad aprire e chiudere le palpebre,quando la mia vista si fa più forbita mi rendo conto che ho dormito sopra la mia scrivania usando il mio diario come cuscino.
<<Roxana muoviti,la colazione è pronta!>>
Eccola qui,che arriva,questa è solamente la prima mattinata di una lunga serie.
<<Mamma non agitarti ti prego,sono ancora mezza addormentata.>>
<<Ho notato.>>
Dopodiché inizia ad investigare il mio sguardo ma soprattutto il mio abbigliamento.
<<Di chi è quella felpa?>>
Mi domanda lei con tono curioso.
Aspetta di chi è questa felpa?
<<Ehm...Sinceramente non è ho idea.>>
Con le braccia sopra i fianchi,acciglia il suo volto,dopodiché compie una leggera smorfia,e sospira.
<<Non perdiamo altro tempo,ti aspetto giù,tu intanto muoviti.>>
Inspiro e spiro,non ci posso credere che oggi è il primo giorno di scuola,vorrei ritornare all'inizio dell'estate dove eliminavo definitivamente dalla mia mente i pensieri e le paranoie scolastiche,ma purtroppo prima o poi questo giorno sarebbe arrivato.
Così con passo pacato raggiungo il bagno,sciolgo la mia lunga chioma rossa racchiusa da uno chignon,e delicatamente mi sfilo gli abiti che indossavo,ma il mio sguardo casca sulla felpa,possibile che non ricordo di chi sia?
Mi avvicino leggermente per decifrare l'odore dell'indumento e mi accorgo che è un profumo maschile,un profumo davvero forte e perspicace,ma allo stesso tempo così buono,potrebbe essere di Daniel di Ryan o di...?
Per cancellare quei pensieri che m'inondano la testa,allungo il mio braccio e apro usando un po' di forza il rubinetto della doccia e pian piano mi faccio inumidire dal getto d'acqua freddo,che fa raggelare il mio corpo caldo.
Con molta rapidità mi vesto e afferro i primi abiti
che mi capita di vedere,scommetto che ve lo starete chiedendo,ma nella mia scuola da quattro soldi non indossiamo le divise,ed è meglio così.
Successivamente sistemo i libri e quaderni nel mio zaino, ma con la coda dell'occhio guardo per l'ultima volta la felpa stropicciata sul mio letto,resto a fissarla per un po',e inconsapevolmente mi si crea un esile sorriso sul mio volto spento.
<<Roxana quante volte devo ripeterlo? La colazione si raffredderà!>>
Urla mia madre dal piano inferiore.
<<Si mamma sto scendendo.>>
Con passo veloce scendo le scale,la tavola è imbandita di cibo,mentre mia madre e Benjamin attendono seduti il mio arrivo.
Nel momento in cui abbandono l'ultimo scalino Benjamin si fionda per racchiudere la mia figura in un'abbraccio.
<<Finalmente sei scesa,ti stavamo aspettando!>>
Ci sorridiamo a vicenda.
<<Dai su Ben,andiamo a mangiare,se no faremo tardi.>>
Dopo la mia piccola dritta ci dirigiamo verso la tavola,mangiamo frettolosamente,e raggiungiamo la macchina di mia madre tutti riuniti.
<<Sai mamma,ti sei superata questa volta,colazione davvero ottima.>>
<<Su muoviti,è il vostro primo giorno di scuola,non vorrete fare ritardo vero?>>
Con lo zaino in spalla,io e Benjamin entriamo in macchina,io seduta di fianco a mia madre mentre Ben nel sedile posteriore.
Mentre mia madre è impegnata nella guida,io poso delicatamente il mio capo contro il finestrino,il paesaggio paradigmatico di New York mi fa splendere gli occhi,la visione di quei enormi grattacieli lontani dalla mia piccola cittadina rende più vivace la mia curiosità di andarli a visitare,ne sono certa prima o poi riuscirò a vederli da vicino.
