"Mi dispiace avrei dovuto tenerti con me...non dovevo farti andare via...quando ti ho visto così distrutta:stavo morendo dentro. È tutta colpa mia.
Io ti amo ancora...come faccio a dimenticarti?! Sei la luce che illumina il buio,l'unica ragione per cui tutto il mondo dovrebbe vivere...

Ti amo,ancora.
J."

Mi scappò un sorriso.
"Anche io ti amo ancora,purtroppo il destino ha voluto tutto questo. Come vorrei che la mia vita fosse una favola..." gli risposi.

"La tua vita è una favola, tu sei la principessa e ti giuro che se vorrai io sarò il tuo principe...ti prometto che ti salverò da tutto questo. Ti porterò via da lì.
E...ti prometto che ti renderò felice per sempre."
Mi rispose.
Stavo arrivando Marco e di conseguenza nascondo subito il cellulare.
Sento bussare alla porta.
Apro.
"Dimmi"
"Volevo vedere cosa facevi"
"bene,hai visto...ciao"
Cerco di chiudere la porta ma lui la blocca con un piede.
"Voglio rimenere sola....per favore".
Mi guarda negli occhi ma poi fortunatamente se ne va.
Chiudo la porta a chiave e riprendo il cellulare.
"Ora vado,ci sentiamo dopo"
Gli rispondo e poi asciugo i capelli.
Sono contenta di essere riuscita a parlare con lui. È un pezzo della mia vita e lo amo tantissimo. Il fatto che non posso sposarlo mi lacera il cuore.
Scendo al pianterreno e raggiungo dalla galleria il giardino. Vedo Sodin,il giardiniere, che stava piantando delle rose...subito mi si formò una curva sul mio viso e corsi da lui.