Ma la voce di Benjamin interrompe ogni mio pensiero allusivo.
<<Ciao mamma ciao Rox,ci vediamo più tardi,a dopo.>>
<<A dopo Ben.>>
Ripetiamo all'unisono io e mia madre.
Prima che mia madre riaccenda il motore e si metta alla guida,abbassa delicatamente il finestrino e con occhi fugaci si accerta che Ben entri dentro l'entrata scolastica.
<<Ora possiamo andare.>>
Mi racchiudo in me stessa,le mie paranoie stanno pian piano sovrastando la mia mente,e se non andasse bene questo primo giorno di scuola? E se...
Le mille paranoie della mia testa prendono ormai il comando del mio cervello,e anche l'ansia nascosta in maniera esplicita nel mio corpo si sta pian piano risvegliando pronta per prendere anche lei il sopravvento delle mie emozioni.
<<Roxana,ti vedo che sei agitata,sta tranquilla andrà tutto bene.>>
Le parole confortevoli di mia madre mi fanno tranquillizzare,sinceramente non mi aspettavo che se ne accorgesse.
Persa ancora nella parte intrusiva e preoccupante del mio cervello,il tocco della sua mano calda sopra la mia,fa ritornare sul mio volto un timido sorriso,i nostri sguardi si incrociano e anche i nostri sorrisi stampati sui nostri volti.
<<Puoi farcela Rox,non farti prendere dall'ansia,sei una ragazza intelligente,ma soprattutto tanto forte.>>
<<Grazie per il tuo sostegno mamma,ci vediamo dopo,ti voglio bene.>>
<<Anche io tesoro.>>
Per quanto possa essere fastidiosa mia mamma alcune volte,credo che sia l'unica donna a credere davvero in me.
Prima che le nostre strade si separino definitivamente,racchiudiamo il nostro amore in un tenero abbraccio, ma purtroppo ad interromperlo è il suono della campanella che udisco da lontano.
<<Ora devo andare.>>
Mi sorride.
Prima di scendere dalla macchina afferro il mio zaino,e con le mani mi sistemo frettolosamente i capelli,analizzando il mio riflesso intrappolato nello specchietto retrovisore.
<<Sei magnifica,non c'è bisogno che ti specchi.>>
Se solo potessi vedermi come gli altri vedono me,le cose sarebbero molto più semplici...
<<Grazie davvero.>>
Una volta aver abbandonato la macchina,resto a fissare il mio istituto che mi sta accompagnando nel corso di questa meravigliosa avventura...Mi si crea un brivido solo al pensiero che tra qualche anno farò parte di uno di quei meravigliosi college che sogno da tutta la vita.
Prima di addentrarmi in quel luogo così tossico chiamato scuola, mi fermo dinanzi al piazzale scolastico per cercare di individuare la figura di Vanessa in mezzo alla folla,ma poi un piccolo flashback ripercuote la mia memoria.
Di che cosa dovrei meravigliarmi,a quest'ora Vanessa starà facendo la skincare,sicuramente entrerà in seconda ora assieme a Ryan.
Bene,che ottimo primo giorno di scuola.
Mentre avanzo per raggiungere l'entrata scolastica,un gruppo di ragazze ben vestite attira la mia attenzione.
Sono letteralmente perfette,i loro volti,i loro capelli,ma soprattutto i loro corpi,sono così snelli,così magri,insomma rientrano nei canoni della perfezione.
Come fanno gli altri a reputarmi bella,se esistono questi esseri così angelici?
Vabbè Rox,è il momento di entrare,se non vorrai fare ritardo.
Con passo veloce raggiungo l'entrata scolastica,l'atrio è letteralmente pieno di gente,di cui la maggior parte di essa è composta da matricole,vederli così disorientati fa scattare in me una debole risata.
Ma non posso perdere altro tempo,farò tardi il primo giorno di scuola,e io non voglio.
Così mi faccio spazio fra la gente e raggiungo la mia aula.
Con occhi affilati cerco di individuare in mezzo alla folla dei banchi a due posti ancora disponibili,e per fortuna i miei occhi intravedono uno di questi,così con passo sollecito raggiungo il mio obiettivo prima che qualcuno potesse rubarmelo.
Appena mi accomodo sulla sedia un limpido sospiro di sollievo fuoriesce dalle mie narici.
La mia visione raccoglie l'immagine di tutti i miei compagni di classe,alcuni di loro sono seduti,molti invece sono in piedi,mentre io corporeamente sono in classe,ma mentalmente,sono ferma a ripensare a cosa sia successo a quella fottuta festa.
<<Buongiorno ragazzi.>>
Una voce a dir poco familiare rimbomba nella mia testa,ma non riesce a discostare i miei pensieri intrusivi.
<<Roxana ci sei?>>
Quel richiamo fastidioso rimbomba sfocato nella mia mente,mi continua a richiamare,ma quando perdo completamente la concentrazione mi destabilizzo nella realtà.
La mia vista ritorna normale e l'immagine di tutti i ragazzi che mi osservano con occhi allibiti,mi fa arrossire.
<<Cosa c'è?>>
Domando io incredula.
<<Sei l'unica che non si è alzata dalla sedia,stavi dormendo in piedi?>>
Mi rimprovera il prof.
<<Ehm,scusate,mi ero incantata.>>
Che figura di merda.
<<Voglio l'attenzione su di me ora,aprite pagine 10.>>
Dopo una lunga ora di spiegazione,senza interruzioni,finalmente questa interminabile ora di inferno può concludersi al termine.
POV DI VANESSA
<<Ryan come sto? secondo te mi sono truccata bene?>>
Nel frattempo che la mia parlantina scattante possa entrare nei timpani di Ryan,osservo il mio riflesso inglobato all'interno dello specchio muoversi incessantemente per poter rintracciare alcune imperfezioni che non sono state coperte dal mio amato correttore.
<<Certo,sei incantevole in tutti i modi.>>
Ci sorridiamo a vicenda e dopodiché ci facciamo presiedere dalla passione scaturita dalla danza del nostro armonioso bacio.
Ma nel momento in cui il ritmo del nostro atto compiuto dalle nostra labbra viene spezzato,Ryan ritorna improvvisamente serio.
<<È meglio se scendiamo ora,abbiamo già fatto un'ora di ritardo.>>
<<Già,hai ragione Rey.>>
Successivamente io e Ryan scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso l'entrata scolastica,accompagnati dal nostro intreccio di mani.
Una volta entrati dentro la nostra scuola,ci fermiamo dinanzi al corridoio centrale,ci abbracciamo per l'ultima volta,e dopodiché,le nostre immagini scompaiono definitivamente nei corridoi intermediari.
Con lo zaino in spalla m'incammino verso la mia aula.
Nel momento in cui riapro lentamente quella porta maledetta,dei flashback ritornano a rivivere nella mia mente,non sono brava a scuola,Roxana è sempre stata molto ma molto più brava di me,io ci tento,ci provo,nella speranza che qualcosa possa cambiare,ma in realtà non è mai stato così.
Con sguardo perplesso,ruoto le pupille nella speranza di rivedere la mia migliore amica,e quando il mio sospiro stava iniziando a diventare incessante per fortuna riesco ad intravedere tra la folla una lunga chioma rossa che si avvicina esile dinanzi alla mia figura.
<<Ciao Ness,sapevo che saresti venuta in ritardo.>>
<<Mi conosci troppo bene ormai.>>
Dopodiché ci abbracciamo,un abbraccio che conferisce emozioni vere,felicità,passione,ma soprattutto perdono.
<<Che professore c'era nell'ora precedente?>>
<<Italiano.>>
<<Oddio,menomale che sono entrata in seconda.>>
<<Già,hai fatto più che bene,giuro.>>
A terminare la nostra conversazione è il suono strillante della campanella che suona incessantemente.
<<Spero che non ci sia un'altra materia pallosa,non riuscirei a resistere.>>
<<Lo spero anche io,anche se sono entrata ora,sai quanto io reputi la scuola noiosa.>>
Lei implica un sorriso timido e insinuante,spero non sia arrabbiata con me.
<<A,comunque Ness,devo chiederti una cosa importante riguardo alla fest->>
<<Buongiorno ragazzi.>>
POV DI ROXANA
Dai! Proprio nel momento cruciale dovevi venire?
Il professore di chimica entra,con due libri tra le mani,sembrano due mattoni,spero che questa sua prima lezione non sia così tanto difficile.
<<Su forza ragazzi,ognuno hai proprio posti,l'argomento che spiegherò quest'oggi sarà leggermente complicato.>>
Il professore inizia a spiegare le molecole e le sue funzioni,devo dire che non è abbastanza difficile come pensavo.
Con la penna tra le mani,ascolto e prendo appunti,ma il vociferare di Vanessa richiama la mia attenzione su di lei.
<<Ehi Rox,stai capendo qualcosa tu?>>
<<Si.>>
<<Silenzio!>>
Dio,ma sto qui sente tutto?
La lezione passa velocemente,e finalmente il professore di chimica si avvicina sul ciglio della porta.
<<Mi raccomando studiate bene l'argomento,perché sarà oggetto della prossima verifica!>>
<<Va bene prof.>>
Ripetiamo all'unisono
Mentre sono seduta immersa nuovamente nei miei pensieri,vedo l'immagine offuscata di Vanessa che si avvicina.
<<Cosa volevi dirmi prima Rox?>>
<<Oh si,si,me l'hai appena ricordato,andiamo a parlare fuori,qui c'è troppo chiasso.>>
<<Va bene.>>
Velocemente afferro Vanessa dalla felpa,attuando una presa ben salda su di essa e con fulgore la trascino fuori dalla classe,se lo vorrà o no,io devo sapere la verità a tutti costi.
Una volta aver raggiunto il corridoio principale,Vanessa rimane a braccia conserte,e inizia a ricercare attraverso il contatto visivo ciò che stavo cercando di domandare.
<<Dimmi tutto.>>
<<Allora,per quanto riguarda la festa di ieri,puoi dirmi cosa è successo?>>
<<Seriamente non ti ricordi?>>
<<Non mi ricordo niente Ness! Sto parlando seriamente,ti prego ho bisogno di sapere tutto.>>
Prima che lei possa parlare attua un lieve sospiro inspira e spira e dopodiché si avvicina lentamente alla mia figura.
<<Allora,inconsapevolmente ci siamo ubriacate,e senza nemmeno accorgercene ci siamo perse di vista,mentre stavi per svenire un ragazzo ti ha afferrata,e si è preso cura di te,mentre tu eri tra le sue braccia rilassata come una bambina,io e Ryan siamo impazziti nel momento in cui sei scomparsa,dopo aver fatto il giro di tutta la scuola,finalmente ti abbiamo trovata.>>
All'udire delle sue parole,spalanco gli occhi,e resto a fissarla in modo meravigliato come se non ci credessi,infatti,per me sembra tutto surreale.
<<Ti stai inventando tutto vero?>>
<<No,infatti la felpa che avevi addosso era sua.>>
Delicatamente porgo la mano destra sopra alla mia bocca,sono sorpresa,ho collegato tutti i pezzi ora...
<<Cosa c'è?>>
Mi domanda incredula e perplessa.
<<Vado a prendere una boccata d'aria,non mi sento tanto bene.>>
<<Aspetta Rox!>>
Prima che Vanessa mi fermi corro via e raggiungo il giardino scolastico,mi siedo su una panchina e inizio a riflettere perdendomi nei miei stessi pensieri.
Non credo che questo evento potesse accadere proprio ad una come me...
Secondo me mi sta solo prendendo in giro...
Mentre quei pensieri penetrano e rimbombano all'interno della mia testa,la voce di qualcuno che compare annebbiata mi riporta pian piano alla realtà.
<<Rox Rox,mi senti ci sei?>>
<<Oh,scusami...Ciao Daniele sei tu!>>
In modo scattante mi alzo dalla panchina e accolgo l'arrivo di Daniel con un abbraccio,lui aggroviglia le sue mani attorno alla mia vita,mentre io aggrappo le mie estremità attorno al suo collo,e infine ci salutiamo con un bacio delicato sopra le labbra.
<<Cosa ci fai qui tutta sola?>>
Mi domanda lui con sguardo preoccupato e voce cupa.
<<Volevo prendere una boccata d'aria,sai,la scuola mi sta già stressando!>>
<<A chi lo dici! A comunque,stai meglio vero? Ieri sera non stavi tanto bene,menomale che ti ha salvata quel ragazzo! Altrimenti la serata si sarebbe conclusa nel peggiore dei modi!>>
Ah,ma quindi non era una presa in giro...
<<Si infatti! Troverò un modo per ringraziarlo prima o poi!>>
Osservo Daniel leggermente infastidito dalla mia reazione,lui mi scruta con sguardo tetro e secco,io intanto cerco di discostare il mio sguardo che genera il nostro contatto visivo alquanto imbarazzante e irritante.
<<Cambiando argomento,che materie hai avuto?>>
<<Italiano e chimica,Tu?>>
Questa conversazione,si sta evolvendo,il tono di voce di Daniel si sta inscurendo sempre di più,fino a farmi percepire una strana sensazione nel mio cuore,un presentimento di freddezza e allontanamento.
<<Io invece inglese e anatomia.>>
<<Uh,materie difficili!>>
<<Si!Anche le tue non scherzano!>>
La campanella che segna la terza ora,interrompe il nostro discorso.
<<Ora devo andare Rox,ci sentiamo dopo!>>
<<A dopo,Daniel.>>
Prima che le nostre immagini si separano definitivamente,ci salutiamo con un profondo sorriso e dopodiché ci perdiamo di vista.
Nel momento in cui mi allontano definitivamente dal giardino scolastico,una sensazione di piacere e liberazione oscura il mio corpo.
Ma per ora vorrei isolare questa brutta sensazione.
Con passo pacato continuo a camminare per raggiungere l'entrata scolastica,ma distrattamente urto contro la sagoma di Nessa.
<<Perchè sei scappata via così? Stavo venendo a cercarti!>>
<<Il tuo racconto mi ha fatto andare in tilt,ti giuro non riuscivo a crederci,ma poco fa ho avuto anche la conferma da parte di Daniel.>>
<<L'hai incontrato?>>
<<Si nel giardino scolastico,ha detto che se non fosse stato per lui,la serata si sarebbe conclusa nel peggiore dei modi.>>
<<Ha ragione! Stavi per svenire ed non è una cosa da poco.>>
<<Sai perché non riuscivo a crederci?>>
<<Scommetto che è colpa di una delle tue tante paranoie vero?>>
<<Esatto,se ci pensi,perché proprio a me? Sono una semplice ragazza,ho pochi amici e sono anche noiosa.>>
Inaspettatamente Vanessa mi afferra dalle spalle interrompendo la nostra camminata,la sua presa è ancora salda sopra di esse,dopodiché,usa la mano destra per alzare il mio mento,in questo momento le nostre iridi stanno cercando di comunicare fra di loro.
<<Non devi essere così insicura di te stessa,sei bellissima.>>
Successivamente accarezza alcune ciocche dei miei capelli,il suo sguardo non si divaga dal mio e guarda con rilevanza l'interno dei miei occhi che mostrano insicurezza.
<<Lo percepisco dai tuoi occhi,sei ancora insicura.>>
Un tenero sospiro prende il sopravvento nel mio corpo,chiudo gli occhi,e con tutta me stessa cerco di trattene le lacrime racchiuse all'interno delle mie palpebre.
<<È meglio se andiamo ora,faremo tardi per la prossima lezione.>>
Con freddezza,mi allontano dalla presa di Vanessa e m'incammino per raggiungere l'aula.
<<Non cambierai mai Roxana.>>
🐞
La professoressa di fisica inizia a spiegare argomenti abbastanza complessi,io ascolto attentamente la sua lezione,ma quei maledetti pensieri,continuano a richiamarmi.
No Roxana,devi prestare attenzione alla lezione non farti ingannare.
Fortunatamente riesco a combattere i miei pensieri varcati dalla mia testa,e delicatamente giro il mio volto verso la lavagna,afferro una penna e cerco di prendere appunti...
<<Allora ragazzi per oggi è tutto,mi raccomando studiate!>>
Appena la professoressa abbandona l'aula intravedo immediatamente l'ombra di Vanessa che si dirige verso di me.
<<Finalmente questa giornata è finita,su andiamo.>>
Con passo regolare usciamo da scuola fino a raggiungere il parcheggio.
E successivamente i miei occhi intravedono la macchina di mia madre che attende il mio arrivo.
<<Ness sta mia mamma,ora devo andare.>>
<<Va bene,io aspetterò Ryan qui.>>
<<D'accordo,ci scriviamo più tardi.>>
<<Va bene.>>
Prima che le nostre strade si disgiungono,ci salutiamo con un caloroso abbraccio.
<<Ti voglio bene Rox,e ricordati,sei bellissima.>>
<<Ti voglio bene anche io.>>
Con passo pacato raggiungo la macchina di mia madre,apro lo sportello e mi siedo di fianco a lei.
<<Come è andata la giornata Rox?>>
<<Bene mamma,è andata bene per fortuna.>>
<<Sono felicissima.>>
<<Ora andiamo a prendere Ben,ho preparato dei piatti davvero squisiti,sono sicura che vi piacerà ad entrambi.>>
Come avevo fatto all'andata del viaggio,riposiziono il mio capo lungo il finestrino,e invece di perdermi nei grattacieli di New York,questa volta il mio sguardo posa l'attenzione sulla natura circostante.
Per avere una visione più esplicita del paesaggio sposto il mio capo all'esterno del finestrino,la brezza tiepida,scompiglia la mia lunga chioma rossa,il profumo del polline inebria le mie narici,mentre molti petali cadenti dagli alberi,riempiono i miei capelli in piccole sfumature colorate.
<<Ti raffredderai Rox!>>
<<Ancora un'altro po' è così bello Mamma!>>
Mia madre non risponde,si sarà arresa ormai,così inarco nuovamente il mio capo,sigillo gli occhi,e mi godo la magnifica ebbrezza settembrile.
In questo momento la mia mente è libera,le mie paranoie,sono volate via come i petali appassiti dell'estate,vorrei solo essere spensierata per tutta la vita.
Improvvisamente,quel venticello confortevole si ferma convertendosi in un incandescente fuoco che riesce a raggiungere le mie palpebre socchiuse,appena riapro gli occhi noto che abbiamo raggiunto la scuola di Ben.
Ma la mia attenzione questa volta casca sui bambini,alcuni giocano ad acchiapparella,mentre altri attendono l'arrivo delle loro madri,alla visione di quel quadro perfetto il mio viso implica un leggero sorriso,quanto è bello essere bambini.
Tra di loro sbuca anche l'immagine di Ben,in questo momento sta salutando alcuni suoi amichetti,immettendo quel gesto armonioso con la mano che noi tutti conosciamo,dopodiché si approssima dinanzi alla nostra fermata e apre lo sportello.
<<Com'è andata la giornata Ben! Spero bene.>>
<<Si mamma,è andata benissimo,la maestra ci ha spiegato le sillabe!>>
<<Benissimo! Sono fiera di te tesoro.>>
<<Anche la tua sorellina è fiera di te!>>
<<Grazie mille! Vi voglio bene.>>
Con la musica ad alto volume,mia madre ricomincia a guidare,il sole si posiziona in corrispondenza dei miei occhi rendendo il colore delle mie iridi molto più verde.
I piccoli passerotti svolazzano e cinguettano,e molte farfalle passano durante il nostro tragitto.
Ma nel momento in cui raggiungiamo il paese l'armonia della natura scompare.
Dopo essere scesi dall'auto entriamo dentro casa,l'odore di cibo estasia le mie narici.
Con il sorriso stampato in faccia,mia madre inizia ad imbandire la tavola di cibo,mentre io e Benjamin restiamo fermi ad osservare i suoi momenti quieti e vivaci.
<<Su perché mi guardate? Sedetevi!>>
Io e Ben ci accomodiamo,lui è molto affamato mentre io non so spiegare con esattezza cosa provo,ma,nel momento in cui afferro la forchetta,un brivido oltrepassa la mia schiena,e improvvisamente il mio stomaco si chiude,abbasso lo sguardo e le mie mani tremolanti iniziano ad accarezzare interrottamente le mie cosce,aggroviglio la mia pelle tra i miei polpastrelli e intensifico quel contatto ancora e ancora,finché non emetto una leggera smorfia di dolore sul mio viso.
Deglutisco rumorosamente e dopodiché copro la mia bocca con la mano destra.
Non voglio mangiare.
Non voglio ingrassare ancora di più.
<<Cosa c'è tesoro non ti piace?>>
Si rattrista mia madre.
<<Si mamma,è che non ho tanta voglia di mangiare in questo momento.>>
<<Dai tesoro mangia almeno un pochino!>>
Sospiro silenziosamente,e mangio alcuni bocconi con aria forzata,solamente per accontentare mia madre.
Dopo aver rifiutato anche il secondo pasto il volto di mia mamma si corruccia improvvisamente,e prima che si rialzi per afferrare qualche altra pietanza i suoi occhi impauriti e preoccupati incontrano i miei verdi smeraldo.
<<Non hai mangiato nulla Rox va tutto bene?>>
<<Si mamma, tutto bene,sono solo sazia,io e Vanessa abbiamo mangiato prima.>>
<<Va bene tesoro,allora suppongo che nessuno di voi voglia il dolce!>>
<<Io lo voglio mamma!>>
<<Va bene,ora vado a prenderlo.>>
Approfitto di questo momento per raggiungere camera mia,con passo quieto salgo le scale,e improvvisamente mi getto sul letto così morbido a contatto con la mia pelle rigida,di fianco a me c'è ancora quella maledettissima felpa,così mi giro verso di essa ed inizio ad investigarla con attinenza,con i polpastrelli inizio ad identificare il tessuto,è così morbido e profumato,un profumo così buono che ogni volta riesce ad esaltare la sensibilità delle mie narici,il mio tocco caldo raggiunge un'interferenza,così delicatamente sposto la mia mano,e noto la presenza di un logo,con le pupille estese inizio a perquisirlo,rimango immobile appena i miei occhi scoprono che è una felpa liceale,una felpa della Arlington High School.
Come ho fatto a non notarlo prima?
Devo avvisare immediatamente Vanessa...
~~~
Il primo giorno di scuola non è stato niente male eh🏫
Cosa sta succedendo tra Roxana e Daniel secondo voi?
Il loro ultimo incontro non è stato molto soddisfacente...
Niente spoiler ci vediamo direttamente nel capitolo 5❤️~Grazie per il vostro supporto.🐞👩🏻🦰
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro